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Lettera pubblicata il 21 Ottobre 2008. L'autore, Vittorio, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Andrea, parole bellissime, davvero… e a cosa credere, ora. Non so la vita è strana. Ti poni in maniera positiva, ma anche con le tue paure, ma sembra che non si abbia più tempo di aspettare l’altro/a… nn dico anni e anni, ma quando sono pochi mesi, perchè mollare?. Allora nn poteva essere Amore, allorai bla bla bla erano e rimarrano tali. Lui ora sta con una ragazza da du mesi, e mi ha lasciata da soli 3 mesi… Diceva di amarmi e mi dimostrava tanto. Io forse ho solo detto una volta, ti amo, ma a mio modo dimostravo, a piccoli passi, lentamente. Ma in qs vita, pare che se nn vai veloce, ti sorpassano, perchè nn hannno tempo…. ciao andrea
Il problema è che cerchi di andare avanti, ti distrai, fai cose ma ti ritrovi purtroppo sempre da solo, e con tanto tempo per pensare a lui. io sono stata lasciata dal mio ragazzo, sei anni di storia, mi ha lasciata in un periodo bruttissimo della mia vita, mentre ero in ospedale e per telefono, razionalmente so anch’io che ha fatto un gesto orribile e che forse non ho perso poi molto, però sei anni sono tanti, a me manca sempre, mi sono anche chiesta se a mancarmi sia lui o l’idea dell’amore con lui! io sono prontissima a nuove emozioni, un nuovo amore e forse troppo romanticamente credo che quello giusto per me da qualche parte ci sarà….ma il problema è trovarlo. Tutte le amiche sono fidanzate quindi si esce raramente, mi ritrovo il più delle volte a casa il sabato sera a guardare un film! Ho provato a rimettermi in gioco: faccio corsi che prima, per la consapevolezza errata che il mio ragazzo ci sarebbe sempre stato, non facevo, ma non ci sono ragazzi con cui provare ad aprirsi. Quindi mi domando: quando deve accadere incontrerò qualcuno di speciale, o siamo noi a fare in modo che accada? mi vedo già a dover ricorrere ad uno di quegli annunci per cuori solitari…:-))
Oggi sono capitato in questo blog.Ho 32 anni e il 26 dicembre ho scoperto che mia moglie (ormai ex) mi tradiva con il solito collega.
Eravamo sposati da un anno convivevamo da 3 e ci siamo fidanzati 13 anni fa…una vita.
La storia con il collega andava avanti da circa 2 mesi, e io che di lei mi sono sempre fidato pur avendo il sentore che qualcosa non andasse per puro rispetto non le ho mai controllato il cellulare…fino alla mattina del 26.
Mi sono sentito morire…non avrei mai pensato che una persona a cui ho dato in mano il cuore potesse farmi tanto male.
Non era solo mia moglie…lo so sembra una frase fatta ma essendo stata la mia prima e unica storia importante era anche un’amica, una compagna una confidente…la mia famiglia.
Mi do delle colpe per quello che è successo? Si
Mi merito tutto questo male? Penso proprio di no
In 13 anni le ho dato tutto me stesso, sarei morto per lei…abbiamo passato tanti momenti belli ma anche tanti momenti brutti che pensavo ci avessero unito in maniera indissolubile (almeno per me era così).
Ho fatto tante rinunce per lei…a 25 anni abbiamo saputo che probabilmente non saremmo riusciti ad avere dai figli in maniera naturale per via di un suo problema…io non ho battuto ciglio, non mi importava. era lei quello che volevo e avrei lottato per cercare di renderla felice (sarei andato in capo al mondo).
Inveve ora sono qui, in una casa vuota che porta ancora il suo profumo.
Dormo si e no 4 ore a notte ho perso 7 kg e trascino le mie giornate fino a cercarle di concluderle.
Nel letto dormo ancora dalla mia parte, non riesco a concepire che l’altra metà sia vuota. La notte mi sveglio e la cerco con la mano oppure cerco di sentire il suo respiro ma niente.
Ho saputo che vivono già insieme…lui lo giudico un uomo di merda non perchè me l’ha portata via…ma perchè ha lasciato una moglie con due bimbe piccole.
“Il mondo è andato avanti” è una frase che ho letto in un libro…in 50 giorni ha cancellato una vita insieme.
Ho un sacco di persone vicino tutti mi dicono che ci vuole tempo che mi rifarò una vita che non ne vale la pena…sapete cosa vi dico per me ne valeva.
