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Lettera pubblicata il 21 Ottobre 2008. L'autore, Vittorio, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Sono un po contrario al concetto di difendere la compagna a prescindere.
La maggior parte delle donne è perfettamente in grado di difendersi da sole,non è necessario intervenire altrimenti si rischia di passare per succubi della compagna.
Altra cosa è se si tratta di scontro fisico,ovviamente è d’obbligo l’intervento del compagno per evitare che qualcuno faccia del male alla propria fidanzata,ma non mi sembra che sia questo il caso.
Penso che vada valutato caso per caso senza prendere posizioni dettate da preconcetti ormai superati in cui la donna deve essere comunque difesa dal cavalier servente.
Se succedesse a me una questione del genere deciderei con la mia testa chi difendere e in caso tentare di far ragionare chi ritengo nel torto.
Altro caso è quando la mia ipotetica compagna viene aggredita verbalmente da una o più persone,in quel caso prenderei le sue difese a prescindere dall’argomento solo per riequilibrare il dibattito.
In poche parole se si tratta solo di una discussione animata in cui divergono le idee non ritengo obbligatorio difendere la compagna.
Un genitore entra nella tua vita sentimentale tanto quanto lo vuoi fare entrare, STOP.
Non è mai colpa dei “suoceri”, ma colpa di chi vi sta accanto che non li rimette in riga.
Tutto il resto è fuffa.
Ciao ragazzi, passavo di qua ^^
@chaponine..tu eri anche “fortunato”..due ore ogni sei mesi..per me sarebbe stato il paradiso..invece io ogni santo giorno e cose anche piu pesanti..la distanza aiuta a sopportare meglio il tutto..ho provato a difendermi da sola senza coinvolgere lui,il risultaro non è cambiato,anzi,mi sono vista trattare peggio anche da lui,perchè con lui si deve stare zitte. Punto. Senza se e senza ma. E io non sono fatta per stare zitta. Non so si è capito,che ad oggi la storia non esiste,l’ho rimandato al mittente,ma è una cosa che mi fa talmente male,in cui da lui mi sono sentita dire che sono pazza,che la mia non devo dirla perchè sua madre non si discute,che volevo il parere di altre persone..uomini in particolare,e di cosa scatta nella testa per non essere giusti e obbiettivi. Io resto dell’idea che se un uomo/donna non prende le difese del compagno/a ( che udite udite ha scelto volutamente come compagno di vita!!!) vuol dire che è lui/lei che pensa allo scontro. Mi spiego meglio,non è che uno deve troncare i rapporti coi genitori e azzannarli offendendoli. Esiste anche un semplice dialogo tra persone adulti per fargli capire che sbagliano. Esistono le vie di mezzo per fare stare sereno/a il compagno/ a. Perchè se vi si chiede questo,la interpretate come un “ammazza i tuoi”?? Si tratta di essere giusti. Non è vero che mamma e babbo sono intoccabili. Sono persone come le altre,se sbagliano fa fatto quantomeno notare. Tacere è il lascia passare alla totale infelicità e depressione nel peggiore dei casi del partner? E questp lo chiamate amore? Mi spiace..a quanto pare abbiamo una visione dell’amore molto diversa.
@grazie mille maria grazia..io ci provo a non abbassare la testa..ma a volte mi convinco davvero di essere nello sbagliato :(( a costo di essere stronza ma sotto non ci faccio piu mettere. Penso che metterò in pratica la tanto frase amata della mia ex suocera “morte tua vita mia”. E aggiungo pure “muori male”. Sono stronza? Si. Come lei.
@sara
Vedi Sara ciò che scrivi è tutto giusto anche nelle virgole, secondo me sbagli solo i modi. Quello che ho potuto imparare nella mia seppur giovane vita è di affrontare i problemi non attraverso la porta principale, ma attraverso la psicologia delle persone. Finalmente ti esprimi senza offese, e ciò mi fa piacere, almeno si può avere un colloquio equilibrato. Il problema molto spesso è ce voi donne dovete obbligatoriamente dire la vostra, non capendo che ci sono momenti adatti e modalità. Uno degli autori miei preferiti, che ti consiglio di leggere, si chiama Baltasar Gracian. E’ stato un prete gesuita che nel suo capolavoro “L’arte della prudenza” spiega proprio nel dettaglio come risolvere situazioni simili alle tue. Una frase molto bella dice che “Devi imparare ad ottenere le cose non sbattendo i piedini, ma facendo credere che sia stata una loro decisione”.. Tu puoi avere tutte le ragioni del mondo, ma se ti metti contro le persone sarai sempre una seconda scelta. Dalle tue parole leggo che tu sei una persona molto istintiva, quando ti parte l’embolo è la fine, ma devi anche imparare che bisogna parlare come quando si fa testamento, meno parole meno contestazioni.
