@mg
No..non sono deluso. Anzi, non pensavo minimamente che rispondessi alla mia provocazione, perché non era null’altro. Quello che volevo scatenare era una reazione emotiva e ci sono riuscito. Ti sei sentita colpita nel personale e ti sei messa sulla difensiva. Abbiamo tutti delle maschere e non aspettiamo altro che qualcuno ce le tolga, tutti i tuoi scritti urlano disperatamente solo una cosa..amatemi!!
@golem
Hanno censurato un mio commento a te rivolto, effettivamente era molto cattivo…meglio così.
che vuoi farci andrea… non sono così brava a leggere “tra le righe” ( è proprio il caso di dirlo ), e manco mi interessa più di tanto. mi limito solo a controbattere ai commenti che mi vengono rivolti. le veggenze nella sfera di cristallo e la decifrazione dei post le lascio ad altri.
anche i tuoi interventi sembrano tutti urlare una cosa sola: “CAGATEMI!”
Non sono le donne che devono cambiare MG, ma gli uomini. Le reazioni nate dal femminismo hanno prodotto, da una parte l’arroccamento da parte dei più conservatori e dall’altra la “resa” di quelli più fragili. Pochi uomini hanno raccolto l’opportunitá di avere finalmente una “compagna” al fianco. Compagna: “cum panis”. Con chi si divide il pane. Cioé la vita.
L’emergere della figura femminile, che si solleva per dignitá, ruolo e autonomia all’altezza dell’uomo in relativamente poco tempo, non ha consentito la corretta “digestione” da parte della cultura e della morale di acquisire un modus vivendi coerente con un fenomeno sociale “inevitabile”. Chi basava le proprie sicurezze maschili su una tradizione respirata nelle famiglie italiane per centinaia di anni, si è trovato improvvisamente senza “casa”. Come il profugo che non ha mai visto e il mare e, trovandocisi in mezzo ma non sa nuotare, ha paura di annegare.
Se osserviamo i casi di abbandoni al maschile e al femminile letti su LaD, potremo notare che quasi si equivalgono. Possiamo azzardare che una LaD del 1980 non avrebbe dato certi numeri? Io penso di sì.
Eppure ci sono ancora i Love Lies che rimpiangono i bei tempi del focolare e della donna che spignatta, e un Alexandre che ha descritto sè stesso in quella storia come se fosse una Alexandra del 1950. Con un’amorevolezza che io stesso ammiro, ma che davamo appannaggio del genere femminile sino all’altro ieri.
Eppure entrambi sono vittime di delusioni con l’altro sesso.
Dall’altra parte ci sono donne ormai mature, compiute, anche professionalmente e autonome, come l ‘ultima, Sensibility, e altre decine come lei, che “regolarmente”, e nonostante le cosiddette conquiste femministe, cadono nella trappola del loro stesso “sentimentalismo accuditivo” che sempre regolarmente le “suicida”.
Iniziavo dicendo che devono cambiare gli uomini e chiudo sottolineandolo. Ma possono cambiare solo se le donne capiranno che devono smetterla di “amare” i loro uomini come eterni adolescenti, che poi le lasceranno…regolarmente.
Non c’è bisogno di essere delle virago, è sufficiente che restino quelle donne che hanno voluto i loro diritti 50anni fa e li hanno avuti. Li chiedano anche in amore, senza conflitti, con la pazienza che di solito è più presente nel loro sesso, ma li pretendano. Con amore. Si accorgeranno che quei maschi che “amano”, se le amano, diventeranno uomini, e saranno orgogliosi che la loro donna difenda la propria dignità. Gli altri? Adolescenti.
Se mi è concesso azzardo un ipotesi, può essere che l’uomo si trovi un po spiazzato perché le donne si aspettano dagli uomini un comportamento a cui non sono abituati perché arrivano dall’essere viziati,coccolati e protetti dalle mamme?
non sarebbe importante far capire già da piccoli che le donne vanno considerate in un certo modo?
“è sufficiente che restino quelle donne che hanno voluto i loro diritti 50anni fa e li hanno avuti. Li chiedano anche in amore, senza conflitti, con la pazienza che di solito è più presente nel loro sesso, ma li pretendano.”
