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Lettera pubblicata il 4 Febbraio 2008. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Orologiodatavolo.
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L’araba fenice è un uccello unico al mondo che nessuno ha mai visto ma tutti sanno che esiste. Essa ha un dono..quando muore lo fa bruciando nel fuoco, per poi risorgere dalle proprie ceneri più bella e vitale che mai.Rinasce dalla propria morte, più forte, finchè un giorno non morirà di nuovo. La morte è dolorosa, ma la rinascita è certa. Sei un’araba fenice?
Non ancora, ma conviene diventarlo a quanto pare. E tu, lo sei? X ChiaraMente.
xRosso81
Grazie, della tua risposta, beh, la testa non me la monto. A volte, anzi, vorrei smontarmela e buttarla dalla finestra. Il mio piu grande difetto è l’orgoglio e la convinzione. Quando mi fissi su alcune motivazioni, difficilmente me le tolgo dalla testa. Ma umile, lo sono. Odio i complimenti, non riesco ad accettarli. Mi sento presa in giro. Odio che mi si dica grazie e scusa. ^_^
Io? Uh Uh, è una cosa molto difficile, siamo umani, è già difficile fare i gatti e avere sette vite, figuriamoci rinascere addirittura dalle proprie ceneri! Però mi è capitato anche se non posso dire che il merito sia stato mio dal momento che non sono sicura di riuscire a rifarlo. Però qualcosa c’è stato tanto da farmi pensare che in un certo senso questo mito contenga delle verità applicabili ad ognuno di noi. Si tratterebbe in sostanza di far tesoro di qualsiasi cosa capita, soprattutto quelle che sembrano devastarci l’animo, per crescere. Crescendo qualcosa cambia e anche se restiamo noi stessi a volte capita di “uccidere” qualcosa di indefinibile in noi che viene sostituito da un nuovo modo di intendere e volere. magari l’uccisione simbolica di alcune parti di noi può farci soffrire le pene dell’inferno ma alla fine usciamo più forti. Nessuno scopre di essere stato un’araba fenice finchè non risorge e si chiede cosa è successo.