Mi interesserebbe aprire un dibattito su alcuni temi molto controversi, che rivelano quanto l’evoluzione della società sia irrefrenabile e quanto sia sempre più difficile fare i conti con l’etica. Parlo di etica in quanto dire moralità implicherebbe un giudizio, e vorrei esprimere opinioni (sulle cose) e non giudizi (su chi fa le cose).
Io personalmente trovo assurdo che nel nostro paese non si dia la possibilità agli omosessuali di avere un istituto a protezione della coppia. Non parlo necessariamente di matrimonio la cui funzione sociale è, a parer mio, sbiadita, visto che ormai i figli sono tutti equiparati e visto che ormai il divorzio consensuale è velocissimo. Parlo di un istituto come esiste in altri paesi, apposito per coppie omosessuali. Anche se, sinceramente, non capisco perché il matrimonio debba essere appannaggio degli eterosessuali.
La cosa che mi interessa di più sapere è però cosa ne pensate della fecondazione eterologa. Vi sembra una possibilità valida per le coppie che non riescono ad avere figli o la vedete come una cosa egoistica? Io mi sono interrogata su una questione: questa legge dovrebbe soddisfare un diritto, il diritto alla genitorialità. Premesso che non è un diritto fondamentale dell’uomo, io direi che non si tratta per nulla di un diritto. Ci sono altre vie per soddisfare il desiderio di genitorialità. È una cosa che mi suona, scusate, abominevole. Io laicamente penso che la scienza abbia un limite e che in certi casi l’abbiamo oltrepassato. Ci tengo a precisare che sono mie opinioni e con ciò non intendo offendere nessuno.
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L’unione civile non è assimilabile al matrimonio civile che, tra le altre cose, si trova ad essere il simbolo delle nostre radici culturali. Il matrimonio è la tradizione…. non mi soffermerei su quello che rappresenta perché potrebbe anche essere una farsa – non stiamo qui a fare le pulci alla gente- si tratta di una consuetudine vera e propria che si è rafforzata nel corso dei secoli. Il modello tedesco non nasconde nessuna battaglia ideologica perché a monte s’intuisce che il riconoscimento dei diritti delle coppie formate da persone dello stesso sesso è da considerare come l’inizio di un processo. Questa è la verità. Prima non esisteva e adesso esiste! La confusione nasce quando si perde l’abitudine a distinguere le prime dalle seconde nozze. In Italia sembra quasi una forma di discriminazione… non è così e chi ci rappresenta avrebbe il dovere di ribadire questi principi perché questa è storia dell’occidente! Prima della legge sul divorzio non era possibile sposarsi in seconde nozze. Questo è un fatto. Fare di tutta l’erba un fascio significa radere al suolo la nostra storia. Ad ogni modo penso che si tratti di una polemica strumentale diversa dalle altre. Quando mai decidessero di approvare questa legge ci ritroveremmo schiacciati dal silenzio. A spaventare potrebbe essere l’eventuale presa di coscienza.
Premettendo che sono a favore dei matrimoni omosessuali, in quanto penso che ognuno nella vita puo scegliere chi amare e non deve esserci nessuna legge che vieti loro, l’unione per i propri diritti civili esattamente come in una coppia etero,sono assolutamente convinto che qualora all’interno di un nucleo familiare, ci fosse un problema legato alla fertilità…di rìcorrere se entrambi d’accordo, alla fecondazione eterologa; se la voglia di diventare genitori, supera il senso di colpa,l’imbarazzo di sentirsi inutili, e tutti i pensieri ideologici che si attanagliano nella mente, perchè negare questo desiderio? io personalmente farei fatica nell’accettazione di tutto questo e a dare il mio consenso in una situazione cosi difficile,sarei piu propenso per un adozione… mentre non ti nascondo invece che non avrei la stessa tenerezza nei confronti di coloro che decidono di rivolgersi ad un utero in affitto pur di avere un figlio a tutti i costi; è una pratica che non riesco proprio a condividere,forse sarò limitato in questo, ma la trovo come una sorta di mercificazione della prole, nonchè l’ abbandono volontario di un figlio in maniera cosciente e consapevole che va oltre i limiti del mio consentito e di tutti i valori etici e morali in cui credo. Penso che la scienza debba avere il diritto di andare avanti,ma non deve abusare e superare determinati confini.