Ciao a tutti.
Non so bene nemmeno io cosa scriverò, sento solo il bisogno di farlo e forse ritrovare in me quelle risposte che non ero in grado di darmi e che per questo motivo credo abbiano condizionato tutto il resto della mia vita..
Credo capiti a tutti di desiderare di poter tornare indietro e come un nastro tornare a fermarsi proprio li per cambiare ciò che in quel momento stava accadendo, dentro di noi..
Ho due episodi in particolare, avvenuti entrambi all’età di 11-12 anni,
Ero a scuola, alle elementari e mi ero innamorato (se così si può dire) di una bambina ma ero timido e non mi sono mai fatto avanti.. quel giorno ero seduto sul banco e di fronte a me c’erano in circolo un gruppetto di altri della classe e proprio davanti a me c’era questa bambina con una sua compagna, quest’ultima molto vivace a differenza di quella di cui ero innamorato che era invece un tipo molto riservato, così quella vivace, che si chiamava barbara comincio a “stuzzicare” ammiccandomi e provocandomi, dando delle pacche al sedere all’altra che si chiamava alessandra e mi ricordo ancora le sue parole che più o meno dicevano cosi; e dai, e tocca, che aspetti ecc.. insomma, nonostante l’età era già chiaro il messaggio che entrambi in maniera complice mi avevano inviato.. fatto sta che rimasi li dov’ero e mi ricordo pure una certa frustrazione.
L’altro episodio si presento in vacanza e un giorno tre amichette presero me e mio cugino e ci dissero che volevano sapere da noi chi ci piaceva di loro.
Anche in questo caso a me piaceva molto una di loro, così un po’ come fanno i bambini decidemmo a mo di votazione quale fosse stata la coppia prescelta.
La ragazzina che piaceva a me piaceva anche a mio cugino e lei dovette decidersi chi dei due si sarebbe messo con lei.
Dopo vari ripensamenti scelse me ed io da quel momento in poi non so cosa mi successe e mi sentii bloccato a tal punto che mi ero chiuso in me stesso senza riuscire a capire cosa mi frullasse veramente in testa.. A riguardarlo ora sentivo come un senso di vergogna, come se non avrei avuto il diritto di godere della sua intimità tanto desiderata prima, mi domando pure se quella povera bambina non abbia a sua volta ricevuto da me qualcosa che non gli sia rimasto in seguito, che non l’abbia fatta sentire male dentro..
Questi sarebbero i due episodi che nonostante siano passati tanti anni, rimangono dentro di me come qualcosa di indelebile e chissà forse davvero mai risolto.
E mi domando; per quale motivi, quali le cause scatenanti che non mi hanno fatto avere poi quell’amore per me stesso che sarebbe stato giusto avere nei miei stessi confronti?.. perché credo proprio di questo si tratti.
Ed è incredibile come poi, quelli che sembravano episodi “innocenti” in realtà nascondevano un virus che avrebbe coinvolto in seguito tutto il resto della mia vita..
Non so se alla fine raccontare tutto questo abbia un senso, quello che so e che mi rimane è un’amarezza di fondo che non riesco a cancellare nonostante la mia età attuale…
Grazie per avermi letto.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Me stesso
hermes,
ho letto con interesse il tuo post, che però non saprei commentare.
credo di aver capito che conosci molto bene la ragione per cui questi episodi si sono fissati così chiaramente nella tua mente.
se ti va di estendere il discorso, forse potrò darti un’interpretazione dall’esterno… potrebbe trattarsi di un aspetto caratteriale o di un atteggiamento determinato dall’educazione o dall’ambiente familiare…
ciao rossana,non avrei nessuna difficolta a continuare ad estendere il discorso,mi
chiedo pero quanto possa effettivamente servire..la verita e’ che la mia vita e’ un
autentico casino dall’inizio e come quasi sempre succede se ridi e sei contento
tutti vogliono avvicinarsi,invece al contrario intorno trovi solo terra bruciata..si
sente dire in fondo che e’ giusto cosi,che le cose funzionano in questa maniera e
fino a un certo punto lo capisco,pero mi chiedo pure se in realta tutti noi non
dobbiamo fare altro che metterci una bella maschera a copertura del nostro vero
volto,di quelle col sorriso stampato davanti e fare la nostra finzione su questo
palcoscenico..peccato che non ne sia proprio capace,forse sarebbe stato
meglio,mi sarei così adeguato e da quello che pure mi risulta vanno appunto
avanti coloro che meglio sanno adeguarsi..forse sono un disadattato alla
tormentata ricerca della propria strada,perdendo le tracce originarie chissa da
quanto tempo e chissà dove.
