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Fa caldo, caldo pilotato?

di sonounpollo
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Lettera pubblicata il 2 Luglio 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 180 commenti

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  1. 31
    Antonio -

    Esiste una correlazione tra scie chimiche e H.A.A.R.P. da un lato, DNA dall’altro? È probabile. DNA è la sigla che indica “l’acido desossiribonucleico, la molecola responsabile della trasmissione e dell’espressione dei caratteri ereditari. La molecola di DNA è formata da due filamenti avvolti a doppia elica. I filamenti sono costituiti da due catene polinucleotidiche (ogni nucleotide è formato da una molecola di acido fosforico, da uno zucchero, il desossiribosio, e da una base azotata: adenina, guanina, timina o citosina) unite fra loro dai legami ad idrogeno che si stabiliscono fra le basi delle due catene appaiate e che hanno un ordine obbligato”.

    Recenti studi hanno dimostrato che il DNA non è solo un codice per la sintesi proteica: infatti, grazie alla sua forma caratteristica, è anche una microscopica antenna in grado sia di trasmettere sia di ricevere impulsi elettromagnetici. L’energia elettromagnetica viene assorbita dal DNA nel momento in cui entra in vibrazione, a mo’ di diapason molto efficiente. È stata dunque avvalorata l’ipotesi secondo la quale il DNA è un superconduttore organico che funziona alla normale temperatura corporea: come un superconduttore immagazzina la luce, che è una radiazione elettromagnetica.

    Questa molecola è quindi una sorta di microprocessore che assimila informazioni elettromagnetiche dall’ambiente, per memorizzarle ed irradiarle. Poiché, una volta sviluppata, sarebbe lunga circa due metri, possiede una frequenza propria di 150 megahertz, una frequenza che si trova nella banda corrispondente al numero di cicli usati nella tecnologia dei radar, delle telecomunicazioni e delle microonde. Inoltre il DNA è in grado di incamerare le armoniche da 150 megahertz, inclusa quindi la luce visibile. La ventesima e seconda ottava di 150 megahertz si trova in questa banda e corrisponde al colore blu, la tinta del cielo.

    In breve, questo minilaboratorio biologico assorbe l’energia luminosa, immagazzina dati contenuti negli impulsi elettromagnetici e li diffonde all’esterno. Ciò significa che il DNA è un organo di comunicazione manipolabile tramite la radiazione elettromagnetica. Orbene, sappiamo che la sinergia tra H.A.A.R.P. e scie chimiche, tra l’altro, coincide con una diffusione elettromagnetica artificiale, suscettibile, a mio parere, di disturbare l’oscillazione della doppia elica, forse mandandola in risonanza. È noto che una forza a carattere periodico, anche se di intensità limitata, può causare sollecitazioni fortissime, se determina una risonanza in un sistema. In tal modo, i benefattori dell’umanità, attraverso un mezzo invisibile ma efficace, causano delle discrasie che potrebbero forse essere collegate all’insorgenza di forme patologiche ed a mutazioni genetiche. D’altronde, nelle cliniche universitarie tedesche sono impiegati macchinari per esporre i pazienti colpiti da tumore ad una radiazione di campo magnetico a modulazione di frequenza. I risultati terapeutici sono molto promettenti. (…)

  2. 32
    Alan -

    Per Ivan:

    sarebbe senz’altro una buona prova. Purtroppo io non ne ho mai visti, ne in cielo ne in foto. Puoi segnalarmi qualche immagine, possibilmente non taroccata? Sai, una foto di un aereo in volo con lo sfondo del cielo non rende l’idea dell’altitudine, specie se scattata con un buono zoom.

    Per Antonio:

    non capisco come si faccia a tirare conclusioni basandosi su questi dati. Il bastone da passeggio di mio nonno era lungo un metro, ma non ha mai ricevuto canali radiofonici.

