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La grande farsa dell’amore con una moldava

di Paolo78

Caro direttore mi chiamo Stefano ho 31 anni originario di Napoli, le scrivo per raccontarle la mia storia e far si che possa essere di aiuto a qualche altra vittima come me.

Era il mese di Aprile del 2008, vivevo a Latina e lavoravo a Roma come agente immobiliare di una nota agenzia, facevo il pendolare ogni giorno per recarmi a lavoro, quando un bel dì alla stazione Termini vedo da lontano un fisico statuario di quelli che vedi solo in tv, un metro e 95 capelli neri taglio alla moda stile Rihanna la famosa cantante, fisico da star e classe da vendere. Resto abbagliato da quella Venere, non mi perdo d’animo le vado subito incontro, la guardo dritto negli occhi e iniziamo a dialogare. Lei molto simpatica e socievole apprezza la mia compagnia mentre aspetta il treno per ritornare a Parma, Noto un accento da ragazza dell’est pensando fosse Russa, ma lei mi corregge subito dicendomi che è moldava si chiama Nela ha 24 anni è single e vive a Parma da sei anni. Ci scambiamo i numeri di telefono con la promessa di risentirci. Così nasce una storia bellissima anche se solo virtuale per il momento, una storia telefonica o al max ci scambiavamo sorrisi in webcam tramite internet vista la distanza.

Non credevo ai miei occhi ero troppo felice, non mi sarei mai aspettato di conoscere una ragazza così bella e affascinante. Quel chiamarmi di continuo 5 6 volte anche dieci volte al giorno, era sempre allegra, era tutto inaspettatamente meraviglioso, mi raccontava che viveva insieme alla sua famiglia a Parma, mi chiamava in gran segreto perché la famiglia non voleva che lei sentisse ragazzi italiani visto che erano di mentalità molto all’antica. Mi chiamava ogni mattina per darmi il buongiorno, sentivo il nipotino di pochi anni che strillava mentre parlava con me e mi raccontava che aveva il compito ogni giorno di portarlo all’asilo in bicicletta, visto che a Parma si usa molto la bicicletta. Non ero mai stato in questa bellissima città che tanto mi decantava, io avevo l’esperienza del caos napoletano e da pochi anni vivevo tra Latina e Roma e il caos mi sembrava molto simile.

Dopo un mese e qualche giorno si confida con me al telefono dicendo che non gli era mai capitata una cosa del genere e sentiva che si stava innamorando di me. All’inizio le dissi che era troppo presto per dirmi una cosa del genere, ma lei insisteva perché mi trovava dolce, simpatico e bello, un principe azzurro e come il film di Checco Zalone io mi sentivo cadere proprio dalle nuvole.

Ahimè un giorno mi chiama sconvolta dicendo che la sorella ha avuto un incidente con lo scooter a Parma ed è in fin di vita ricoverata all’ospedale di Bologna. Io mi sentì stringere il cuore in petto e incominciammo ad attaccarci ancora di più vista la tragedia, mi inviò delle foto tramite e-mail della sorella. Cercavo di confortarla la chiamavo più spesso la rassicuravo, le tenevo compagnia quando mi diceva che era in ospedale vicino la sorella in fin di vita. Una domenica lei straziata diceva che c’era poco da fare per la sorella e il dottore le disse che era in fin di vita, ma mentre subivo quello sfogo al telefono cadde la linea. Io in preda al panico capii che aveva finito il credito, non la richiamai, perché mi disse che non poteva rispondere in ospedale visto che c’era la famiglia. Mi precipitai subito a Latina per farle una ricarica, ma purtroppo a Latina di domenica pomeriggio c’è il coprifuoco, nemmeno un tabaccaio aperto, così presi il primo treno per Roma e mi recai a Piazza della Repubblica ad acquistarle una ricarica.

