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Lettera pubblicata il 28 Gennaio 2014. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore hila.
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Scusa Verità, non si capisce nè cosa vuoi dire, nè dove vuoi andare a parare. Comunque ho risposto già a Ermes su un altro thread, che almeno appare lucido, seppure con le sue rispettabili convinzioni.
In questi dialoghi deliranti o utilizziamo le regole della logica (oltre quelli della sintassi) altrimenti mi arrendo e vi dò ragione su tutti i fronti.
Saluti
Ogni tanto, Dedalus, qualcuno nel forum fa come te: esulando (in quel caso si’) dall’argomento comincia a metterla su un piano di egocentrismo personale, insulta (e non tra le righe) altri, tira la pietra e nasconde la mano, negando di farlo e quando qualcuno scrive “non ci sto” fa finta che cio’ che e’ logico e lineare sia ostrogoto e “non leggo, non si capisce”. Il solo che parla di stupidita’, millantate conoscenze e ostentazione ecc sei tu. A chi sta sul pezzo e se ne frega di questo piano che interessa solo a te. Ti irrita persino che persone che abbiano vissuto esperienze dirette di stalking ne parlino con piu’ cognizione di te. Il fatto che lo abbiano subito e’ irrilevante rispetto al fatto che ti metti in competizione. La Verita’ Fa Male reagisce alla tua prepotenza tirolapietraenascondolamano e alla tua manipolazione dei commenti altrui. Se altri scrivono su un tema stando nel tema, per dare delle informazioni a Hila o in generale a chi puo’ passare di qua per via del titolo, con una chiave di ricerca, e non sono informazioni scorrette, tu ti metti nelle intenzioni altrui, dicendo che si tratta di informazioni senza cognizione o con intenzione meramente autodimostrativa. Ma tutto cio’ sta nel tuo bisogno di leggere cosi’ la cosa e non negli altri. La fai tanto lunga (tu, non gli altri) battendo sempre li’ perche’ ti sei offeso perche’ ti e’ stato detto che dire “90% asperger” e metterla in un certo modo era fuorviante. E ti e’ stato detto: certo lo hai detto in buona fede e che poiche’ sono argomenti specifici non e’ certo una colpa non essere informati piu’ in profondita’. Fai cosi’ anche con l’idraulico se ne sa un po’ piu’ di te di un tubo e spiega a qualcuno che di tubi sta parlando qualcosa? Perche’, se e’ un problema tuo, e nostro evidentemente non e’, non possiamo farci niente. Se non dirti che non ci interessa. / personalmente se qualcuno ha un’informazione che non so in generale non penso che ostenti a meno che non lo stia davvero facendo. E tra l’altro la lettera parla di questo, di cio’ di cui nei commenti si parla. Quindi che problema hai? Inoltre continui a insistere con ste menate dei “profani che ostentano cognizioni”. Ora chi ci tiene a dire che e’ un umile profano ma con un certo tono stizzito sei solo tu
E’ normale che in una lettera come questa le persone che portano una loro testimonianza e dialogano con Hila e gli altri dicano se hanno avuto esperienze di stalking et similia. E non lo fanno per ostentare (cosa? Sono esperienze che si preferirebbe non fare. Utile e’ trarre dall’esperienza in modo costruttivo e fare informazione). I sottotemi: manipolazione/empatia ecc sono inoltre assolutamente inerenti al tema. Strettamente connessi. Se tu li trovi fuori tema non so che dirti. Per quanto riguarda il fatto che batti avanti con “millantare cognizioni” tu non hai la piu’ pallida idea di quale percorso di studi e professionale abbia chi scrive. Parli di ostentazione mentre e’ palese che a nessuno frega una ceppa di parlare di titoli o di che lavoro anche inerente possa fare, ma ci si attiene ai concetti in tema con il post e l’argomento emerso. Chi pero’ costantemente decide su quali basi parlino gli altri sei tu e chi delira “millantare cognizioni” et similia sei tu. Perche’ TU ne fai una