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Dubbi sulla psicoterapia

di Simoneff
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Febbraio 2015. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 27 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 21
    Simoneff -

    Rossana,
    questa mia fiducia è diminuita proprio verso il termine. Concordo che chi rifugge da queste terapie, per paura di essere giudicato, o perché crede che riguardino solo i pazzi, o per altri motivi… sì, spesso sono i primi ad averne bisogno. Guardarsi dentro significa sapersi mettere in discussione, e tante persone purtroppo peccano di superbia in questo. Anche i terapeuti stessi hanno fatto questo percorso. Alcuni pensano che sia come andare dal prete (sono ateo), ma non penso proprio sia la stessa cosa!! Nonostante tutto ritengo che quasi tutti dovrebbero intraprendere una psicoterapia, sia che duri alcuni mesi, sia che si protragga oltre due anni. Per quanto riguarda la mia terapeuta, forse può nascere qualcosa, forse no… ma la mia vita va avanti comunque. La mia autonomia suppongo che l’abbia ottenuta grazie a lei, in qualunque modo la faccenda si sviluppi.

  2. 22
    cam -

    Come ti hanno spiegato altri utenti secondo me devi lasciare perdere. Lei ha sbagliato a lasciarsi andare con te e tu nella lettera poni una domanda sbagliatissima: “lei ci starà?”. Il titolo giusto è “dubbi sulla psicoterapeuta”. Hai fatto perfino delle ricerche per capire se lei ci starebbe o non ci starebbe e se i suoi gesti hanno un significato in questo senso.
    Ora io non sono un’esperta nel campo, però c’è qualcosa di tremendamente sbagliato in questo. Io stessa se fossi nei panni della tua terapista mi allontanerei da te in ogni senso, soprattutto professionalmente. Perché non posso certo contribuire al tuo benessere psichico se tu provi qualcosa per me.
    Però potrebbe essere anche che la tua sia solo una infatuazione considerando che tra psicologo-psicoterapeuta e paziente c’è una relazione speciale che si chiama transfert. Questo è presente in tutte le relazioni, ma lo psicoterapeuta dovrebbe utilizzarlo in maniera corretta per poter portare avanti il percorso psicoanalitico. E’ simile a una storia d’amore, dove ci sono forze di attrazione e anche forze di repulsione. Sta alla capacità dell’analista e alla buona volontà del paziente saperle gestire.
    Io queste cose le ho studiate alle superiori, ma spero che tu abbia compreso il senso delle mie umilissime parole.
    Non solo rischi di andare incontro a delusione, ma anche lei corre un enorme rischio. Se s’invaghisse di tutti i suoi pazienti sai che cosa succederebbe? Non potrebbe fare quel lavoro. Parlagliene e cambia psicoterapeuta ai fini della tua guarigione.
    Ha fatto bene a dirti di rivedervi casomai tra un anno, perché tra un anno, una volta che il transfert è venuto meno, probabilmente anche le emozioni che proverai tu saranno cambiate.
    Ciao

  3. 23
    Simoneff -

    Elle, non mi pare il caso di cadere in battute simili. “Traumatizzato” dagli abbracci… manco fossi un ragazzino di 15 o 20 anni. E stai tranquilla che non le faccio pena, sono sicuro al 100%, anche da come parla, che sono un ragazzo maturo etc etc. Quindi confuto la tua ipotesi. Parli di farmaci addirittura, come se fossi un caso patologico: taglio corto e mi fermo qui a commentare le tue corbellerie. Non so quanti anni hai.
    Per quanto riguarda quello che dice cami, mi dispiace dirlo, ma hai ragione anche tu come altri utenti… e purtroppo io, ma mi sono svegliato tardi. Ma dannazione, avrebbe potuto fermarmi. Ho scoperto che è sempre responsabilità del terapeuta in questi casi, mantenere i confini. Mi sono fatto una cultura al riguardo e ho scoperto che invaghirsi di un paziente capita, però è necessario che l’analista ci lavori sopra di suo, e inviare il paziente altrove se non riesce a gestire la dinamiche intime. Non sto dicendo che lei provi attrazione per me, può essere tutto o niente, ma non è stata professionale. Io ho sbagliato qualcosina, ma lei molto più di me.

  4. 24
    cam -

    Allora agisci di conseguenza. Cambia terapeuta e chiudi i rapporti con lei, sia quelli professionali sia quelli sentimentali.
    Un saluto !!

  5. 25
    marc -

    La psicoterapia? Una grande illusione e un potenziale pericolo, tecniche deboli e troppo contorte per poter risolvere i problemi psicologici. Più probabile che aumentino le frustrazioni nel corso della psicoterapia proprio a causa del mancato ottenimento dei risultati sperati da parte della persona che ci si rivolge.
    Problemi che nascono in età adolescenziale ma che potrebbero essere normali nel processo di crescita.
    E’ il mondo degli adulti e in particolare dei genitori che non capisce questo, peccando di ingenuità e di ignoranza rischiando di vedere il proprio figlio/a peggiorare nel corso della psicoterapia compromettendo e rovinando la vita del proprio figlio. Potrei portare diverse argomentazioni e esempi a sostegno di questa teoria/tesi. Ma sento fortemente il bisogno di dire una cosa se è vero che l’uomo/donna è il miglior mammifero sulla faccia della terra come ogni altro mammifero dovrebbe volere il meglio per i propri figli, ovviamente su questo argomento ignorantemente

  6. 26
    marc -

    ignorantemente e ingenuamente è destinato ad ottenere il peggio. Se non si mettono giustamente al mondo i figli per problemi economici di chi li vorrebbe avere,ancor maggiore dovrebbe essere il desiderio di non mettere al mondo dei figli per farli soffrire e renderli infelici.
    Purtroppo si risponde a degli istinti… soldi, posizone economica, conoscenze riconosciute (diplomi, lauree ecc..) non servono a nulla per poter evitare questo tipo di problemi psicologici o psichiatrici ai propri figli. Problemi che non sarebbero nati se solo i genitori non fossero così ingenui e ignoranti su questo argomento. Questo argomento è molto complesso da affrontare e le soluzioni ancora lontanissime. Chi si fida della psicoterapia dovrebbe spingere la categoria insieme ai psichiatri a determinare chi può mettere al mondo dei figli e chi no. Immagino che cosa potebbe uscire fuori dato che non sono un ingenuo e nemmeno ignorante sull’argomento. continua

  7. 27
    marc -

    Sono contro la sofferenza, quindi per me non mettere al mondo degli esseri umani per non farli soffrire è attualmente la soluzione morale e umana migliore. Come penso si possa immaginare anche da questo obbiettivo siamo ad una distanza stratosferica, io mi colloco tra chi è contro la sofferenza umana.

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