Il fatto che la mia storia, quella di MG e quelle di mille altre persone siano DIVERSE, nei dettagli e nello svolgimento, è un’evidenza che è persino banale dover sottolineare. Ma quello che le unisce è l’illusione, e le 89 donne che ne hanno parlato in questo forum, di cui ho raccolto le testimonianze in tre anni che lo frequento con assiduità, avevano TUTTE, nessuna esclusa, gli stessi sintomi, e di conseguenza gli stessi esiti. Tra l’altro di quello che dicono gli psicologi e affini me ne frego, perche non regolo la mia vita con le istruzioni per l’uso dettate da chi non sa neppure che esisto. Il fatto poi che la stragrande maggioranza delle donne sogni le “Sfumature di Grigio” o gli innamoratini di Peynet come ideale dell’amore, per me, e ora per mia moglie, NON significa che abbiano ragione, anzi è solo una ulteriore dimostrazione che esiste la massa bovina e che i mandriani sanno come mungerla. Io ho SOLO scoperto nella mia relazione un fattore comune a tante vicende pseudoamorose, che obnubila la REALTÀ DEI FATTI e impedisce di crescere sentimentalmente, e che io e lei invece abbiamo riportato allo stato di oggettività, risolvendo IL NOSTRO PROBLEMA. Senza contare che un “ammore” NON ricambiato, com’era il suo, è per DEFINIZIONE illusorio.
Se Rossana invece ritiene che non siano illusioni, ma veri amori sui quali basare una filosofia di vita, è libera di pensarlo, ma che non venga ancora a sindacare sulla mia storia, perché l’unica donna che mi interessava capisse la DIFFERENZA tra la a minuscola e quella Maiuscola è mia moglie, che infatti è diventata “donna” completa e matura proprio abbandonando quelle favole di natura ormonale.
Si può campare cent’anni ragionando come una quindicenne, ma io voglio vivere con una donna che dimostri l’età che ha. Almeno col cervello.
Mariagrazia, Golem
che l’attrazione e/o amore tra uomo e donna sia uno “stratagemma” della natura per favorire la procreazione della specie è un dato di fatto inconfutabile che nessuno credo possa contestare, ma da qui a sostenere che l’attrazione fisica, verso un uomo in particolare sia imposta dalla natura che ti “impone” di scegliere quell’uomo ce ne corre.
D’altronde in natura esistono anche attrazioni sessuali verso lo stesso sesso. E sempre di natura si tratta. Solo che qui cosa impone ?
Il fatto che una persona non sia per noi credo si determini attraverso molteplici fattori. Ma i compromessi esistono comunque anche se alcuni posso essere considerati inaccettabili. E’ ovvio che non si deve costringere nessuno anche perché non credo che nessuno voglia essere costretto. Un figlio a maggior ragione non si costringe a farlo. Ma un figlio, più di qualunque altra cosa fa parte di quelle cose che spesso e volentieri necessità di accettazione al cambiamento. Quindi, a volte, si è contrari proprio per paura. Non scordiamoci che, comunque, un figlio, per quanto frutto dell’amore è comunque una “terza persona” che si “insinua” in una coppia, con tutti gli stravolgimenti che sappiamo. Spesso chi lo fa senza pensarci è perché non si pone il problema (e a volte è anche meglio). Mentre chi tentenna è perché è cosciente del reale cambiamento e rischio di rottura di equilibrio che questo evento può generare.
Ribadisco anche io, come te che certe passioni non hanno i presupposti per elevarsi a rapporto di veri amori ma semplicemente perché si basano solo su attrazione fisica, basata spesso sulla chimica. Come ti ripeto, so benissimo cosa significa, essendoci passato più volte. Ma quella chimica, quei ferormoni sono stati prodotti perché quel tipo di donna aveva quelle caratteristiche fisiche e sensuali e magari particolari che so distinguere ed elencare così come ho già espresso in precedenza a Golem
Golem, da ciò che hai sempre scritto, sembra piuttosto chiaro che tu e tua moglie, in un periodo della vostra vita, abbiate avuto una crisi. Una crisi, per fortuna risolta a seguito di impegno di entrambe le parti.
Non siete gli unici. Ora però tu sostieni che la crisi sia sorta a seguito di questa illusione ancora attiva. Cioè lei pensava ancora a lui ? E dopo un percorso che avete fatto insieme lei a lui non ha più pensato perché ha capito ha capito che ha sprecato tempo col Benigno ?….
Mah ! Può anche essere ma non credo cambi la storia. Anche perché quella storia lei l’ha vissuta e solo lei può aver provato o meno determinate emozioni. Ora capire a distanza di tempo che quell’uomo era un idiota non credo cambi molto. Anche perché essendo poi deceduto ha dovuto, per forza di cose, mettersi l’anima in pace.