La cosa strana era che anche dopo la ricarica non riusciva né a inviarmi sms né a chiamarmi, così mentre ero di ritorno a Latina provavo a inviarle sms per sapere notizie della sorella, ma nulla, niente, nemmeno uno squillo. La risentii il giorno dopo e si giustificò che non aveva avuto occasione di rispondermi perché stava troppo male e anche perché la famiglia le stava addosso. Continuammo così per una settimana e un giorno decisi di andarla a trovare a Parma era di venerdì e ci mettemmo d’accordo di vederci per il sabato pomeriggio così andavo a dormire da una amica sua che mi poteva ospitare. Faccio tutti i preparativi, chiedo un permesso a lavoro e il sabato mattina mi reco alla stazione per prendere il treno, acquisto il biglietto, ma all’improvviso da Nela mi arriva un sms straziante: “E’ morta mia sorella”.

Io commosso non avevo la forza di stare in piedi e non sapevo se chiamarla o meno. Provo e riprovo ma non mi risponde, penso sarà distrutta dal dolore forse è meglio che non insisto. Il tempo passa il treno parte, ma io faccio ritorno a Latina perché non mi sembrava il caso di presentarmi lì durante la tragedia.
Così la storia è andata avanti per un’altra settimana, ma avevo qualcosa che mi tormentava come un dubbio un qualcosa che non mi quadrava. Mi racconta che il funerale si terrà in Moldavia e non in Italia e il feretro lo trasporta il fratello insieme all’agenzia di pompe funebri costata un capitale per questo trasporto all’estero. Così siamo andati avanti per un’altra quindicina di giorni. Mi raccontava che spesso non poteva rispondermi al telefono perché il fratello era gelosissimo e diventava pazzo se sapeva che lei si sentisse con un italiano. Quando un bel giorno preso da troppi dubbi e dal fatto che durante i weekend raramente mi rispondeva o mi chiamava, la mando a quel paese, anche se mi sentivo in colpa perché pensavo allo stress che stava vivendo della morte della sorella. Mi giurò che non c’era nulla di nascosto, ero io che mi facevo paranoie visto che stava vivendo un periodo molto difficile.

Così mi iniziò a inviare messaggi d’amore stupendi mi chiama piangendo e un bel giorno si presenta a casa mia facendomi una sorpresa, conosce i miei, resta due giorni dormiamo insieme e si confida con mia madre dicendole che è davvero innamorata di me e vuole fidanzarsi seriamente. I miei la reputavano un angelo, nel senso che si comportava benissimo con tutti quanti noi, ma soprattutto con mio fratello che è un ragazzo celebroleso. Io in quei due giorni mi legai tantissimo e così andammo avanti per un altro periodo, ritornò per altre due volte a casa mia restando anche tre giorni. In quel periodo gli squillava il cell e a volte urlava nervosa nella sua lingua facendomi segno da lontano di restare zitto visto che era il fratello e lei non aveva detto che fosse a Latina.
Questa storia andò avanti per un bel po’ quando alla fine mi prega di trasferirmi a Parma di trovarmi un nuovo lavoro così da vivere insieme. Io ormai ero perso e soprattutto preso da questa storia, era l’inizio del mese di Agosto del 2008 e mi feci in 4 per licenziarmi e trovarmi un nuovo lavoro a Parma. Non mi importava cosa andavo a fare, ma l’importante per me era stare con lei e crearmi una vita così in un secondo momento trasferirci insieme a Latina che a lei piaceva tanto, anche con la difficoltà di lasciare i miei soli e non potergli dare un aiuto con mio fratello. Mi dice che intanto si era trovato un lavoro al Mercatone Uno in Via Fleming come cassiera e commessa al reparto oro. Mi stavo organizzando, ma volevo farle una sorpresa, scrivo annunci su internet e invio email a tantissime aziende fin quando non mi arriva una risposta dal nuovo magazzino Ikea che era in prossima apertura, faccio una serie di colloqui e vengo assunto subito. Io felicissimo ritorno a Parma in due giorni affitto una stanza in un appartamento condiviso, vicino la stazione ferroviaria e quando mi trasferisco definitivamente le faccio una sorpresa al Mercatone Uno. Tanto dalla gioia che mi vide si sentì quasi male, era felicissima che mi fossi trasferito lì e da quel giorno iniziò il mio “calvario”.