Da quello che continuo a notare in giro Golem , credo che molte donne non ne siano ancora capaci, anche se sembra assurdo nel 2015. Nel momento in cui le donne entrano in un rapporto, è come se pensassero che devono necessariamente rinunciare a loro stesse per tenersi l’ uomo al loro fianco. E’ una cosa che vedo di continuo, e del resto non è un caso se io vengo sistematicamente lasciata o rifiutata per donne dall’ indole molto più passiva e rinunciataria della mia. Qui non si parla di INCOMPATIBILITA’ tra me e l’ altro, di mancanza di affinità e di interessi comuni, di esclusione della possibilità di un comune sentire. si parla proprio di incapacità dell’ altro di recepire serenamente l’ idea di un rapporto paritario! nel quale i rispettivi punti di vista di ognuno vengano investiti dello stesso identico valore, senza svalutazioni per nessuno. ecco perchè come dicevo anche ad andrea, l’ idea di rimanere single non mi preoccupa, finchè intorno a me non vedrò mutare certe dinamiche. Non mi interessa mantenere un rapporto con un uomo su questi presupposti, e cioè: io affermo quello che ritengo giusto, e tu devi necessariamente CONCORDARE CON ME, altrimenti significa che sei sbagliata e sei nel torto. per carità… un uomo così lo lascio volentieri a qualcun’ altra!
qui non si tratta di fare le virago, o di far accettare a un uomo cose che non potrebbe mai accettare, e non si tratta nemmeno di un’ incapacità mia di considerare l’ altrui punto di vista. Si tratta semplicemente del fatto che se io alla fine di ogni discussione devo sempre per forza darti ragione per dimostrarti la mia maturità e la mia capacità relazionale, allora significa che c’è qualcosa che non va, perchè quello non è un più un rapporto tra un compagno e una compagna, ma è un ASSOGGETTAMENTO a qualcosa o a qualcuno. e a me questo non interessa. perchè in un VERO rapporto non c’è uno che comanda e uno che obbedisce ma semmai ci si confronta e SI CRESCE INSIEME.
“Si accorgeranno che quei maschi che “amano”, se le amano, diventeranno uomini, e saranno orgogliosi che la loro donna difenda la propria dignità.”
proprio così Golem! è una questione di DIGNITA’.
certo, io a volte posso risultare un pò “spinosa” nel rispondere a qualcuno, com’è successo con Love Lies. ma lo faccio quando ritengo che dall’ altra parte ci sia un intento volutamente provocatorio. e a quel punto “scendo in battaglia” pure io. ma posso assicurare che, per il resto, non sono nè una donna incapace di essere comprensiva e assertiva, nè una donna che vuole imporsi ad ogni costo!
e chi dopo avermi conosciuta da vicino nega questo, vuol dire che è assolutamente in malafede.
se poi, perdippiù, mi si chiede di rinunciare a difendere la mia dignità accettando di buon grado critiche e giudizi del tutto gratuiti sulla mia persona che sfiorano l’ insulto, beh .. penso proprio che siamo all’ assurdo! e quand’è così è inutile che poi l’ altro mi dia dell’ isterica femminista o della bipolare e si stupisca se rivendico con forza le mie ragioni!!..posso passare sopra a tutto ma non posso rinunciare a me stessa, sopratutto se quello è l’ unico modo per averti accanto.
c’è da perdersi dietro a tutti questi commenti sulla donna e sull’uomo e come dovrebbe essere il rapporto interpersonale “corretto ed equilibrato”. I valori che hanno sempre guidato l’uomo in senso lato, e che valgono anche oggi nel 2015 sono pochi ma fondamentali, il rispetto, la sincerità, la dignità. E quando una persona ama li deve osservare tutti, quando ne viene a mancare uno solo, bisogna chiudere e andare oltre. Poi ci si può perdere in miliardi di parole e teorie, ma ogni storia d’amore è a se stante, non esiste una coppia uguale all’altra per il semplice motivo che le persone stesse sono tutte diverse ed è questo il fascino di incontrarsi..per conoscersi, e una coppia può durare 50 anni per motivi che nemmeno loro riusciranno mai a capire, ma va bene così. Dopo aver scritto queste baggianate scontate ma in cui credo, volevo dire che le donne e gli uomini ( per questo parlavo di maschere mg), fondamentalmente cercano nell’altro le stesse cose di 500 anni fa, e solo quando finalmente le avranno, solo allora si potranno lasciare andare e scrollarsi di dosso tutti i ruoli che la società ciclicamente appiccica addosso sia all’ uomo che alla donna. Nessuno deve cambiare, siamo perfetti così e se il nostro compagno/a ci chiede di farlo allora non funzionerà mai ma ripeto, se la coppia continua a percepire di sentirsi reciprocamente rispettati, non ingannati e sinceri non serve cambiare. Se lo chiedono è solo perché manca uno di questi valori..anche la mia è una teoria ovviamente, ma mi piace vederla così la vita. E infatti sono solo, in tutte le mie storie alla fine uno dei valori è stato disatteso e quando succedeva mi sono sempre allontanato ma molte coppie pur di non rimanere soli preferiscono non vedere, si tappano il naso e combinano tutti i casini che leggiamo quotidianamente su LAD.