Vale la pena piangere, stare male e pensarla continuamente…l’amore non si cancella in 50 giorni.
Ripenso a tutti i luoghi in cui siamo stati, ripenso a tutte le cose che abbiamo fatto insieme.
Ripenso alla nostra prima vacanza da soli Settembre 99 a Venezia lo stesso luogo dove 11 anni dopo le ho chiesto di sposarmi.
Ho sempre cercato di comportarmi correttamente con lei e con con i suoi affetti, sempre disponibile al 110% tralasciando i miei affetti e i miei interessi. Lo sempre fatto con il cuore non chiedendo niente in cambio, ma non mi reputo perfetto e degli errori li ho commessi.
Ora però c’è da guardare avanti, lei mi manca da morire e spesso quando chiudo gli occhi la vedo tra le braccia di un’altro…questo mi fa impazzire.
Come la frase del libro “Il mondo è andato avanti” e io sono alla finestra ad osservarlo. J.
Ciao Joker, questo mio messaggio di risposta per dirti solamente che ti comprendo, solo per farti sentire un pò meno “solo”.
La tua storia è la mia storia. 13 anni insieme, tradita senza un minimo di rispetto. Unica differenza non eravamo sposati, anche se lui stava sempre da me ed avevamo appena sistemato la casa mentre lui si divertiva con l’altra.
Non capisco veramente come si fa!! Anni passati insieme, unica storia per entrambi ed in un attimo io per lui non sono niente, invisibile del tutto.
Io non ho nessuno vicino, ma semplici conoscenti, come tu scrivi, mi dicono piano piano passerà, non devi star male per una persona così. Facile a dirsi, se avessi un interruttore, vorrei subito metterlo sull’off. Sono un’insieme di sentimenti, amore, rabbia, dolore, odio, gelosia (perchè pensi continuamente alla tua metà insieme alla nuova figura) mentre il mondo è vero va avanti e neanche te ne accorgi. Mi manca tutto di lui, talmente tutto che quando esco senza di lui è come se mi sentissi “nuda” in particolare quando vedo una coppia insieme.
Joker, nessuno è perfetto, di errori ne commettiamo tutti. Se c’era qualcosa che a lei non stava bene doveva dirtelo (così almeno penso io). Stare insieme significa anche cercare di correggersi, migliorarsi l’un l’altro.
Purtroppo però non tutti siamo uguali, c’è chi la pensa diversamente e butta anni per nuove esperienze.
Un saluto
Condividere le esperienze ti fa capire che non si è gli unici a soffrire, e altri, magari ancora più di noi, stanno soffrendo per lo stesso motivo. Mi dispiace per la vostra storia, anche se per altri motivi mi rispecchio molto. Ho letto da qualche parte che la perdita di una persona amata è come un lutto e bisogna metabolizzarlo, a volte penso che sia anche peggio perché l’altro non è morto, è vivo e vegeto e si sta godendo la sua vita mentre ha buttato via la nostra…
Care lalla e titti vi volevo ringraziare per la vostra comprensione.
Leggendo le vostre storie e quelle di tanti altri mi sento molto meno solo, una magra consolazione.
Ho trovato le vostre parole e i vostri pensieri molto vicini ai miei.
Lalla anche io in questi giorni esco molto, proprio per non rimanere in casa da solo, è utile ma spesso e volentieri mi sento vuoto o come dici te “nudo”. Mi chiedo dove sia finita la mia vita dove sia lei.
L’elenco dei sentimenti e delle sensazioni che provi sono quelle che provo io, anche se quello più difficile da accettare è l’odio.
Perchè è difficile odiare una persona che ami ancora sono due sentimenti contrastanti.
Titti hai detto è peggio perchè l’altra persona non è morta…l’ho pensato, e glielo detto.
Sarebbe stato difficilissimo da accettare, ed è una cosa che non si augura a nessuno, però non ci sarebbe stato il rancore la rabbia la delusione e anche l’odio per la persona che amavi.
Sarebbero rimasti solo i bei ricordi.
Ora bisogna girare pagina, perchè non sai mai quato sei forte finchè essere forte è l’unica scelta che hai.
Ci vorrà del tempo, ci saranno momenti brutti ma se una giustizia c’è torneremo un giorno ad essere felici.
Good luck
J.