Iniziamo a vederci tutti i giorni come due fidanzati, regalini vari da parte sua, shopping insieme. Io lavoravo come un toro facendo il magazziniere con turni assurdi dalle 5 del mattino fino alle 15 del pomeriggio con pause di pochissimo tempo, o dalle 15 a notte inoltrata, perché Ikea era in ritardo e doveva aprire entro e non oltre il 27 Agosto. Ero davvero stremato, ma non mi importava nulla, quel poco di tempo libero che avevo lo dedicavo alla ragazza che amavo, ed era lei l’unica forza che mi faceva andare avanti con tantissimi sacrifici non pensavo più a me stesso, ma solo a lei che comunque mi ricambiava con tanto affetto, regali di ogni genere e tanto amore.

Il tempo passa e quei miei famosi dubbi si facevano sempre più grandi, la sera non dormiva mai con me, riceveva telefonate e scappava subito a casa dicendo che era il fratello che la cercava, come al solito nei weekend spariva ed era difficile rintracciarla.
Sinceramente iniziai ad indagare, i dubbi si facevano sempre più grandi e la prima indagine che feci e che scrissi al vostro giornale chiedendo del famoso incidente della sorella accaduto a Parma con date e luoghi precisi riferitemi da lei, ma da parte vostra non risultò nessun incidente, insisto più volte ma mi rispondevate picche ogni volta.

A lei non dico nulla, la nostra storia intanto continua, erano passati circa 3 mesi, ma il caso volle che dove andai ad abitare dividevo la casa con un ragazzo di origine albanese lavorava anche lui al Mercatone Uno e una sera confidandomi gli raccontai la mia storia d’amore e uscì fuori tutta la verità. Per me fu una pugnalata al cuore sapendo tutti i sacrifici che avevo fatto e le prese in giro che avevo subito io e la mia famiglia.
Nela non aveva mai avuto una sorella e nessuno gli era morto, non aveva due fratelli ma solo uno, il bimbo che sentivo urlare al telefono era il figlio di un’ amica che ogni tanto gli faceva da baby sitter tutto frutto della sua fantasia.
La sua famiglia non abitava con lei ma viveva in Moldavia, ma la cosa più devastante e che viveva da sei anni a Parma con il suo fidanzato moldavo e che per di più si erano sposati nel mese di Luglio proprio durante il periodo in cui frequentava casa mia, ecco l’urlare al telefono in moldavo era il marito, che poi ho scoperto lavorava anche lui al Mercatone Uno come camionista.
Mi senti morire quella sera, mi cadde il mondo addosso, mi venne una rabbia così forte che le lacrime non bastavano a calmarmi, avevo lasciato tutto per lei, famiglia, amici, lavoro tutto avevo lasciato alle spalle per un’incosciente perchè solo così posso chiamarla. Passai un mese d’inferno tra litigi e crisi di nervi, mi sentivo braccato perché non potevo lasciare il lavoro mi ero comprato anche l’auto nuova e poi l’affitto avrei voluto scappare, ma non ce la facevo. Chiamatemi stupido perché sono stato anche io superficiale a credere in questa storia come una favola, ma l’amore in me era nato, l’amavo e purtroppo continuavo ad amarla anche dopo tutto quello che venne fuori. Avrei voluto scappare, ma non avevo il coraggio di dirlo ai miei mi sentivo in colpa per averli lasciati da soli sapendo bene che avevano bisogno di me. Mi sentìvo una larva, mi calmava solo l’alcool in quel periodo lavoravo come un asino e tornavo a casa distrutto. Non riuscivo a dormire pensando a tutto quello che mi era capitato, rimanevo sveglio per ore girando e rigirandomi nel letto come un dannato, l’unico rimedio per addormentarmi era la birra, il whisky e chi più ne ha più ne metta mi sentivo solo e tradito nel profondo della mia anima.

