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Lettera pubblicata il 18 Dicembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore angelica.
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pista ad ostacoli, che chi ha avuto “padroni” può solo cambiare “padroni” perché è predestinato o non può che cascarci sempre sei tu la prima a remarti contro, anche se tutti tentassero contemporaneamente di remarti contro.
E quando dici che gli psicologi aiutano soltanto chi ha i soldi racconti una palla a te, ma a me non puoi raccontarla, mi spiace.
Perché so che esistono validi psicologi anche gratuiti che conoscono il tuo problema, e che comunque potrebbero in ogni caso aiutarti.
Mi ripeto: non ti sto giudicando, perché il problema, che può avere varie sfacettature, lo conosco, e ho visto persone in questo problema sia che venissero da famiglie agiate che poverissime, sia che fossero partite da una situazione di dipendenza sia che siano state chiuse a chiave perché manifestavano una indipendenza inaccettabile per chi era troppo possessivo e violento. Conosco il problema, e so quanto sia complesso, però se tu non vedi anche le tue personali false e idee e resistenze (già riconoscerle e ammetterle è un passo, anche quelle che non erano innate ma che si sono costruite attraverso il tempo e la situazione) la tua nemica sarai anche tu, non solo quel tizio che ti tratta di m… o che quando ti presta la sua macchina sottolinea cento volte che è SUA, che tu non hai niente e non vali niente. Non è un percorso semplice, ma la prima persona che deve rompere un’idea di dipendenza sei tu, per quanto gli altri possano averti riempito la testa di una te dipendente dal primo vagito, e per quanto ciò non sia semplice. Sei tu che devi incominciare a percepire te come tua “garante”, altrimenti, anche se tu riuscissi ad uscire da là, andresti a cercare un’altra persona che “ti garantisca” per quanto ora sogni te indipendente e libera e non sul rogo.
Spero che tu abbia capito ciò che intendo dire perché, mi ripeto, so benissimo che le situazioni come la tua sono pesanti, ma se alla situazione aggiungi anche una tua certa impostazione, che sia dovuta a lui o ai tuoi o a delle tue idee difficili comunque da sradicare…
CYBER: una donna innamorata regge sicuramente una suocera se ci sono una serie di equilibri. Ma se l’equilibrio lo rompe proprio la persona che sta con te il problema non è più solo la suocera. E dipende poi dall'”entità” della suocera. Quoto tutto ciò che hai scritto, e non mi pare sia il tuo caso. Solo specifico ciò perché io ho amato indipendentemente dalla suocera, anche se fosse stata matta da legare. Ma il problema non è stato che non amavo abbastanza da tollerare di per sè il carattere di mia suocera o che il mio ex avesse dei problemi. Anche perché, per come la vedo io, i problemi si risolvono anche insieme. Il mio standard di tolleranza anche delle idiosincrasie è molto elevato. Ma la violenza è violenza. E’ un’altra storia.
Cara Luna, se sai che esistono bravi psicologi (e magari anche chi) che seguono gratuitamente, e non è una provocazione, bensì una richiesta di aiuto, indicami a chi devo rivolgermi nella zona di Treviso…quelli finora contattati, e mi devo ripetere, mi hanno “presa in carico ” , così si dice, per periodi brevi, dopodichè, mi hanno suggerito quello che ho già scritto…ahimè , data la gravità della puntura, mi sono rivolta anche alla Guardia Medica, era inevitabile! Che io sia stata e sia dipendente , è un dato di fatto, ma mi sono sempre data da fare per trovare una via d’uscita, quello che in molti non tentano nemmeno di fare …mi fa piacere aver trovato una persona così diretta e schietta come te, non condivido appieno tutto quello che scrivi , ma sei stata, comunque, uno stimolo per guardarmi dentro ancora di più. baci, buona notte.
@luna
è vero sono…ero…boh… il “disturbo” come si suol dire “il terzo incomodo”…….
ci vorrà del tempo (poichè il mio sentimento e le mie aspettative erano iperboliche), ma cercherò di accettare il fatto a poco a poco (che ho sempre detto e saputo….) che non mi abbia mai amato….e che non abbia neanche una sensibilità minima per gestire questa situazione giornaliera quando ci vediamo tutte le mattine in ufficio…l’impermeabilità totale e benché gli abbia detto di non venire per qualsiasi “notifica” di poco conto, poiché io soffro a vederlo ….. lui viene lo stesso …. ironia della sorte prima mi telefonava e non alzava il culo dalla scrivania….
terry
@sonia
io sono una di quelle che ha avuto sempre un’indipendenza economica e l’ha sempre voluta perché non voleva “finire” come la madre casalinga dipendente dal marito con tutto quello che ne consegue….
…ma al di là dei soldi che guadagni io penso che tutti noi siamo “dipendenti” di qualcosa e/o di qualcuno ….. nessuno di noi ne è immune perché l’uomo è un animale sociale e non può vivere “isolato” … neanché gli eremiti….anche costoro sono dipendenti da qualcosa….