Mi permetto di raccontare la mia ultima personale vicenda: mi innamoro di una donna, ma ci sono arrivato dopo mesi di conoscenza, andiamo a vivere insieme, io lavoro lei no, si sente appagata così, la “costringo” a finire gli studi, gli mancava solo un esame e la tesi, l’aiuto a trovare un attività professionale che la soddisfa, avevo capito che era una donna combattiva e capace. Appena diventa economicamente indipendente si trasforma, diventa avida, prepotente e pone le sue regole. Per me non era cambiato nulla ovviamente, ho solo creduto in lei e non volevo che si accontentasse. Mi sono rattristato e chiuso in me stesso, e lei ne ha trovato un altro….continua
ma era venuto meno il rispetto, non era tollerabile. Non volevo riconoscenza o chissà cosa, ma non mi aspettavo certo che cambiasse in quel modo, e non ho ancora capito perché è successo…ma non ha più importanza…però una frase che ha detto mi è rimasta impressa e l’ha detta in modo rabbioso e cioè : ” se vuoi che le cose cambino allora smetto di lavorare e tu mi mantieni!”. La riflessione immediata è stata quella di pensare che in fondo una donna ricalca sempre gli stessi schemi atavici, gli serve un uomo che la protegga e che pensi a lei e al suo sostentamento in tutto e per tutto, ma allora perché tutti questi casini sull’ emancipazione?… tranquilla mg è stata solo una riflessione automatica, in realtà trovo assolutamente giusto che la donna si realizzi nel mondo lavorativo quanto l’uomo e le mie vicende lo dimostrano. Comunque quello che voglio dire è che quando si vive molto tempo con una persona, è fisiologico che la vita porti dei cambiamenti ma se i valori iniziali permangono si troverà sempre un equilibrio…non lo so..ho scritto di getto e nemmeno mi rileggo. Golem parla sempre di “illusione”…ma se la persona con cui stai si fa sempre dei film nel cervello e cerca di rendere reale quella illusione allora quella persona è stupida.. ma molti uomini ancora più stupidi si sforzano come dei pazzi per renderla reale, su questo sì l’uomo deve cambiare, deve piantarla di prendere lucciole x lanterne, mancano di rispetto e di dignità per se stessi e le donne li faranno sempre a pezzi.
Alessandro, hai colto un punto importante. in effetti l’ educazione a un sano equilibrio di coppia e al rispetto della donna dovrebbero già essere trasmessi dalla famiglia di origine, ma come ben sappiamo non è così. purtroppo i figli maschi ancora oggi crescono con la concezione che saranno dei futuri padroni, e che la compagna ideale è quella che SI PIEGA a tutti i loro desideri.
L’uomo, in questo contesto, punisce la donna recalcitrante e che non accetta queste convenzioni, rifiutandola o abbandonandola. facendole al contempo intendere che è sua, della donna “ribelle”, la responsabilità di tutto ciò. come a dire: “vedi, se eri più obbediente, più brava, più buona e più dolce io avrei potuto amarti. ma non vuoi fare quello che dico io e mi tocca trattarti male e abbandonarti! è tutta colpa tua!!”.
Oggi molti uomini, non impegnandosi con donne emancipate, stanno lanciando – consapevolmente o meno – un messaggio chiaro di protesta: stanno dicendo che esigono a gran voce il ritorno al patriarcato e alla donna sottomessa.
quindi, un uomo misogino decide di non unirsi a una donna emancipata, per una questione di PUNIZIONE E DI VENDETTA che si decide di infliggere alla donna così da sanzionare il tuo temperamento indipendente. L’ incompatibilità caratteriale o il presunto fatto di star male in compagnia di quella donna, in questi casi centrano ben poco.