Iniziò un periodo nero, anche perché lei si presentava quasi ogni sera in pigiama con l’auto sotto casa mia a piangere disperata. Telefonate continue anche di notte, si giustificava dicendomi che non voleva perdermi per questo aveva mentito e che non si era resa conto di quello che stava facendo ahimè che belle sono le parole.
Per circa un mese non l’ho frequentata, ma purtroppo era l’unica persona che conoscevo a Parma un po’ per malinconia, un po’ per amore, un po’ per solitudine iniziammo a rifrequentarci come amanti, ma con la promessa da parte sua che avrebbe lasciato il marito perché diceva che la maltrattava, la picchiava. Cosa vera perché tante volte anche di notte mentre lavoravo la soccorrevo per strada che grondava di sangue dalle botte restava da me poi dovevo riaccompagnarla a casa. Il marito ormai aveva capito tutto sapeva di me vide delle foto mie sul suo pc sapeva dove lavoravo, sapeva dove abitavo e una sera mi trovai i cristalli della mia auto nuova sbriciolati a terra.

Il marito partì per due mesi per la Moldavia per una questione burocratica per il permesso di soggiorno e iniziammo a condividere casa mia e la sua. Vivevamo insieme, non gli interessava che dormivo nel letto al posto del marito tanto diceva che appena tornava lo avrebbe lasciato, pranzi, cene, weekend a La Spezia, molti divertimenti.
Ormai era venuto tutto alla luce del sole, mi conosceva il fratello, la zia, la madre, le amiche che purtroppo la pensano tutte allo stesso modo, italiano, soldi, sesso, bella vita. Il tempo passava e le promesse si disperdevano nell’aria, il marito era tornato ma nulla era cambiato, ormai si era abituata a questa situazione. Si trovava bene, coccole, regali, amore da parte mia e soldi da parte del marito. Mi diceva che lei non si rendeva conto del tradimento perché dalle sue parti è cosa normale, anche nella sua famiglia tutti si scornano però a patto che restano sempre insieme, avrei tanto ancora da raccontare di quello che ho passato per un anno, ma ormai il nesso si è capito.

La mia fortuna fu che un giorno contattai una signora anziana che frequentava Nela da tanti anni per amicizia, una signora che la conosceva molto bene e che l’aiutata molto. Questa persona quando seppe tutto che naturalmente era completamente all’oscuro mi disse solo una frase e chiuse la conversazione:
“Potresti essermi un figlio e conosco molto bene Nela, lei non sarà mai tua né di nessuno, il marito non lo lascerà mai, sei giovane, sei un bel ragazzo scappa via da lei prima che la situazione peggiori e trovati una ragazza che ti meriti”

Fu breve, ma colpì nel segno, nel senso che in cuor mio già sapevo tutto questo, ma volevo una parola da qualcuno di cui mi sarei potuto fidare che mi poteva urlare: SVEGLIATI !!! Perché ero entrato anche io in un circolo strano che non mi rendevo nemmeno più conto di quello che stavo facendo. Ero arrivato addirittura ad essere felice che lei mi tradisse solo con il marito e con nessun altro ancora, ormai lei diceva che era la mia fidanzata lo diceva a tutti anche in Ikea, era diventata una vera barzelletta e io non me ne rendevo conto.
Colsi subito l’occasione al volo di essere trasferito a Villesse al confine con la Slovenia per una nuova apertura di Ikea. Scappai, in una settimana organizzai il trasferimento e partìì tra pianti e lacrime di lei come un film romantico dove il quale il ragazzo parte per il fronte e non torna più.
Ormai è finita, sono passati 5 mesi dall’ultima volta che l’ho vista perché mi fece un blitz a Villesse, ripetendo la solita filastrocca di quella che lasciava tutto e veniva da me, per fortuna ebbi la forza di riderla in faccia. Sono venuto a sapere che sta facendo un’altra vittima, un bravo ragazzo siciliano che vive a Modena, spero che almeno lui abbia gli occhi più aperti.
Purtroppo ho avuto un grosso danno psicologico ed economico, ma sono tornato a Napoli, insieme alla mia famiglia e sono felice così, la mia fortuna è stata proprio la mia famiglia ad avermi aiutato a superare tutto accogliendomi tra le loro braccia.