detto questo ti volevo dire che c’è un limite a tutto ….. (perché non ci si può ridurre ad uno zerbino!!!!!!) FORZA NOI SIAMO CON TE …GIA’ LO SCRIVERE A ME GIOVA ….. e dopo 11 giorni i momenti di sconforto totale sono diminuiti ……
ciao terry
sonia, dubito che il ‘direttore’ mi permetta di fare nomi, anche se li cerco, ma darò comunque un’occhiata, in internet, alle realtà presenti sul tuo territorio. Dici spesso ‘prendere in carico’, ma non si va dallo striz ‘per farsi prendere in carico’ ma per lavorare insieme. Non è una sfumatura. – vuoi dirmi su quali cose non sei d’accordo? – terry, se gli riconosci una insensibilità base nei tuoi confronti e chiedi a lui un atto di sensibilità è abbastanza probabile che semplicemente faccia ciò che tira il culo a lui o peggio che te lo faccia pure apposta, anche per semplice opposizione e narcisismo o possessività. Per ‘esserci’ e romperti i maroni, avere cmq ancora potere e riconoscerlo nel fatto stesso che glielo confermi. Se posso darti un consiglio fai finta di niente. E’ più probabile che lui smetta di fare così non ottenendo un riscontro. Ciò che dici su uomo animale sociale è vero, ma di per sè non spiega la dipendenza affettiva. E’ ovvio che mi fa piacere provare affetto e riceverne, considerare delle persone con maggiore senso di coesione e ‘appartenenza’ e che c’è un perché se possiamo avere bei ricordi della nostra compagna di banco. Ma se la nostra compagna di banco ci avesse bucato col compasso ogni mattina e fossimo rimasti lì a sperare che smetta, tentare di conquistarla, cambiarla o vedere che ci sono altri 10 banchi quello non è ciò che dici. Anche se è naturale che ci faccia più male una sberla di un sorriso, perché siamo umani. Non è neanche per forza masochismo, la dipendenza affettiva però del tipo di cui parliamo non è quella ‘usuale’ che vive una sua espressione anche nei coniugi che dopo 50anni si tengono per mano o hanno comunque un equilibrio che in qualche modo soddisfa comunque entrambi.
sonia, cheché ne dicano gli altri smettila tu di vederti come ‘un pacco’, passato di mano dai genitori allo pseudogarante più anziano, sino a vederti come un pacco anche quando vai dallo strizz, che sia per un incontro, due o settecento. Tra l’altro esiste anche la terapia breve e anche un incontro può servire. Ma dipende anche quanto TU sei pronta a lavorare su di te, a cedere su alcune idee e resistenze tue. Dipende da quanto tu chiedi aiuto ma pensando comunque di sapere già. Poi, ovvio, può darsi che tu abbia trovato striz inadeguati o sennò il loro consiglio, contestualmente, aveva un senso. Ti dirò anche che (e non dovrei) che forse se tu andassi a pagamento, e volessi farlo sul serio, saresti ‘costretta’ a cercare come fare. Cioè a trovare il modo per pagarti le sedute. O almeno cercare di ragionare sul modo. Se tu trovassi il modo forse pagando in modo indipendente avresti anche una relazione, da parte tua, diversa nei cfr della terapia. Poiché dici che è impossibile per te trovare il denaro ti credo. E non ero nelle tue sedute, ovviamente. Però noto comunque che, come tutti i dipendenti da qualsiasi idea, situazione, compulsione o sostanza, tendi comunque a difendere più di quanto credi le ragioni per cui non puoi farne a meno o una soluzione è impossibile a meno che non vinci l’enalotto. Nel tuo caso hai dipendenza affettiva ed economica più violenza morale e psicologica (spesso vanno a braccetto, anche se esiste anche la dipendenza da qualcuno che ti tratta come un cristallo di boemia dicendo ‘guarda che buono che sono’ e altre forme…) quindi non sto dicendo che non sei in un gran casino. Ma parli da dipendente, al di là. E come se non vi fosse differenza tra chi nasce con la camicia e reddito per botta di culo e chi anche in mezzo alle guerre stellari tipo le tue, anche interne, fa una fatica immensa anche per tenersi un lavoro. E ha pure il terrore di farlo male e perderlo. Ciò che voglio dire è che relativizzare, come forse facevano i tuoi e fa anche lui, anche se lo fai in altro modo, ma a scapito di guardare in modo attivo la tua situazione, ti blocca di più, fa il gioco suo e non ti serve.
Buongiorno a tutti …. e speriamo che lo sia
Ieri è stato terribile….dopo essere fuggita all’uscita dell’ufficio per non vederlo…..dopo essere andata a fare la spesa e un po’ di pulizie, decido di andare a farmi i capelli per aggiustarmi un po’…. faccio una strada a piedi interminabile per non passare dove avrei potuto incontrarlo … entro dalla parrucchiera e c’era lui … “il vuoto” appena finito un saluto complessivo e poi il nulla….
terry
Ehehe Terry, son cose che capitano.
Io per tutta l’estate sono sfuggito dalla mia ex che andava in giro con il nuovo ragazzo.. . ho evitato tutti i posti per non vederla, ma alla fine il destino me li ha fatti vedere ugualmente… ci siamo guardati con lei e la gentilissima ragazza ha cambiato strada… non capisco poi a quale pro..
capita 🙂
@cyber81
già la vita è bella, ma anche crudele……accendi la radio e senti le canzoni che ti aveva dedicato all’inizio della storia e ricominci a piangere…………
un amore distutto dalla suocera, gelosa della felicita di suo figlio, una bastarda e dire poco, me ne ha fatte di tutti i colori,non accettava la nostra convivenza, e a fatto un vero e proprio casino,sapendo quando lui fosse legato a lei, si e finta malata, diceva che stava andando in depressione a causa di questo,pura finzione ,una vera e propria stronza, alla fine e riuscita nel suo intenndo, a rovinato tutto…..la mia vita, ma se dio c’e tutto prima o poi si paga, lui..a scelto sua madre, lui uno squallido vigliacco,non era amore di sicuro, se lo fosse stato, non avrebbe fatto soffrire me, piuttosco che mandare a quel paese sua madre.