Elezioni alle porte siam pronti alla morte, siam pronti alla morte. Povero Mameli se sapesse che scempio di “CAVOLATE” è diventata l’Italia forse quel bel motivetto che ci fa da inno non lo avrebbe scritto proprio, si sarebbe messo le mani in quei quattro peli e sarebbe fuggito, via dai discorsi politici, apocalittici del presidente del consiglio e forse troppo poco convinti dell’opposizione. E si bisogna proprio dirlo, per vincere le elezioni ormai al politico italiano non basta più la brillantina e tanti colletti alti, si ricorre a tutto dall’apocalisse ai santi per finire alle offese reciproche, forse l’unica cosa esilarante che rimane nei dibattiti dopo il bilancio morti e feriti. Chi vincerà quest’anno le elezioni? Chi avrà fatto profezie più o meno nefaste da Nostradamus oppure chi avrà esaltato virtù di ex repubbliche piagnone? Noi poveri italiani ce lo stiamo chiedendo ormai da un pò rassegnati certi che tanto questi o quelli pari sono.
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