PS: per la cronaca io decidevo di andare due ore ogni sei mesi, ero sempre invitato ma declinavo gentilmente l’offerta..
chaponine
quello che dici va benissimo se vivi in un mondo tutto tuo fuori dalla realtà. ma se ti devi confrontare con le altre persone, è giocoforza che l’ esigenza di farsi valere e rispettare è concreta e reale, e non centra nulla il fatto di voler prevalere su tutto e su tutti perchè si è donne. io, in quanto donna e persona, accetto tranquillamente che ci siano persone che sono superiori a me in quanto a intelligenza, estetica, capacità analitica, qualità umane o altro. quello che non posso lasciar passare è che si dicano di me delle emerite cazzate ( com’era successo con questo tizio e con sua madre ) solo perchè io non vado a genio a qualcuno! bene. la signora una sera disse che ero io a mettere il figlio nei casini, quando in realtà era l’ esatto opposto: lui stava perennemente con la testa ficcata nel culo e semmai dai casini io ce lo tiravo fuori. se molti di voi che scrivete qui riuscite a farvi scivolare addosso qualsiasi cosa restando indifferenti a tutto, tanto meglio per voi. vivrete sicuramente meglio di come ho fatto io. ma io invece non ci riesco, se una certa cosa mi sta a cuore. che posso farci..
Le ragazze che frequenti ROMPONO i tuoi “equilibri” ? beh, intanto potresti limitarti a frequentarne una alla volta. e non per un discorso morale, ma per un discorso di semplificazione. e poi forse dovresti entrare nell’ ottica che si ci si affianca a qualcuno bisogna per forza di cose andargli un pò incontro. altrimenti ce ne stiamo belli tranquilli, solitari e paciosi nella nostra isoletta incantata a interagire solo con noi stessi, così nessuno ci romperà mai le palle.
@MG per me Rossana ha espresso un concetto equilibrato; è una mia soggettiva opinione, non devo convincere nessuno. Tutto là
@Chaponine bravo, hai espresso al meglio quello che intendo io per “gestione del rapporto fidanzata/famigliari”
@Sara la questinoe si è avuta solo una volta, nell’unica volta che ho portato una ragazza a casa, perché credevo fosse quella giusta; e tutto ciò si riverlò un disastro per il suo infantilismo e il suo voler primeggiare su tutti pur essendo di base una nullità, a parte che essere bella.
@Sara io non chiedo rispetto per la mia anziana mamma, all’epoca chiesi comprensione che è ben diversa, per tutta una serie di motivazioni che in questa sede sarebbero molto lunghe da spiegare, ma l’orgoglio femminile in queste cose viene prima di tutto. Sia della mia ex che di mia mamma, sia chiaro. E infatti con mia mamma da allora nonc i parlo più se non il minimo indispensabile.
Però fortunatamente non succederà più
buona giornata!
Ets,
mi dispiace che un rapporto amoroso a cui tenevi abbia subito seri contraccolpi a causa forse soltanto di un’incompatibilità di caratteri fra la ragazza e tua madre. a volte è proprio impossibile per alcuni trovare un punto d’incontro anche soltanto formale.
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Sara,
è comprensibile il tuo voler comprendere meglio come si esplica l’attitudine maschile in circostanze d’attrito fra la compagna e la madre. gli uomini che sono intervenuti l’hanno a grandi linee espresso, anche se non tutti in modo esplicito: l’uomo ha una struttura semplice e ama vivere in pace. non dà peso, e a ragione, a beghe verbali per lui prive di consistenza. a parte le vere e proprie incompatibilità caratteriali, non per niente i conflitti in famiglia avvengono più spesso fra donne, animate da spirito di rivalità a volte persino assurdo.
questa attitudine alla dominanza emotiva un tempo era quasi inesistente, nel senso che la donna che entrava in famiglia a convivere con i suoceri doveva quasi sempre accettare che fosse la donna più vecchia a fare la musica della quotidianità. ora le coppie vivono per conto loro, meglio se a un’adeguata distanza dalle reciproche famiglie d’origine, quindi, a mio avviso, dovrebbe essere molto più facile… lasciar correre, sia per amore del partner che per rispetto/comprensione verso chi porta sulle spalle il maggior peso degli anni.
dare rispetto a chi ricambia è un’ottima regola quando non ci sono forti vincoli parentali o amore/affetti di mezzo. secondo me, in presenza di tali varianti, si deve giocoforza mettere in atto alcuni compromessi, per il bene di tutti. ottima l’osservazione di Chaponine: il fuoco si smorza se non si continua a ravvivarlo!
sempre di semplici pareri personali si tratta…
Walk,
“Se succedesse a me una questione del genere deciderei con la mia testa chi difendere e in caso tentare di far ragionare chi ritengo nel torto.” – concordo: da farsi però moderatamente e in separata sede, senza entrare direttamente nel diverbio.
sempre se questo rientra nelle possibilità caratteriali della persona in questione. se ci si affianca a un mammone patentato o a una signorina “sono la più bella e la più in gamba del reame”, le conseguenze sono inevitabili, e da mettere in conto nel momento della scelta!
@mariagrazia
No no le ragazze che frequento rompono proprio le palle, non gli equilibri. Uno esce insieme per condividere del piacevole tempo insieme.. Si tromba, si scherza e ci si diverte.. Poi dopo un po’ iniziano a parlarti della loro vita, i loro problemi, il loro passato, e proprio in quel momento iniziano a rompere le palle.. Ho già una vita a cui pensare ed è la mia, e sentire quelle storie strappalacrime turba i miei equilibri mentali Iniziano a chiederti “Ma come mai non mi chiedi mai cosa faccio quando non sono con te?” , oppure iniziano a parlarti della loro infanzia complicata, due palle assurde..