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Lettera pubblicata il 21 Maggio 2012. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Luigi.
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Luigi o Luisa, fondalmente ciò che dici è vero, sono d’accordo, il problema a mio avviso, però, è un altro, vale a dire il modo.
Tu sei stato fortunato ad accorgentene e a lasciarla per primo, hai fatto benissimo…Però la tua è un eccezzione…perchè vedi, spesso, molto spesso, le donne si nascondono dietro mille scuse e non ti fanno capire nulla fino al momento in cui ti dicono che non hai letto i segnali e altre scuse standard come queste….Ecco vedi, io è questa falsità e questa ipocrisia che imputo al genere femminile….non è tanto l’essere lasciati o meno, ma è il modo che conta.
Fondalmente è una questione d’orgoglio, a nessuno piace essere preso per i fondelli.
@Luigi
Sulla lettera son d’accordo , come non esserlo.
Ma precisiamo :
1)C’è modo e modo . Lo squallidume e le mistificazioni , non hanno giustificazione ! Il tradimento o il lasciare , spesso si legge , anche nelle lettere sono l’effetto e non la causa della crisi.
Se fossimo al bar , direi :”Beh …allora perchè non si è affrontata la crisi? Troppo comodo così!”.
Ma non siamo al bar , ma nella assurdità della realtà , dove,ad oggi , il tradimento costituisce titolo per l’addebito della separazione solo quando esso è causa della crisi e non già l’effetto.
Quindi , solo quando sia posto in essere violando la dignità e l’onore del soggetto tradito . Cioè , lo Stato Italiano , presuppone che tutti i traditori , girino allegramente con i loro amanti , li presentino ad amici e parenti e figli, ci vadano a spasso in centro, ci vadano in vacanza dicendolo a tutti .
Siccome , è evidente che questo non avvenga , se non in casi clinici , il tradito si vede addebitare la separazione per il solo fatto che l’altro dichiari ” E’ proprio il tradimento la prova che eravamo in crisi da tempo ,altrimenti non l’avrei mica tradito, mica sono una di quelle/i!”. Geniale!
Purtroppo l’eccessivo garantismo tutto Italiano , vedi anche le recenti vicende politiche di mercimonio del denaro pubblico in cui tutti gli accusati sono allegramente in giro e in quelle stesse case ed auto acquistate con i nostri soldi , determina situazioni paradossali.
Il problema non è lasciarsi , che fino a che si fanno storie da fidanzati è quasi sempre un discorso di carattere non patrimoniale , il problema è lasciarsi quando si è messo nero su bianco.
Ed allora , visto che mi pare che sia facile concordare sulla premessa della lettera , e non è che quà siamo tutti psicologi o sociologi o antropologi , la domanda da farsi è: Ma come mai sti Fenomeni che dovrebbero garantire la giustezza del diritto , Vd Corte di Cassazione , sono così lontani dalla realtà?
Se l’Italia è tutta apparenza , sotto-sotto , l’Italia è il Quinto Mondo . E questo in quasi tutti gli ambiti. E la regressione parte sempre dall’alto , mai dal basso , dove anzi la realtà si modifica velocemente , e mai come adesso , l’apparato legislativo (Influenzato da quello politico sul quale pronunciarsi equivale al nulla di fatto) non è al passo con i tempi.
Ma la cosa piu’ sorprendente e che esistono altri esempi migliori , da cui l’Italia si guarda bene dal prendere spunto. Noi solo il peggio del peggio ci vien naturale “importare”.
In Svezia : Sei mesi per il divorzio , si divorzia in Comune in 10 minuti , i beni dei coniugi sono normalmente divisi in parti uguali ed indipendentemente da qualsiasi responsabilità dell’uno o dell’altro ,affidamento congiunto .
Per concludere , tu Luigi sottintendi una questione di libertà . E non posso che condividere . Per il resto , Luigi , la tua storia non è che una storia , diversa da tante altre , in cui spesso ,
c’è il fulmine a ciel sereno! Ricordalo , sopratutto se ti sposerai!
