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Essere lasciati e non riuscire a reagire

di Vittorio
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 21 Ottobre 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 1.219 commenti

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  1. 1081
    sara -

    Le cose sono due..o li hai zittiti a dovere( anche perchè ci vuole un bel coraggio a controbattere il tuo ultimo messaggio in cui c’è logica e verità!!!), oppure non gli interessa rispondere! Dopotutto l’hanno detto che se ne fregano di beghe tra donne! :p in ogni caso si sa bene da quale parte sta la ragione.. :p

  2. 1082
    rossana -

    Sara,
    per me la ragione non sta da nessuna delle due parti: sono entrambe in torto, perché chi ama qualcuno, madre o compagna che sia, non lo stressa all’infinito fra l’incudine e il martello.

    al limite, se proprio le due donne non si sopportano a pelle e nessuna delle due ha il buon senso di abbassare le armi (un uomo non è un osso da scarnificare o possedere, né ha potuto scegliersi la madre ottimale), si diradano le visite alla madre ma non si pretende da un compagno-figlio quello che, a torto o a ragione, non si sente di fare.

    quando ci si unisce in coppia, ci si deve sforzare di accettare tutto il pacchetto (famiglia pesante d’origine oppure figli di primo o secondo letto rompiscatole). se non si è pronti a simili sfide, è meglio lasciarsi subito oppure entrare nell’ottica di vivere fra attriti di vario genere, che i maschi giustamente tendono ad accantonare o sottovalutare. chi si va a cacciare fra i rovi, eviti poi di lamentarsi delle spine, indipendentemente dal fatto che il conteso abbia l’animo e l’ardire di un leone o di un coniglio. così lo si è conosciuto, e così lo si è accettato!

    pareri personali, ovviamente, che non hanno l’intento di urtare nessuno.

  3. 1083
    Alessandro -

    A me non pare ci sia molto da dire, i genitori restano il punto di riferimento, la certezza che loro ci saranno sempre nel momento del bisogno anche se hai sbagliato, da questo punto di partenza devi costruirti la tua vita,da solo o con una persona se lo si ritiene giusto e una volta trovata questa persona lei deve essere la tua famiglia, i genitori devono capirlo e accettarlo,il figlio deve sapere difendere ed essere convinto della propria scelta,e deve sapere che la famiglia che ti crei prevede anche impegno.
    quello che ha scritto Maria Grazia non lo definirei giusto,mi sembra chiedere il minimo sindacale.

  4. 1084
    Condor -

    Che teatrino sara e MG.
    Però almeno Sara hai capito il motivo per cui nessuno risponde, ed è la seconda motivazione che hai detto.

  5. 1085
    sara -

    Si vede che nessuno di voi ha provato sulla pelle quanto si sta male. Agli uomini do il solito consiglio,sposate mammà se non siete capaci di dirle di darsi una ridimensionata..a rossana dico che non mi pare dover accettare tutto il pacchetto. Per quale motivo devo farmi maltrattare a gratis da gente ignorante,cafona e chi piu ne ha piu ne metta?non vedo il motivo.

  6. 1086
    sara -

    @rossana “NON SI CHIEDE AD UN FIGLIO DI FARE QUELLO CHE NON SI SENTE DI FARE?” tu non vorresti essere difesa dal tuo compagno se sua madre ti aggredisce gratuitamente? Non mi pare di aver detto che la deve ammazzare..ma chiedere di farci due chiacchere è una richiesta cosi inaccettabile?! Sentire cosi da una donna mi fa restare allibita. @condor.non mi sembrava un teatrino..ma forse tu sarai un mammone incallito che fa maltrattare la compagna dalla madre,e magari le dice pure brava!! Non cè altra spiegazione dato che non mi pare di aver fatto una richiesta assurda se cerco pace e non voglio essere insultata a gratis. Ci arriva anche un bambino alla logica che maria grazia ha espresso perfettamente..@alessando invece ha capito la questione.

  7. 1087
    rossana -

    Sara,
    allibisci pure, il più tranquillamente possibile. a mio avviso, la relazione con la madre del tuo compagno te la dovresti gestire e regolare da sola.

    comunque, ripeto: le mie sono soltanto opinioni personali, che lasciano il tempo e le situazioni che trovano.

  8. 1088
    Golem -

    Sara, certo che non c’è nessun pacchetto da accettare. Si sposa un uomo non il suo albero genealogico. Ma qui si discute per “posizioni” non per logica.
    Qualunque uomo degno di questo nome difenderebbe la propria compagna se aggredita. Da chiunque.Non se ne dovrebbe neppure discutere.

  9. 1089
    ets -

    @Rossana come sempre è quella più equilibrata.

    @Sara io ne sono stato fuori all’epoca, e per questo attaccato più volte e mollato, perché non sono nato per sguazzare nelle beghe paesane tra suoceri, nuore e cognate. Per carità, non è che me ne frego, me ne stra-frego.
    E però non misi mai in discussinoe il rapporto nè ho mai cercato tradimenti. Garantivo piuttosto che la ns vita sarebbe stata indipendente dal volere di mia mamma, come allo stesso tempo io sarei stato indipendente dalla sua famiglia. Perché so che le famiglie sono causa di rottura e dunque quanto più distanti si sta meglio è. Chiedevo solo comprensione per una donna anziana e fiducia in me. Spiegate le mie agioni aggiunsi una delle ultime sere che la vidi, che mai e poi mai avrei litigato con la mia famiglia nè messo in discussione il mio rapporto con loro. Perchè volevo vivere tranquillo.

    E invece Nada. Bisognava per forza litigare e fare le tragedie greche. Ma per carità.

  10. 1090
    rossana -

    Ets,
    grazie per la comprensione. se condivido quanto viene affermato, sono in cerca di consensi. le poche volte che, invece, non posso che dissentire, vengo accusata di esprimermi per partito preso.

    conservare l’indipendenza in tutto e per tutto in casa propria e dosare le presenze all’esterno è, a mio avviso, il giusto modo d’intendere la coppia. gli attriti di cui possono risentire gli elementi “acquisiti” nell’inserirsi negli opposti clan non dovrebbero gravare più di tanto sulla persona (uomo o donna) che si afferma di “amare”.

    non è necessario diventare “pappa e ciccia” con i nuovi parenti, se non si è inclini in tal senso: basta trovare il punto d’incontro che non impone al partner di mutare i propri affetti, né di essere spinto a prendere posizione a favore dell’uno o dell’altro, SE non si sente istintivamente di farlo. il rispetto della libertà soggettiva per me viene prima di tutto.

    nella mia famiglia d’origine per decenni è stato accettato (o meglio subito) un essere decisamente impossibile, da ogni punto di vista, tanto la sua debordante personalità era dissonante per l’intero ambito famigliare. lo si è fatto perché sua moglie, con cui si era in relazione parentale prima che lo incontrasse, era da tutti più che amata. si taceva o si faceva bella faccia a cattivo gioco per non dar dispiacere a lei, anche in circostanze, come in un pranzo di nozze, in cui è stato necessario l’impegno di parecchi invitati per contenere il grand’uomo. ci sono molti modi di dimostrare amore, e questo non è che uno dei tanti, sia da parte della suocera che della nuora.

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