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Lettera pubblicata il 16 Maggio 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Fendi.
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Cara Fendi anche a me sta succedendo una cosa del genere, dopo avermi lasciato la mia cara perchè diceva che ero troppo geloso del suo ex, si è rifidanzata con lui dopo pochi mesi, da quando mi ha lasciato l ho chiamata in continuazione per mesi umiliandomi e gettando il mio orgoglio e dignità. Da quando l ho vista con lui non l ho più cercata, ora lei mi chiama tutte le sere piangendo, mi dice parole stupende, dice che solo io la capivo, ma ancora sta insieme a lui. Gli ho detto che non la perdonerò più ed è la cosa che farò perchè chi si approfitta una volta della bontà di una persona lo farà sempre..E io vicino a me voglio una persona vera.
Con lui sono cresciuta perchè siamo nati insieme, ci conosciamo da
quando avevamo 3 anni…senza pensare a quale sarebbe stato il nostro
futuro, perderci per qualche anno e rincontrarci scoprendo che noi
stessi eravamo i bambini che fino a qualche anno fa giocavano nella
sabbia. Con lui sono cresciuta perchè è stato il mio primo grande
amore, l’amore che mi ha insegnato tante cose e l’amore con cui ho
fatto cose che non avevo mai fatto!
Caro glosstar, lo so che è difficile capire una ragazza che ha i nervi
sfasciati da questa situazione, lo so che è difficile capire le mie
emozioni per quanto possano essere VAGHE e MISCHIATE. Sì, perchè è
così che mi sento in questo momento. VAGA E MISCHIATA. Vaga perchè non
so cosa provo; mischiata perchè ho le emozioni che ormai sembrano un
cocktails…un superalcoolico.
E’ certamente vero che non conosco la tua storia–ogni relazione e’ unica e peculiare—e tuttavia concedimi che scrivere che “…è difficile capire una ragazza che ha i nervi sfasciati…” e’ un po’ come arrogarsi il monopolio della sofferenza, una sofferenza, quella d’amore, che accomuna molti tra noi.
Dal primo amore ci si passa tutti o quasi. Qualcuno ci si ferma–fortunati o sfortunati loro non sta a me dire–altri come me, dopo il primo trovano il secondo, e anche il terzo…Io qui mi sono fermato. Ogni amore che ha incrociato la mia strada e’ stato quello più grande e importante e proprio per questo diverso per intensità, per dimensione, per progettualità e soprattutto maturazione e percorso interiore realizzato.
Sono passati molti anni e non ho certo dimenticato il mio primo amore. Siamo cresciuti insieme e siamo stati il primo bacio e il primo corpo conosciuto ed amato per entrambi. Siamo stati insieme ben 11 anni, e siamo arrivati a un passo dal matrimonio con una casa acquistata insieme, prima di lasciarci.
Non e’ questa la sede per dilungarmi sulle ragioni, ma ti posso garantire che per anni ho pensato che la mia vita se ne fosse andata in quell’addio. E invece dopo di lei, altre due donne hanno riempito la mia vita. Ognuna a suo modo ha contribuito a fare di me quel che io sono oggi, ma e’ stata solo l’ultima, quella che da 13 anni e’ mia moglie, la donna che ha fatto di me l’uomo che avrei voluto essere e che prima non sono mai riuscito a esprimere.
Cara Fendi, so di avere molti più anni di te e credo di potertelo dire. Quella che stai vivendo e’ solo una tappa, forse la più recente ma non certo la più triste nel meraviglioso viaggio del vivere. Mi devi credere, tra qualche tempo, voltandoti indietro sorriderai a quel che ti accade ora perché ben altre gioie e ben altri dolori impegneranno la tua mente e soprattutto il tuo cuore.
Buon viaggio, piccolina.
G.
Certamente sono del preavviso che sia normale passare un periodo del
genere. Forse una cosa meno normale è che dopo 2 anni di silenzio, un
anno passato senza pensarlo, un’estate passata a fare cazzate, altri
ragazzi, altre vie, altre situazioni, lui mi è tornato in
mente…quando CREDEVO di averlo dimenticato. La vita ci riserva tante
di quelle sorprese che mi è assurdo capire tutto questo. Troppe
coincidenze, e dico troppe, prima le mie amiche che mi chiedono di
parlarle della nostra storia, io che non riesco a non pensarci, il
locale, io che non ero in lista, strano il destino, mi ero assicurata
di esserci, lui che arriva e mi dice vieni con me, io che passo una
serata assurda tra il prosecco, le luci, il sudore, il suo sorriso e
gli sguardi, il giorno dopo lui in linea in chat, quando non si
connetteva MAI, io che apro il libro di italiano di qualche anno fa e
che trovo le sue lettere e le sue foto, lui che scrive GRAZIE e il
nome del locale riferito sempre a quel giorno, ed io in balia delle
onde, io che non so che fare, io che spero di non incontralo più per
strada perchè so che farebbe male, io che prego Dio di farmi passare
queste pene. IO che sono ancora qui a piangermi addosso per gli errori
commessi, ma soprattutto perchè è infantile starci ancora a pensare.