Next, io non so dire cosa può tenere vivo un rapporto, so solo che quando finisce l’amore non ci sta niente da fare. Regalarle rose, farle gentilezze, ascoltarla con tutto il nostro amore possono non bastare.
Se poi l’amore viene sostituito da sentimenti altrettanto forti e la donna non vuole altro allora non ha senso lasciarsi.
Io la amo, lei mi vuole un grandissimo bene e non cerca altro… OK!
Ma se invece lei è insoddisfatta, ci si DEVE lasciare.
E se lei non mi lascia mi prendo la responsabilità di decidere la lascio io.
Sospeso, forse ho dato di me un’impressione sbagliata. Come molti mi piacerebbe avere una storia anche… per sempre con una sola donna, ma se poi lei non mi ama più che senso ha continuare? Tutto qui.
Quando dopo 4 anni ho lasciato la mia ragazza credo di aver sofferto più io di lei. Io non ho paura di stare solo, non ho paura di soffrire, è tutto nel conto, meglio questo che sentire tutti i giorni di non piacere più e di non essere amati dalla donna che tu invece tu ami.
Tu la ami e lei non ti ama, la lasci e soffri, ma ti senti bene con te stesso perché hai agito e hai posto fine ad una situazione che non poteva andare avanti.
Ripeto la domanda che ho fatto sopra, non per fare polemica ma davvero perché non capisco.
A parte tutti i discorsi resta il dato di fatto:
LEI NON TI AMA PIU’
Ora tu cosa vuoi?
– vuoi che continui a stare con te senza amarti più?
– vuoi che ti ami per forza?
oppure vuoi qualcos’altro…
Luigi scusa per oggi..mi son sentito preso in causa, avendo sofferto in passato molto.
luigi provo a rispondere alle tue domande…anche se l1 e la 2 sono uguali 🙂
ti dico quello che vorrei, non cio’ che è realizzabile in natura:
– se lei mi ha amato veramente non puo’ non amarmi + .Xchè l’amore vero non è desiderio sessuale (destinato sempre ad esaurirsi ), ma affetto, stima, vicinanza, condivisione, sentirsi davvero uniti nell’animo. Che poi questo non debba per forze essere monogamico posso anche comprenderlo.. ma forse non riuscirei a metterlo in atto o accettarlo per via del forte imprinting culturale ricevuto fin dall’infanzia.
ma se una ti ha voluto davvero bene non puo’ cancellarti così fcilmente o trattarti con disprezzo quando “il calore le passa”. Una cosa è l’istinto di riproduzione (sesso) ..secondo me gli si può resistere se sufficientemente maturi…ma l’affetto..io non riuscirei a pugnalare alle spalle o maltrattare con disprezzo una persona con cui ho condiviso molta della mia intimità
Tornando al mondo reale TUTTO E’dominato DALL’ISTINTO DI RIPRODUZIONE..
Noi uomini cerchiamo questo affetto “singolo” perchè cresciuti da una madre all’interno di una famiglia monogamica patriarcale( ..cioè nella società dei padri, culturale, in cui è nata la proprietà privata dell’uomo sulla donna e sui figli…e la religione come baluardo per difendere tale proprietà..con gli dei tutti maschi sia nel cristianesimo che nell’islam che nell’ebraismo; e con i 10 comandamenti che sono uguali in tutte le religioni principali, tra cui: “non desiderare la donna d’altri…non rubare…”). In realtà, in natura noi uomini possiamo inseminare più donne nello stesso giorno…figurati!!!
