Non scrivo per parlarvi di me, ma per sapere qualcosa di voi. Qual è stata un’esperienza/film/libro che vi ha cambiato la vita? Come vivevate prima e quali vantaggi vi ha portato il cambiamento? Avere un confronto con altri potrebbe aiutarmi a capire cosa cambiare della mia di vita.
Grazie a chi risponderà 😊
Lettera pubblicata il 20 Gennaio 2021. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Lalli96.
“il viaggio dell’anima” di M Newton (che è uno psicologo ipnotista) dove è descritto quello che succede FRA le vite.(si trova gratis con google)
Mi ha cambiato la prospettiva sulla vita completamente e io sono una persona razionale con un PHD scientifico !
Ho cercato e trovato delle conferme in altre culture e libri del tutto scorrelati.
Destiny,
grazie per la segnalazione e per le indicazioni di come reperire il testo.
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Lalli,
non ho avuto né libri, né film, né esperienze che mi abbiano potuto cambiare la vita.
ho vissuto anche troppo intensamente nel primo mezzo secolo di vita e alquanto isolata, per mia scelta, nei due decenni successivi. ho letto molti libri e visto molti film, ma niente ha avuto per me particolari evidenti effetti incisivi.
tutto si è svolto secondo le mie esigenze interiori e in accordo con le diverse circostanze del momento.
a volte un po’ mi dispiace che sia così, ma così è stato… niente folgorazioni sulla strada di Damasco!
Mah… leggere e molto importante. Ma un libro o un film, per quanto interessanti, possono arricchirti di punti di vista e contribuire migliorarti. Le esperienze ci possono indurre a cambiarci. Ma difficile pensare che singole letture o esperienze possano cambiare radicalmente la nostra vita.
Mumble…vediamo…
“It” di Stephen King a 12 anni perché mi ha fatto innamorare della lettura;
“I quattrocento colpi” visto a scuola alle medie perché mi ha fatto scorgere un mondo;
“Tokyo blues” di Murakami perché rappresenta i miei 20 anni;
“Matrix” perché mi ha fatto scegliere la tesi;
“L’attimo fuggente” perché mi ha fatto scegliere il mestiere;
“Creature grandi e piccole” di James Herriot perché mi ha fatto capire di aver preso la strada giusta.
Moltissime cose hanno contribuito a cambiare gradualmente la mia vita e il mio modo di pensare. Libri, film, viaggi e, soprattutto, la conoscenza e la frequentazione di altre persone. Nessuna di queste cose però ha mai cambiato la mia vita da così a così. Sono sempre stati dei cambiamenti piccoli e graduali, come immagino avvenga alla maggior parte delle persone. Se mi capita o assisto a qualcosa in contrasto coi miei pareri e il mio modo di pensare precedente, credo di seguire inconsciamente il pensiero hegeliano tesi – antitesi – sintesi. Così avviene la maturazione di molte persone.
Ritengo ci siano poi anche persone che subiscono un fatto che fa loro cambiare drasticamente modo di pensare, senza dubbio. Ma si tratta di persone che subiscono esperienze scioccanti, di solito negative, che le segnano profondamente. Non essere tra queste, credo che sia stata quindi una fortuna. Saluti.
Suzanne,
sei stata fortunata o molto ricettiva. ti “invidio” gli ultimi tre. cercherò “Creature grandi e piccole”, che un po’ m’intriga…
per i primi, invece, potrei trovare dei paralleli, senza che però questi mi abbiano cambiato più di tanto il successivo percorso.
“I Tre Porcellini”. Sia il libro che il film.
Rossana, per me è naturale collegare libri, film o colonne sonore a parti importanti della mia vita, perché spesso ne definiscono i contorni o comunque contribuiscono a creare quella che posso definire la mia identità. Ricordo perfettamente le sensazioni legate a ogni libro, film o cd che in qualche modo si è impresso nel mio animo. L’ultimo rappresenta il mio presente, la mia attuale idea di felicità e sono felicissima che a regalarmelo sia stato proprio colui che mi sta accanto. Lo considero come un segno…
Film o libri che mi abbiano cambiato la vita non ci sono stati, ma, al contrario, ho scelto di guardare film e libri perché trattavano argomenti di mio interesse.
Wall Street con M. Douglas l’ho visto quando facevo già la mia attività sui mercati finanziari. Quindi non è stato il film ad interessarmi alla finanza, bensì il contrario.
Cambio argomento: interessandomi di storia, di guerra e, tra queste, della guerra civile americana, a otto anni lessi “Il segno rosso del coraggio” (questo segno è il sangue delle ferite di chi ha combattuto). Inoltre consiglio vivamente “Ritorno a Could Mountain”, con N. Kidman. A mia moglie non piacciono film di guerra dove si ammazzano. Nel 2004, quando è uscito al cinema, avevamo visto da poco “Master and Commander – sfida ai confini del mare”. La mia fidanzata (all’epoca non eravamo ancora sposati) mi raccomanda di non portarla a farle vedere film di pirati, di guerre, di battaglie e via dicendo. Le dico:”Tranquilla, Ritorno a Could…
Mountain è un film romantico”. Comincia il film con l’immagine delle trincee sudiste e la didascalia “Assedio di Petersburg, luglio 1864. Le truppe sudiste attendono di essere attaccate”. E già in quelle prime scene il film non prometteva di essere una commedia romantica.
Segue la carica della fanteria nordista e una scena di battaglia particolarmente cruenta, con i soldati che si ammassano in un furibondo corpo a corpo, calpestando i feriti a terra in pozzanghere di sangue. A quel punto la mia fidanzata mi lanciò uno sguardo arrabbiatissimo!
Alla mia fidanzata non è piaciuto, a me si. Quel film l’ho rivisto sette-otto volte. Chi lo ha visto? Vi è piaciuto?