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Doverismo e ruoli in amore

di Spectre
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 12 Marzo 2010. L'autore ha condiviso 37 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 27 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    b80 -

    , aiutarsi a superare le paure, i momenti difficili, quelli in cui ti viene voglia di mollare tutto e tornare a vivere in solitudine, ma è anche dovere reciproco.
    Non è forse il vero amore, quello, che ti aiuta ad accettare i difetti dell’altro e a fare per lui anche cose oggettivamente faticose?
    Ecco, io credo che a volte accada che la fatica uccida l’entusiasmo perché si continua a lavorare “zappando il campo dell’amore” senza ricordarsi anche delle proprie esigenze, smettendo di farle presenti, lasciando che l’altro si dimentichi che è una persona, non una macchina, quella che ha fianco, e questo accade dall’una e dall’altra parte così, spesso, l’amore fatica a sopravvivere alla routine. Solo allora, secondo me, si sente la fatica perché non si suda più per amore, si suda e basta. Si è persi per strada l’obiettivo con cui si era partiti.
    Credo che la cosa dura nell’amore, non sia tanto fare cose faticose per l’altro, quanto ricordare sempre a se stessi e all’altro, in nome di che cosa si sta faticando.

  2. 12
    Spectre -

    […] Quanti e quante dicono” mia moglie? Pensa che non mi piaceva nemmeno, mi stava anche un po’ antipatica/o, eppure non potrei stare senza di lei/lui ora”. Io sto cercando di avvicinarmi a donne diverse da me, anche molto, ma se io sono pronto a mettermi in gioco, anche se coi miei tempi, vedo che in giro non è così. E poi si hanno persone che dicono “sempre il solito stronzo/a ho trovato”. E se provassi a cambiare target, anche se sul momento non ti pare adatto/a a te?

    […] ragazzi (de na volta, in alcuni casi)…non si vive mica a disneyland […]
    questa assomiglia tanto ad una frase che sentii dire da una persona, quando mi riferiva una critica mossale da una sua amica: “quando la smetterai di pensare che la vita è una puntata di beautiful?” al tempo non capivo il perchè tanta acredine. Oggi, dopo alcune vicende, penso che quella persona tanto “stronza”, avesse detto una grandissima verità.

  3. 13
    key -

    ok, mi spiego meglio poichè mi rendo conto di essere stata un pò assolutista. Non parlo di coppia aperta, non parlo d’infedeltà, quando ho detto che l’indivuduo non è monogamo non intendevo infedele. Ecco, il rispetto prima di tutto, rispetto per l’altro e per la vita insieme. Dico solo che non è così facile stare insieme, che spesso nella vita di coppia si potrebbe cedere alla tentazione di passioni esterne ad essa, perchè l’uomo non è monogamo per natura. E’ una scelta, o una scelta obbligata dalla società, io per prima nutro un profondo senso di appartenenza nei confronti del mio partner e non sopporterei l’idea, non ho sopportato l’idea, che stia, che stesse, con un’altra e in 12 anni non ho mai desiderato nessun altro.
    Se però accetto l’idea di condividere i miei preziosi spazi con un uomo esigo che il rispetto sia ricambiato. Se mi devo immedesimare in un ruolo pretendo che l’altro non cerchi di cambiarmi, o di cambiare le mie “sane” abitudini, che non m’imponga le sue amicizie, che mi sostenga senza aspettarsi sostegno a senso unico solo perchè “lavoro tutto il giorno..”
    Oggi mi trovo single per costrizione e non per scelta eppure ogni giorno che passa scelgo di esserlo. Non permetterei più a nessuno di chiedere a me rinunce e ruoli non condivisi. E’ ciò che dicevi tu, spectre. Con la differenza che la mia esperienza non è stata così edificante, per cui oggi sono incapace di rinunciare al mio spazio nell’armadio per mettermi un estraneo in casa che faccia da re e da regina. Dici che credi nell’amore e sostieni di credere in un rapporto di coppia che non sia soffocante, avvinghiante. Ecco, semplicemente io ci crederò quando lo vedrò. Oggi non lo desidero neanche e preferisco bastare a me stessa piuttosto che accontentarmi. Perchè ho raccolto i calzini puzzolenti di cui sopra e ho lavato e stirato e sono stata moglie e amante ma l’idea di essere risucchhiata nel vortice del soffocamento e non dell’unione consapevole, dell’abbandono all’altro piuttosto che…