…le donne credo non lo possano provare x natura un affetto eterno ed esclusivo..(anche se lo credono culturalmente pure loro) A loro serve x istinto naturale un uomo che le protegga x un tot periodo di fragilità (9 mesi incinte)..con cui figliare (dopo di chè ci saranno altri uomini), e il vero affetto eterno lo possono provare solo per i figli x via dell’istinto materno (che è l’affetto vero che abbiamo ricevuto noi dall’unica vera donna della nostra vita e che ricerchiamo nelle varie donne). Nella società matriarcale (più naturale) la donna non era sottomessa..e la famiglia monogamica non esisteva. Credo non esistesse la gelosia per una donna divisa tra più uomini. I bambini crescevano in larghe famiglie dove intorno alla figura della madre c’erano molti uomini e questi bambini ricevevano più imprinting avrndo più caratteri e figure paterne ad allevarli (lo zio, le zie, i nonni, gli uomini della madre che manco sapevano di chi fosse il figlio…)Forse non conoscevano neppure la funzione dello sperma gli uomini.Anzi , direi che con la scoperta della funzione dello sperma è nato il patriarcato, perchè gli uomini hanno rivendicato la paternità sui figli..e quindi è nata la proprietà privata su i medesimi e sulla moglie, le religioni, la famiglia monogamico
cont…tutt’oggi nei regimi patriarcali severi come in certi paesi arabi si pratica la clitoridectomia o infibulazione alle donne (per evitare che godano e quindi tradiscano…figurati!!!) , i velami come il burka x non farle desiderare ad altri uomini…e via discorrendo. Il patriarcato è stata una brutta bestia.
Nelle società occidentali invece, più libere ora di prima (ma già le nostre mamme non godevano di questa libertà ai loro tempi..per non parlar delle nonne), si svela invece la donna per quel che è. Hai presente tutte su facebook a mostrarsi in costume???appunto..questa è la natura della donna…mostrarsi per farsi trombare. E’istinto..non c’è nulla da fare. E a noi ci piacciono tanto eH! anche se, culturalmente…ne vogliamo (desideriamo) solo una (o almeno crediamo).
comunque statistiche alla mano per far vedere che il patriarcato ha sempre perso: oggi c’è il test di paternità tramite l’esame del dna…ma prima non c’era. Bene , su una rivista scientifica han pubblicato dei dati dopo aver fatto il test: IN ITALIA uno su sei non è figlio del padre anagrafico!!!!!!!100 su 600!! 1000 su 6000 son figli di migxxta!! ahahhahahaha e pensa il poraccio che è stato costretto a mantenerli a sua insaputa! Manco erano i suoi..eppure portavan lo stex cognome! E poi..ogni anno ci sono più morti ammazzati nella famiglia monogamica patriarcale che per mano di mafia, camorra, ndrangheta, sacra corona unita messe insieme. Cosiì dicono le statistiche!
Nonostante tutto cio’, noi uomini…anche una volta sapute queste cose…desideriamo tanto (suppongo per via dell’imprinting culturale ricevuto da bambini dalla culla alla scuola..e poi dal pulpito…trovare l’anima gemella..l’amore della nostra vita. Ovvero una nuova mamma. che tristezza di storiella.
Naturalmente l’opener di questo thread ha felicemente rivoltato la frittata dopo i primi colpi di mortaio.
Il suo incipit è stato un pugno in faccia per ogni essere pensante di questo forum,e in questa frase si è toccato il fondo:
“L’uomo vuole la sicurezza e la tranquillità. La donna vuole emozioni e ha ragione, se togli le emozioni alla vita che rimane?”
Nella frase sopra,l’uomo viene descritto come un frescone,la donna come una conquistatrice di universi: se questa frase è scritta davvero da un uomo,le cose sono due: 1) l’uomo è uno dei pochi veri femministi viventi (e mi astengo dal commentare) 2) è gay oppure è una donna,con tutto il rispetto per entrambe le categorie.
In tutti i casi,uno che reputa la vita degna di essere vissuta solo per provare emozioni 24h die ,e che risolve il rapporto affettivo uomo/donna ad una mera collezione di orgasmi e sensazioni emotive “forti” secondo la mia modesta opinione non sta affatto bene.
Per il resto,concordo con i messaggi precedenti al mio.
Io credo che se sei dotato di un minimo di sensibilità (ma ne basta proprio poca), ti accorgi se sta cambiando qualcosa nella tua ragazza….
