Ho letto alcune delle lettere scritte, non so da chi, e mi hanno molto intristita.
Possibile che siamo tutti chiusi dentro i nostri sarcofagi, e non riusciamo a fare per primi un sorriso?
Spesso aspettiamo che siano gli altri a farlo a noi.
Lettera pubblicata il 14 Settembre 2008. L'autore, lunatraversa, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Riflessioni
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tristemente vero. io sto lavorando parecchio a riguardo. nn so perchè funzioni così. anzi sì, le ns. esperienze si paranano davanti agli occhi come veli. veli su veli.
un esempio che non so se calza, ma lo porto lo stesso: proprio questa settimana appena finita, ho osservato da distante una persona che ha un carattere difficile e che me ne ha dato conferma. non ci conosciamo di persona, dovevamo trovarci ad un convegno. lei aveva TUTTI i dati possibili per riconoscere me (veramente tanti ed inequivocabili, bastava muoversi e venire da me). io ne avevo molti meno per riconoscere lei.
io, apposta, nn ho fatto un passo ed ho osservato, ronzato attorno per vedere una reazione. ho ottenuto delle scuse, dopo, abbastanza estemporanee.
che paura c’è in giro?
che paura ho io?
siamo tutti sulla difensiva.
come dicevano anche altri, come ho scritto pure io, dovremmo tornare bambini ai quali basta dire “vuoi essere mio amico?” “giochiamo insieme?”.
Non problem a sorridere da parte mai, anzi.
Tutto dipende, al solito, da chi si ha di fronte e dal feeling che si instaura.
Anche perchè, di carattere, sono piuttosto chiuso e diffidente.
dipende da chi ho di fronte, anche sorridere sempre è da ebeti…in genere tutto avviene spontaneamente con le persone alle quali voglio bene o comunque mi stanno simpatiche
gli altri…bhe…un occhiata gelida, o neanche quella
si ride si ride…
è in questo forum che si ride meno…siamo disperati…ma ne usciremo..