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Essere lasciati è dura per tutti. Per me lo è ancor di più

di Croce

Ci avevo messo 26 anni per trovare la mia prima ragazza. Che volete che vi dica. Sarà che non sono il  massimo della bellezza, sarà che con le donne non ci so fare oppure sarà perchè non avevo mai incontrato la donna giusta. Fatto è che per dare il mio primo bacio e per fare per la prima volta l’amore ho dovuto aspettare 26 anni. 

Sono stato con lei dal 2009 fino all’altro ieri. Sono stati gli 8 anni più belli della mia vita. Lei mi ha reso felice, mi ha fatto stare bene, mi sono sentito amato e grazie a lei ho imparato ad amare. Come ovvio che sia sono tantissimi i ricordi che ci legano, tutte le cose che abbiamo fatto insieme, i viaggi, le gite i luoghi visitati. ovunque mi giri vedo ricordi che fanno male. Pensare che fino  a qualche settimana fa stavamo progettando le vacanze insieme mi lacera il cuore.

Poi quella maledetta crisi. Prima una piccola litigata, poi lei viene a sapere che le ho detto una piccola bugia, ed ecco poi i silenzi, le serate fredde…fino ad arrivare a quella fatidica frase: “non chiedermi perchè, ma ho bisogno di una pausa di riflessione”. Tutto crollato nel giro di tre settimane. 8 anni di storia, 8 anni di vita, cancellati in 3 settimane.

Tutti noi nella vita abbiamo subìto il dolore di essere lasciati, magari anche dopo tanti anni di storia e immagino sappiate il dolore che uno prova in quei momenti. il web è pieno di storie simili alla mia. Nei racconti disperati di chi viene lasciato mi ci rivedo in pieno, parola per parola. 

Ma per me è diverso. Per me è peggio. perchè io ho perso l’unica donna che ho avuto  nella mia vita e sinceramente non riesco minimamente ad immaginarmi alla prese con una nuova storia, con una nuova donna.

Mi ritrovo a 34 anni con il mondo che mi crolla addosso, messo nudo difronte alle mie paure, alle mie insicurezze. Mi sento inutile e solo, anche se solo non sono. Gli amici da cui ripartire ce li avrei anche…ma da dove riparto?? Da dove??? ritornare alla vita da adolescenti?? a frequentare pub? a conoscere ragazze in disco, che magari c’hanno 15 anni meno di me e manco mi cagano? No no..per favore…che Dio me ne liberi e scampi…Piuttosto preferisco la solitudine, la silenziosa  e dignitosa solitudine.

La mia vita è stata sempre così fino a 26 anni, fino a quando nella mia vita è arrivata lei. Sempre alla disperata ricerca di un amore, di una ragazza che mi amasse. Ogni nuova conoscenza era una  speranza che puntualmente veniva disillusa, ogni volta un rifiuto.

Quindi io non ho perso solo la mia ragazza dopo tanti anni di storia. Ho perso l’unica donna che mi abbia mai amato in vita mia, e questo aumenta nettamente il dolore. 

Lei dice di essere in pausa di riflessione.. Ma io a questa pausa non credo. secondo me la decisione l’ha già presa e io non ho neanche il coraggio di chiederglielo. troppo codardo, fino all’ultimo, fino al midollo…è la storia della mia vita. 

Lettera pubblicata il 28 Maggio 2017. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Micaela -

    Ciao Croce, non sai quanto ti capisco, sto male quanto te. La pausa di riflessione è sempre già una scelta serve solo a fare meno male secondo chi lascia. Non sei un codardo, non sei un vigliacco, non sei un fallito sei solo innamorato e con il cuore spezzato.

    Se ti ha amato davvero dopo la crisi tornerà. Ma non puoi vivere nella speranza che lei torni, devi andare avanti. Io sto andando avanti per finta è chiaro che vedo il mio ex ovunque, che piango quando sono sola anche se è passato già un mese e mezzo, che muoio dalla gelosia nel vederlo felice e nel vederlo fare tutte le cose c he “odiava” come andare in discoteca o al mare con altre donne,mentre io sono a casa in situazione familiare particolare.

    Eppure quando fingo con me stessa di essere andata avanti sto meglio. Un giorno è solo un’ora, poi due, poi piano piano migliorerà sempre.

    Posso darti dei consigli per quanto possa esserti utile: 1) Non ripercorrere la tua storia tutto il giorno pensando dove hai sbagliato (non è questo il momento non analizzeresti in maniera lucida)

    2) non sentirti sbagliato, brutto, noioso. Ti ha scelto per otto anni dico otto così come sei quindi non sei tu il problema.

    3) Quando pensi a lei cerca di cambiare il soggetto del pensiero, all’inizio sembra impossibile poi funziona.