Per cui non comprendo nemmeno il tuo senso di colpa se non avessi indagato. Mi pare di aver capito che lo hai fatto dopo essere venuto a conoscenza, per caso, di alcuni diari. Per cui “il caso” ti ha evitato la “colpa”. Se i diari fossero stati bruciati, rubati o andati perduti e tua moglie fosse andata via sarebbe stata sempre colpa tua ?
Tua moglie in fondo ti ha nascosto quei diari. E tu per un caso fortuito li hai scoperti. Altrimenti pur se amavi veramente come facevi ad andare a fondo del problema se il problema non lo conoscevi ?
Rossana,
A volte mi dispiace non dedicarti molto tempo nel risponderti ma, condividendo appieno le tue idee, almeno in questo caso, non so cosa dirti di più.
Ti ringrazio degli apprezzamenti e, se ritieni sia stato bello leggermi, continua a farlo. Tenendo presente che se dico qualcosa di errato anche dal tuo punto di vista ti sarei grata se me lo facessi notare.
E’ inutile che qualcuno, per motivi suoi, continua a cercare di attribuirmi a tutti i costi un pensiero che non mi appartiene. Se la pensassi diversamente da Golem su determinate cose, non avrei alcun problema a farlo presente, e a condividere la visione di Rossana o di altre donne sull’ argomento. Ma così non è. Per cui siete liberissimi di dire la vostra su quello che vi pare, ma non di interpretare le mie opinioni o le mie idee secondo quanto vi fa comodo. E la mia visione di tutta la faccenda è questa: qualsiasi cosa possa aver originato sia la mia storia sentimentale di cui ho parlato, sia quella di Rossana ( feromoni, coinvolgimento mentale o altro ) alla fine poco importa perchè in entrambi i casi, pur con presupposti e dinamiche differenti, i risultati sono stati gli stessi: il ritrovarsi con un pugno di mosche, reduci da un rapporto non costruttivo e senza un futuro. Chi in un modo chi un altro siamo state GABBATE ( o meglio, CI SIAMO FATTE GABBARE ) ENTRAMBE, e il succo non cambia a seconda del modo con il quale si valuta la faccenda. Abbiamo perso ANNI DI VITA dietro a uomini inconcludenti sotto il profilo della coppia, e nel mio caso dietro a un uomo meschino, ipocrita, bugiardo, aggressivo, subdolo e ingannatore. Stessa cosa vale ovviamente per tutti quegli uomini che credono di mettersi insieme a una sorta di vergine immacolata per poi essere traditi, umiliati e/o espropriati di tutti i loro averi in un secondo momento. Le caritas in questo periodo non per nulla sono sempre brulicanti di persone… Poi, tutto quello che volete: il non rinnegare nulla, il riconoscere COMUNQUE una loro dignità alle emozioni e passioni che hanno generato questi rapporti, ma non possiamo parlare di AMORE nel senso più completo del termine perchè così non è e una persona matura e obiettiva dev’ essere in grado di riconoscerlo altrimenti non ci siamo. Possiamo star qui a raccontarcela quanto vi pare ma questi sono I FATTI e a me interessano solo quelli. Fine del discorso ( almeno per me ).
” Il troppo egocentrismo esaspera al massimo le proprie capacità, genera illusioni e spinge a inutili sacrifici. Progetti irrealizzabili. Amore non ricambiato.”
( Oswald Wirth )
Golem, post n. 72
L’illusione prende corpo solo quando un qualcosa finisce. Che sia una storia d’amore o quant’altro.
Prima di allora niente è illusione. E neanche conta il numero degli anni che si è trascorsi insieme. E’ come una finale di Champion, puoi dominare per 93 minuti e meritare di vincere. Ma ti segnano due gol, di cui uno in fuorigioco, e hai perso la Coppa. Hai vissuto 93 minuti di illusione credendo di aver vinto.
Ma questa è storia di ognuno
Non servono psicologi o quant’altro per stabilirlo. Né una storia, come la tua, che ti auguro di conservare all’infinito.
Te l’ho scritto più volte ma forse non riesco a farmi comprendere: quello che ti contesto non è il fatto che non esistano storie che vengano scambiate per amore. O che non esistano storie di sesso. Queste cose sono vecchie come il mondo. E il mondo esisteva già prima che noi nascessimo. Ma ti contesto il fatto che tu voglia ricondurre ai “ferormoni” il tutto.
L’odore di una persona, l’eccitazione che ci trasmette, tutto giusto, tutto corretto. Ma quante volte ci è capitato di essere sconvolti da una passione travolgente per poi accorgersi che non c’era altro se non passione estrema. La questione di “pelle” la conosco da quando ero bambino.
Ma perché vuoi limitare il cervello e il cuore di tua moglie che invece voleva bene a quell’idiota che magari voleva salvare, perché magari aveva capito che poteva essere semplicemente un debole ?