E’ vero Titti ha usato le parole “giuste” è come un lutto, con l’unica differenza che chi purtroppo muore se ne va amandonti e speri ti guardi da “lassù”.
Sinceramente non credo molto alla giustizia in quanto già da tanti anni mi ha tolto la salute, ora che anche lui non c’è più non riesco a vedere la luce. Eppure nonostante i miei problemi di salute, anzi proprio per questo, ero sempre la prima a consolare gli altri ed anche lui che si lamentava del lavoro, cercavo in tutti i modi possibili di fargli vedere ciò che la vita ha di bello. Cercavo di trovare le parole migliori per tutti, perchè quando non hai la salute, da una parte è anche un dono, apprezzi molte cose che da sano dai per scontato.
Ed ora mi domando, chi è che consola me? Ovviamente nessuno… lui se ne andato di casa e mai più mi ha chiamata neanche per riprendersi i vestiti. Stamani, ho dovuto fare le fototessera, di fronte a me c’era un ragazzo che stava prenotando il servizio fotografico per il matrimonio ed ero circondata da cornici, cuscini, foto, poster .. d’amore. Potete immaginare che bella foto sorridente avrò sulla nuova carta d’identità :-))
Ciao a tutti! Io purtroppo sto vivendo una storia molto complicata. Il mio ex moroso mi aveva lasciata dopo 4 anni e mezzo a maggio dell’anno scorso. Tutto questo è stato causato da una sua depressione causata dalla morte di suo padre, avvenuta a natale di due anni fa. Dopo la sua morte, lui è caduto in baratro e la nostra storia è stata sempre in discesa. Era sempre nervoso, litigavamo spesso, ha iniziato a frequentare brutte compagnie e ad avere brutti vizi. X cui a maggio mi lascia. Io ovviamente distrutta dopo qualche settimana vado a cercarlo, e da li cominciamo uno straziante tira e molla che dura fino a novembre. Si vede che lui non c’è più con la testa, non sa cosa vuole, dice che non riesce a saltar fuori da questa situazione, che non sa come fare. Inizia anche ad andare da una psichiatra ma senza risultati perché non si impegna. Nei miei confronti si comporta molto male. Finché io a novembre esasperata dall’ennesima presa in giro lo lascio. Sparisco nel nulla, cambio numero in modo tale che lui non possa più contattarmi. Ci siamo visto un paio di volte nell’arco di questi 3 mesi, poi ho scoperto che se n’era andato via dallA mia città, era andato a stare da sei nostri amici. Pochi giorni fa mi scrive la mia amica, dove ora è lui. Mi dice che lui sta male, che sragiona e che ha smesso di prendere gli antidepressivi perchè secondo lui non servivano più. Così decido di chiamarlo. Parliamo in tranquillità, io gli ho detto che si deve dare una regolata, che deve capire che si deve curare che continuando così suo padre non torna indietro. Mi dice che è peggiorato, che sta tanto male, che vorrebbe iniziare seriamente a curarsi x poter riallacciare i rapporti con me. Io ovviamente sono spaventata, perchè ho già sofferto tanto. Però non posso neanche starmene in disparte a questa richiesta d’aiuto. Che brutta situazione ragazzi…
Mi dispiace tanto. Nella tua storia non si tratta solo di risolvere questioni caratteriali o incomprensioni. Lui deve prima riuscire a superare la perdita di suo padre, per poter costruire ancora qualcosa con te, almeno così la vedo io e probabilmente da solo farà fatica, magari con l’aiuto di uno psicologo…per me il concetto non è che si deve curare per stare meglio con te, lui si deve curare per star meglio con se stesso, solo così potrà essere felice anche con te…
Sicuramente lui deve prima ritornare a star bene con se stesso. Hai perfettamente ragione Fede. Ma io come mi dovrei comportare di fronte alla sua richiesta d’aiuto?! Da una parte vorrei poterlo aiutare con tutta me stessa, ma dall’altra sono terrorizzata. In più gioca un ruolo fondamentale la mia famiglia, che non aveva apprezzato affatto il suo comportamento nei miei confronti ed io, ovviamente, sono frenata anche da quel punti di vista li. Il punto é che l’ho sempre immaginato come una persona forte, capace di risolvere qualsiasi problema, invece dopo la morte di suo padre si è lasciato andare completamente. Io vorrei tanto che lui tirasse fuori i c******i e prendesse in mano la sua vita. Ma io? Devo stare in disparte? O stargli vicino? Non lo so..,sono molto confusa.