  4. 14
    key -

    …della consapevolezza che ci si sceglie ogni giorno e ogni giorno i compromessi non devono essere un peso bensì un traguardo maturo, non mi alletta affatto.
    Il mio atteggiamento, chiara risposta ad un fallimento, può essere scambiato per una forma di chiusura e di autodifesa, ma in realtà rispecchia solo un mio stato d’animo momentaneo, durante il quale sento l’intima e profonda esigenza di ricostruirmi, di volermi bene, di coccolarmi un pò attraverso una solitudine sentimentale ed un’apertura alla vita, ai miei interessi, alle mie fedeli amicizie, ai miei figli, alla mia essenza. Questo per tentare di arginare, quanto più possibile, l’eventualità di un ulteriore vortice sentimentale fatto SOLO di routine, appiattimento, responsabilità a senso unico e perchè no, torture psicologiche per poi ritrovarmi in mille pezzi, priva di autostima e incapace di dire: non sei tu che te ne vai, sono io che ti sbatto fuori!

  5. 15
    gio -

    Io non riesco a capire, quindi chi sogna una vita per sempre con una persona dove tutti e due vogliono la stessa cosa è un’illusione alla quale molte persone sono dipendenti?
    Ognuno di noi ha le nostre debolezze e sono queste che hanno rovinato rapporti e persone, finchè non ci capacitiamo che la società siamo noi i malati siamo noi e siamo noi stessi a dover cambiare i sogni continueranno a rimanere nell’attesa di essere realizzati.

  6. 16
    silvana_1980 -

    b80, purtroppo il fatto che la moglie giri in bigodini non può essere una giustificazione a cercare una scappatella all’esterno senza invece affrontare il problema e farlo presente al partner…poi sai ci vuole anche un pò di realismo nella vita, una può far la sexy in poche detrminate occasioni…e ti dirò anche le fare sexy non è una granzia di fedeltà del marito. Magari. In famiglia ne ho avuto un esempio con mio papà, mia mamma convinta che con certi trucchetti ci si potesse “tenere un uomo” (odio pure sto modo di dire, tra l’altro)…in realtà i diversivi li aveva comunque e anche con dei cessi peggiori di mia mamma. Evadere dalla realtà. Il grande problema di non saper dire le cose che non vanno bene. Ci vuole anche un minimo di tolleranza da ambo le parti, col tempo, gli anni e le gravidanze il corpo della donna si trasforma…ma nemmeno quello dell’uomo resta uguale.
    Spectre, ho capito quel che intendi tu ed io per prima credo che per far funzionar un rapporto non bisogna essere come delle fotocopie, qualche diversità ci vuole anche per imparare e colmare le proprie lacune con quelle dell’altro. Queste differenze però non devono diventare irritanti, devono essere tollerabili e non devono dar troppo fastidio altrimenti gli equilibri si rompono. La scappatoia è il doverismo, anche nelle coppie di giovani ragazzi, quando uno dei due annulla se stesso, la sua capacità di dire NO perchè si deve fare così altrimenti si resta soli. Un esempio può essere il fatto che certe ragazze trovino normale cominciare a prendere la pillola a 12 anni piuttosto di far usare il profilattico al ragazzo in nome dell’antica idea che alla donna soltanto spetti il compito della contraccezione. O lo stesso dover “chiudere un occhio” al tradimento continuo del partner sia da parte di uomo che della donna non rendendosi conto che il tradimento è la punta di un iceberg ben più ampio.
    Potrei farti N esempi di gente che aggira l’ostacolo invece di toglierlo definitivamente dal percorso

  7. 17
    BastaConLoStravolgimentoDeiValori -

    C’era una volta un Bambino.
    Un bambino che non sapeva, ma pensava.
    Aveva bisogno di serenità e amore.
    E per sapere necessitava di una Madre e di un Padre.
    Il bambino cresceva e nel mentre capiva che per diventare un Uomo completo doveva diventare padre affianco a una madre e proteggere entrambi contro tutto e tutti.
    C’era una volta una Bambina.
    Una bambina che non sapeva, ma pensava.
    Aveva bisogno di serenità e amore.
    E per sapere necessitava di un Padre e di una Madre.
    La bambina cresceva e nel mentre capiva che per diventare una Donna completa doveva diventare madre affianco a un padre e accudire entrambi per poter affrontare tutto e tutti.
    E mentre questo avveniva, c’erano le Famiglie e c’era una Società.
    E c’erano i litigi e c’erano le difficoltà.
    Ma la Famiglia c’era sempre.
    Perchè un Padre proteggeva una Madre e i suoi Bambini, perchè una Madre accudiva il Padre e i suoi Bambini.