Sai una cosa Golem ? Ho avute decine e decine di storie nella mia vita, emozioni, passioni, sentimento. Ma solo di due conservo davvero il ricordo di un sentimento vero. E ti assicuro che si è trattato di due persone in cui la passione e l’attrazione era molto meno forte di altre.
Tua moglie è cresciuta perché ha superato insieme a te una crisi non perché è stata abbandonata dai ferormoni. Ma qualcosa al riguardo te l’ ho già scritto nel post n. 73
Markus, vorrei evitare troppi contorcimenti semantici e non. Tu non credi alle attrazioni fatali di natura fisiologica diciamo. Ritenendo che prevalga in cervello al richiamo della natura. Io dico che in quei cadi non è il cervello in senso lato, ma la MORALE, che è un software sociale che indirizza certe “richieste” in un mood sociale che ne garantiscacla liceità, spero di essermi spiegato.
Qui ci soni stati decine di casi al maschile e al femminile di attrazioni fatali che hanno sconvolto la vita a diverse persone, che ci siano crisi più o meno occulte, esplosioni ormonali, o “missioni” emerse improvvisamente nell’anima, parlare di amore in questi casi toglie dignità a quello costruito negli anni “lontani” dalle coercizioni fisiologiche di cui parliamo, che è cresciuto, quello sì, attraverso la conoscenza, l’impegno e la REALE conoscenza dell’altro fuori dalla fascinazione dell’euforia dell’innamoramento.
Se si vuole chiamare amore quello di una ragazza che, dai 20 ai 26, dopo aver avuto la prima esperienza sessuale spinta dalle ragioni naturali di cui non voglio ripetere la dinamica,
spariva per 10 mesi e riprendeva l’anno dopo dove aveva lasciato, senza mai in realtà essere ricambiata, e questo per sei volte per un totale aritmetico di una relazione durata un anno (2 mesi anno per sei anni) neppure vissuti quotidianamente, chiamatelo amore. Io lo chiamo “voglia di avere la compagnia di un maschio dopo dieci mesi di masturbazione” (no ipotesi alternative: ho letto i diari).
Che lo considerasse “amore” è la cosa più naturale del mondo per una ragazza educata in un clima vittoriano ma che non per questo non aveva le pulsioni di tutte le giovani donne da sodfisfare. Ma non era amore, era lei che voleva che lo fosse. Se fosse stata come alcune sue amiche, non necessariamente ballerine, se ne schioppava uno a sera senza farsi tanti problemi e tanti saluti, ma lei era una “brava ragazza, e “DOVEVA” amare. E una così la prima volta la deve dare a uno che AMA, anche se le fa solo sangue. Mi sono spiegato.
Ecco quella è la “morale”, che moralizza il desiderio di sesso e fa chiamare le cose con nomi carini per lo stesso motivo dopo duemila anni di maschilismo e sessuofobia che voleva la donna “madonna” priva di istinti che non fossero indirizzati alla procreazione e alla sobrietà nel godimento.
>>>
>>>
Come vedi il cervello c’entra eccome, nel senso che ti organizza la scusa giusta per accontentare quella morale con una piccola azione di autoipocrisia, che non fa male a nessuno, ma permette di risolvere una necessità salvaguardando la dignità che proviene da una certa educazione da “brava ragazza”
Intorno a questo dolce autoinganno si piangono più o meno metaforicamente litri di lacrime per un “sogno d’ammore” e non per la realtà di ciò che si vive, che sarebbe più logico. Perché, amico mio, un vero rapporto alla pari tra uomo e donna NON c’è mai stato, e se non c’è questo non può nascere NIENTE di vero.
Oggi, che invece la donna finalmente comincia a mostrarsi nel bene e nel male per come è VERAMENTE, la ammazzano i più “coraggiosi” e la osteggiano i misogini sfigati. Nessuno o quasi la vuole accettare per come È. Ma chi la accetta, essendo accettato, sa che può trovare di più, ma molto di più se lo VUOLE col cervello e non solo col cuore. Il cuore è “ballerino”, il cervello ha due piedi “sinistri” se SI VUOLE. E se si capisce questo, come nel mio caso, io aiuto la mia donna a liberarsi da certi pregiudizi pseudo romantici, e a liberare la propria sessualità rinunciando alla dolce ipocrisia di cui parlavo, ALLORA SÌ che può cominciare a capire la DIFFERENZA tra “ammore” e “Amore”, e allora si capisce la differenza tra “l’azione” che “fa” l’Amore, lo realizza e lo rende concreto, e la “reazione”, come risposta a istanze istintuali che si “subiscono”, sia pure con “gioia”, ma spesso forzate persino da ossessioni psicotiche che abbiamo potuto vedere anche qui.
