Si parla di STIGMA quando persone che hanno sofferto o soffrono di un disagio mentale vengono etichettate come “MATTE” dalla società. UN MARCHO INDELEBILE; che si sovrappone e soffoca la loro identità di persone e di cittadini.
Lo STIGMA ha agito da potente agente tossico, ostacolando la guarigione dello SPIRITO UMANO. Una persona stigmatizzata, vive con la fatica quotidiana il peso dell’esclusione degli ALTRI, essi non lo “accettano” e non sono disposti ad avere rapporti con lui su un piano di PARITA’. Lo stigmatizzato, a volte, si trova costretto a diventare un esperto “osservatore dei rapporti umani.” Passare inosservato per non rischiare di essere oggetto di Commenti e Giudizi.
Mi permetto di invitare tutti, “soprattutto chi quotidianamente si confronta con la sofferenza”, ognuno per la sua parte,con strumenti formativi e informativi, a favorire la cultura dell’accoglienza e ad essere sempre responsabilmente consapevole di come il mondo, incontrandoci, può cambiare in meglio o in peggio,in quanto OGNI nostro gesto non è MAI IRRILEVANTE.
FRANCA SCATTO
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Categorie: - Salute
il discorso di base è che le persone dovrebbero imparare a fregarsene dei giudizi altrui! Se uno si vuole abbastanza bene e si rende conto dell’ignoranza e mediocrità della maggior parte del popolo bue se ne frga del giudixio di questi poveracci.
chiaramente se poi uno ha invece dei problemi seri (come la schizzofrenia, manie di persecuzione, ansia da attacco di panico, depresisone genetica o post traumatica…etc etc) che magari potrebbero inficiarne di molto la qualità della vita…bisognerebbe che si sottoponesse a cure farmacologiche psichiatriche (magari spalleggiate da psicoterapie) per poter vivere decentemente ed iniziare un percorso di ricostruzione. Ma dek giudizio degli altri….ma chi se ne frega!!! di solito la superficialità e l’ignoranza regnano sovrani! queste persone devono solo imparare a stimare se stesse (e magari, se psichicamente malate per davvero, a curarsi, non tanto per il giudizio degli altri..ma per se stesse!)E che imparino a frequentare brave persone disposte ad aiutarle ed accettarle per come sono!
Se uno se ne frega degli altri,con chi vive? con se stesso?
Siamo obbligati ad interagire con gli altri e si viene trattati così come si viene considerati e ciò modella negativamente la nostra personalità.
Non si può avere a che fare solo con brave persone,i rapporti interumani non sono mai confinati in una cerchia di amicizie e conoscenze a chiusura ermetica.
Piuttosto,i cosiddetti esperti in materia, psicologi e psichiatri, dovrebbero insegnare a focalizzare l’attenzione su quei fattori sociali induttivi,spesso vere e proprie violazioni del codice penale, reati contro la persona,senza dei quali,indipendentemente dalla fragilità del soggetto o di qualsiasi accidente latente,i disturbi non nascerebbero o quantomeno non si esacerberebbero.
E’ molto comodo e sbrigativo attribuire una mania di persecuzione o una paranoia e risolvere il tutto con la somministrazione di qualche psicofarmaco.
I medici sanno benissimo che taluni disturbi possono essere indotti da particolari,criteriati e premeditati stimoli che si ricevono dalla società;o forse le persone ciniche e malvage non esistono?
Interrogato il morto,non rispose.