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Lettera pubblicata il 21 Ottobre 2008. L'autore, Vittorio, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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caro xcxc,
purtroppo non esiste un metodo “sicuro” per affrontare la cosa, in
tutto questo periodo di travaglio ho capito molte cose… una delle
quali è che vale la pena seguire il tuo cuore fino in fondo.
c’è chi ti dirà che la minestra riscaldata non funziona, e nella
maggior parte dei casi è vero non si può negare, ma ci sono dei casi
in cui ci si può ritrovare e stare molto bene assieme.
ciò che devi chiederti è “la amo ancora? è veramente lei che voglio
dopo quello che ho passato?” e devi chiederlo al tuo io più profondo;
se la risposta è “si” allora vale la pena tentare.
come vedi non saprei darti un consiglio vero e proprio perchè le
certezze nelle questioni di cuore non esistono, ma una certezza ce
l’ho: non devi assolutamente fare finta di niente… ok puoi uscirci
una paio di volte per tentare di capire cosa provi ancora tu e cercare
di capire se lei prova ancora qualcosa, ma prima o poi ciò che vi è
successo va affrontato e dovete parlarne apertamente, perchè se non lo
fate vi porterete dietro strascichi e rancori che fanno solo male ad
entrambi.
Ciao Vittorio, mi trovo esattamente nella tua stessa situazione, o
quasi… Mi piacerebbe parlarne con qualcuno che mi possa capire e che
io possa capire. Se ti va, il mio indirizzo è quello che ho inserito.
Ciao… Enzo
Beh ragazzi il cuore è solo un traditore, prina ci fa soffrire come dei dannati poi ci fa vedere delle esperanze dove magari non ci sono, ve lo dico perchè anch’io mi sto rivedendo con il mio ex è stata una cosa di comune accordo perche magari ci si cercava a vicenda perchè la situazione si è svolta di un modo strano un giorno ci siamo rivisti in cui lui mi ha detto di aver lasciato la ragazza che stava frequentando ma questo acompagnato della frase “non cantare vittoria” e ora non so cosa siamo sinceramente perchè finche lui si decide definitivamente cosa fare della sua vita, io magari involontariamente lo aspetto ma ognigiorno mi sa che lui mi perde un po di più perche mi sa che il tutto è solo per farsi che mi allontani ma questa volta senza ulteriori traumi, beh vi aggiornero.
Ciao a tutti.
Sono confusa.
Tanto amore, quasi a prima vista. Siamo stati assieme due anni e mezzo, spesso difficili, c’erano distanze (che lui non capiva e non vedeva), differenze di carattere. Ora mi accorgo che forse non avevo abbastanza prospettiva, forse avrei dovuto imparare ad accettare queste sue pecche, dal momento che lo amo tantissimo. E’ una persona molto leale, non ha mai avuto impulsi per un’altra persona (neanche ora, ed e’ un anno che ci siamo lasciati), dice che se volesse qualcuno, vorrebbe solo me.
Viviamo in due paesi diversi, ma ci conosciamo da una vita perche’ siamo originariamente della stessa citta’. Io sono andata a studiare all’estero, e la distanza non ha mai creato un problema. Ci mancavamo certo, ma parlavamo per ore, nessuno aveva paura di tradimenti perche’ entrambi sapevamo che non ci saremmo mai traditi. I problemi spesso sorgevano quando io tornavo, perche’ dal vivo spesso notavo la sua distanza o freddezza.
