Mi ritrovo a chiedere nuovamente un consiglio a tutti gli utenti che leggeranno questa lettera.
Dico nuovamente perché ho già raccontato la mia storia. In sintesi io e un ragazzo fidanzato avevamo capito di piacerci, solo che io non ho voluto avere alcuna relazione/incontro con lui perché era impegnato e alla fine lui ha scelto di smetterla di cercarmi e di restare con la fidanzata.
Raccontata così sembra molto semplice la storia. Tutte le persone con cui mi sono confidata ed anche coloro che hanno letto la prima lettera che ho scritto si sono complimentate con me, dicendomi di essere stata corretta e rispettosa. Il problema è che io, questa correttezza, non riesco a vederla.
Mi sento comunque in colpa perché a me piaceva una persona impegnata. Mi sento in colpa perché appena ho visto che questa persona ci stava provando con me e mi riempiva di messaggi, mi sono dichiarata e l’ho invitato a prenderci un caffè per parlarne da vicino.
Ecco, il fatto che io mi sia dichiarata e che abbia voluto sapere da lui cosa fosse tutto questo interesse da parte sua nei miei confronti mi fa sentire sporca, come se io mi fossi intromessa. C’era veramente bisogno di prenderci quel caffè?
Poi, quando penso al fatto che con lui non ho mai voluto vedermi di nascosto e che gli ripetevo di dover riflettere sulla sua situazione sentimentale senza cercarmi, mi tranquillizzo. Mi dico che forse mi sto facendo delle paranoie inutili. Eppure, io non riesco ad essere fiera di me e della persona precisa e leale che sono sempre stata. Mi sono sentita un’egoista. Quando lui mi contattava io rispondevo ai suoi messaggi e mi faceva tanto piacere parlare, scherzare anche maliziosamente e confidarmi con lui, perché mi faceva stare bene, andavamo d’accordo. Se lui mi offriva un passaggio per tornare a casa dopo il lavoro, io lo accettavo (senza che ci fossero contatti fisici).
Perché, non posso negarlo. Per quanto io gli ripetessi di dover riflettere sulla sua situazione, di prendere una decisione e per quanto io mi rifiutassi di cercarlo, di uscire, o di continuare a conversare (visto che molto spesso interrompevo le nostre chat), comunque mi allettava l’idea di essere cercata e desiderata. E tutto questo mi fa sentire un’ipocrita, perché se veramente non avessi voluto più sentirlo avrei potuto bloccarlo senza aspettare che fosse lui a non cercarmi più, invece una parte di me non posso negare che aspettasse quelle sue attenzioni. Ed è per questo motivo che alla fine, seppur non ci sia stata nessuna relazione/uscita clandestina e questa situazione sia durata meno di un mese, ci sono rimasta male. Perché per quanto facessi la parte della dura, ci speravo. Tant’è che quando lui ha deciso di non scrivermi più perché stanco di aver insistito, io ho voluto parlargli. Volevo sapere perché avesse preso quella decisione. Perché io con lui stavo bene, ma se aveva un’altra relazione non avrei mai potuto accettare di uscire con lui o di sentirlo come se niente fosse. Forse il suo scopo era quello di avere un’avventura, e vista la mia indisponibilità ha mollato il colpo.
Tuttavia non riesco ad essere indulgente con me stessa, soprattutto quando ho deciso di cercarlo per avere chiarimenti. Mi sono sentita una stupida che aveva buttato all’aria tutto il comportamento serio che avevo avuto prima. Sarà che ho 19 anni. Sarà perché con lui è avvenuto il mio primo (e al momento UNICO bacio, visto che con lui ce n’è stato fortunatamente uno solo, rubato da lui all’improvviso e che devo ammettere di non aver rifiutato), ma non posso non sentirmi in colpa. Mi sento come se fosse tutto a causa mia. Se io non avessi voluto chiarire questa situazione con lui affrontandola davanti a quel caffè, dato il suo punzecchiarmi e cercarmi in continuazione, forse ora non sarebbe accaduto nulla. Invece io sono sempre stata curiosa di carattere, sempre con l’idea di dover avere tutte le cose in chiaro.
Credevo di essere forte, di aver autocontrollo quelle volte che lui mi chiedeva di incontrarci o di cercarlo, rifiutandomi categoricamente.
Poi bastava che a cercarmi fosse lui o che mi offrisse un passaggio a casa per sciogliere la mia durezza e sperare in un lieto fine per me, rimanendo però ferma sui miei princìpi: o chiudeva la sua relazione o la doveva smettere di cercare me.
