In questi mesi ho riflettuto, ho letto libri, articoli e mi sono confrontato con altre persone, ma non riesco proprio a trovare la mia dimensione nell’essere solo. Bastare a se stessi, imparare ad amarsi, apprezzare libertà ed indipendenza, li vedo solo come dei palliativi che esauriscono presto io loro effetto. Mi manca incredibilmente la complicità, la progettualità e anche le piccole cose quotidiane che si possono condividere con una compagna. A volte vorrei non aver amato mai, così non ne sentirei la mancanza… potrei vivere di sogni e fantasie come facevo da adolescente… invece no, io so cosa vuol dire perdersi in un abbraccio e desiderare che il tempo si fermi per sempre, programmare il futuro o un semplice weekend, desiderare ed essere desiderato, conosco la consapevolezza di poter sempre contare l’uno sull’altra e purtroppo ho sperimentato più volte cosa vuol dire perdere tutto questo. Avrò anche raggiunto un buon equilibrio in tutte le altre sfere, ma non c’è niente da fare, essere soli fa schifo.
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Categorie: - Me stesso
Vabbè, ci hai ragione. Per fare schifo, fa schifo. Ripiega su un botolo da canile, la pet therapy fa miracoli. Molte sono le vie, ma nessuna porta da nessuna parte. Ricordalo.
Da giovanissima pensavo che la mia realizzazione sarebbe avvenuta fuori dalla famiglia. Per rendermi autonoma ho preso la patente e ho cominciato a guidare. Una volta sono andata anche a vivere in un appartamento con delle studentesse, ma si è trattato di un buco nell’acqua. Mi mancava la famiglia. Quando ti diplomi con il massimo dei voti hai ancora la lucidità per capire chi vuoi essere. Anche se nella vita ti sono mancate altre gratificazioni trovi dentro di te la forza di guardarti dentro. Nel mondo di oggi il consenso dipende da quello che puoi fare per gli altri e da quanto sei disponibile a fare la parte di quella che non glie ne importa niente se le persone la trattano senza riguardo alcuno. L’approssimazione è comunque una forma d’interessamento. Il problema è tuo che cerchi attenzioni, che non sei abbastanza riconoscente e quant’altro. Un tempo la gente, anche in maniera falsa, ti riempiva di complimenti. Tutti i giorni. Quanto sei bella! Vai mangiare? Vai a trovare la nonna? Ecc. La vita sentimentale si accompagna ad una turbolenza che oggi neanche le persone più grandi riescono a razionalizzare. I giovanissimi fanno ancora a tempo a credere nella serietà dell’impegno che si sono assunti perché escono dal mondo della scuola. Alla mia età l’amore comincia ad essere un salto nel buio perché non sai fino a che punto avresti la forza di stare accanto a qualcuno che ti ama, ma allo stesso tempo ti rende insicura nelle piccole cose.
PS Si tratta di sfumature che chi si trova immesso nel mondo non riesce neanche a cogliere. Con l’età si tendono ad esasperare questi tratti naturali anche perché subentra una sorta di pudore. Parallelamente nella donna si acuisce il bisogno di approvazione. Si sente il bisogno di tenere unito quell’ideale d’amore che ti consente di accettare il dolore.
vinile ti capisco. Credo che al mondo ci siano persone che riescono a stare benissimo da sole, e altre che invece si sentono complete e serene solo stando in coppia. Penso che il “problema” sia sentire sempre un vuoto dentro di sé che si creca di colmare con la vicinanza di un’altra persona, che diventa per sé quasi il senso della propria esistenza.
Purtroppo questa e` solo un’illusione, perché non si potra’ mai contare su una relazione per farci sentire sereni e tranquilli, anzi.. La relazione un giorno c’è e il giorno dopo puo` non esserci , per svariati motivi, per cui bisogna cercare di non passare la propria vita rincorrendo questa illusione. Bisogna al contrario lavorare sulla propria indipendenza emotiva, cercando cose che ci rendano sereni e ci diano piacere e che sono tutte nostre, senza bisogno di condividerle. So che e` dura e che spesso sembra impossibile, ma con il tempo ci si rende conto che siamo piu´ forti di quel che pensassimo e che la vita ci sorride anche in altri modi, e non solo dandoci l’amore di una persona speciale. Devi solo conoscerti meglio e continuare questo percorso di crescita.
Grazie michelle per le belle parole, il punto è proprio questo. Dopo la fine delle mie varie relazioni, ho sempre lavorato su me stesso per cercare di stare bene da solo e quando ho l’illusione di esserci riuscito, puntualmente mi ritrovo in un’altra relazione che alla fine risulta fallimentare. Ogni volta mi illudo di aver trovato la persona giusta proprio perché finalmente sto bene anche da solo… ma è solo un’illusione per l’appunto, visto che poi devo ricominciare da capo a cercare il mio personale equilibrio. Ormai in questo sono diventato anche abbastanza bravo per fortuna, ma ció non toglie che sono sempre alla ricerca della fantomatica persona giusta. È per questo che non credo più che si possa stare bene anche da soli.
Sai Vinile, nonostante abbia bisogno di spazi di solitudine come dell’aria per respirare, non posso che essere d’accordo. Ultimamente credo che la dimensione di coppia sia quella più congeniale all’essere umano, ma solo a patto di riuscire ad incastrarsi senza dover scartare troppi pezzi di sé. Insomma, non solo poter essere se stessi, ma soprattutto essere visti davvero. É dura, perché viviamo in un mondo complesso in cui tendiamo sempre verso una perfezione irraggiungibile, ma comunque è una ricerca che vale la pena.
Vinile comunque il voler stare in coppia è un desiderio naturalissimo, e non se ne andrà mai via.. forse a un certo punto però bisogna capire in base a cosa scegli chi lasciare entrare, perché se poi la relazione si rivela fallimentare immagino ci sia un’incompatibilità di fondo. Quello che voglio dire è che spesso appunto per quel desiderio così forte, lasciamo entrare numerose persone per noi sbagliate, per poi sentirci sempre più delusi..
A volte anche io ho bisogno di spazi solo per me stesso, ma è ben diverso da quella che è una solitudine forzata. In questo periodo la vedo come una prigione per la mia mente e non riesco a trovare la chiave per aprire la cella. L’uomo non è fatto per stare solo e io sono stanco di lottare contro me stesso e con difetti che neanche riesco ad individuare. Sono stanco di ricominciare ogni volta da capo. Va beh, oggi va così, è solo un giorno un po’ più pesante degli altri.
Michelle, non lo so… credo ormai di essere davvero io il problema. Anche in questa ultima relazione credevo di aver trovato la persona giusta, mi fido spesso delle mie sensazioni, ma non sono uno che si butta sulla prima che passa. Invece niente, di nuovo c’è stato quel qualcosa che ha fatto crollare l’intero castello. Forse dovrei davvero rassegnarmi.