E’ venuto a vivere con me, per tre mesi. Una tragedia. Lui e’ diventato insopportabile, assieme alla mia coinquilina erano diventati due bimbi di 12 anni. Ho perso la pazienza, pensavo di non amarlo piu’, non lo potevo neanche piu’ vedere, e l’ho cacciato di casa. Gli ho detto di non chiamarmi, lasciarmi vivere, che di lui non ne potevo piu’. Questo era Febbraio dell’anno scorso. Non siamo riusciti a staccarci, ci volevamo troppo bene. Lui cercava disperatamente di tornare con me, ed io per trovare spiegazioni per le quali non potevamo, ho iniziato a tirare fuori ogni singolo difetto, ingrandirlo, e farlo diventare un’insulto. Solo a ripensarci mi sento un mostro. Arrivata l’estate, ho deciso di mettere tutto da parte, e chiedergli di ricominciare. Nel frattempo lui era diventato depresso, non riusciva a riprendermi. Abbiamo provato ma dopo due settimane mi ha lasciata, perche’ non era piu’ lui. Non riusciva a gestire una relazione, era depresso e sembrava quasi non gli importasse piu’ di me. Sono passati mesi, ci sentivamo quasi ogni giorno, nella speranza che lui tornasse normale e che fosse in grado di riprovarci. Ora mi ha chiesto di non sentirci piu’, perche’ questo nuovo lui, mi feriva, e continuando a sentirmi non sarebbe mai guarito. Se glielo chiedo, dice di amarmi ancora, che sono la persona piu’ importante della sua vita. Ma dice che deve stare solo, non puo’ stare con me.
So che nessuno qui e’ un veggente, ma io l’ho analizzata talmente tante volte che ho perso la lucidita’. Tornera’ mai?
Ciao Teresa, per esperienza, ahimè, so che si tratta di situazioni
difficili e dolorose. Spesso difficili da superare, perché anche
quando crediamo di esaminare con oggettività una situazione, in
realtà, non lo stiamo facendo. Dopo diverse esperienze e diverse
persone che ho conosciuto, sono arrivato a una banale, dolorosa
conclusione: una storia che non funziona è una storia che non
funzionerà. A volte, anche dopo che la storia finisce si rimane
innamorati o comunque si dipende ancora dall’affetto dell’altra
persona. E purtroppo, finché sussiste anche una sola minima speranza,
si continua a soffrire e non si riesce a voltare pagina. Ogni storia è
a se, ovviamente. Ma una storia che finisce è perché è finita. E se si
insiste, per amore o per debolezza, prima o poi le situazioni si
ripresenteranno, a volte anche in forma peggiore. Bisogna smettere di
sperare, chiudere con il passato e accettare che è finita. Prima lo si
fa, e prima ci si innamora serenamente di un’altra persona ;).
In bocca al lupo, Andrea
Solo due cose Teresa, se lo ami fai quello che lui ti chiede, magari distanziarvi di nuovo puo essere la cosa che in un futuro vi unira perchè quando ci sono questi legami troppo forti e a sua volta pieni di conflitti, l’unica cosa è seguire il cuore e se il tuo cuore dice di allontanarvi per vedere cosa sucede fallo, so che sara troppo dolorosa la lontananza ma puo essere utile sia a te che a lui per mettere alla prova i vostri veri sentimenti.
Spero che sia il vero amore a vincere al di sopra delle sofferenze, con un buon augurio di che tutto si risolva ti saluto.
Raul.
Ciao Raul, mi spiace, ma non sono d’accordo. Quello che tu chiami “vero
amore” non esiste. È un’idea popolare, ingigantita dalla letteratura e
dai media. Questo banalmente perché in una storia, il sentimento non è
l’unica variabile in gioco. Ce ne sono mille altre. Dal mio punto di
vista esistono storie che funzionano, altre che no. Quando una storia
non funziona, se ci si ostina, è in quel caso che ha vinto la
sofferenza, non nell’altro.
cara Teresa,
io mi trovo d’accordo con Raul.
si è vero, nessuno di noi ha il dono della veggenza e purtroppo nono
possiamo rispondere alla domanda che poni; bisogna anche aggiungere
che probabilmente nessuno al mondo a parte lui ha la risposta (e forse
non lo sa nemmeno lui).
Anch’io come te ho posto le stesse domande, preso dal dolore e dalla
disperazione, il problema è uno e uno soltanto: le risposte non ci
sono purtroppo; nel mio caso quando lei se n’è andata tutti (comprese
le sue amiche) erano sicuri al 100% che sarebbe ritornata, che tutto
si sarebbe sistemato ecc. ma non è stato così, le sue reazioni hanno
stupito tutti.. ma proprio questo è il punto della situazione: le
risposte le avete solo voi due e nessun altro, purtroppo.