    “Recenti studi” è una locuzione generalmente usata nella pubblicità. Se si intende fare riferimento ad una pubblicazione scientifica, è meglio citarla. Altrimenti è meglio continuare con “a mio parere”.

    Saluti,

    Alan

  3. 33
    Alan -

    Scusa Antonio,

    non per essere pignoli, ma la bibliografia che consigli poco ha a che fare con l’argomento contrails. A prescindere dalla differenza esistente tra un libro (che chiunque può scrivere e che qualsiasi editore può essere disposto a pubblicare, purchè gli assicuri una buona tiratura) e una pubblicazione scientifica (che una volta presentata deve affrontare il giudizio di una commissione prima e l’analisi di tutta la comunità scientifica poi), bisognerebbe anche distinguere tra ipotesi, per quanto intriganti esse siano, e dati reali. Perfino la semplice divulgazione scientifica, quando viene fatta seriamente, non si avventura al di là di ciò che è già stato ampiamente dimostrato. Perfino la buona fantascienza (quella alla Asimov), quando è ben fatta, preferisce trarre spunto da elementi reali.

    Ti invito perciò a visitare siti come md80.it, o leggere il NACA wartime report (naca.larc.nasa.gov). Se poi nonostante tutto ritieni che tuttò ciò faccia parte di un piano universale dove chissà come tutti sono complici tranne i cospirazionisti, parla semplicemente dei tuoi timori a qualche tuo amico pilota o ingegnere aereonautico.

    Loro potranno spiegarti che i parametri che regolano la formazione di queste scie, la fisica dei fluidi e la turbolenza, la metereologia, i cambi di stato adiabatici, non sono materia semplice o semplificabile e che qualsiasi fenomeno fisico del tutto naturale può essere ricondotto a volontà umane qualora venga affrontato con preconcetto e/o pressapochismo.

    Cordiali saluti,

    Alan

  4. 34
    Antonio -

    Ci vorrebbe un trattato per risponderti, perciò mi limito a dire che la Bludorf e Froser sono due scienziati, entrambi fisici e matematici. Mi parli di scie di condensazione, mentre sono scie chimiche. Gli articoli del sito sono redatti anche da chimici, meteorologi, fisici, ingegneri che, però, a differenza di quelli dell’MD 80, hanno un’etica ed una deontologia. La “scienza” senza etica, faustiana è l’orrore sulla terra.

    Cordialità.

  5. 35
    Alan -

    Caro Antonio,

    sono d’accordo con te sul fatto che 3000 caratteri non sono molti per parlare di certi argomenti.

    Dovendo discuterne a piccoli sorsi, mi limiterò a qualche precisazione.

    Vorrei intanto dire che non mi permetto di giudicare Bludorf e Froser visto che non li conosco e non posso pertanto valutarne la preparazione scientifica. Posso soltanto notare come si siano fatti sfuggire il premio Nobel dalle mani: pubblicando le stesse scoperte su una rivista scientifica non glielo avrebbe tolto nessuno.
    Il fatto che oltre che fisici e matematici siano anche ipnoterapeuti, mi fa istintivamente pensare a Wilhelm Reich e alla sua scoperta dell’energia orgonica.

    A proposito di fisica ed orgoni. A lungo il mondo scientifico ha cercato il sistema di ottenere energia pulita senza giungere a risultati soddisfacenti.
    Eppure la soluzione era lì a portata di mano: costruendo un Rotorgon (web.tiscali.it/carlosplendore/ilrotorgon.htm) con una piccola spesa e qualche frattaglia ripescata in cantina si può ottenere il tanto ricercato moto perpetuo…
    Prova a mostrare questo accumulatore ad un fisico. Ma se vedi che ride a crepapelle, non pensare che faccia parte anche lui del piano globale.

    Immagino che tu invece conosca bene lo staff di md80, visto che non ne riconosci l’etica e la deontologia. Dato che non metti in discussione invece la loro preparazione tecnica, deduco che secondo te sono degli specialisti che in mala fede e deliberatamente stanno difendendo un complotto globale.

