Era solo un gatto,
un gatto comune che faceva cose comuni; ma le faceva con me.
Tre giorni fa a quest’ora era calda e morbida, al sicuro, felice. Era dove doveva essere, dove avrebbe dovuto essere per tanti anni ancora: con me. Io la portai in questa casa otto anni fa e io l’ho messa nella sua tomba, ieri mattina, con le mie mani.Come era e come doveva essere.
Glielo avevo promesso, che finché sarebbe stata con me non avrebbe conosciuto paura o solitudine, non avrebbe avuto fame o freddo ma non ho potuto fare altro per lei, ieri mattina, che metterla a dormire per sempre in quella buca. È andata troppo lontano perché io possa proteggerla, troppo lontana da me! Non la riesco più a trovare. Ovunque sia, se ancora è, non posso più tenerla sicura e al caldo, non posso più nutrirla e pettinarla, non ha più nessun uso del mio amore. E io mi sento così inutile e sola.
È assurdo? È ridicolo? Mi vergogno anche io, non credete, infatti scrivo qui e non ne parlo, perché era un gatto, capite, era un gatto qualunque, era un gatto perfetto. Non posso dire a nessuno che mi ricordo il suo profumo, il profumo del gatto di casa è la cosa più bella dell’universo. Sa di qualcosa di caldo e piccolo e vibra di fusa, nessun dolore era troppo grande in quel profumo, nessun problema irrisolvibile quando ascoltavo quel rumore. È stata mamma per me quanto io per lei. Non posso piangere se vedo qualcosa che me la ricorda e dire ” scusate, scusate. È morto qualcuno, qualcuno di importante per me. Capite il mio lutto”. ma È SUCCESSO. È morto qualcuno ed era il mondo, il centro del mio piccolo mondo fatto di amici, università, casa e quella casa aveva un cuore, un unico cuore vibrante ed era lei e ora non c’è più, non esiste più e la casa è diventata fredda, gelida, gelata, inospitale. Nessuno parla. Non sappiamo bene cosa dire. Mio padre ha comprato del cibo per gatti ma il gatto non c’è. Si era dimenticato che fosse morta. Nessuno sa cosa dire. Lei era qui fino a poco fa, dov’è finita? Sapere che è morta è diverso da sapere sapere che è morta.
Era di fianco a me. Sapete come si respira? Uno, due, uno, due…così facilmente come si respira lei è morta. Ha smesso di farlo. Fine.
Otto anni, 365 giorni per anno. Sono circa 2’900 giorni. Sono 2’900 giorni in cui ho vissuto con lei e ora sono tutti in quella buca orrenda e irregolare che abbiamo scavato con un badile perché non avevamo la vanga e che ora è la sua ultima culla. La guardo dalla finestra e penso che alla fine, se tutto deve finire così, se era destino fin dal primo momento che un giorno di febbraio avrebbe smesso di respirare di fianco a me, nel mio letto, nel posto più sicuro che avesse mai conosciuto, allora che senso ha avuto il mio cercare di proteggerla? Il mio amarla? Che senso ha avuto.
Era solo un gatto, uno qualunque, preso da una strada qualunque e seppellito in una buca qualunque di un giardino come qualunque altro. Le persone muoiono nella stessa maniera e a volte non vengono piante nemmeno la metà, lo so. Ci sono cose più gravi, so anche questo, i bambini hanno il cancro e le mamme muoiono e muoiono anche i papà e tutti, tutti hanno qualcuno per cui piangere. Il mio dolore non è nulla e non pretendo che lo sia.
Ti dico fai buon viaggio, ma il viaggio è finito e ora dove cammini, io non posso seguirti…
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Categorie: - Me stesso
Quando manca il proprio animale è un dolore enorme che spinge sempre a pensare di non averne mai piu,ma la malattia è un esperienza ancora peggiore alla quale spesso si assiste pressoche impotenti visto che non possono parlare e mica sempre i veterinari ci capiscono qualcosa.a volte si soffre di piu che x la perdita di una persona che magari qualche carognata in vita sua l’ha fatta,quindi non mi vergogno a dirlo,ci sono passato diverse volte ed è davvero straziante,ma passerà come ogni altra cosa.
Ciao, posso capire il tuo dispiacere perche’ ho avuto un gatto 22 anni e quando e’ morto ho pianto come se fosse mio fratello.
Passera’, se vuoi prendine un altro e forse starai meglio.
in bocca al lupo !