Se una donna in sette anni (dai 20 ai 27) ha due orgasmi durante tutti i rapporti sessuali, spesso fingendoli, e dimostra un tiepido ancorché dolce e affettuoso interesse sessuale nel rapporto coniugale, dovuto alla mancata EMERSIONE della vera sessualità dell’Amore Vero, cosa che stava facendo degenerare il matrimonio per questo, ma che sia pure lentamente dopo il famoso “passaggio” è diventata fuori dal letto un’altra donna, e dentro il letto un’altra femmina che adesso gode una volta su due mediamente, ditemi voi cosa c.... è successo, non è stato finalmente il cervello usato bene e non per confezionarsi le famose “scuse dell’ammore” a fare il “lavoro”? Non è una conquista “VOLUTA”? Io questa roba lo chiamo Amore con la A maiuscola, e voi? Pasquale per esempio o Kevin per quelle più in?
Golem, qualche post fa mi accusasti di non leggere bene quanto scrivevi. Ora sono costretto a farlo anch’io. Non ho mai detto di non credere alle attrazioni fatali. Esistono, sono sempre esistite da che mondo é mondo. Tant’é che ho scritto più volte di esserne stato anch’io “vittima”
Premesso ciò non capisco perché continui ad ostinarti a voler interpretare come semplici passioni e/o attrazioni fatali tutte le storie avute da persone, compresa tua moglie addebitandole a squilibri ormonali o a presunte leggi imposte dalla natura.
Non può essere che questa ragazza di poco più di venti anni si sia semplicemente innamorata di un idiota con gli occhi da perdente?
Perché vuoi relegare le sue emozioni giovanili a una misera voglia di sesso?
Ma se pensi che la vostra crisi sia scaturita da un suo ancora vivo pensiero verso questa storia, a maggior ragione, solo di sesso si trattava?
Sarà stata un’illusione, un amore verso un uomo che non meritava, quello che vuoi ma…scrivi una frase: “non era amore, ma lei voleva che lo fosse”. Amore, voleva che fosse non sesso. Ma questo succede ad un mare di persone che si innamora di gente sbagliata. Ma accade e accadrà sempre. Ma non per questo un sentimento che, comunque, vuole essere pulito, deve essere scambiato e relegato a pura e semplice pulsione sessuale. Che pure esiste ma é facilmente riconoscibile. Se non subito dopo un po’ di tempo.
Ps: se una donna che nello stesso rapporto coniugale non godeva e ora gode una su due e ciò é successo dopo una crisi, vuol dire semplicemente che, per fortuna, la crisi é stata superata e i problemi, qualsiasi essi siano, risolti. A volte, per fortuna accade.
Markus, credo che stiamo dicendo suppergiù le stesse cose ma viste da angolature e spirito differenti. Un po’ come la faccenda del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno.
Io speravo di aver chiarito che quell’ammore non era altro che bisogno di “compagnia” (sua pudica definizione per non dire che aveva voglia di maschio) che ha realizzato come meglio poteva con quello che passava il convento compatibilmente con la vita itinerante che faceva, che trasformava in “ammore” per sue necessitá morali ampiamente descritte. E questo lei lo ha riconosciuto, sennò non sarebbe cambiata dentro e fuori il letto. Stop.
Questa “alterazione” della realtá indotta da una certa “morale” è quella che conduce tante brave ragazze a prendere abbagli che ne condizioneranno la vita in maniera più o meno pesante, impedendo molto spesso di distinguere quello che é un bisogno fisiologico da un bisogno psicologico. Insomma, se si accettasse che anche le donne vogliono avere, in mancanza di meglio, uno stallone, corrispondente a un nostro puttanone, per farsi una bella sco.... e abbassare i livelli di testosterone che le spingono a desiderare un po’ di sesso o di “compagnia” maschile, tutto sarebbe più facile. Invece alcune preferiscono vederci sempre “l”ammore” per i motivi che ho spiegato e che ho verificato essere veri nel momento in cui, come in una catarsi psicoanalitica lei ha ammesso con fatica che in realtà le cose stavano in quel modo, “liberandosi” così dalla “vergogna” di sentirsi una svergognata se voleva farsi una sco.... terapeutica.
Diciamo che tu vedi la cosa più romanticamente di me ma meno di lei e donne come lei. Ma come vedi resta sempre un’illusione, un inganno verso se stessi se si scambia un banale desiderio di “compagnia” per amore, perché si finisce per pensare che l’amore in fondo stia tutto lì, e infatti finisce quando l’altro smette di interessarti sessualmente, come capita spessissimo. Abbiamo solo scoperto insieme che c’è di più, e i risultati lo hanno dimostrato. Per questo motivo quella storia è stata “derubricata” a semplice “passatempo”, ed è emerso il vero valore del soggetto, che lei in fondo conosceva benissimo, ma non poteva “ammettere” nel momento in cui si convinceva di “amarlo” per i motivi che ho elencato.
>>>
Markus,
“Ma in tutto questo ti vedo piuttosto distante tra la tua idea e quella di Golem.”
concordo anche su questa affermazione. è stato bello leggerti, tralasciando quanto già conosco delle due storie in questione.