    Io non credo al complotto, faccio addirittura di più. Credo semmai al doppio complotto.
    Distribuire in giro baggianate è il sistema migliore per nascondere i veri crimini. E mentre noi siamo qui a discutere del sesso degli angeli, centinaia di orrori continuano ad essere perpetrati nel mondo. Sono molto meno intriganti dei chemtrails, lo ammetto. Non hanno certo lo stesso fascino del mistero.

    Una casa con il tetto giallo è facilmente visibile dall’alto. Ma se la vuoi nascondere basta verniciare di giallo l’intera città…

    Cordiali saluti,

    Alan

  6. 36
    cirrus aviaticus -

    Mi domando per quale motivo il sito dell’MD-80 dedica 5 zeppe pagine al tentativo di confutazione sulla realtà SCIE CHIMICHE e per quale motivo la NASA investe milioni di dollari per insegnare ai bambini delle scuole nel mondo, cosa sono quelle strisce bianche nel cielo (cirrus aviaticus, secondo loro).

    A me… la cosa puzza non poco.

  7. 37
    Antonio -

    Caro Alan,

    tu assomigli a Lock del forum di Report. Essendo intelligente, come lui, diventerai uno strenuo combattente contro le scie chimiche, non appena ti accorgerai che esse sono il cuore dell’orrore da cui si diramano tutte le vene dell’orrore. Vedi La leva di Archimede.

    Da quelli dell’MD 80 ho imparato quello che sapevo già, ossia che le scie di condensa sono formate da vapore acqueo. Essi, con alata espressione, le chiamano scie vaporose: mi viene in mente una bella donna dai capelli fluenti. Che superfetazione per dire solo questo!!!

    Cordialità

  8. 38
    domenico -

    Me la sono letta, la panzanata sul link http://www.orgoneitalia.com/articolinfo/3.htm
    Certo che sono dgli scienziati mica da poco…
    Prima di tutto i contrails sono prodotti non da aerei che comprimono l’aria, casomai la decomprimono, e la perdita di temperatura causata dalla decompressione condensa l’umidità in particelle ghiacciate… e già lì si capisce che non sanno neanche come funziona un frigorifero…

    Poi: ” micoplasma (un agente patogeno ultra microscopico difficilmente o anche impossibile da rilevare con le attuali analisi mediche)”! E loro come l’hanno scoperto? Usando tecnologie aliene? Allora Possiamo dire che sono “alienati”?

    “Per questo motivo il cloudbuster, pur essendo una tecnologia veramente buona per l’uomo, rimase accattonata per molti anni.”
    Accattonata? Allora è una tecnologia veramente povera?

    “Il Chembuster non può fare nessun danno.”
    Giusto. Non facendo niente non fa neanche danno…

    “Sei tubi standard da 1 Pollice (la misura standard in Europa e’ 2,8 cm)”
    1 pollice è 2,54 cm, e 2,54 cm resta. Certo che se il diametro interno è 1″ quello esterno sarà maggiore, non solo in europa…

    “Abbiamo anche sperimentato con estensioni di circa 12,7 cm per aumentarne il raggio d’azione. Ebbe un forte effetto sulla Luna e sull’atmosfera alta del pianeta per centinaia di km. A quanto pare riuscimmo disabilitare il centro di guerra atmosferica sotto la base aeronautica di Homestead, lasciando il chembuster con le estensioni, puntato al campo di orgone stagnante della base per una settimana.” E però! Vedi un pò come va’sto coso!!!