Sono qui perché vorrei che le persone fossero sincere con me. Se ho sbagliato, ho bisogno di saperlo. Devo accettarlo.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Ma no cara non hai sbagliato affatto! Sei una ragazza di 19 anni che si è comportata più che bene ma sei pur sempre umana e sei pur sempre una ragazza molto giovane e ancora inesperta di tante sfaccettature delle persone e della vita. Tranquilla cara, non c’è nulla di male a gradire le attenzioni di un uomo che si trova a nostra volta attraente. Hai fatto bene per te stessa poiché se hai intuito che lui da te cercasse solo un’avventura hai fatto bene a lasciare stare. Essere fidanzati non è un contratto, ci si può lasciare e intraprendere le relazioni che si vuole senza tradire. Evidentemente ci hai visto giusto e su di lui non sbagli però l’animo umano non è fatto di solo raziocinio ma anche di sentimenti e di speranza e magari tu speravi che lui ci tenesse a te aldilà della semplice attrazione, ma molto probabilmente, come tu stessa evinci, non è così. Sii meno severa con te stessa, sei stata leale con lui e con te stessa ma è normale avere dubbi, ripensamenti e lo anche…
Ma no, secondo me non devi rimproverarti nulla. Certo, hai avuto uno sbandamento, non hai subito tolto la mano dal fuoco acceso, magari la situazione che ti si stava presentando davanti un po’ ti affascinava. Tutto questo può capitare, non siamo mica di marmo! Quello che però ti fa onore è stato il fatto che hai preteso da lui chiarezza e gli hai fatto capire che non poteva giocare né con te né con l’altra sua ragazza. E alla fine, quando ha scelto, hai accettato e, presumo, anche condiviso la scelta da lui fatta, senza continuare a rimpiangerlo o magari a perseguitarlo. Tranquillizzati cara, siamo comunque esseri deboli e imperfetti: l’importante è non perdere completamente il controllo e alla fine, pur con i tentennamenti durante il percorso, riuscire a compiere scelte etiche e leali. E tu a questo ci sei arrivata e questo riscatta gli svarioni accaduti strada facendo. Coraggio dunque e viviti la vita in modo consapevole ma sereno.
Vi ringrazio tantissimo.
Devo accettare di non essere perfetta e che questi tentennamenti possano accadere, soprattutto quando si è giovanissimi come nel mio caso.
Devo essere sincera, quando lui aveva deciso di non scrivermi più sì, l’ho ricercato perché volevo delle spiegazioni, dal momento che per un mesetto mi aveva tartassata di messaggi e di richieste.
Messaggi a cui rispondevo e richieste che rifiutavo perché gli ricordavo che avesse una relazione.
Però sì, gli ho voluto chiedere dei chiarimenti perché alla fine ci speravo date le sue continue attenzioni e ci sono rimasta male. Poi basta, dopo averglielo chiesto ho chiuso tutto anche io e mi sono allontanata dall’associazione che frequentiamo entrambi. Devo trovare la forza di ritornarci e di non sentirmi in colpa.
Non so se si sono capiti dalla lettera i passaggi temporali della storia. C’è stato prima un conversare tra di noi per motivi lavorativi, lui ha iniziato a provarci un po’. Io avevo capito che mi piacesse ma divagavo perché sapevo fosse fidanzato. Dopo diverse sue insistenze nel cercarmi, io mi sono dichiarata e l’ho invitato a prenderci un caffè perché volevo capire le sue reali intenzioni: ovvero se realmente aveva capito di provare qualcosa per me o stesse solamente giocando. Mi dice di provare realmente qualcosa, io lo invito a riflettere dal momento che ha una relazione e a non cercarmi più per chiarirsi le idee. Mi accompagna a casa e dopo aver fatto il cascamorto (ed io che cotta accettavo le sue lusinghe, purtroppo) mi ha presa d’impulso e mi ha baciata. Io gli ho ripetuto di non cercarmi più e lui invece mi ha ricontattata. Non ho accettato di uscire con lui ma il rispondere ai suoi messaggi o l’accettare i passaggi a casa mi fa sentire come se avessi continuato il suo gioco
Beh, dei due quello impegnato è lui. Per cui è lui che deve evitare di fare il tacchino con le altre, a maggior ragione se queste gli dimostrano un interesse. Ti ha irretito e dato corda, questo è evidente, ma tu a un certo punto hai fatto retromarcia e hai fatto bene. Al 99% (voglio essere possililista) ti voleva solo portare a letto e percependo il tuo interesse ti considerava una conquista facile. Lascia perdere i sensi di colpa.
Sì, questa retromarcia c’è sempre stata. Avevo capito il suo interesse e volevo affrontarlo perché pensavo si fosse potuto innamorare di un’altra persona data la sua insistenza, sempre però portando rispetto alla fidanzata che è stata al suo fianco in tutti questi anni, con la quale avrebbe dovuto chiarire prima di provarci con altre ragazze.
Ma il suo intento non era quello di lasciare la ragazza. Come hai detto anche tu, avendo capito che a me lui piaceva, il furbo ha cercato di approfittarsene di questo sentimento facendo il cascamorto. Fortunatamente tutto questo non è accaduto, né c’è stata una storia perché non gli ho mai permesso di vederci di nascosto o avere contatti fisici, ma era pur sempre un ragazzo per cui avevo una cotta e data la sua insistenza nel cercarmi ho creduto realmente che ci tenesse a me, rispondendo soltanto ai suoi messaggi e accettando i passaggi a casa.
Ci speravo e mi sono lasciata un pelino andare date le sue parole di desiderio per me, restando però lucida.