@mg
No..non sono deluso. Anzi, non pensavo minimamente che rispondessi alla mia provocazione, perché non era null’altro. Quello che volevo scatenare era una reazione emotiva e ci sono riuscito. Ti sei sentita colpita nel personale e ti sei messa sulla difensiva. Abbiamo tutti delle maschere e non aspettiamo altro che qualcuno ce le tolga, tutti i tuoi scritti urlano disperatamente solo una cosa..amatemi!!
@golem
Hanno censurato un mio commento a te rivolto, effettivamente era molto cattivo…meglio così.
che vuoi farci andrea… non sono così brava a leggere “tra le righe” ( è proprio il caso di dirlo ), e manco mi interessa più di tanto. mi limito solo a controbattere ai commenti che mi vengono rivolti. le veggenze nella sfera di cristallo e la decifrazione dei post le lascio ad altri.
anche i tuoi interventi sembrano tutti urlare una cosa sola: “CAGATEMI!”
Peccato Andrea. L’avrei apprezzato.
Non sono le donne che devono cambiare MG, ma gli uomini. Le reazioni nate dal femminismo hanno prodotto, da una parte l’arroccamento da parte dei più conservatori e dall’altra la “resa” di quelli più fragili. Pochi uomini hanno raccolto l’opportunitá di avere finalmente una “compagna” al fianco. Compagna: “cum panis”. Con chi si divide il pane. Cioé la vita.
L’emergere della figura femminile, che si solleva per dignitá, ruolo e autonomia all’altezza dell’uomo in relativamente poco tempo, non ha consentito la corretta “digestione” da parte della cultura e della morale di acquisire un modus vivendi coerente con un fenomeno sociale “inevitabile”. Chi basava le proprie sicurezze maschili su una tradizione respirata nelle famiglie italiane per centinaia di anni, si è trovato improvvisamente senza “casa”. Come il profugo che non ha mai visto e il mare e, trovandocisi in mezzo ma non sa nuotare, ha paura di annegare.
Se osserviamo i casi di abbandoni al maschile e al femminile letti su LaD, potremo notare che quasi si equivalgono. Possiamo azzardare che una LaD del 1980 non avrebbe dato certi numeri? Io penso di sì.
Eppure ci sono ancora i Love Lies che rimpiangono i bei tempi del focolare e della donna che spignatta, e un Alexandre che ha descritto sè stesso in quella storia come se fosse una Alexandra del 1950. Con un’amorevolezza che io stesso ammiro, ma che davamo appannaggio del genere femminile sino all’altro ieri.
Eppure entrambi sono vittime di delusioni con l’altro sesso.
Dall’altra parte ci sono donne ormai mature, compiute, anche professionalmente e autonome, come l ‘ultima, Sensibility, e altre decine come lei, che “regolarmente”, e nonostante le cosiddette conquiste femministe, cadono nella trappola del loro stesso “sentimentalismo accuditivo” che sempre regolarmente le “suicida”.
Iniziavo dicendo che devono cambiare gli uomini e chiudo sottolineandolo. Ma possono cambiare solo se le donne capiranno che devono smetterla di “amare” i loro uomini come eterni adolescenti, che poi le lasceranno…regolarmente.
Non c’è bisogno di essere delle virago, è sufficiente che restino quelle donne che hanno voluto i loro diritti 50anni fa e li hanno avuti. Li chiedano anche in amore, senza conflitti, con la pazienza che di solito è più presente nel loro sesso, ma li pretendano. Con amore. Si accorgeranno che quei maschi che “amano”, se le amano, diventeranno uomini, e saranno orgogliosi che la loro donna difenda la propria dignità. Gli altri? Adolescenti.
Se mi è concesso azzardo un ipotesi, può essere che l’uomo si trovi un po spiazzato perché le donne si aspettano dagli uomini un comportamento a cui non sono abituati perché arrivano dall’essere viziati,coccolati e protetti dalle mamme?
non sarebbe importante far capire già da piccoli che le donne vanno considerate in un certo modo?
“è sufficiente che restino quelle donne che hanno voluto i loro diritti 50anni fa e li hanno avuti. Li chiedano anche in amore, senza conflitti, con la pazienza che di solito è più presente nel loro sesso, ma li pretendano.”