questione di titoli, parrebbe, o di proprieta’ di linguaggio su uno specifico tema. Solo tu. A me frega che se si parla di certe cose l’informazione sia corretta, punto. Chiunque la faccia e da dove provenga. Se questo per te e’ di poco conto quando si parla di queste tematiche continua a fare le bizze e l’offeso. A me non interessa. Il modo in cui con prepotenza interpreti le intenzioni altrui non mi appartiene manco quando parlo mettendoci faccia, nome e cognome. Figurati che cosa me ne frega quando parlo con un nick. Il problema e’ pero’ che chi fa confusione sei tu allorche’ si parla di cose inerenti a problematiche serie e continui a blaterare che siano informazioni scorrette ecc. Poiche’ gli interventi in tal senso sono invece corretti, e parlo degli altri interventi, a me delle tue bizze personali nei confronti miei o degli altri utenti non frega una ceppa, esulano dai contenuti che sono costruttivi. Ma se fai ostruzionismo e confusione su informazioni comunque corrette su temi cosi’ seri e’ un altro discorso. Se tu non hai idea di quanta fatica si faccia per fare informazione su questi temi, autismo incluso, e perche’ sia necessario farlo, indipendentemente dal mezzo, non e’ un problema nostro. Ne’ di Hila. Il terreno polemico e competitivo su cui hai portato la discussione non mi interessa.
Anche lo stalking avete sperimentato! E pure psicologhe! Che vite straordinarie. Non ho la più pallida idee del percorso di studi che avete o hai alle spalle, ma posso facilmente immaginarlo, ma soprattutto devono essere veramente alle spalle. Ma per favore.
Ripeto, i problemi li avete voi, fatevene una ragione.
Intanto altre due pagine di deliri sconclusionati da sciroppare.
Basta!! (“Et similia e sottotemi”. Così faccio bella figura anch’io)
Luna, scusa se estrapolo questa frase omettendone la fine, ma secondo me è importante: “Se altri scrivono su un tema stando nel tema, per dare delle informazioni a Hila o in generale a chi puo’ passare di qua per via del titolo, con una chiave di ricerca, e non sono informazioni scorrette”…
Vedo infatti, in questo sito, che si riprendono lettere vecchie, ma sempre valide, se l’argomento interessa. Magari perché si ha proprio un problema, come spesso qui si verifica.
Speriamo che nelle lettere in cui si parla di diabete, per esempio, non si parli (o almeno non troppo) di artrosi! 🙂
Ma torniamo ad altro che hai scritto. Sì, il sottotema manipolazione/empatia sono decisamente inerenti al tema e strettamente connessi. Ho voluto rileggere ora la lettera di Hila, e l’ho trovata ancora più interessante, pensando a qualcuno che potrebbe avere un problema di questo tipo e passare di qui. Ho notato ancor più (sulle prime ero più colpita dalle conseguenze in lei nel quotidiano/pratico) la sua particolare, e direi asimmetrica, empatia. Empatizza con lui vivendo lei a sua volta un amore non corrisposto, divenendo quindi in quel punto ancora più sensibile: A non mi ama, ma io sì. B sembra amarmi, e io non vorrei dare lui il dolore che provo io per A… Come avevi detto già, poi, queste situazioni possono accadere anche trovandosi più “indifesi”, in particolari circostanze, anche contingenti, e infatti lei arriva in una città nuova, sola, e lui la aiuta.
Non è poi che chi è vittima di stalking debba essere “stupida”, tutt’altro, oppure poco indipendente (nel caso di Hila poi lei specifica proprio di essere particolarmente indipendente, e di avere quindi ancora più fastidio che la si aiuti magari troppo, a fare cose che lei normalmente vorrebbe far tutte da sé). Mi verrebbe da pensare che anzi non ci siano regole, modelli, per la vittima dello stalking. Nel senso che chiunque potrebbe diventarlo, o no? Si può diventarlo, forse, più facilmente, o se non se ne è avuta mai esperienza, oppure se non se ne è mai sentito parlare, se non molto superficialmente.
