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Lettera pubblicata il 3 Giugno 2009. L'autore, deep, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Golem, è finita per colpa mia, perché in quel periodo ero in depressione (diagnosticata da medici), lui era sempre a casa mia era l’unica persona oltre ai miei genitori che mi è rimasta accanto in quel doloroso frangente (avevo perso tutte le amiche). Ad un certo punto io però avevo bisogno di confrontarmi da sola con i miei perché è nato un grosso contrasto con loro, ho detto a lui di allentare le visite per una settimana perché altrimenti era sempre presente nelle discussioni con i miei. Lui è diventato matto, mi tempestava di chiamate messaggi e, cosa più grave, continuava a chiamare i miei e ha chiamato anche mio padre mentre era a Parigi per lavoro, credendo che loro volessero allontanarmi da lui. Io mi sono sentita “sorpassata” e soprattutto inseguita quando non gli avevo assolutamente detto che volevo mollarlo, ma solo avere più spazio con i miei per chiarire. Lui mi ha amato tanto e anche io ho fatto lo stesso, lo abbiamo accolto in famiglia perché è un ragazzo con una famiglia difficile. Ma io avevo 18 anni e lui stava diventando troppo ossessivo, sentivo che quando sarei uscita dalla depressione le cose sarebbero cambiate, si potrebbe pensare che sono un’ingrata ed irriconoscente… Probabilmente è così ma tuttora ci diciamo che non ci interessano le colpe, ci restano solo ricordi intensi di gioia e dolore. Forse non c’è solo la persona giusta ma anche il momento giusto e devono coincidere, in questo caso non è successo.
Nevealsole,
“Forse non c’è solo la persona giusta ma anche il momento giusto e devono coincidere, in questo caso non è successo.” – molto vero, così com’è altrettanto vero che un’attrazione iniziale e un’ottima intesa sessuale non sempre si possono trasporre nella quotidianità. spesso l’accordo fra i temperamenti zoppica su altri aspetti… e a volte non si è in grado di reggere e/o di superare eventi imprevisti che incidono sul rapporto…
“Ma io avevo 18 anni e lui stava diventando troppo ossessivo”
Ciao Neveasole. Si capisce quanto tu sia sensibile, e il racconto della tua depressione conferma questa caratteristica. Se ti sono apparso sgarbato me ne scuso, ma credo di sapere quanto peso possono avere certi ricordi in personalità come la tua, e quanto possono condizionare i rapporto futuri, che poi, all’interno di un rapporto più maturo, in ragione dell’esperienza di vita che si aggiuge, possono limitarne lo sviluppo. Vita vissuta per me, indirettamente, con chi viveva il rapporto del presente con i fantasmi del passato.
Un grande amore è un’esperirnza relativa, che a18 anni ha un peso che 10 anni dopo non dovrebbe avere più. Quando si spera che la sopraggiunta maturità farà comprendere che quelli dell’adolescenza sono “esperimenti” condizionati da uno spirito che è più vicino alla fiaba che non alla realtà, dove l’amore invece si realizza diversamente. Mantenere il ricordo come riferimento “idealizzato” a cui puntare non è nè logico nè corretto nei confronti dell’uomo del “presente”, e in fondo neppure verso sè stessi.
Ti auguro di trovare un giorno il vero amore, e comorendee così quello che ho voluto dirti. Solo perchè è la sola cosa che posso fare essendo molto piu vecchio di te.
Ciao.