Il fatto che la mia storia, quella di MG e quelle di mille altre persone siano DIVERSE, nei dettagli e nello svolgimento, è un’evidenza che è persino banale dover sottolineare. Ma quello che le unisce è l’illusione, e le 89 donne che ne hanno parlato in questo forum, di cui ho raccolto le testimonianze in tre anni che lo frequento con assiduità, avevano TUTTE, nessuna esclusa, gli stessi sintomi, e di conseguenza gli stessi esiti. Tra l’altro di quello che dicono gli psicologi e affini me ne frego, perche non regolo la mia vita con le istruzioni per l’uso dettate da chi non sa neppure che esisto. Il fatto poi che la stragrande maggioranza delle donne sogni le “Sfumature di Grigio” o gli innamoratini di Peynet come ideale dell’amore, per me, e ora per mia moglie, NON significa che abbiano ragione, anzi è solo una ulteriore dimostrazione che esiste la massa bovina e che i mandriani sanno come mungerla. Io ho SOLO scoperto nella mia relazione un fattore comune a tante vicende pseudoamorose, che obnubila la REALTÀ DEI FATTI e impedisce di crescere sentimentalmente, e che io e lei invece abbiamo riportato allo stato di oggettività, risolvendo IL NOSTRO PROBLEMA. Senza contare che un “ammore” NON ricambiato, com’era il suo, è per DEFINIZIONE illusorio.
Se Rossana invece ritiene che non siano illusioni, ma veri amori sui quali basare una filosofia di vita, è libera di pensarlo, ma che non venga ancora a sindacare sulla mia storia, perché l’unica donna che mi interessava capisse la DIFFERENZA tra la a minuscola e quella Maiuscola è mia moglie, che infatti è diventata “donna” completa e matura proprio abbandonando quelle favole di natura ormonale.
Si può campare cent’anni ragionando come una quindicenne, ma io voglio vivere con una donna che dimostri l’età che ha. Almeno col cervello.
Mariagrazia, Golem
che l’attrazione e/o amore tra uomo e donna sia uno “stratagemma” della natura per favorire la procreazione della specie è un dato di fatto inconfutabile che nessuno credo possa contestare, ma da qui a sostenere che l’attrazione fisica, verso un uomo in particolare sia imposta dalla natura che ti “impone” di scegliere quell’uomo ce ne corre.
D’altronde in natura esistono anche attrazioni sessuali verso lo stesso sesso. E sempre di natura si tratta. Solo che qui cosa impone ?
Il fatto che una persona non sia per noi credo si determini attraverso molteplici fattori. Ma i compromessi esistono comunque anche se alcuni posso essere considerati inaccettabili. E’ ovvio che non si deve costringere nessuno anche perché non credo che nessuno voglia essere costretto. Un figlio a maggior ragione non si costringe a farlo. Ma un figlio, più di qualunque altra cosa fa parte di quelle cose che spesso e volentieri necessità di accettazione al cambiamento. Quindi, a volte, si è contrari proprio per paura. Non scordiamoci che, comunque, un figlio, per quanto frutto dell’amore è comunque una “terza persona” che si “insinua” in una coppia, con tutti gli stravolgimenti che sappiamo. Spesso chi lo fa senza pensarci è perché non si pone il problema (e a volte è anche meglio). Mentre chi tentenna è perché è cosciente del reale cambiamento e rischio di rottura di equilibrio che questo evento può generare.
Ribadisco anche io, come te che certe passioni non hanno i presupposti per elevarsi a rapporto di veri amori ma semplicemente perché si basano solo su attrazione fisica, basata spesso sulla chimica. Come ti ripeto, so benissimo cosa significa, essendoci passato più volte. Ma quella chimica, quei ferormoni sono stati prodotti perché quel tipo di donna aveva quelle caratteristiche fisiche e sensuali e magari particolari che so distinguere ed elencare così come ho già espresso in precedenza a Golem
Golem, da ciò che hai sempre scritto, sembra piuttosto chiaro che tu e tua moglie, in un periodo della vostra vita, abbiate avuto una crisi. Una crisi, per fortuna risolta a seguito di impegno di entrambe le parti.
Non siete gli unici. Ora però tu sostieni che la crisi sia sorta a seguito di questa illusione ancora attiva. Cioè lei pensava ancora a lui ? E dopo un percorso che avete fatto insieme lei a lui non ha più pensato perché ha capito ha capito che ha sprecato tempo col Benigno ?….
Mah ! Può anche essere ma non credo cambi la storia. Anche perché quella storia lei l’ha vissuta e solo lei può aver provato o meno determinate emozioni. Ora capire a distanza di tempo che quell’uomo era un idiota non credo cambi molto. Anche perché essendo poi deceduto ha dovuto, per forza di cose, mettersi l’anima in pace.
