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Siamo due caratteri diametralmente opposti

di Berlin2.0.1

Volevo chiedervi un parere…

Sono fidanzata da quasi 3 anni con una persona 10 anni più grande di me, conviviamo da quasi 1 anno e ultimamente le cose si sono complicate. Io sono una persona chiusa, timida, difficilmente mi apro o sono propensa a nuove conoscenze! Al contrario lui è una bomba, non starebbe mai fermo, sempre in giro, ama stare in mezzo alla gente, fare le ore piccole..ultimamente, come già detto, le cose non vanno benissimo. Discutiamo spesso, ci siamo detti cose che prima non ci saremmo mai detti, sono uscite fuori cose strane, ma alla fine, ci amiamo troppo per lasciarci. Io sbaglio del mio, lo so..vengo coinvolta nelle sue cose, ma non sempre accetto di buon grado. Ma lui non prova a capire come sono fatta io, non lo concepisce. Siamo due caratteri diametralmente opposti, gli dico di lasciarci cosí trova una un po’ come lui, espansiva, aperta,  e visto che io non lo sono. Secondo lui però,  “non sono buoni motivi per lasciarsi”. Ci amiamo, questo è vero.. e le discussioni, se pur leggere, finiscono sempre con un “si, ma ci amiamo troppo” però lasciano del dolore in me…e forte anche. Ho anche di recente scoperto che parla con una ragazza un po’ più piccola di lui, niente di serio, ho letto le conversazioni, lei è un po’ come lui, ma lui dice solo “non è niente, come parlo con la gente parlo anche con lei, ma come le cose di poca importanza, morirà da se”.

So che forse lasciarsi è la cosa più giusta, ma sarebbe così dolorosa! Non reggerei un distacco da lui….

Che fare? È il carattere un buon motivo per troncare tutto anche se c’è l’amore? Come posso provare io ad essere un po’ più espansiva?

Lettera pubblicata il 24 Giugno 2017. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    camy -

    Non puoi cambiare il tuo carattere, ognuno è fatto in un determinato modo. Fai bene a partecipare a qualcuna delle sue cose, ma lui dovrebbe capire di più te, e magari condividere qualcuna delle tue cose, le cose più in solitaria che a te piacciono fare. Non puoi essere sempre tu a seguire lui. Diglielo chiaramente. E poi amarsi è rispettarsi l’un l’altro per quello che si è, non è volersi cambiare. Dovete solo parlarvi più chiaramente e tu fare presente a lui le tue necessità. Lui magari non ci pensa, essendo fatto diversamente da te.

  2. 2
    bora -

    Berlin,
    sottoscrivo il commento di Camy, a cui mando un caro saluto.

    è difficile che il vostro rapporto possa continuare a lungo. gli opposti si attraggono ma di solito sono i simili a beneficiare di maggior durata.

    scusa la schiettezza.

  3. 3
    Rossella -

    Dagli anni sessanta in poi l’incompatibilità caratteriale è diventata addirittura una risorsa. In questi giorni spesso e volentieri mi è capitato di notare delle notizie di un certo tipo. Che dire? Un fatto increscioso, sicuramente sconveniente e controproducente per la persona e per collettività, al suo interno, nasconde un fondo di verità. La mancanza di freni inibitori dipende dal fatto che tendiamo a confondere il sesso con l’amore e a sottovalutare il potere miracoloso di quest’ultimo. Il televisore nell’immaginario collettivo è diventato il simbolo della morale sessuale cattolica. La modernità consente alla coppia di superare quella naturale noncuranza che caratterizzava la vita di coppia quando i bambini non potevano neanche permettersi di giocare e gli uomini avevano una visione stereotipata della donna. Questi stereotipi , più che altro, avevano la funzione di educarli alla castità. Quindi si diceva che alcuni discorsi erano da uomini. Ma in un mondo in cui i bambini e gli adolescenti sviluppavano la creatività sotto forma di arte applicata non sarebbe stato possibile per loro concepire un abbraccio, un bacio, un gesto romantico… solo abitudini buone per la casa (come ad esempio portare i dolci la domenica). Non desideravano la donna, anche perché la donna non si trovava nella condizione di farsi desiderare.