Da quello che continuo a notare in giro Golem , credo che molte donne non ne siano ancora capaci, anche se sembra assurdo nel 2015. Nel momento in cui le donne entrano in un rapporto, è come se pensassero che devono necessariamente rinunciare a loro stesse per tenersi l’ uomo al loro fianco. E’ una cosa che vedo di continuo, e del resto non è un caso se io vengo sistematicamente lasciata o rifiutata per donne dall’ indole molto più passiva e rinunciataria della mia. Qui non si parla di INCOMPATIBILITA’ tra me e l’ altro, di mancanza di affinità e di interessi comuni, di esclusione della possibilità di un comune sentire. si parla proprio di incapacità dell’ altro di recepire serenamente l’ idea di un rapporto paritario! nel quale i rispettivi punti di vista di ognuno vengano investiti dello stesso identico valore, senza svalutazioni per nessuno. ecco perchè come dicevo anche ad andrea, l’ idea di rimanere single non mi preoccupa, finchè intorno a me non vedrò mutare certe dinamiche. Non mi interessa mantenere un rapporto con un uomo su questi presupposti, e cioè: io affermo quello che ritengo giusto, e tu devi necessariamente CONCORDARE CON ME, altrimenti significa che sei sbagliata e sei nel torto. per carità… un uomo così lo lascio volentieri a qualcun’ altra!
qui non si tratta di fare le virago, o di far accettare a un uomo cose che non potrebbe mai accettare, e non si tratta nemmeno di un’ incapacità mia di considerare l’ altrui punto di vista. Si tratta semplicemente del fatto che se io alla fine di ogni discussione devo sempre per forza darti ragione per dimostrarti la mia maturità e la mia capacità relazionale, allora significa che c’è qualcosa che non va, perchè quello non è un più un rapporto tra un compagno e una compagna, ma è un ASSOGGETTAMENTO a qualcosa o a qualcuno. e a me questo non interessa. perchè in un VERO rapporto non c’è uno che comanda e uno che obbedisce ma semmai ci si confronta e SI CRESCE INSIEME.
“Si accorgeranno che quei maschi che “amano”, se le amano, diventeranno uomini, e saranno orgogliosi che la loro donna difenda la propria dignità.”
proprio così Golem! è una questione di DIGNITA’.
certo, io a volte posso risultare un pò “spinosa” nel rispondere a qualcuno, com’è successo con Love Lies. ma lo faccio quando ritengo che dall’ altra parte ci sia un intento volutamente provocatorio. e a quel punto “scendo in battaglia” pure io. ma posso assicurare che, per il resto, non sono nè una donna incapace di essere comprensiva e assertiva, nè una donna che vuole imporsi ad ogni costo!
e chi dopo avermi conosciuta da vicino nega questo, vuol dire che è assolutamente in malafede.
se poi, perdippiù, mi si chiede di rinunciare a difendere la mia dignità accettando di buon grado critiche e giudizi del tutto gratuiti sulla mia persona che sfiorano l’ insulto, beh .. penso proprio che siamo all’ assurdo! e quand’è così è inutile che poi l’ altro mi dia dell’ isterica femminista o della bipolare e si stupisca se rivendico con forza le mie ragioni!!..posso passare sopra a tutto ma non posso rinunciare a me stessa, sopratutto se quello è l’ unico modo per averti accanto.
c’è da perdersi dietro a tutti questi commenti sulla donna e sull’uomo e come dovrebbe essere il rapporto interpersonale “corretto ed equilibrato”. I valori che hanno sempre guidato l’uomo in senso lato, e che valgono anche oggi nel 2015 sono pochi ma fondamentali, il rispetto, la sincerità, la dignità. E quando una persona ama li deve osservare tutti, quando ne viene a mancare uno solo, bisogna chiudere e andare oltre. Poi ci si può perdere in miliardi di parole e teorie, ma ogni storia d’amore è a se stante, non esiste una coppia uguale all’altra per il semplice motivo che le persone stesse sono tutte diverse ed è questo il fascino di incontrarsi..per conoscersi, e una coppia può durare 50 anni per motivi che nemmeno loro riusciranno mai a capire, ma va bene così. Dopo aver scritto queste baggianate scontate ma in cui credo, volevo dire che le donne e gli uomini ( per questo parlavo di maschere mg), fondamentalmente cercano nell’altro le stesse cose di 500 anni fa, e solo quando finalmente le avranno, solo allora si potranno lasciare andare e scrollarsi di dosso tutti i ruoli che la società ciclicamente appiccica addosso sia all’ uomo che alla donna. Nessuno deve cambiare, siamo perfetti così e se il nostro compagno/a ci chiede di farlo allora non funzionerà mai ma ripeto, se la coppia continua a percepire di sentirsi reciprocamente rispettati, non ingannati e sinceri non serve cambiare. Se lo chiedono è solo perché manca uno di questi valori..anche la mia è una teoria ovviamente, ma mi piace vederla così la vita. E infatti sono solo, in tutte le mie storie alla fine uno dei valori è stato disatteso e quando succedeva mi sono sempre allontanato ma molte coppie pur di non rimanere soli preferiscono non vedere, si tappano il naso e combinano tutti i casini che leggiamo quotidianamente su LAD.