    4) Dedica tempo a te stesso e frequenta luoghi di aggregazione, facce nuove ti faranno pensare meno a lei

  2. 2
    Rossella -

    Ciao,
    io penso che il linguaggio dell’amore sia molto misterioso. Le incomprensioni dipendono dal fatto che la parte logico razionale ha bisogno di superare i segni di quella ostile incomprensione che nasce dal confronto con un universo opposto a quello del quale facciamo parte. Nell’ultimo anno mi sono appassionata alla storia di una famiglia genovese che riesce a rappresentare i precetti della vita cristiana con un’immediatezza diversa da quella di coppie in cui la componente aristocratica è più marcata. Mia madre ha una natura più aristocratica. Questo significa che alcuni modi di vedere che si sono consolidati negli anni sessanta la rendono naturalmente più realista. Ma si tratta della sua natura. In questo caso da donna ti potrei dire che per accettare l’idea che un uomo si sente amato da me dovrei fare pace con il pensiero che lui non mi fa mancare niente o dovrei avere dalla mia il temperamento di mia madre; la quale, per dirti, sembra molto restia all’idea di fare una fuga d’amore con mio padre. La sua sobrietà la rende una donna consapevole dei propri limiti. Le incomprensioni che possono nascere in una coppia dipendono dal fatto che ci sono uomini che più di altri avvertono un atavico bisogno di metterti a conoscenza del fatto che non ti fanno mancare niente. Lo fanno per scongiurare situazioni di questo tipo, non per altro.

  3. 3
    Rossella -

    PS Per questa ragione resto rapita da certi modi di donna, tipici della nobiltà, di dare corpo a quella che sostanzialmente resta una fantasia. Nel tuo caso, proprio perché sei figlio di una generazione fondata sull’immagine, la naturale insicurezza rende il discorso ancora più complicato. Ti dico che per farsi piacere un uomo bisogna trovare in lui qualcosa di bello.
    Ti auguro buona domenica!

  4. 4
    Regina Incoronata di Splendore -

    Io sono stata lasciata a quasi 6 anni. E non è più tornata!!! E che dovrei dire!? È dura?! Era il mio amore, eravamo innamorate e lei mi ha lasciata, davanti ai miei occhi, accarezzandomi mentre mi lasciava! Ho fatto una strage, ma lei non l’ho più rivista! Lei! Lei che mi ha lasciata! Lei che era mia! Tutta mia! La toccavo e la conoscevo! Era bella, colta e solo mia! E mi ha lasciata come un cane! Io ero bella, capelli lunghissimi! Intelligente! Giocavamo! Ci abbracciavamo! Lei era me e io ero lei! E mi ha mollata! Capito?! Non so se rendo! E senza una ragione né appello! Da allora non ho mai più amato una creatura in vita mia!

    Lei era perfetta, mai una parola fuori posto, colta e dolcissima. Bella. Tutta per me. Era! Appunto!

  5. 5
    Harlock -

    “Sempre alla disperata ricerca di un amore, di una ragazza che mi amasse. Ogni nuova conoscenza era una speranza che puntualmente veniva disillusa, ogni volta un rifiuto.”

    Parole tue, e qua sta il problema.

    Finchè tu avrai l’atteggiamento del “disperato cercatore”, vedo arduo trovare chi ti possa amare sul serio: quando sarai davvero consapevole di te, allora la ricerca potrebbe diventare incontro, e là le cose funzioneranno.

    In bocca al lupo

  6. 6
    vinile -

    Non so se riuscirò ad essere consolatorio (e forse nemmeno voglio esserlo), ma ti assicuro che la tua situazione non è differente da quella di tutti gli altri di cui hai letto le storie. Non è diversa nemmeno dalla mia che ho una manciata di anni in più di te e qualche storia in più alle spalle.
    Lo stato in cui ti trovi non dipende dal fatto che lei sia stata il tuo primo ed unico amore, staresti così anche se avessi avuto altre relazioni prima. L’unico caso in cui non si sta male è quando non si è innamorati.
    Non fraintendere il mio tono, ma togliti l’aura di “afflitto speciale”… l’unica attenuante che ti concedo, se me lo permetti, è che forse ti manca l’esperienza per affrontare queste cose, ma si impara in fretta (non fosse altro che per spirito di sopravvivenza). Ovviamente non si impara a non stare male, magari fosse così! Io per primo mi sfogo su queste pagine ogni tanto. Si impara che tutto passa e che la vita ci riserva sempre delle soprese. Si impara a sopportare il dolore finchè non svanisce. In poche parole si impara a guardare avanti. Ricorda che nulla è per sempre, meno che mai in questa nostra epoca. Essere rimasti single fino a 26 anni non significa assolutamente nulla, anzi, per certi versi potresti avere più esperienza tu con una sola relazione durata otto anni rispetto a chi non riesce a far durare un rapporto per più di qualche mese.

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