Per cui non comprendo nemmeno il tuo senso di colpa se non avessi indagato. Mi pare di aver capito che lo hai fatto dopo essere venuto a conoscenza, per caso, di alcuni diari. Per cui “il caso” ti ha evitato la “colpa”. Se i diari fossero stati bruciati, rubati o andati perduti e tua moglie fosse andata via sarebbe stata sempre colpa tua ?
Tua moglie in fondo ti ha nascosto quei diari. E tu per un caso fortuito li hai scoperti. Altrimenti pur se amavi veramente come facevi ad andare a fondo del problema se il problema non lo conoscevi ?
Rossana,
A volte mi dispiace non dedicarti molto tempo nel risponderti ma, condividendo appieno le tue idee, almeno in questo caso, non so cosa dirti di più.
Ti ringrazio degli apprezzamenti e, se ritieni sia stato bello leggermi, continua a farlo. Tenendo presente che se dico qualcosa di errato anche dal tuo punto di vista ti sarei grata se me lo facessi notare.
E’ inutile che qualcuno, per motivi suoi, continua a cercare di attribuirmi a tutti i costi un pensiero che non mi appartiene. Se la pensassi diversamente da Golem su determinate cose, non avrei alcun problema a farlo presente, e a condividere la visione di Rossana o di altre donne sull’ argomento. Ma così non è. Per cui siete liberissimi di dire la vostra su quello che vi pare, ma non di interpretare le mie opinioni o le mie idee secondo quanto vi fa comodo. E la mia visione di tutta la faccenda è questa: qualsiasi cosa possa aver originato sia la mia storia sentimentale di cui ho parlato, sia quella di Rossana ( feromoni, coinvolgimento mentale o altro ) alla fine poco importa perchè in entrambi i casi, pur con presupposti e dinamiche differenti, i risultati sono stati gli stessi: il ritrovarsi con un pugno di mosche, reduci da un rapporto non costruttivo e senza un futuro. Chi in un modo chi un altro siamo state GABBATE ( o meglio, CI SIAMO FATTE GABBARE ) ENTRAMBE, e il succo non cambia a seconda del modo con il quale si valuta la faccenda. Abbiamo perso ANNI DI VITA dietro a uomini inconcludenti sotto il profilo della coppia, e nel mio caso dietro a un uomo meschino, ipocrita, bugiardo, aggressivo, subdolo e ingannatore. Stessa cosa vale ovviamente per tutti quegli uomini che credono di mettersi insieme a una sorta di vergine immacolata per poi essere traditi, umiliati e/o espropriati di tutti i loro averi in un secondo momento. Le caritas in questo periodo non per nulla sono sempre brulicanti di persone… Poi, tutto quello che volete: il non rinnegare nulla, il riconoscere COMUNQUE una loro dignità alle emozioni e passioni che hanno generato questi rapporti, ma non possiamo parlare di AMORE nel senso più completo del termine perchè così non è e una persona matura e obiettiva dev’ essere in grado di riconoscerlo altrimenti non ci siamo. Possiamo star qui a raccontarcela quanto vi pare ma questi sono I FATTI e a me interessano solo quelli. Fine del discorso ( almeno per me ).
” Il troppo egocentrismo esaspera al massimo le proprie capacità, genera illusioni e spinge a inutili sacrifici. Progetti irrealizzabili. Amore non ricambiato.”
( Oswald Wirth )
Ecchecivuoifare… anch’ io amo gli aforismi!
Golem, post n. 72
L’illusione prende corpo solo quando un qualcosa finisce. Che sia una storia d’amore o quant’altro.
Prima di allora niente è illusione. E neanche conta il numero degli anni che si è trascorsi insieme. E’ come una finale di Champion, puoi dominare per 93 minuti e meritare di vincere. Ma ti segnano due gol, di cui uno in fuorigioco, e hai perso la Coppa. Hai vissuto 93 minuti di illusione credendo di aver vinto.
Ma questa è storia di ognuno
Non servono psicologi o quant’altro per stabilirlo. Né una storia, come la tua, che ti auguro di conservare all’infinito.
Te l’ho scritto più volte ma forse non riesco a farmi comprendere: quello che ti contesto non è il fatto che non esistano storie che vengano scambiate per amore. O che non esistano storie di sesso. Queste cose sono vecchie come il mondo. E il mondo esisteva già prima che noi nascessimo. Ma ti contesto il fatto che tu voglia ricondurre ai “ferormoni” il tutto.
L’odore di una persona, l’eccitazione che ci trasmette, tutto giusto, tutto corretto. Ma quante volte ci è capitato di essere sconvolti da una passione travolgente per poi accorgersi che non c’era altro se non passione estrema. La questione di “pelle” la conosco da quando ero bambino.
Ma perché vuoi limitare il cervello e il cuore di tua moglie che invece voleva bene a quell’idiota che magari voleva salvare, perché magari aveva capito che poteva essere semplicemente un debole ?