Ho voluto raccontare la mia storia per farvi aprire gli occhi da queste ragazze. Non ne faccio di tutta un’erba un fascio, ma purtroppo i valori che abbiamo noi italiani, loro non li concepiscono. Sono abituate a vivere così e a pensarla in questo modo credetemi ci sono stato dentro e tutte queste ragazze che sono anche molto numerose a Parma la pensano tutte allo stesso modo è uno stampo.
Niente e nessuno puo’ cambiarle né tanto noi Italiani bamboccioni che cadiamo davvero dalle nuvole.

(I nomi sono stati cambiati per una questione di privacy).

Lettera pubblicata il 1 Aprile 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 421 commenti

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  1. 1
    lucas -

    Sinceramente non ho capito se è una storia reale o è frutto della tua immaginazione, sembra la trama di un film! se è così ti faccio i miei complimenti per il racconto, se invece ahimè ti è capitato veramente ti auguro di risollevarti al più presto!
    comunque di una cosa sono sempre stato convinto, c’è poco da fidarsi delle ragazze dell’est, rumene e moldave prime fra tutte!!!

  2. 2
    magirama -

    Ciao. Riassumerei il tutto dicendoti che sei stato semplicemente ingenuo, ti sei buttato di testa in qualcosa più grande di te rincorrendo il sogno di avere accanto una donna bella e impossibile. Sicuramente questo ti è servito di lezione e servirà di certo a chiunque rischi di cadere in questa trama. Ti dò solo un consiglio: la prossima volta che incontri una ragazza, CONOSCILA prima di innamorarti. Innanzitutto, valutala per quello che è dentro, tralascia un attimo il suo aspetto, ma poi frequentala, vedi bene chi è, tocca con mano la sua realtà, secondo me sei stato semplicemente avventato.
    Poi sia chiaro, la nazionalità non conta, di ragazzacce ce ne sono di tutti i tipi. Poi, io stesso ho avuto un amore con una ragazza straniera, un’albanese che non era bellissima come la tua ma che a me piaceva, stavamo spesso insieme e l’ho frequentata abbastanza, fortunatamente non ho corso i tuoi rischi, anche perchè era una ragazza semplicissima. Però quando i suoi genitori le hanno negato di continuare la storia con me (razzismo) e hanno scoperto questa cosa (anche lei era un po’ bugiarda perchè per timore non aveva detto nulla ai suoi), io ci ho sofferto molto, però ho capito che non era la donna della mia vita, diciamo che ci ho messo una buona dose di buon senso e non mi sono ritrovato a dover sconvolgere la mia vita per lei.
    Io non tirerei in ballo la questione degli stranieri o degli italiani bamboccioni, dico semplicemente che le opportunità sono poche e che comunque non abbiamo più molti valori, ormai ci adeguiamo a tutto. Io sono dell’idea che innamorarsi sia una questione di trovare qualcuno che ti apre il suo cuore e a cui sei disposto a dare tutto, una persona che impari a valutare per la realtà e per ciò che rappresenta. Conoscersi, frequentarsi, prima di tutto, poi mettere al primo posto l’amore, soprattutto se corrisposto e sincero.
    Sapendo che non è affatto facile da trovare, bisogna diffidare dai primi segnali che arrivano, bisogna essere attenti.