Sono assurdità. E chissà come finirà…solo il destino lo
sa…chissà…magari tra 20 anni me lo sposo! AHAHAH… diciamo che
sono solo “film” che forse sarebbe meglio non fare e rimanere con i
piedi per terra.
Grazie G.
Cara Fendi, tra vent’anni sarai quello scrigno di esperienze che avrai maturato oggi,
domani, e dopodomani. E forse quando reincontrerai il tuo Mr. Love odierno riuscirai a
parlargli con affetto ma senza nostalgia.
A me e’ successo con il mio primo amore. Oggi sono 21 anni da che ci lasciammo. La
reincontrai un paio di anni fa. L’iniziale e imprevisto tonfo al cuore cedette il passo al
sentimento reale che inconsapevolmente ho cullato per lei in tutti questi anni…e’ stato li
che mi sono reso conto di quanto mi sia cara e quanto io le voglia bene, ma la mia vita
e’ cosa altra.
E’ stato li che mi sono reso conto quanta strada in piu’ abbiano fatto le mie gambe e
quanto io e lei siamo ed eravamo diversi.
E’ stato li che ho capito che si puo’ amare il passato senza nostalgia, senza rimpianti.
G.
Caro G.,
trovo molto piacevole parlare con te, riesci a farmi capire tante cose
grazie alle tue esperienze!
Il problema è che io non riesco ad amare il mio passato senza nostalgia
e senza rimpianti perchè io di rimpianti ne ho a palate! PURTROPPO.
La causa è la mia NON dimestichezza in quel campo a quel tempo. Insomma,
eravamo GIUSTI al momento SBAGLIATO nel posto SBAGLIATO.
La vita ci capita e spesso e non siamo noi a decidere di quel che ci e’ accaduto. Quello che però fa la differenza su come saranno i nostri giorni futuri, e’ ciò che decidiamo di fare con quel che ci e’ accaduto. E’ quello il punto di partenza, il punto preciso dove inizia il governo della nostra vita.
Vuoi una metafora? La fastidiosa mosca che entra nella stanza e’ un evento che va oltre il nostro controllo (e’ la vita che capita). Quando però nel tentativo di cacciarla, spendiamo l’intero pomeriggio tralasciando le mille altre cose che abbiamo da fare, ecco che li siamo noi ad aver deciso cosa farci con quel che ci e’ accaduto. E in questo caso, la nostra e’ stata una pessima decisione.
Cara Fendi, quello che tu definisci “dimestichezza”, nel linguaggio della vita si traduce con il termine ESPERIENZA. E’ l’esperienza a mancarti oggi e a farti compiere errori che rimpiangi di aver commesso. Ma sarà sempre l’esperienza a farti maturare decisioni migliori nel tuo cammino futuro e’ quindi a prevenire quelle buche che potrebbero accidentare il tuo viaggio. Insomma, sarà l’esperienza a salvarti la vita, in molti casi.
Rimpianti a palate? Tutti ne abbiamo. Sono le cicatrici che portiamo nel cuore e a volte anche sul viso. In alcuni casi non si rimarginano, ma credimi si impara a viverci insieme.
Infine amare non e’ mai sbagliato. Amare e’ qualcosa che ci accade e purtroppo a volte ci troviamo nella condizione di dover capire e accettare di non essere ricambiati con pari intensità, o addirittura di non essere ricambiati affatto.
Accettarlo e’ il primo passo verso la guarigione.
Ti abbraccio, G.
Ho provato ad immaginare come sarebbe stato se fosse tornato. Ma niente,
riesco ad immaginare solo le sue parole nel dirmi ciao, come stai. Ma
non amore mio ti amo. Non ci riesco, forse perchè sò che la sua ragazza
è molto più importante di me e che se si lasciassero tornerebbe tutto
come prima, anzi, peggio, perchè lui penserebbe a lei, anche se ora non
la calcola più di tanto su quei social network. Poi non lo so. Non lo
vedo da qlualche settimana, sto meglio, si, sto molto meglio. Ho capito
che non ne vale la pena, che è stupido starci male, anche se gli voglio
ancora bene… Spero di non rivederlo, so che se lo rivedo ci starei
male, ancora.
Nonostante nelle tue righe si legga ancora la tristezza, quello che si percepisce tra gli tra
gli spazi bianchi e’ la raggiunta consapevolezza che non vi e’ futuro e il desiderio quindi
di spostare il baricento in avanti fino a che anche le gambe inizieranno a muoversi.
Anche se tu forse tu non riesci ancora a vederlo, io lo sto leggendo, e questo credimi e’
un enorme progresso.
BRAVA FENDI!
G.