Mi dispiace. Non é assurdo che tu ti senta cosí. I cani e i gatti sanno starci vicino in un modo davvero speciale. L’unica cosa che mi sento di dirti é che in realtá noi non sappiamo cosa succeda dopo e che se riuscissimo a rivedere l’idea che abbiamo del dopo forse non soffriremmo cosí tanto. Certo, una persona o un animaletto ci mancheranno sempre comunque al non essere piú di fianco a noi nel senso fisico, peró..
Nella vita non ci è dato sempre di scegliere. Ad uno ad uno ho visto tutti i miei sogni concretizzarsi e mi è passata la voglia di sognare perché ho capito che non è possibile ottenere tutto quello che ci serve per essere felici e appagati da noi stessi. Bisogna prepararsi ad affrontare il distacco senza perdersi d’animo, per quanto questo possa sembrare difficile. Bisogna accettare quello che la vita ci presenta. Da quando ho trovato la persona che stavo cercando ho capito perché una persona che sembra indispensabile, perché rappresenta il diritto divino naturale e la legge divina, viene trattata come un animale domestico. La sua idea mi ha accompagnato per tutta la vita, ma non riuscivo ad immaginarmelo perché per me lui era un suono. Di fatti ho sempre pensato che avrei sposato un abitante della regione Lazio, possibilmente romano da almeno sette generazione. Fantasie di bambina. Prima di conoscerlo mi sono innamorata di un ragazzo di Roma che vedevo tutti i giorni, credendo che si trattasse della stessa persona. In effetti si somigliano, ma non è la stessa cosa.
PS Mi rendo conto che per chi mi legge tutto ciò potrebbe sembrare paradossale perché i più intendono l’amore come una cosa che si deve fare e non apprezzano un semplice batticuore “senza fatica, senza una data, senza invadenza”. Un gioco casto che serve ad arricchirsi interiormente in attesa del grande giorno.
Questa lettera, per chi ama gli animali, è di una tenerezza e bellezza rare.
Mi unisco al tuo dolore e voglio dirti che le domande che ti poni – in riferimento al senso di tutto questo – hanno la risposta nei giorni d’amore che hai passato in sua compagnia.
Un amore, che sia per una persona, o che sia per il “nostro” animaletto, sarà sempre parte di noi, resterà sempre conservato nel nostro cuore…
Adesso questo ti sembra poco, ma vedrai che con il tempo questo poco sarà tutto ciò che ti basterà per ricordarlo con un sorriso.
Xavi,
vero: tutto quello che hai vissuto in positivo, in qualunque circostanza e in qualunque tipo di relazione, sarà qualcosa di raro e prezioso, da conservare nel proprio intimo, senza nemmeno fare la fatica di fissarlo in memoria, in quanto già inciso da sé nel profondo. è il meglio che si possa trarre dall’esistenza.
a mio avviso, però, oggi si dà troppa importanza agli animali domestici, rifuggendo in essi dall’approfondimento di rapporti più intensi e più complessi con gli esseri umani. e accade spesso che si vizino oltre il necessario, dando loro priorità pratica rispetto ad aiuti economici che si potrebbero destinare a persone sofferenti e carenti dell’indispensabile per sopravvivere.
affetti forti e semplici che si giustificano a fine vita ma che diventano quasi una fuga per i giovani, che dovrebbero intrattenere più proficue relazioni sia con i coetanei che con i famigliari. anche quelli non ci saranno per sempre…
Non sono d’accordo Rossana,io mi occupo del mio animale perche è un impegno che ho preso e lo voglio portare avanti nel migliore dei modi e a spese mie e non destino un bel niente agli altri primo perche pago gia le tasse affinche lo stato si occupi anche di chi è in difficoltà,secondo perche a me non mi aiuta nessuno,terzo perche quando l’ho fatto sono stato ricambiato con una pugnalata alle spalle alla prima occasione utile,quindi che vadano tutti a farsi fottere
Angwhy, comprati “Malomondo” di Giovanni Soriano, che di recente ha scoperto con sommo gaudio anche il nostro Professore. Troverai riscontro alle tue esperienze in ambito…umano.
Angwhy,
mi dispiace che ti senta così amareggiato da tutto e da tutti ma ne comprendo le ragioni, e rispetto la tua opinione.
anch’io amo molto gli animali, specie quelli da compagnia, pur non volendo considerarli alla stregua di esseri umani.
e… talvolta… mi piace esprimere punti di vista dissonanti da quelli al momento maggiormente condivisi…