    “ATTENZIONE: Se toccate i tubi di rame quando il chembuster stà attirando e assorbendo forti quantità di orgone sbilanciato e non toccate successivamente la base con l’orgonite, potreste sperimentare forti mal di testa, magari anche il giorno successivo, come ci ha riferito un nostro amico di recente, quindi toccate sempre la base dopo aver toccato i tubi. ”
    ATTENZIONE ATTENZIONE!!! Se per caso toccate il chembuster, opportunamente collegato ad un corso d’acqua bello grosso, durante un temporale può capitare che vi becchiate una bella scarica di corrente, ma ciò è normale, perchè capita con tutti i

    PARAFULMINI!!!!

    in ogni caso, se vi capita, non dovreste più aver motivo di preoccuparvi dei chemtrails….

  9. 39
    domenico -

    “Si è scoperto anche che alcune scie chimiche contengono cellule sanguigne, alluminio”

    E ditelo un pò all’oca che è finita tritata nelle turbine di un dei motori di un boeing 747…

  10. 40
    Antonio -

    Facile sbeffeggiare quando non si sono letti gli studi della Paterson, di Finley, di Stevens, di Carnicom, di Bearden etc. Esilaranti le spiegazioni di quelli dell’MD 80. Da leggere per spanciarsi dalle risa.

    Absit iniuria verbis

    Rosalind Paterson è un’agronoma che ha compiuto approfonditi studi nel campo della silvicoltura, della produzione cerealicola e del clima. Recentemente è stata intervistata all’interno del documentario prodotto dalla rete nazionale statunitense Toxic sky? (Il punto interrogativo si potrebbe tranquillamente togliere), la prima inchiesta giornalistica seria sul problema delle scie chimiche.

    La professoressa Peterson ha espresso le sue vive preoccupazioni per le sempre più frequenti operazioni nei cieli di Stati Uniti e Canada, operazioni tese ad indurre modifiche delle condizioni meteorologiche. La scienziata ha purtroppo confermato che i venefici voli sono collegati allo spargimento di bario e di alluminio trimetile. Il bario, come è noto, assorbe l’umidità atmosferica, mentre l’alluminio, tra le altre cose, riflette la luce solare. Da agronoma, la Peterson ha soprattutto evidenziato la correlazione tra scie velenose ed il depauperamento del patrimonio forestale: alberi ed arbusti privati dell’umidità atmosferica, anche sotto forma di nebbia, si ammalano e deperiscono. Le foglie ingialliscono e le chiome si diradano. Sono gravi anche i danni causati alla produzione agricola: le rese dei cereali, in questi ultimi anni, sono diminuite.

    La ricercatrice ha anche evidenziato il nesso tra aumento del riscaldamento globale e la diffusione di virulente epidemie influenzali: in questo caso, evidentemente, bisogna ricordare che un habitat caldo e malsano favorisce la proliferazione di virus e batteri. Infine la Peterson paventa una possibile modificazione della corrente a getto per opera del diabolico sistema H.A.A.R.P. Come se non bastasse, il Congresso, nonostante le proteste di agricoltori, cittadini, scienziati, sta accingendosi ad approvare una legge con cui autorizzare “esperimenti” per determinare alterazioni climatiche. In realtà. è solo un provvedimento che serve a legittimare quello che da almeno quindici anni de facto accade già. Ambigua poi risulta la posizione dell’ente governativo nazionalsocialista conosciuto come NASA: l’agenzia, infatti, condivide l’allarme per il riscaldamento globale che attribuisce –udite! udite!- a non meglio specificate scie persistenti, un ipocrita eufemismo che serve ad indicare le scie chimiche. Infatti, da quando le innocue scie di vapore acqueo, in contraddizione con quanto spiegano i luminari dell’MD-80, sono persistenti? Allora non sono scie di condensazione: ergo i piloti, con l’augusto capo cinto di verdeggiante alloro, o mentono in modo spudorato oppure non hanno frequentato (scolaretti discoli!) i corsi organizzati dalla NASA con cui s’insegna che, essendo state del tutto ed arbitrariamente cambiate le leggi fisiche, le scie di condensazione non si dissolvono più.

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