  4. 4
    Rossella -

    […] E quando dico questo non penso a quanto potesse essere provocante nell’abbigliamento o nei modi, perché si presuppone che questi siano dettagli marginali in un rapporto basato sulla reciproca valorizzazione del corpo inteso come tempio dello spirito. Nella vita in generale non dovrebbero confonderti. Quando t’innamori realizzi che quella persona ti mette in condizione di riconoscerti e la cosa, che chiaramente ti gratifica, non può che essere reciproca. Riconoscerti come neanche tu avresti il coraggio e la forza di essere. Io mi domando se abbiamo l’umiltà di riconoscere che questa forza non viene da noi. Se l’avessimo non riusciremmo ad appropriarci della nostra debolezza spacciandola per forza, salvo poi essere eternamente insoddisfatti. Secondo me si tratta di una scoperta bella per modo di dire… bella in una dimensione in cui ti senti raccolto in un pensiero più grande che raccoglie anche la tua piccolezza. Quando entri in questo ordine d’idee diventi consapevole del fatto che non puoi pretendere di arginare la forza dell’amore (o di una suggestione) con il buon senso che da solo basterebbe a placare una passione che ti rende schiavo del pensiero. O no?

  5. 5
    Golem -

    Non capisco cosa significhi “ci amiamo troppo” con una differenza di carattere e di temperamento così notevole, che prima o poi darà i suoi effetti nella relazione. Se c’è qualcosa che serve per “fare” un amore sono proprio le affinità. Se vi amaste come si deve non avresti scritto questa lettera perché l’amore fa “stare bene”, non richiede di “forzarsi” come fai tu. Sono d’accordo, dovreste lasciarvi adesso, e non aspettare che finisca quello che chiamate amore.

  6. 6
    Golem -

    Rossella, ti leggo e rileggo sempre con piacere. Come per questa frase. “La modernità consente alla coppia di superare quella naturale noncuranza che caratterizzava la vita di coppia quando i bambini non potevano neanche permettersi di giocare e gli uomini avevano una visione stereotipata della donna”. Un caro saluto a Camy’n vattinn.

  7. 7
    nevealsole -

    La diversità di carattere diventa un buon motivo per lasciarsi quando uno dei due, o entrambi, iniziano a vivere le passioni/abitudini dell’altro come un peso insostenibile. Giusto partecipare agli interessi del partner per compiacerlo, ma fino a un certo punto, punto che è soggettivo. Sono stata anni con un ragazzo che proponeva sempre uscite con i suoi nipoti (tutti giovani) e relative fidanzate; ho accettato di buon grado perché mi faceva piacere, ma in realtà con queste persone non avevo molto da condividere. Un giorno ho detto no perché quel giorno non avevo voglia, e lui si è fortemente offeso. Questo episodio mi ha portato a pensare che in un ipotetico futuro insieme, qualora avessi declinato la proposta di uscire frequentemente con i suoi familiari, sarebbero scoppiate liti. Mi sono vista come “the odd one” all’interno di una famiglia, la sua, (apparentemente) coesa e incline a mettere tutto in comune, incline al volemose bene a tutti i costi. Non so dire se sia finito l’amore; credo che l’amore si nutra di quello che si progetta insieme, e noi di questo passo non stavamo progettando nulla. L’amore finisce di conseguenza. Non credo sia giusto sacrificarsi a questi livelli, pensando magari che un giorno lui/lei cambierà. E sii contenta del fatto che lui si sia mostrato per come realmente è: a volte ti fanno credere una cosa per tenerti calmina e poi all’improvviso rivelano le reali intenzioni.

  8. 8
    nevealsole -

    L’umile consiglio che ti do, avendo io vissuto una situazione per certi versi simile alla tua, è di esaurire completamente il rapporto, vedendo fino a che punto puoi adattarti. Personalmente, prima di buttar via una storia che mi ha dato tanto, ci ho pensato bene. Ho atteso di arrivare al limite. Quando mi sono resa conto che l’amor proprio era più forte del sentimento per quella persona, ho lasciato. Io credo che l’amore da solo non serva a niente, ci siamo amati ma eravamo lontani da tempo, anche fisicamente. Sai cos’è importante? La correttezza. Lasciarsi senza vomitare il proprio dolore su quello che si è vissuto. Penso sia più doloroso lasciarsi per questi motivi che per un tradimento: ti chiederai se avresti potuto fare di più. Io ho deciso unicamente con la testa, mi sono data una notte e il giorno dopo avevo le idee chiare. Purtroppo la convivenza rende più difficili le cose. Se lui è più grande, come è stato nel mio caso, devi anche pensare che non puoi permetterti di rubare tempo alla vita di una persona, quando in realtà non vedi un futuro con lei. Bisogna essere estremanente onesti per ammetterlo; bisogna aver estremamente amato.

  9. 9
    bora -

    Nevealsole,
    secondo me, ottimi e realistici i commenti 7 e 8.

    evidenzio in particolare:
    – “credo che l’amore si nutra di quello che si progetta insieme”.
    – “Quando mi sono resa conto che l’amor proprio era più forte del sentimento per quella persona, ho lasciato.”
    – “Lasciarsi senza vomitare il proprio dolore su quello che si è vissuto.”
    – “Bisogna essere estremanente onesti per ammetterlo; bisogna aver estremamente amato.”

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