Mi permetto di raccontare la mia ultima personale vicenda: mi innamoro di una donna, ma ci sono arrivato dopo mesi di conoscenza, andiamo a vivere insieme, io lavoro lei no, si sente appagata così, la “costringo” a finire gli studi, gli mancava solo un esame e la tesi, l’aiuto a trovare un attività professionale che la soddisfa, avevo capito che era una donna combattiva e capace. Appena diventa economicamente indipendente si trasforma, diventa avida, prepotente e pone le sue regole. Per me non era cambiato nulla ovviamente, ho solo creduto in lei e non volevo che si accontentasse. Mi sono rattristato e chiuso in me stesso, e lei ne ha trovato un altro….continua
ma era venuto meno il rispetto, non era tollerabile. Non volevo riconoscenza o chissà cosa, ma non mi aspettavo certo che cambiasse in quel modo, e non ho ancora capito perché è successo…ma non ha più importanza…però una frase che ha detto mi è rimasta impressa e l’ha detta in modo rabbioso e cioè : ” se vuoi che le cose cambino allora smetto di lavorare e tu mi mantieni!”. La riflessione immediata è stata quella di pensare che in fondo una donna ricalca sempre gli stessi schemi atavici, gli serve un uomo che la protegga e che pensi a lei e al suo sostentamento in tutto e per tutto, ma allora perché tutti questi casini sull’ emancipazione?… tranquilla mg è stata solo una riflessione automatica, in realtà trovo assolutamente giusto che la donna si realizzi nel mondo lavorativo quanto l’uomo e le mie vicende lo dimostrano. Comunque quello che voglio dire è che quando si vive molto tempo con una persona, è fisiologico che la vita porti dei cambiamenti ma se i valori iniziali permangono si troverà sempre un equilibrio…non lo so..ho scritto di getto e nemmeno mi rileggo. Golem parla sempre di “illusione”…ma se la persona con cui stai si fa sempre dei film nel cervello e cerca di rendere reale quella illusione allora quella persona è stupida.. ma molti uomini ancora più stupidi si sforzano come dei pazzi per renderla reale, su questo sì l’uomo deve cambiare, deve piantarla di prendere lucciole x lanterne, mancano di rispetto e di dignità per se stessi e le donne li faranno sempre a pezzi.
Alessandro, hai colto un punto importante. in effetti l’ educazione a un sano equilibrio di coppia e al rispetto della donna dovrebbero già essere trasmessi dalla famiglia di origine, ma come ben sappiamo non è così. purtroppo i figli maschi ancora oggi crescono con la concezione che saranno dei futuri padroni, e che la compagna ideale è quella che SI PIEGA a tutti i loro desideri.
L’uomo, in questo contesto, punisce la donna recalcitrante e che non accetta queste convenzioni, rifiutandola o abbandonandola. facendole al contempo intendere che è sua, della donna “ribelle”, la responsabilità di tutto ciò. come a dire: “vedi, se eri più obbediente, più brava, più buona e più dolce io avrei potuto amarti. ma non vuoi fare quello che dico io e mi tocca trattarti male e abbandonarti! è tutta colpa tua!!”.
Oggi molti uomini, non impegnandosi con donne emancipate, stanno lanciando – consapevolmente o meno – un messaggio chiaro di protesta: stanno dicendo che esigono a gran voce il ritorno al patriarcato e alla donna sottomessa.
quindi, un uomo misogino decide di non unirsi a una donna emancipata, per una questione di PUNIZIONE E DI VENDETTA che si decide di infliggere alla donna così da sanzionare il tuo temperamento indipendente. L’ incompatibilità caratteriale o il presunto fatto di star male in compagnia di quella donna, in questi casi centrano ben poco.