Discorso di Dostoevskij, pronunciato l’8 giugno 1880 alla seduta solenne della “Società degli amici della letteratura russa” a Mosca in occasione dell’inaugurazione del monumento a Puskin.
….ecco solo un paio di pezzi..
“Ad un vero russo l’Europa e il destino di tutta la grande razza ariana stanno tanto a cuore quanto la Russia stessa, quanto il destino del proprio paese, perchè il nostro destino è l’universalità, acquistata non con la spada, ma con la forza della fratellanza e dell’aspirazione fraterna nell’unione di tutti gli uomini. Se approfondirete la nostra storia dopo la riforma di Pietro, troverete le tracce di questa idea, di questo mio sogno, se volete, nel carattere delle nostre relazioni con le stirpi europee, perfino nella politica del nostro Stato. Perchè, cosa ha fatto la Russia durante tutti questi due secoli nella sua politica, se non servire l’Europa e, forse, molto più che se’ stessa?”
“I popoli d’Europa non lo sanno neppure, quanto essi ci sono cari! E più tardi, io ne ho piena fede, noi, cioè non noi personalmente, ma coloro che verranno, i futuri russi comprenderanno tutti, dal primo all’ultimo, che diventare un vero russo significherà precisamente aspirare alla definitiva riconciliazione delle contraddizioni europee, mostrare la via di uscita alla tristezza europea; l’animo russo, profondamente umano, saprà abbracciare con amore fraterno tutti i nostri fratelli, e alla fine, forse, dirà la definitiva parola della grande armonia universale, dell’accordo definitivo fraterno di tutte le razze, secondo la legge evangelica di Cristo!”
Le considerazioni di Dostoevskij sul popolo russo e sul ruolo della Russia in Europa sono concentrate nella parte finale del discorso. Il testo completo è recuperabile in rete.
Domanda: chissà cosa penserebbe oggi il grande Dostoevskij dei suoi concittadini russi…
Fulvio Busnelli
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Categorie: - Mondo - Riflessioni
Non lo so…
Così come non so cosa ne penserebbe Dostoevskij:
-dei battaglioni Azov e Aidar;
-università Bicocca;
-no fly zone (e conseguente terza guerra mondiale);
-totale menefreghismo da parte di tutti, ucraini compresi, di Crimea e Donbas fino all’altro ieri;
-della russofobia crescente che si sta venendo a creare…