  3. 3
    Ram -

    Luca,io sono una rumena che vive in Italia da quasi 5 anni con la mia
    famiglia…in una Domenica dopo 4 messi che mi son lasciata con il mio
    ragazzo ed ero distrutta incontro per strada questo siciliano che ha
    insistito di vederci ad un caffe e scambiare 2 parole…da quell
    caffè,passati due anni,innamorata persa di una persona che conoscevo
    soltanto quello che lui voleva che io sapessi…in una mattina prima
    di andare al lavoro squillo in cell…MI CHIAMA LA MOGLIE…LA
    MOGLIE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!…mi disse che ha trovato dei miei sms che
    li mandavo a suo marito e che lui diceva ce avevano soltanto sbagliato
    il numero…lavoravo come cassiera in un supermecato,credetemi neanche
    la forza di lavorare avevo,stavo per svenire seduta alla cassa,quando
    mi ha vista il direttore mi ha mandata acasa non sapendo
    dell’accaduto(non racconto la mia vita privata al lavoro)perche si
    vedeva all’occhio libero che stavo veramente mallissimo..ero bianca
    nel viso,mi sentivo senza forza(ed credetemi sono stata sempre una
    ragazza forte di qualle mia madre era fiera),salendo in machina sono
    scopiata a piangere,ho pianto per 4 giorni,non sapevo cosa fare,ero
    contraria alle mie paesane che escono con uomini sposati le odiavo,e
    credetemi le odiavo dal tutto il cuore…e mi faceva male soltanto il
    pensiero che lui sapeva,che lui mi ha fatta diventare quello che io
    odiavo…non odiavo lui ma odiavo me stessa per quello che ero,quello
    che ero diventata senza che io volessi…non puoi dire Luca che noi
    ragazze dell’est siamo tutte uguale…anche lui era come te e quando
    mi ha vista e sentita che sono rumena mi ha giudicata male…aveva
    pensato e detto dopo tanto tempo qualle eranno state le sue intenzioni
    all’inizio della nostra relazione…voleva soltanto divertirsi per una
    settimana ma come tante persone non aveva mai pensato A QUELLO CHE PUò
    INIZIARE PER GIOCO…

  4. 4
    IO -

    NOI ITALIANI BAMBOCCIONI!?!?!?
    ma guarda che gli italiani grazie a Dio non sono come te, anzi tu fai parte di quella piccola schiera di .. (non lo scrivo perchè sarei censurato)
    I tipi come te sono quelli che vanno in vacanza a cuba e trovano l’amore della vita, se la portano in italia e poi rimangono soli e senza una lira, quelli come te sono quelli che si trovano l’immigrata di turno che non vede l’ora di trovare uno come te, appunto, per farsi mantenere e mettersi in regola.
    Grazie a Dio di uomini così in Italia ce ne sono, ma sono pochi..
    Vorrei farti una domanda?
    mi spieghi come mai italiani che qua non trovano una ragazza neanche a pagamento, improvvisamente riescono a trovare ste super modelle che impazziscono d’amore per loro!??
    guardati allo specchio e fatti due conti, se fossi veramente un Italiano di quelli che dico io, la tua bella moldava dove essertela portata a letto la rispedivi da dove è venuta.

  5. 5
    magirama -

    @Ram: non vogliamo fare discriminazioni, questo messaggio e le relative risposte non vogliono avere una sfumatura razzista, anche perchè come diciamo noi, “tutto il mondo è paese”. Io stesso ho avuto una brutta delusione con una ragazza albanese ma malgrado tutto non sono diventato razzista, amavo molto questa ragazza e mi sentivo ricambiato, però la sua famiglia mi ha rifiutato sebbene io avessi le migliori intenzioni, peraltro, loro sono gente che va in chiesa tutte le domeniche. Fai tu. Nessuno vuole mettere in dubbio che tra le ragazze dell’est ce ne siano anche alcune brave, ma bisogna riconoscere che molte di voi vi rovinano la reputazione e spesso ci sono delle verità dietro. Sai una cosa? Col senno di poi si pensano e si dicono tante cose, io l’ho sempre accusata di non aver difeso questo amore e lei ha detto che forse era destino, ha riconosciuto di essere stata vigliacca, però ha ammesso di essere stata bene con me. Sarà che in fin dei conti non mi ha distrutto la vita, ma se devo essere sincero, tornando indietro forse lo rifarei perchè con lei ho vissuto dei momenti bellissimi e delle emozioni mozzafiato.