Sai una cosa Golem ? Ho avute decine e decine di storie nella mia vita, emozioni, passioni, sentimento. Ma solo di due conservo davvero il ricordo di un sentimento vero. E ti assicuro che si è trattato di due persone in cui la passione e l’attrazione era molto meno forte di altre.
Tua moglie è cresciuta perché ha superato insieme a te una crisi non perché è stata abbandonata dai ferormoni. Ma qualcosa al riguardo te l’ ho già scritto nel post n. 73
Markus, vorrei evitare troppi contorcimenti semantici e non. Tu non credi alle attrazioni fatali di natura fisiologica diciamo. Ritenendo che prevalga in cervello al richiamo della natura. Io dico che in quei cadi non è il cervello in senso lato, ma la MORALE, che è un software sociale che indirizza certe “richieste” in un mood sociale che ne garantiscacla liceità, spero di essermi spiegato.
Qui ci soni stati decine di casi al maschile e al femminile di attrazioni fatali che hanno sconvolto la vita a diverse persone, che ci siano crisi più o meno occulte, esplosioni ormonali, o “missioni” emerse improvvisamente nell’anima, parlare di amore in questi casi toglie dignità a quello costruito negli anni “lontani” dalle coercizioni fisiologiche di cui parliamo, che è cresciuto, quello sì, attraverso la conoscenza, l’impegno e la REALE conoscenza dell’altro fuori dalla fascinazione dell’euforia dell’innamoramento.
Se si vuole chiamare amore quello di una ragazza che, dai 20 ai 26, dopo aver avuto la prima esperienza sessuale spinta dalle ragioni naturali di cui non voglio ripetere la dinamica,
spariva per 10 mesi e riprendeva l’anno dopo dove aveva lasciato, senza mai in realtà essere ricambiata, e questo per sei volte per un totale aritmetico di una relazione durata un anno (2 mesi anno per sei anni) neppure vissuti quotidianamente, chiamatelo amore. Io lo chiamo “voglia di avere la compagnia di un maschio dopo dieci mesi di masturbazione” (no ipotesi alternative: ho letto i diari).
Che lo considerasse “amore” è la cosa più naturale del mondo per una ragazza educata in un clima vittoriano ma che non per questo non aveva le pulsioni di tutte le giovani donne da sodfisfare. Ma non era amore, era lei che voleva che lo fosse. Se fosse stata come alcune sue amiche, non necessariamente ballerine, se ne schioppava uno a sera senza farsi tanti problemi e tanti saluti, ma lei era una “brava ragazza, e “DOVEVA” amare. E una così la prima volta la deve dare a uno che AMA, anche se le fa solo sangue. Mi sono spiegato.
Ecco quella è la “morale”, che moralizza il desiderio di sesso e fa chiamare le cose con nomi carini per lo stesso motivo dopo duemila anni di maschilismo e sessuofobia che voleva la donna “madonna” priva di istinti che non fossero indirizzati alla procreazione e alla sobrietà nel godimento.
>>>
>>>
Come vedi il cervello c’entra eccome, nel senso che ti organizza la scusa giusta per accontentare quella morale con una piccola azione di autoipocrisia, che non fa male a nessuno, ma permette di risolvere una necessità salvaguardando la dignità che proviene da una certa educazione da “brava ragazza”
Intorno a questo dolce autoinganno si piangono più o meno metaforicamente litri di lacrime per un “sogno d’ammore” e non per la realtà di ciò che si vive, che sarebbe più logico. Perché, amico mio, un vero rapporto alla pari tra uomo e donna NON c’è mai stato, e se non c’è questo non può nascere NIENTE di vero.
Oggi, che invece la donna finalmente comincia a mostrarsi nel bene e nel male per come è VERAMENTE, la ammazzano i più “coraggiosi” e la osteggiano i misogini sfigati. Nessuno o quasi la vuole accettare per come È. Ma chi la accetta, essendo accettato, sa che può trovare di più, ma molto di più se lo VUOLE col cervello e non solo col cuore. Il cuore è “ballerino”, il cervello ha due piedi “sinistri” se SI VUOLE. E se si capisce questo, come nel mio caso, io aiuto la mia donna a liberarsi da certi pregiudizi pseudo romantici, e a liberare la propria sessualità rinunciando alla dolce ipocrisia di cui parlavo, ALLORA SÌ che può cominciare a capire la DIFFERENZA tra “ammore” e “Amore”, e allora si capisce la differenza tra “l’azione” che “fa” l’Amore, lo realizza e lo rende concreto, e la “reazione”, come risposta a istanze istintuali che si “subiscono”, sia pure con “gioia”, ma spesso forzate persino da ossessioni psicotiche che abbiamo potuto vedere anche qui.
