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Lettera pubblicata il 28 Gennaio 2014. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore hila.
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Hurin, e’ solo fuori luogo non controcorrente. Le dinamiche di questa vicenda non c’entrano niente con le tue tesi, peraltro soggettive.
Ringrazio tutti voi per le risposte. Purtroppo non ho conoscenze in comune con questo ragazzo a cui poter chiedere informazioni se non la persona che mi ha passato il suo contatto, e non è di certo definibile normotipo neppure lui, ideatore di un software, due lauree, padronanza disinvolta di cinque lingue (di cui finlandese ed ebraico).. ma all’età di 41 anni non ha mai avuto una donna, ed ha chiari problemi relazionali, oltre ad evidenti tratti Asperger a sua volta, ad esempio, a differenza del “mio ragazzo” è totalmente incapace di guardarti negli occhi un solo istante. Dunque non mi sembra il caso di rivolgermi a lui. Io penso a questo punto che il dirgli chiaro e tondo, senza filtri e senza messaggi subliminali che “non sono interessata a te come fidanzato e tra noi non c’è, non c’è mai stato e non ci sarà mai nessun rapporto d’amore” oltre ad essere per me molto difficile, non sia il modo più giusto per affrontare la cosa: il ragazzo è evidentemente dotato di scarsa empatia nei confronti degli altri ma di grande sensibilità personale e una frase così potrebbe ferirlo davvero molto, avendo una sensibilità superiore alla media (e ripeto, per quanto sia stressante per me la situazione, voglio essere delicata con lui perchè seppure mi inquieti c’è qualcosa in me -istinto materno/sindrome da crocerossina o quello che volete- che mi impedisce di segargli le gambe in questo modo, non so, probabilmente atteggiamento sbagliato e irrispettoso della mia stessa incolumità questo da parte mia, come dice giustamente Kika, ma non so che farci) OPPURE potrebbe travisare/completamente ignorare anche un discorso simile. Esempio terra terra: ho l’impressione che, se per assurdo dovessi dirgli “ehi, tu puzzi!” non la prenderebbe male, ma anzi, penserebbe “uhm… wow, mi ha annusato!”. Gli ho inviato un messaggio glaciale dicendo che i soldi sono in una busta, e che per favore mi inoltri le sue coordinate bancarie a cui poterli spedire, mi ha risposto all’istante ringraziandomi per il messaggio, è così dolce svegliarsi e trovare un mio messaggio! allora se questi soldi non li voglio, li userà per pagare una giornata con pernottamento per noi due in una località a tre ore da qui (ci sarà infatti una manifestazione che riguarda quello che io faccio nella vita e a cui naturalmente mi interesserebbe molto prendere parte, non serve essere un genio per offrire questo tipo di proposte “irrifiutabili”),
dice che è disposto a pagare anche due camere singole. conclude il messaggio dicendomi di non essere pavida nello scrivergli, ogni mio messaggio è un soffio d’oro tra i colori dell’ispirazione. Gli ho scritto che non posso venire, senza fornirgli troppe spiegazioni. Ma non si è scoraggiato e mi ha mandato un altro messaggio poetico ripetendomi quanto io lo stimoli e quanto bene stia svolgendo il suo lavoro, ed è solo per me; tra qualche settimana deve presentare un importante progetto a cui sta lavorando ed è così felice CHE IO VOGLIA ANDARCI, sarò l’ospite più importante e sarà tutto dedicato a me. Sottolineo che io non gli ho mai detto di volerci andare, anzi non appena me ne ha parlato tempo addietro ho declinato l’invito come di consueto. L’unica soluzione a questo punto mi sembra quella di sparire, bloccarlo da fb ed evitarlo in ogni modo, non rispondere. E’ che mi sembra un pò deboluccia come opzione in quanto sa dove abito, dove studio, ho paura di trovarmelo sotto casa, non è difficile trovarmi insomma. Qualche mese fa abitavo in un condominio e in qualche modo è riuscito ad entrare dalla porta principale, è salito al settimo piano e mi ha bussato alla porta con un mazzo di fiori. Dove vivo ora è diverso ma ultimamente non sono tranquilla, e non è bello vivere con quest’ansia latente anche quando si sta in casa.
