sono
e il mio tutto e solo una goccia nel mondo.
Del mondo ho solo un indizio
ripreso da un angolo,
si accatasta nella mia coscienza.
Adesso esisto,
intanto sta esistendo tutto il resto,
e a partire da un momento…
saro solo un ricordo.
La fede e un mistero a cui mi affido?
Oppure mi comporto da estraneo?
O ancora mi affido al calcolo?
Dall’altra parte del muro comunicano poco.
Da questa parte tutto si presenta sempre in moto.
Cresco.
Accettando me stesso, il resto, il prossimo,
la vita e un film gia visto
e tutto quello che ci sta in mezzo…
forse solo intrattenimento?
che faccio? che cosa e giusto?
con cosa occupo il mio cervello ?
dove indirizzo ogni mio gesto?
forse solo narcisismo egocentrico,
presentato diverso,
che mangia se stesso,
e pretende di stare su di uno schermo
o forse solo la ricerca
di un contatto
ogni tanto.
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Categorie: - Me stesso
…”dall’altra parte del muro”… già!
e be motale mi piaceva al liceo 🙂
Come?
La rievocazione per me era meno poetica.
Musicalmente folle, piuttosto.
Anche se in fondo concreta, più “praticamente emozionale”
per quanto sfiori l’apparente assurdo.
Quel che hai sotto gli occhi ogni giorno
…ma…non lo vedi..
Ma va bene comunque.
Anzi no.
A me invece piacevano i P.F.!
La rievocazione per me era meno poetica.
Musicalmente folle, piuttosto.
Anche se in fondo concreta, più “praticamente emozionale”
per quanto sfiori l’apparente assurdo.
Quel che hai sotto gli occhi ogni giorno
…ma…non lo vedi..
Ma va bene comunque.
Anzi no.
non ti segue del tutto
e solo uno sfogo
non mi pretendo poeta
cerco solo “un contatto ogni tanto ”
ciao
😛
poeta non era riferito a te
quanto a Montale (Montale ricordo di averlo mai sentito,
ma forse tu sì e ho sbagliato io)
fai bene a scrivere e a sfogarti “ogni tanto”..
il risultato, comprensibile o meno,
poco importa
ciao