si quella delle origini appunto sono cose che ho pensato anch’io,non a caso forse
mi ritornano episodi di quel genere con un loro significato,mi sento dire che il
passato e’ passato ed e’ inutile rinvangarci sopra e che si guarda avanti,pero come
cambiano le prospettive!…da giovanissimi uno nemmeno ci sta a pensare a questi
discorsi,sembrerebbe come avere un infinita di tempo a disposizione,per
progettare,desiderare,un po come un missile lanciato nello spazio con il motore
che gira a tremila,per vincere la forza di gravita,poi a un certo punto questa
spinta s’affievolisce,il motore si spegne o quantomeno sta al minimo ed entrano
in azione le forze gravitazionali,le uniche che continuano a darti quel po di
slancio necessario per la forza stessa d’inerzia..
chissà se non stia dicendo delle cazzate gigantesche..alla fine di tutto questo
discorso strampalato che me venuto non sono così riuscito a dirti nulla di più
chiaro e specifico ma e’ esattamente quello che provo..
ciao hermes,
cerco di risponderti con ordine, nei limiti delle mie capacità.
se questi vissuti non ti si ripresentassero con una certa continuità e non ti creassero una sensazione di disagio, non li avresti descritti qui. visto che hai sollevato il coperchio, tanto vale, a mio avviso, cercare di capire cosa contiene la pentola, sempre se ti va.
quando alcuni espisodi ci ritornano in mente da svegli, sono come i messaggi ripetitivi che ci giungono in sogno. entrambi provengono quasi sempre dall’inconscio e ci invitano ad affrontare certi nodi della nostra esistenza per poterli poi, se si riesce, superare. a me è successo di recente, e per questo mi sembra di conoscerne il meccanismo.
quanto alle maschere, sarebbe così bello non portarne nessuna. sto tendendo a questo obiettivo negli ultimi tempi, anche se per ora ritengo di essere a metà percorso, nel senso che non indosso più una maschera ma che ancora nascondo i miei aspetti più intimi dietro alcuni veli.
normale, e pure maledettamente umano, che si sia contornati da amici quando si è in festa e lasciati soli nel dolore. secondo me, è perchè è molto più facile comunicare la festa che il dolore. qualcuno ha scritto che tutte le famiglie felici si assomigliano, mentre nella tristezza ognuna è diversa. molto vero, a mio avviso.
quanto poi alle carte che si sono date ad inizio di partita, già si sa che non sono uguali per tutti, anche se l’insieme complessivo quasi certamente resta abbastanza equilibrato per ogni singolo individuo.
a volte sono chiare, a volte confuse. in questo ultimo caso è molto più difficile prevedere l’evoluzione del gioco, perchè sempre di gioco si tratta, anche se tendiamo a prenderlo troppo sul serio.
è vero che il passato è passato ma nel passato ci sono le radici del futuro. essere disadattati e incasinati, ed esserne consapevoli, significa aver percorso già gran parte della strada per star meglio, per lo meno con noi stessi. certo che ci vuole impegno e fatica per arrivarci del tutto, mai in modo stabile, e dipende quasi esclusivamente da noi volerci impegnare o meno…
te lo dice una che è partita malissimo, ha fatto un mare di errori, non ha più futuro, ma sta, a poco a poco, passo dopo passo, cercando come una funambola di trovare un qualche, anche temporaneo, equilibrio emotivo…
..ti farebbe piacere leggermi con piu dettagli sulla mia vicenda personale?
se lo desideri,questo e’ il mio indirizzo:
delfino0269@gmail.com
hermes,
ok… mi metterò in contatto con te quanto prima.
a presto…