    @IO: Il tuo discorso ci può stare ma non bisogna generalizzare. Come ho detto, molte ragazze dell’est hanno gli sceletri nell’armadio ma ci sono anche delle eccezioni, inoltre ce ne sono anche molte di italiane che si comportano male, se ci pensi. Un ragazzo può non essere bellissimo e non fare strage di ragazze ma non per questo deve valere zero, anche una bella ragazza può innamorarsi di lui, il punto è che il suddetto ragazzo non deve perdere la testa, deve conoscere bene la ragazza, imparare a capire se è seria oppure no e soprattutto fare le cose anche con la testa, oltre che col cuore, il nostro amico qui è stato avventato e sprovveduto, forse si è un po’ limitato alle apparenze e all’idea che si era fatto di questa ragazza, ma non per questo bisogna sparare sentenze.

  6. 6
    lucas -

    Ram, mi dispiace molto per quello che ti è capitato, purtroppo la gente che calpesta gli altri esiste in tutti i paesi, in Italia compresa.
    Quello che dico è che molto spesso dalle ragazze dell’est si prendono solo delle “fregature”, tu sei sicuramente una brava persona, ma voi brave persone non vi dovete offendere se diciamo che molte persone del vostro paese fanno delle cose sbagliate, purtroppo è la verità.
    Io non ho detto che voi ragazze dell’est siete tutte uguali, ho detto, e lo ripeto, che bisogna stare molto ma molto attenti a chi si incontra.

  7. 7
    Paolo78 -

    Ciao Lucas, mi dispiace, ma purtroppo è tutto vero.

    Magirama, ammetto la mia ingenuità infatti l’ho scritto nella mia
    storia che purtroppo ero abbagliato e non mi rendevo conto di quello
    che stavo facendo, di sicuro la colpa è anche mia.

    Ram, diciamo che anche se in dosi minori hai avuto lo stesso mio
    problema, ma voglio dirti e sottolinearti che io non ce l’ho con le
    ragazze dell’est, forse mi sono spiegato male infatti non penso che
    siano tutte così, ma purtroppo quelle che ho conosciuto nell’ambiente
    di Nela la pensavano tutte in quel modo.
    Mi auguro che troverai una persona che ti meriti per quello che sei.

    Caro IO, innanzitutto mi riferivo ad una fascia di italiani
    Bamboccioni che appena vedono una ragazza dell’est si innamorano e non
    mi riferivo a tutti gli italiani, sono stato ingenuo a fidarmi di lei
    e ci sono caduto anche io, ma non mi conosci e non mi puoi giudicare
    offendendomi, anche perchè se conoscessi il mio passato potresti
    cambiare subito idea, fidati che mi guardo ogni giorno allo specchio e
    mi complimento per come mamma mi ha fatto.
    E’ la prima volta che mi è capitata una sbandata per una ragazza
    straniera, sono sempre stato fidanzato con donne italiane e ti potrei
    fare da maestro per come si conquista una ragazza.
    Anzi sarei contento di darti qualche consiglio visto che la tua
    aggressività di sicuro nasconde una debolezza enorme e avrai non pochi
    problemi nella tua vita sentimentale.
    E’ bello giudicare gli altri, ma di certo non è un vanto quello di
    portarti a letto una ragazza e rispedirla a quel paese, la tua è la
    fascia degli italiani che vanno a prostitute ogni giorno per sfogare i
    loro impeti sessuali.
    Io mi vergognerei al posto tuo. Ho raccontato la mia storia dandomi
    delle colpe e passando per un sempliciotto, ma non me ne vergogno anzi
    sono fiero di aver provato quell’emozione che ti stringe il cuore che
    al paese mio si chiama amore, ma purtroppo l’ho provato con la persona
    sbagliata.

