Ho avuto una storia A DISTANZA durata un anno e mezzo e finita ad aprile con un ragazzo che chiamerò A, ma ora sono fidanzata con un’altro (B) da sei mesi. All’inizio della relazione con B, sarà stata l’estate, sarà stato il fatto che con A non ero abituata a vedere il mio amore quotidianamente, mi sentivo veramente felice e fiera di me. Ma ora sento che le cose stanno cambiando.. Mi rendo conto di quanto i sogni di B siano diversi dai miei e quanto invece quelli di A corrispandano ai miei. Con A siamo rimasti amici, ma sento che lui soffre forse più di me e non so cosa fare. B, a sua volta, è innamoratissimo di me e qualunque sia la scelta che farò, finirò con il far del male ad uno dei due. Dovrò però aspettare un anno e mezzo per potermi muovere da qui e magari andare a vivere dove adesso vive A, ma non voglio rischiare di fare affezionare piu del dovuto B magari provacando poi solo un’amara delusione. Si possono amare due persone?
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Categorie: - Amore e relazioni
ciao!
secondo me due persone nn si possono amare.. significa che nn ami veramente nessuna delle due..da come parli credo che sceglierai A..
A dovrebbe mandarti Aff….. scusa il gioco di parole ma dovresti aver capito.
baci e abbracci..
Quanti per una storia a distanza, che bella persona che ho conosciuto però 🙂
Tornado alla tua, io lascerei B per non illuderlo di più, prima stacchi prima inizia il suo processo di separazione da te, distacco che maggior tempo passa adesso, maggiore dolore provoca poi.
Se A ti rivuole e tu senti che ci stai bene, ritenta chissà forse andrà bene, ma nulla è scontato…
Non credo si possano amare due persone, ma si può volere bene in modo diverso a tante persone.
In bocca al lupo.
Gaetano
Credo che Kikka abbia ragione. Anche secondo me non si possono amare due persone contemporaneamente perchè vuol dire non amare in maniera totale nessuno dei due.
Io sono un po’ contraria agli amori a distanza (per la mia persona) perché ingigantiscono degli stati d’animo che si risolvono con delicatezza e in maniera molto naturale nella religiosità dell’amore quotidiano. Mi in special modo alla fase della conoscenza. Il colpo di fulmine può sembrare un colpo di testa, ma quando l’uomo ti dà questa sicurezza (o tu la dai a lui) i fondali dell’animo umano non hanno potere sul vostro amore. E poi, se vogliamo essere onesti, dovremmo riconoscere che nessuno di noi è veramente puro. Voglio dire: viviamo in un’epoca in cui la sessualità non è un tabù. Se ne parla ovunque e la curiosità che ci spinge a leggere allegati dei giornali, e quant’altro, ci dovrebbe portare ad essere più lucidi e razionali. La distanza amplifica sguardi che sottolineano più di quanto non dicano in modo esplicito. Penso ad una fotografia che ferma il movimento in quel punto e via d’interpretazioni sulle intenzioni e i desideri ambigui ed inconfessati. Voglio dire: c’è incoerenza tra il modo in cui viviamo e l’intransigenza a oltranza. Come ti ripeto esistono dei disagi che non rimandano a nessuna colpa (perché è sbagliato mettersi contro la natura), ma esiste tutto un percorso di maturazione dell’amore che rende secondari i doveri coniugali. Secondo me è controproducente la scelta di togliersi la possibilità di vivere un amore con una persona che con il suo spessore umano penetra oltre la superficie dei gesti e delle parole.
Quando c’è amore nell’intimità certe cose s’intuiscono. Non c’è un reale bisogno di mettere sotto processo un uomo che ha vissuto un dramma sociale, ma non è né cattivo né gretto. La distanza ti porta a vivere l’amore come un avvocato specializzato in diritto canonico. Non sempre. Dipende dalla sensibilità della persona.