Oppure, mi domando, no, c’è una sorta di *predisposizione* della persona, al di là di “fragilità” momentanee o situazioni contingenti? Qui però mi riferirei più al crescendo “grave” in cui non si riesce a distanziare/distanziarsi, fino a conseguenze drammatiche. Non a un caso come quello che ha raccontato qui, mi pare Nora, in cui lei ha notato subito diciamo delle esagerazioni inaccettabili per lei, e ha *stoppato* e chiuso subito.
Mi colpiva, nel suo caso, che lei diceva che quella persona dopo era stata malissimo, dimagrito, tanto che lei dice: figurarsi se ci ero stata insieme veramente che cosa sarebbe successo… (anche in termini di sofferenza di lui).
Vittima di stalking puo’ essere chiunque, visto che chi lo attua puo’ non avere neppure bisogno di una reale conoscenza e contatto per “partire”. Importante e’ riconoscere e non “giustificare”. il che non significa «giudicare/lapidare» ecc, ma aver presente che mettere dei paletti e’ un diritto. Per quanto riguarda la manipolazione e la violenza psicologica e fisica (e di cui lo stalking puo^ essere una delle espressioni o cmq il controllo agito in diverse forme e livelli) chi agisce queste modalita’ puo’ farlo con chiunque. puo’ farlo tanto piu’ con chi percepisce come libero; indipendente, con delle qualita’ che non riesce a tollerare. con la gioia di vivere. sul perche’ le persone possano cadere nella rete se vuoi ti diro’. – Dedalus; stai iniziando davvero a diventare patetico… la frase “sperimentato lo stalking… che vite straordinarie”, beh; se non ti rendi conto da solo e non ti vergogni nemmeno un po’… Ti ho gia’ detto che questo tuo bisogno di sfogare le tue frustrazioni, nervi o veleni in Lad non mi interessa. trovati altri a cui tentare di scartavetrare i maroni. ma forse vuoi offrire una simulazione on line di una certa dinamica? tutto sommato involontariamente potresti aver avuto la tua utilita’
Utilissimi mi sono stati alcuni di voi, per verificare gli effetti della psicopatologia … Da web.
Però un po’ mi vergogno effettivamente , per non aver capito prima i vostri problemi.
Auguri, soprattutto a chi gliela date a bere.
P.S. Cosa sono i ” veleni in Lad?”
Zzzzzzzzzzzzz
La Veriita’: il discorso rimane comunque che ognuno di noi, anche in relazioni interpersonali non fortemente disfunzionali, di qualsiasi tipo, e anche laddove “l’altro” non si comporti in un certo modo con volonta’ di dolo, ma semplicemente per il proprio modo di essere, funzionare e secondo le sue motivazioni e il suo sentire, non deve dimenticare oltre a percepire l’altro e all’empatia, di percepire anche se stesso e il suo sentire. E’ chiaro che mentre una persona e’ e agisce in un certo modo anche nell’altra, a propria volta, si attivano delle “ragioni”, che possono essere l’idea, per esempio, chenon si possa dire no, un estremo senso di responsabilita’, il bisogno di conferme, il non riconoscimento dei propri bisogni, un’abitudine anche inconsapevole a rivestire un certo “ruolo” anche in altre relazioni anche per una sensazione di inconsapevole “vantaggio emotivo”, vero o presunto, la paura dell’abbandono o di non riuscire a gestire il senso di colpa non sentendosi sufficientemente “buoni” o altruisti ecc ecc. Ognuno sa (o non sa) per se’. Cio’ puo’ avvenire quotidianamente anche in situazioni molto meno estreme dello stalking. Comunque e’ vero che in caso di una famigliarita’ con certe modalita’, anche inconsapevole, o con le difese basse la soglia di attenzione si puo’ abbassare. Buon fine settimana. Hila, spero tutto ok. Che la risposta sia stata assertiva.