  8. 8
    Ram -

    grazie che mi avete capita e vi do anche raggione…perche la maggior
    parte delle ragazze che vengono qua sono cosi come avete detto,non mi
    vergogno che sono rumena mi vergogno che quelle ragazze senza rispetto
    per se stesse sono rumene…
    per il mio caso vi dico che ho provato sempre di lasciarlo ma non c’è
    l’ho fatta a non risponderli,a non stare senza di lui e provare di
    dimeticare tutte le pazzie che le abbiamo fatte assieme….ma
    essistera mai un ragazzo che per sbaglio andrà per passare sul Ponte
    Vechio?!?!?!..chi mi svegliera la mattina telefonandomi e dicendomi di
    scendere da quell letto perche c’e il sole fuori che mi aspetta??!?!?
    !?!?!…e dura…

  9. 9
    Paolo78 -

    Ram, guarda se questo ti puo’ consolare ti posso dire che io mi
    comportavo allo stesso modo… è ovvio che anche a me mi mancano certe
    attenzioni che mi dava, ma adesso sono pienamente sollevato e sono
    sicuro di aver scansato un fosso. Anche il tuo lui di certo non si è
    comportato bene, rifletti e cerca di pensare solo al suo comportamento
    meschino e non ai bei momenti passati insieme, altrimenti sarà sempre
    più difficile cancellarlo dalla mente.. ricorda che un rapporto senza
    sincerità reciproca non andrà mai avanti.
    Io sono dell’idea che prima o poi le cattiverie torneranno indietro. MA
    quanto tempo siete stati insieme?

  10. 10
    magirama -

    Ciao Ram, ciao a tutti. Hai capito anche tu cosa intendevamo dire, non ti giudichiamo per il fatto che sei rumena, nessuno vuole mettere in discussione il fatto che tu sia una brava ragazza e che ci siano anche delle ragazze dell’est che lo sono, di questo ti crediamo.
    Il problema è che purtroppo ci sono tanti luoghi comuni alimentati da episodi evidenti in cui sono numerose le ragazze straniere che addescano l’italiano di turno (e non solo italiano) per scappare dal loro paese, sistemarsi per bene e poi piantare in asso il compagno. Parliamo delle ragazze dell’est ma teniamo presente che ce ne sono anche di molte altre nazionalità, quindi non si parla di razzismo e di orientarsi solo a una particolare zona del mondo, diciamo che è un espediente di molte ragazze furbe che poi rovinano la reputazione alle altre.
    Io ripeto, sono stato innamorato di una ragazza albanese che mi ha spezzato il cuore ma con cui ho vissuto dei momenti bellissimi, è stato l’amore più grande della mia vita sinora e a dispetto di tutto, anche lei mi ha amato, ne sono certo. Come la penso ora? Non sono razzista, per niente, forse sono solo diventato un po’ malfidente, tuttavia se dovessi conoscere un’altra ragazza straniera non mi farei problemi, anche se fosse albanese come la mia ex. Ovvio, sarei molto più prudente e vorrei delle belle garanzie, diciamo che vorrei vedere dei presupposti molto più tranquilli e sinceri della mia esperienza passata. Tutto ciò che conta veramente è l’amore. Lo ripeterò fino alla nausea. Non conta la nazionalità o il resto, ciò che conta è solo fare attenzione a chi si ha davanti e valutare bene, se la persona che abbiamo davanti ci ama sul serio e sentiamo di amarla a nostra volta, l’unica cosa importante è l’AMORE, tutto legato a un bel filo di maturità e buon senso.
    Paolo, sei stato solo ingenuo ma chiunque forse avrebbe fatto come te, chi più, chi meno, hai solo seguito il tuo cuore e vedrai che ne troverai una che ti merita sul serio.

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