  8. 18
    BastaConLoStravolgimentoDeiValori -

    Tutto questo c’èra e ora pian piano non c’è più.
    Oggi i bambini e le bambine crescono, ma rimangono bambini e bambine fino a 50 anni.
    Ai giocattoli hanno sostituito il loro corpo e ne fanno quello che vogliono.
    Non ci sono più litigi, non ci sono più molte difficoltà.
    I Media bombardano entrambi, convincendo l’Uomo a non proteggere la Donna perchè saprebbe badare a se stessa e lui non è uno schiavo, convincendo la Donna a non accudire l’Uomo perchè saprebbe badare a se stesso e lei non è una schiava.
    E così..
    L’Uomo accusa la Donna di non saperla accudire, ma… non vuole proteggerla, preferendo giocare come un Bambino.
    La Donna accusa l’Uomo di non saperla proteggere, ma… non vuole accudirlo, preferendo giocare come una Bambina. E poi arriva la sera.
    Parlano di sicurezza, ma sanno di essere insicuri, perchè SOLI.
    Dicono di essere diventati uomini e di essere diventati donne perchè comprano la Macchina e la Cucina, per poi proteggere il Cruscotto, accudire il Fornello. E le aziende che vendono i prodotti per sostituire gli affetti continuano a rimpinguare le casse dei Media che insinuano quei convincimenti. E quando le difficoltà arrivano corrono dallo Xanax. LO XANAX C’È SEMPRE.
    E mentre questo avviene, ci sono sempre meno Famiglie, sempre meno Bambini che non possono crescere e diventare Uomini e Donne e… la Società affoga.
    Molti di quei pochi Bambini che crescono continuano a non sapere perchè hanno affianco non un Uomo e una Donna, ma un Bambino e una Bambina. E crescono senza sapere.
    E quando le difficoltà arrivano corrono dalla Discoteca e dalla Pasticca.
    LA DISCOTECA E LA PASTICCA CI SONO SEMPRE.
    BELLO IL NUOVO MILLENNIO!

  9. 19
    b80 -

    @silvana_1980

    beh, sono d’accordo che se uno proprio vuole le corna te le mette uguale però, almeno, provarci a non lasciarsi andare, secondo me è una cosa importante per continuare a coltivare il rapporto anche dopo un bel po’ che è cominciato.

    non dico che una debba stare sempre in tiro, questo no, perché è bello anche essere se stessi con le occhiaie quando si ha un raffreddore cane o con i calzettoni di lana grossa a gironzolare per casa dopo una giornata intera passata in giro con i piedi doloranti, ma secondo me non può essere questa la regola. secondo me dev’essere un piacere per se stesse sentirsi a posto, anche dentro casa, e secondo me è giusto anche per il proprio uomo.

    ovvio però che questo NON è tutto e non basta questo per far andare a gonfie vele la vita di coppia, sarebbe troppo facile…

  10. 20
    key -

    Rispondo a bastaconlostravolgimentodeivalori, sarebbe stato sufficiente che tu scrivessi il tuo nick per aiutarci a comprendere il tuo netto punto di vista. Belle parole, non c’è che dire, non applicabili sempre, ahimè. La famiglia di una volta, quella bella con la mamma che ti aspetta a casa e il papà che lavora e poi torna e ti fa fare le giravolte su te stesso, o magari si chiude in una stanza e vuole sentire solo silenzio, ma sai che c’è, regalava a noi figli di generazione solida (?), di non impasticcati (talvolta eroinomani, però, questa è un’altra storia), basi solide sulle quali costruire la nostra personalità. Peccato che proprio noi, adulti di oggi, dovremmo essere il prodotto di quel focolare stabile e invece abbiamo stravolto il valore della famiglia, regalando ai nostri figli l’incubo di un nucleo che non c’è e che mina profondamente le loro certezze. Ma basta generalizzare, parliamo per casi singoli e non per fenomeni di massa. Una donna, 50 anni fa, lasciava che il marito facesse ciò che voleva, entrava ed usciva di casa, aveva altre donne, si disinteressava dell’educazione dei figli se non per stampare loro un bel calcio nel sedere quando serviva, piangeva segretamente ed aspettava, restava prigioniera perchè così le avevano insegnato, le avevano insegnato a non ribellarsi. C’erano anche uominin modello, per carità, e donne autonome, ma la regola, di solito, risiedeva in un equilibrio di ruoli soffocanti solo per il coniuge “debole”.
    Mi sembra già un buon motivo per stravolgere i tuoi valori inattaccabili. Figli di oggi. Genitori di oggi. Infinite realtà, tra le quali famiglie unite(?) ma colme di rabbia, rancore e violenza. Realtà ai quali i bambini di domani sono costretti a dover assistere quotidianamente. Genitori frustrati e stressati per il lavoro che non c’è o che rende poco, cosa possono trasmettere ai figli restando sotto lo stesso tetto unicamente per non rompere quella promessa coniugale?
    E chi dice che i bambini figli di separati non..

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