Se una donna in sette anni (dai 20 ai 27) ha due orgasmi durante tutti i rapporti sessuali, spesso fingendoli, e dimostra un tiepido ancorché dolce e affettuoso interesse sessuale nel rapporto coniugale, dovuto alla mancata EMERSIONE della vera sessualità dell’Amore Vero, cosa che stava facendo degenerare il matrimonio per questo, ma che sia pure lentamente dopo il famoso “passaggio” è diventata fuori dal letto un’altra donna, e dentro il letto un’altra femmina che adesso gode una volta su due mediamente, ditemi voi cosa c.... è successo, non è stato finalmente il cervello usato bene e non per confezionarsi le famose “scuse dell’ammore” a fare il “lavoro”? Non è una conquista “VOLUTA”? Io questa roba lo chiamo Amore con la A maiuscola, e voi? Pasquale per esempio o Kevin per quelle più in?
Golem, qualche post fa mi accusasti di non leggere bene quanto scrivevi. Ora sono costretto a farlo anch’io. Non ho mai detto di non credere alle attrazioni fatali. Esistono, sono sempre esistite da che mondo é mondo. Tant’é che ho scritto più volte di esserne stato anch’io “vittima”
Premesso ciò non capisco perché continui ad ostinarti a voler interpretare come semplici passioni e/o attrazioni fatali tutte le storie avute da persone, compresa tua moglie addebitandole a squilibri ormonali o a presunte leggi imposte dalla natura.
Non può essere che questa ragazza di poco più di venti anni si sia semplicemente innamorata di un idiota con gli occhi da perdente?
Perché vuoi relegare le sue emozioni giovanili a una misera voglia di sesso?
Ma se pensi che la vostra crisi sia scaturita da un suo ancora vivo pensiero verso questa storia, a maggior ragione, solo di sesso si trattava?
Sarà stata un’illusione, un amore verso un uomo che non meritava, quello che vuoi ma…scrivi una frase: “non era amore, ma lei voleva che lo fosse”. Amore, voleva che fosse non sesso. Ma questo succede ad un mare di persone che si innamora di gente sbagliata. Ma accade e accadrà sempre. Ma non per questo un sentimento che, comunque, vuole essere pulito, deve essere scambiato e relegato a pura e semplice pulsione sessuale. Che pure esiste ma é facilmente riconoscibile. Se non subito dopo un po’ di tempo.
Ps: se una donna che nello stesso rapporto coniugale non godeva e ora gode una su due e ciò é successo dopo una crisi, vuol dire semplicemente che, per fortuna, la crisi é stata superata e i problemi, qualsiasi essi siano, risolti. A volte, per fortuna accade.
Markus, credo che stiamo dicendo suppergiù le stesse cose ma viste da angolature e spirito differenti. Un po’ come la faccenda del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno.
Io speravo di aver chiarito che quell’ammore non era altro che bisogno di “compagnia” (sua pudica definizione per non dire che aveva voglia di maschio) che ha realizzato come meglio poteva con quello che passava il convento compatibilmente con la vita itinerante che faceva, che trasformava in “ammore” per sue necessitá morali ampiamente descritte. E questo lei lo ha riconosciuto, sennò non sarebbe cambiata dentro e fuori il letto. Stop.
Questa “alterazione” della realtá indotta da una certa “morale” è quella che conduce tante brave ragazze a prendere abbagli che ne condizioneranno la vita in maniera più o meno pesante, impedendo molto spesso di distinguere quello che é un bisogno fisiologico da un bisogno psicologico. Insomma, se si accettasse che anche le donne vogliono avere, in mancanza di meglio, uno stallone, corrispondente a un nostro puttanone, per farsi una bella sco.... e abbassare i livelli di testosterone che le spingono a desiderare un po’ di sesso o di “compagnia” maschile, tutto sarebbe più facile. Invece alcune preferiscono vederci sempre “l”ammore” per i motivi che ho spiegato e che ho verificato essere veri nel momento in cui, come in una catarsi psicoanalitica lei ha ammesso con fatica che in realtà le cose stavano in quel modo, “liberandosi” così dalla “vergogna” di sentirsi una svergognata se voleva farsi una sco.... terapeutica.
Diciamo che tu vedi la cosa più romanticamente di me ma meno di lei e donne come lei. Ma come vedi resta sempre un’illusione, un inganno verso se stessi se si scambia un banale desiderio di “compagnia” per amore, perché si finisce per pensare che l’amore in fondo stia tutto lì, e infatti finisce quando l’altro smette di interessarti sessualmente, come capita spessissimo. Abbiamo solo scoperto insieme che c’è di più, e i risultati lo hanno dimostrato. Per questo motivo quella storia è stata “derubricata” a semplice “passatempo”, ed è emerso il vero valore del soggetto, che lei in fondo conosceva benissimo, ma non poteva “ammettere” nel momento in cui si convinceva di “amarlo” per i motivi che ho elencato.
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