Non sono un veggente, non ho la sfera di cristallo, ma ho del buon senso realista ed un po’ di esperienza di vita. Vi anticipo come finirà.
Tutti diranno di aver vinto, ma ai fini della composizione di un governo, risulteranno tutti perdenti.
Il silente Presidente, affiderà al Gentiloni dimissionario, il compito di governare per gli affari correnti sino alla formazione del nuovo governo.
Vi immaginate che i quasi 1000 neoeletti possano rinunciare a 5 anni sicuri di super stipendi, di benefit, quali posizione sociale, viaggi gratis in Italia, viaggi gratis all’estero con voli di Stato, assicurazione sulla vita, ristoranti gratis, palestra gratis, pied-à-terre a Roma pagato, assicurazione sanitaria omnicomprensiva per sé e per la propria famiglia, possibilità di sistemare figli, nipoti e amici in posti ben retribuiti, pensione di 3000 euro a 65 anni, ecc. ecc.?
Io no. Siate onesti e mettetevi un attimo nei panni di uno di questi neoeletti: rinuncereste voi a tutto questo bendidio?
Quindi il neo parlamento non si scioglierà, l’ennesima legislatura, rappresentante solo sé stessa, andrà avanti e ci sarà un governo che governerà.
Il punto è quale governo? Ci sono due possibilità.
Prima possibilità.
Tutti i capi partiti che oggi giurano e spergiurano che non faranno inciuci, dopo svariati mesi di consultazioni e contatti sottobanco, accampando la “responsabilità costituzionale” di dare un governo, si accorderanno, magari per un governo di scopo. Ci sarà un parlamento che dovrà legiferare per una nuova legge elettorale. Il silente (sempre per “responsabilità costituzionale”) Mattarella avrà raggiunto lo scopo di riconfermare il narcotizzante Gentiloni.
Seconda possibilità.
Se fallisse la prima possibilità, dopo parecchi mesi dalle elezioni, inizierà la stagione della transumanza. I neoeletti che non intendono rinunciare ai 5 anni di bengodi, si venderanno al partito che offre di più nel mercato delle vacche. Quindi il partito che ha comprato più neoeletti sarà in grado di esprimere un governicchio. I transumati si giustificheranno per il loro cambio di casacca con la solita “responsabilità costituzionale”.
Credo che la seconda possibilità abbia maggiori chance di spuntarla. E spiego il perché.
La prima possibilità, quella di un governo di scopo, come propugnato da Leu, per far scrivere dal parlamento una nuova legge elettorale, sarebbe la famosa goccia che fa traboccare il vaso. In altri termini continuerebbero a pensare ai “casi” loro. Gli italiani che già sono arrabbiati con queste classi politiche, sedicenti classi dirigenti, esaurirebbero la loro pazienza. Con tutti i problemi che ci sono, disoccupazione, futuro delle nuove generazioni, sicurezza, corruzione, disindustrializzazione, povertà, denatalità, ecc. ecc., è molto probabile che una discussione sulla legge elettorale faccia saltare la pace sociale.
Ed è ciò che la “classe dirigente” teme di più. Il popolo è meglio che resti “bue”. Credo, anche, che i politici più esposti incomincerebbero ad aver paura anche per la loro vita fisica, non solo per quella politica.
Di cuore mi auguro che il 5 marzo questa mia sommaria analisi possa essere smentita.
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Categorie: - Politica
A questo punto direi che dipende dalle condizioni meteo. Io non mi ammalo quasi mai, ma la settimana scorsa sono stata un po’ raffreddata… l’influenza mi rende pigra quando devo uscire. Gli anziani che vivono il voto in maniera religiosa si potrebbero sentire incentivati a restare a casa perché questi cali fisici calmano la coscienza. E’ una cosa difficile da spiegare. Io non mi ammalo perché vivo questo riposo e mi sento come anestetizzata. Un po’ spossata. Quando i sintomi si manifestano e mi preparo psicologicamente per andare dal medico tempo, uno, massimo due giorni e mi passa tutto. Ma non ho la responsabilità di una casa. I tempi di ripresa sono rapidi.
Vinceranno tutti e noi cittadini perderemo, come sempre, ci accontenteremo dei nostri smartphone, del nostro orticello, di guardare il riduttore di cervelli trasmettere programmi stupidi. Dopo le elezioni loro avranno vinto in blocco e noi aspetteremo le prossime elezioni per avere un’altra illusione. La gente vuole illusioni, odia la realtà, altrimenti non starebbe incollata a degli schermi e non barrerebbe caselle con disegnini e slogan convincenti. Bisognerebbe iniziare dalle basi, Orwell ci aveva avvertiti e noi invece ci siamo finiti nella sua fattoria degli animali e ci crogioliamo nel fango, per non dire altro. 1984.
Gughy, ce lo auguriamo tutti, ma servirebbe un miracolo