Non voglio giustificare il tradimento, la falsità. l’opportunismo e anche la cattiveria che sono state riportate in alcune lettere, ma quando è finita è finita… fa male, ma non ci puoi fare niente.
Faccio 3 esempi:
1) una donna “per bene” (ce ne sarà qualcuna no?) che ad un certo punto ti dice piangendo che non ti ama più, che è cambiato qualcosa che ti vuole bene solo come un fratello. Non può più fare l’amore con te, non può più baciarti … e perciò ti lascia.
CHE FAI? Non puoi nemmeno arrabbiarti con lei… è stata onesta e sincera. Soffri e basta!
2) la stessa donna per bene che invece non ti dice niente, non ti lascia, non ti tradisce e continua a stare con te per affetto (come un fratello) e per non farti soffrire…
Con un poco di sensibilità stai certo che te ne accorgeresti: Saresti contento di continuare così? Io no. Se l’amo io la lascio andare…. Tu forse preferiresti continuare? allora vuol dire che non l’ami e che sei un egoista.
3) una donna che non ti dice niente, sta con te per opportunismo, magari ti tradisce e poi un bel giorno ti lascia magari in modo cattivo.
CHE FAI? Come sopra è chiaro che è finita ed è ovvio che devi lasciarla andare, ti incazzi e la odi perché non te lo ha detto prima, perché ti ha tradito, perché non è stata sincera.
Ci sono persone per bene (donne e uomini) e persone non per bene (donne e uomini) e questo lo ritrovi anche nei loro comportamenti.
E’ giusto giudicare la persona per il comportamento che tiene, non perché non ti ama più.
@sospeso molto interessante il discorso sul matriarcato e patriarcato, non c’avevo mai pensato a tutti quei risvolti.
@Luigi personalmente io non credo che sia sempre possibile che tu ti accorga di cosa passa nella testa dell’altro partner; pensa a quelle donne o a quegli uomini che si fanno delle vite parallele e l’altro/a non si accorge di nulla. Diresti che sono meno sensibili? io no. Dalle lettere che ho letto m’è parso d’averla intesa così: la gente non si lamenta del comportamento, si lamenta della fine della storia. Penso ne abbiano tutto il diritto… Ci sto che l’amore possa finire, in quel caso sono d’accordissimo con te, meglio lasciarla andare piuttosto che trascinare stancamente il rapporto. Però se la cosa finisse in un modo brusco, anche se onesto, (o disonesto, sarebbe identico), tu non ne soffriresti? si… ne soffriresti credo; e verresti qui a scrivere lettere chiedendoti il perchè e il per come. Si soffre e si scrive per vedere se si sta un pò meglio.
Luigi ripeti sempre le stesse cose…evidentemente hai poche frecce al tuo arco scalcagnato…l’abbiamo capito cosa vuoi dire…e non fa una piega…ma sei fuori strada, qua il discorso è un altro ed è quello che scrivi proprio in fondo al tuo post, cioè il comportamento! Capito? Quelli che scrivono qui sono tutti UOMINI!!! Con l’orgoglio ferito per esser stati presi per i fondelli!!!!! Perchè il comportamento, di coloro che ritenevano persone oneste e degne della loro fiducia, è stato pessimo e orribile, ok? Adesso ti è più chiaro qual’è il problema? E per favore non ripetere sempre la stessa solfa!
Dove ho detto che la donna vuole emozioni “continuamente o 24h die”?
L’uomo in un rapporto DOPO UN PO’ “si siede”, si accontenta, non si chiede se ama ancora la propria donna, gli va bene così, anzi preferisce che non ci siano grossi coinvolgimenti emotivi.
La donna invece questa domanda se la fa sempre “gli voglio bene? lo amo ancora? “. La donna vuole il coinvolgimento emotivo con il proprio uono, non “si siede” nel rapporto e per me questo è meglio di noi che tendiamo a mettere le pantofole e non ci rendiamo conto che stiamo trascinando un rapporto il più delle volte noioso e stantio.