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L’essere umano non finisce di stupirmi

di Nena19

Ciao a tutti!

Vi racconto semplicemente la mia storia, perché da ingenua ragazza di 26 anni non riesco a capire come la sofferenza di un essere umano possa portare a tanta cattiveria.

Ho realizzato solo tanto poco tempo fa di essere stata usata, presa in giro ed illusa. Già capire ed accettare questo è stato sufficientemente difficile.

Tre anni fa conobbi un ragazzo, fato ha voluto che la mattina seguente alla nostra prima uscita lui abbia fatto un grossissimo incidente. Si è rifatto vivo uscito dal coma e non mi sono sentita di ignorarlo, ma ho portato avanti questa conoscenza che man mano coi mesi diventava per me sempre più importante. Dopo quasi un anno, conoscendo la persona e capendo le sue abitudini ho realizzato che non solo aveva una compagna ma conviveva anche. Da lì il mio poco amor proprio e l’affetto nei suoi confronti hanno fatto si che non mi allontanassi, anzi: ho capito che con questa persona soffriva, non c’era dialogo, non era compreso e le cose tra loro non andavano. Dopo due anni si è convinto a lasciarla, andarsene di casa e darmi una possibilità. Solo dopo qualche mese però ho realizzato quanto ancora stesse male per lei, quante cose aveva scoperto che lo avevano ferito e dopo un’estate di simbiosi e supporto fisico e psicologico, a fine estate mi lascia.

Mi sono scordata di aggiungere la mia funzione principale: lo facevo sentire bello, accettando prima ancora di lui la sua disabilità e tutti i suoi difetti.

A quel punto mi sono sentita distrutta dentro e fuori, tutto per colpa mia: mi ero fatta umiliare, paragonare in negativo sia caratterialmente che fisicamente alla ex  e prendere in giro, oltre che usare. Decido di tagliare i ponti, perché lui continuava a chiedere mie notizie. Questo distacco dura due mesi e poi si rifà vivo dicendomi che aveva tentato il suicidio ma non era riuscito. Da qua ci ricontattiamo, e dopo un mese torniamo insieme con mille pentimenti e promesse da parte sua. Tutto bene per i primi 3 mesi poi parte per un viaggio e quando torna è di nuovo la persona insensibile che mi aveva mostrato in precedenza. E l’abbiamo tirata avanti per altri 2 mesi prima che lui sparisse nel nulla, rifacendosi vivo con 1 messaggio ogni tanto al quale io non ho mai più risposto.

Qualcuno capisce il senso di vuoto e delusione? Quando sai che hai dato ingenuamente l’anima per qualcuno e quel qualcuno ti ha distrutta calpestandoti per non annegare?

Credo fortemente nel destino e sento tante cose irrisolte se penso a lui, come appese ad un filo.

A questo punto però  so che è giusto così, sto pian piano riprendendo in mano la mia vita, ma non c’è giorno in cui non pensi a lui a come sta con tutti i suoi casini e tutte le sue beghe.

Passerà?

Lettera pubblicata il 23 Luglio 2018. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Yog -

    Passerà, passerà. Questo ha preso un colpo al cervello, figurati che disastro, mica torni come prima. Capiscilo, e buon per te che è finita.

  2. 2
    il merdaiolo galantuomo -

    Passerà certamente. Sei giovane e devi ancora imparare qualche lezione. La prima di queste è: se ho davanti uno che vuole rovesciarmi addosso il suo fallimento umano, è imperativo fanculizzarlo.

  3. 3
    Golem -

    Fai conto di aver fatto il tuo servizio da “crocerossina”, adesso é finito -e con che soddisfazione- e d’ora in avanti cominci a diventare una donna che manda affanculo chi la usa.

  4. 4
    Gioia -

    Anch’io ti dico che passerà. Hai solo bisogno del tempo e di lavorare su te stessa, perché hai la sindrome da crocerossina. Basta con la caritas 😉

  5. 5
    Mister T -

    L’ istinto da crocerossina é proprio un istinto a cui nessuna donna sa rinunciare o resistere. Come si suol dire chi é causa del suo male pianga se stessa ovvero te la sei cercata

  6. 6
    Nena19 -

    Mister T, “te la sei cercata” mi pare un po’ cattivo. Magari hai ragione, l’istinto da crocerossina c’è, ma non è questione di fare assistenza per soddisfare un bisogno personale. Si parla del vedere la persona che ami soffrire tutti i giorni, per veri problemi fisici. L’errore è stata la mia ingenuità nel credere che dopo aver condiviso tanto non ci fosse spazio per bugie e prese di giro.

    Per il resto grazie mille ed avete una gran ragione sul crescere, lavorare su di me, ma soprattutto mandare a quel paese chi proverà ad usarmi in futuro

  7. 7
    beetlejuice -

    Nena19 un consiglio banale: mai infilarsi in situazioni con persone che vivono rapporti incerti con altri/e.
    Con tutta probabilità andrà a finire male, i momenti positivi saranno gravati dal malessere e in ogni caso, andasse anche a finire bene, ti porterai dentro un dolore che non si cancella.

  8. 8
    Maldamore -

    Ho già visto all’opera l’istinto della crocerossina su una mia amica,
    che si è messa insieme a una persona
    ben diversa da lei, addittura un giorno
    lei mi ha detto che se non lo prendeva lei
    non l’avrebbe preso nessuno.
    Lui non l’ha più mollata, anche se lei si sentiva soffocare.
    Bisogna avere il coraggio di tagliare e non farsi prendere da sensi di colpa (forse questo
    è successo a te), metti un punto e chiudi,
    solo allora la vita ti darà un’altra possibilità.
    Purtroppo la mia amica non l’ha fatto,
    condannandosi a una vita infelice in cui
    il compagno non voleva neppure che frequentasse
    la propria madre.

  9. 9
    Suzanne -

    Cara Nena, quando si soffre non c’è spazio alcuno per gli altri: siamo talmente concentrati su noi stessi da non vedere nemmeno chi ci è vicino. È fisiologico, in fondo è spirito di sopravvivenza. Quindi si può decidere di amare in due o tre la stessa persona ( tu, lui e l altra) e farsi bastare il proprio amore, oppure cercare una situazione più equa. Ha scelto lui, meglio così!

  10. 10
    Esther -

    Ma a te che ti frega di questo? Mica ti pagano per fargli da infermiera? Ma almeno il diploma ce l’hai? O fai la donna col mestiere più antico del mondo aggratis? Io non ho capito la situazione a dire il vero. Cioè, tu stai con lui, perchè?

    Io direi: se ci guadagni di più di quello che avevi previsto, resta. Se no, se guadagni uguale: comincia a guardarti intorno. Ovviamente le perdite vanno tagliate.

    I ragionamenti sono tanto semplici.

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