Non ho idea di che risvolti possa sviluppare questa situazione soffocante, spero sia come dice Dedalus per cui, ammesso che di sindrome d’Asperger realmente si tratti, non dovrebbe essere pericoloso, insomma, spero di non avere a che fare con uno psicopatico, anche se a tratti darebbe l’idea.
Grazie Luna per la testimonianza, in effetti la sensiblità elevata, la grande generosità e le emozioni estreme ben dipingono anche il ragazzo della mia vicenda. Anche lui sembra parlare di me ai suoi amici, mi scrive spesso che ha parlato di me a un cugino. vorrei tanto sapere cosa gli risponda il cugino in questione.
Andrea, non credo proprio che in un quadro del genere potrei sentire la sua mancanza nel caso dovesse finalmente sparire. la_verità_fa_male ahimè i miei famigliari e parenti vivono a 800km da me, e riempirmi la casa di amici e amiche risolverebbe il problema solo temporaneamente.
@ Andrea
Cioè??! Un uomo “dice ad una brutta di essere bella”, per portarsela a letto!??! Ma allora è proprio stupido!!! Se devi andarci a letto, almeno vacci con una bella, o nooo?!?!?
😀
Vorrei aggiungere, probabilmente risultando contradditoria rispetto a quanto ho già scritto, che io ho sempre cercato di avere una mente aperta, penso che non sia evolutivo provare disprezzo (tradotto: malcelata paura) per le cose che non comprendiamo e con cui non abbiamo familiarità, diverse da noi. Le persone con sindrome di Asperger (se questo è il caso) vanno trattate con rispetto esattamente come ogni altro essere, ed è giusto compito nostro accettare che abbiano una diversa percezione della realtà. sono fatti così. anzi, sicuramente per certe cose non sembrano “arrivarci”, ma per altre io sono sicura che ci vedano molto più in profondità di quanto non vediamo noi. hanno dei sentimenti, una grande intelligenza e so che sono persone molto sole, poichè incomprese e diverse. penso che ci sia pure qualcosa da imparare, a volte anche molto, da loro. ma -a giudicare da quasi tutti i 45 commenti in questa conversazione- sembra che noi persone normodotate, io compresa, tendiamo a sbrigarcela denigrando e addirittura considerando come pericolose certe persone che magari provano sentimenti più puri e pieni dei nostri, chiudendoci, ponendo barriere e analizzando secondo schemi e specchi a cui siamo sempre stati abituati.
detto questo, sta di fatto che al momento sono impaurita da quest’uomo che non è evidentemente normale e non è facile per me nè per voi che vivete la vicenda tramite uno schermo stabilire il limite tra eccessiva sensibilità e malattia. insomma io non voglio credere che sia uno psicopatico capace di diventare pericoloso! sbaglio? vorrei credere che sia innocuo, e che abbia una cotta bella forte condita con una personalità infantile (non immaturo, ma proprio infantile: come se fosse rimasto bambino) è pazzia la mia? o ingenuità come dice kika? è per questo che sono titubante e vorrei essere delicata con lui, perchè cerco di avere rispetto per lui, anche se sembra che lui non abbia rispetto per me, paradossalmente, eppure il suo intento è totalmente l’opposto, presumo.
è che alla luce di queste ultime riflessioni non capisco se questa mia reazione di “paura” derivi dall’istinto di protezione verso ciò che non capisco e riconosco, o se in effetti sono in pericolo. non so se sono riuscita a spiegare il concetto. questa situazione mi ha mandata in crisi su vari livelli
Hila, a mio parere con l’ultimo post hai inquadrato perfettamente la situazione, dando ascolto anche alla tua sensibilità umana, e la giustificazione che dai ai tuoi timori e’ perfettamente plausibile: tutto ciò che ci è sconosciuto ci spaventa istintivamente. Ma se quel ragazzo è, come pare, un Asperger, il problema e’ solo di natura relazionale e la paura che nasce dalla mancanza di ” segni” riconoscibili legati ai normali rapporti interpersonali è comprensibile, stante la mancanza di un ” vocabolario” comune al suo in grado di trasmettere inequivocabilmente le tue intenzioni.
Quello che a te appare (giustamente) come un’ ossessione soffocante per lui è un bisogno necessario, che contiene la richiesta di affettività, espressa attraverso la disponibilità totalizzante che stai osservando.
