Esami clinici, basta attese da terzo mondo
caro ministro Brunetta
non le sto a elencare quanto apprezzi il suo lavoro, solo un commento: era ora!
Vado subito al concreto come piace a noi veneti (abito a Caorle).
Mi permetto di suggerirle un metodo efficace per dimezzare le attese, da terzo mondo per l’appunto, per gli esami da sostenere presso gli ospedali Italiani, nostro poco invidiabile primato.
In modo semplicistico credo essi possano essere sostenuti anche durante la notte: perchè non adoperare quelle tanto costose macchine magari alle 11 di sera piuttosto che alle 4 del mattino?
Sono certo del fatto che ben volentieri chi avesse una prospettiva di attesa per un esame di 4 mesi o più sarebbe ben lieto di fare una levataccia per avere un esito in tempi non biblici e soprattutto non dovrebbe forzosamente sostenere lo stesso esame a pagamento; tutti conosciamo il businness che c’è sotto. Mi astengo da commenti.
Certamente la strada non sarà facilmente praticabile, mi immagino per gli addetti ai lavori: medici infermieri ecc. ma vista l’importanza della cosa penso sia corretto che ciascuno faccia la sua parte. Questa lettera è solo uno spunto di riflessione e sta a Lei soppesare la validità della mia idea.
con stima
Giorgio De Mattia
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