Ripeto, concordo con Raul quando dice di seguire il tuo cuore e fare
ciò che il tuo cuore desidera, solo nutro qualche dubbio
sull’efficacia della distanza; mi spiego meglio: ci sono casi un cui
la distanza rafforza un rapporto e i due partner capiscono quando
siano legati profondamente… ma ci sono anche casi in cui la distanza
crea una frattura tra le due persone coinvolte (o anche in una sola
delle due), e mi dispiace dirlo ma questo mi sembra il tuo caso.
“Spes ultima dea” dicono, e da quel che ho capito nel tuo breve
intervento varrebbe la pena tentare di riconquistarlo, di provare il
tutto per tutto… non so cos’altro dire, noto che lui dice di amarti
ancora ma al contempo noto anche che sei tu a chiderglielo e non lui
ad esprimerlo di propria iniziativa; io spero di sbagliarmi
clamorosamente ma temo che queste sue reazioni siano dettate più dal
“senso di colpa” e dalla “pietà” che non dettate da amore… e credimi
Teresa, non te lo dico per farti male, anzi stiamo tutti scrivendo in
questo spazio per aiutarci e darci una mano a vicenda! però voglio
essere sincero fino in fondo e da quei pochi dettagli che hai
raccontato mi sembra che le speranze siano poche.
torniamo ora alla tua domanda “tornerà mai?”, secondo me è giuna l’ora
di provare a giocarsi il tutto per tutto e fare un tentativo per
riaverlo indietro. Se il tentativo non dovesse andare a buon fine noi
siamo qua per ascoltarti, e proveremo a darti una mano in tutti i
modi… farà male, ma è sempre meglio che aspettare che accada un
miracolo… ed è vero… la vita non è come nei film
Beh mio caro Andrea scusa se non ti do ragione, ma quello che io chiamo grande amore non è solo ingigantito dalle ilusioni, ma se come ogni storia è a se non penso che siamo noi a giuducare e nemmeno a influenzare le singole decisioni, ognuno ha il suo modo di vivere e sentire la sua storia, e io penso che tante persone la pensano come me cosi come tante altre la pensano come te, sta tutto dentro di noi e si anche dall’altra parte perchè se le cose si vogliono fare si fanno in due, e anche se la storia magari è partita con il piede sbagliato, sono quelli errori che magari ci fanno diventare più adulti e consapevoli di quello che avviamo perso o vinto, e magari poter ripartire da quello che si è riusciti a imparare, e perchè no se meritiamo una seconda chace sara solo il tempo, la pazienza e l’amore a dirlo.
Beh questa è una mia opinione personale che non sei obbligato a condividere,
ciao.
Ciao Raul, figurati, qui non è una questione di aver ragione o torto.
Ogni storia è unica e complessa e come tale va trattata, su questo
sono d’accordo con te. Il nostro pensiero è il risultato di ciò che
abbiamo imparato dalle nostre esperienze; e per quanto riguarda le
mie, secondo me bisogna accettare la fine di una storia quando questa
ha delle debolezze tali da lasciarsi. Soprattutto perché quando poi ci
sono interessi più grandi (casa, famiglia, ecc…) tali debolezze
vengono prima o poi indubitabilmente fuori. Per questo, anche se duole
un sacco, secondo me Teresa dovresti voltare pagina. Ma è anche giusto
che come tutti noi prenda autonomamente alla fine le tue decisioni,
perché è solo così che si impara. È chiaro che poi, se Raul e Lkiss
ritengono giusto seguire ciecamente a tutti i costi i propri
sentimenti è secondo me stimabile che lo facciano, ma assolutamente
non condivisibile. Dal mio punto di vista infatti non è solo la nostra
intelligenza emotiva quella da ascoltare, ma anche quella razionale,
in particolar modo di fronte alle scelte dolorose. Un saluto a tutti,
Andrea