Se sei ferma nelle tue intenzioni di ” uscita”, l’azione deve essere soft proprio per via della particolare iper sensibilità di quella persona.
Un ultimo consiglio, visto il tuo coinvolgimento, ancorché involontario, nella probabile ipotesi della presenza della sindrome di Asperger, cerca di informarti con chi di dovere sull’argomento, anche tramite specialisti e , come estrema possibilità, se ti fosse possibile, vedi se ti riesce di parlare con chi lo conosce bene , compresi i suoi genitori che penso debbano essere in condizioni diciamo normali, e pertanto in grado di capire il tuo stato . Di fronte ai tuoi dubbi e timori io lo farei. Ciao
Hurin:
“Cioè??! Un uomo “dice ad una brutta di essere bella”, per portarsela a letto!??! Ma allora è proprio stupido!!! Se devi andarci a letto, almeno vacci con una bella, o nooo?!?!?”
Non è proprio così. Ti è mai capitato di avere amiche brutterelle che si lamentano di trovare solo uomini che le vogliono portare a letto? A me si.
L’uomo tende a pensare che la brutta rappresenti una conquista sessuale più facile ed è anche più rilassato quando si approccia a lei. Tuttavia, la desidera solo dal punto di vista sessuale, infatti oltre a riempirla di paroloni non fa mai nulla di concreto per farla sentire la sua compagna. Semplicemente perchè non la vuole come compagna.
Andare a letto con una bella è più difficile, perchè ha veri corteggiatori che la lusingano a vario titolo, così la bella ha possibilità di scelta che una brutta non ha.
Ovviamente ho generalizzato molto.
Hila, abbi pazienza, ma io sono entrata qui per darti un parere, sulla base della mia sensibilità, della mia esperienza, di ciò che ho osservato nella vita, e non per sentirmi dire che non sono abbastanza evoluta, aperta di mente, poco disposta ad accettare il diverso. Quindi mi vedo costretta a informarti, ora, di me: io mi considero una persona abbastanza evoluta, scusami, abbastanza aperta, e ahimè abbastanza esperta di persone con problemi (mentali). Sei mai stata in un qualche manicomio? Io sì. Hai avuto mai persone, dentro casa o intorno, con disturbi di personalità, depressioni, anoressia, eccetera? Io sì. Dunque, posso dirti, leggendo i tuoi ultimi interventi: che tu sei già “vittima” di uno stalker. Per ora solo negli “effetti” sulla tua psiche e nella TUA vita, e nella TUA tranquillità. Che mi frega se sei “aperta” di mente? Proprio nulla, guarda. La tua incolumità, fisica e psicologica, è la PRIMA cosa: ricordatelo. E tu non devi farti carico di problemi (o malattie o disturbi) di persone che peraltro non sono manco tuoi parenti, o persone con le quali hai SCELTO di condividere la vita (mariti, compagni). Proteggi la tua vita e la tua tranquillità. Te lo sei trovato sul pianerottolo di casa già tempo fa? E’ entrato come un ladro dentro al tuo condominio? Be’, cara ragazza: cambia casa e sparisci, dammi retta. Poi fai tu. Ricordati che è pieno il mondo di ragazze come te, che dai oggi dai domani, dall’amore e le carezze e i regali e le parole gentili, si è passati agli schiaffi, alle minacce, fino a chi ha accoltellato ragazze pedinandole, in mezzo alla strada. Ah, ricordati anche questo: quando i giornalisti sono stati a intervistare vicini di casa di persone che hanno ucciso, in una escalation di violenze a qualcuno di cui questi vicini NULLa potevano sapere, sai quali sono spesso le risposte? Incredibile, sembrava una persona normalissima, tranquillissima, che non poteva fare male a una mosca. A me non frega nulla del “pregiudizio” (mio) di potenziale pericolosità verso una persona che non conosco. Io mi copro le spalle, se tu permetti. E se uno fa tutto quello che ha fatto questo qui, e me lo trovo sul pianerottolo di casa, io SPARISCO. M’importa nulla di pensare: ma poverino, diamo un’altra chance. Chi sono io per giudicare… Tu sei già “vittima” di questa persona, psicologicamente. Ricordatelo. Vuoi aspettare qualcosa di più concreto, FISICO? Be’, fai tu, la vita è tua. E io rimango “aperta”: con le persone che rispettano la mia vita.
Tu sei uno che si presenta a casa senza appuntamento e senza preavvisare? be’, io sono una che non gradisce che mi si suoni il campanello a casa senza appuntamento. Non lo gradirei nemmeno da un’amica. Anche se lo tollererei, qualche volta. Quindi? Si tollera, giustamente, la diversità. Ok, tollero che vieni, amica, qualche volta, in questo tuo modo, a casa mia. No che si fa SEMPRE a regole e modi tuoi, però. Io devo rispettare la tua “diversità”? Be’, tu rispetta la mia. No, ragazza mia, tu sei già a giustificare questa persona. E non te ne accorgi. Tutte le persone “vittime” di stalking, purtroppo, compativano il loro persecutore, davano lui spazio, molto spesso. C’è anche chi compie cose… Senza averne avuto, di spazio, alcuno. Qualche anno fa una donna ha “pedinato” un uomo del quale si era innamorata in gioventù. Si è informata della sua vita, lui che viveva beato con la sua famiglia, moglie e figli. Questa si è presentata a casa, dopo che lo seguiva, faceva telefonate (se non ricordo male) e ha accoltellato moglie di lui e figli. Eppure quell’uomo non aveva dato spazio alcuno, a quella donna. A malapena ricordava della sua esistenza! Mi si dirà: ma tu esageri. D’accordo. Ma è proprio questo il punto: quando si tratta della propria incolumità (fisica), oltre che di una inquietudine psicologica ed emotiva che non è certo “salutare” con la quale convivere (e perché, poi? Perché si deve essere “aperti” di mente? Ma per cortesia…), si deve assolutamente pensare “al peggio”. Quando si è morti si è morti. Inutile dire: forse ho sbagliato. Mi pare. E con cose che non si possono controllare, che stanno nella capoccia di un altro, tu non puoi ragionare da “normale”. sì, aspettiamo, vediamo, vedremo. E col cavolo, scusami. Tu non puoi “controllare” questa persona. Lei però “controlla” te di già, e la tua vita. Questo è stalking. Sei tu che stai in balia di questo. Sei tu che hai problemi, ora, nella tua vita, che prima non avevi.
Scusa Verità, essere prudenti e utile in ogni evenienza, ma paventare certi pericoli dopo le descrizioni fatte da Hila di quel ragazzo significa davvero spaventarla, perche’ in fondo e pur sempre una giovanissima donna di 24 anni .
Io stesso prima di conoscere meglio certi dettagli l’avevo messa sul chi va là, ma la descrizione di certi comportamenti così particolari e inspiegabili da parte di quel giovane, sono sempre più vicine alla sindrome di cui già Hila parlava dal primo suo post.
Non credo che con quella frase che ti ha disturbata volesse includere te, ma parlare in generale di come ci comportiamo istintivamente di fronte a certi atteggiamenti appparentemente ingiustificati dalle logiche “normali” del “do ut des”
Un aneddoto. Anni fa ero in un parcheggio con la mia ragazza, scherzando con lei prima di entrare in macchina. Non lontano da noi mi accorsi di un vecchio e corpulento signore che guardava la mia avvenente fidanzata con uno sguardo fisso e insistente che io trovai ambiguo, vista la situazione. Dopo qualche minuto durante i quali non abbassava lo sguardo, mi avvicinai quasi minaccioso per chiedergli di piantarla di fare il vecchio porco, come mi pareva fosse la sua intenzione. Lui si scuso dicendo che guardava la mia ragazza perché era molto magra e forse l’avrebbe potuto aiutare, entrando nella sua auto che era stata stretta da due grosse vetture parcheggiate sui due fianchi.
Mi sentii uno stupido, ma capii il perché di quel sospetto che ebbi. Era la cosa più “logica” più ovvia dal mio punto di vista, ma non quella vera. Vedi com’è tutto relativo?
Io penso che la sensibilità di Hila verso quel ragazzo sia ben indirizzata, deve trovare però la famosa via d’uscita di cui si sta parlando da tempo ma senza panico. Saluti