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Lettera pubblicata il 18 Dicembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore angelica.
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sonia, è chiaro che ci hai messo del tempo per rendertene conto, altrimenti non si chiamerebbe manipolazione. Cosa peraltro di cui si scrivono gli aspetti più eclatanti, per cui da fuori pare impossibile che una (o uno) non li veda. Ma la manipolazione è anche molto più perversa e sottile. Ti confonde, dandoti sempre ogni colpa e usando soprattutto presunti doveri e mancanze di diritti, enfatizzando e creando punti deboli. Ovviamente hai bisogno dei tuoi tempi, e bene per letture e forum, per capire in quali tranelli e condizionamenti sei cascata. Ho una domanda: secondo te i tuoi psic si son trovati di fronte ad una resistenza molto molto forte (indipendentemente perché) nel valutare concretamente l’ipotesi di lasciarlo e lavorare terapeuticamente e praticamente su questo aspetto? Cosa fai concretamente per seminare mezzi tuoi per avere i mezzi per vivere senza le cose che lui ti assicura (ma a quale prezzo?)? Credi sia possibile che lui cambi? Verso lui senti una dipendenza soltanto economica o anche affettiva? Cosa dovrebbe accadere perché tu possa lasciarlo? Cosa significherebbe per te lasciarlo e chiudere questo capitolo? – ok, non è una domanda, son tante. Se vuoi rispondermi, una per una o ad alcune. Come credi.
ciao a tutti….
il 15 agosto non ce l’ho fatta più e davanti a tutti e tre (lui, lei la perfida la mammina(la vera donna della sua vita) e quel privo di midollo osseo del padre mi sono sfogata…e ho detto tutto….
lui ha detto che facevo uno show e se n’è andato….dicendomi di andare via da casa ….. quella in cui ero una semplice “inquilina” e comprata dai suoi nel portone accanto….
mi sono trasferita per lui in questa “merda” di città…scusate…5 anni fa e ora mi ritrovo sola e disperata……….come faccio ad andare avanti
… ma dai meglio così … ete che vai a vivere cicino ai suoceri in un appartamento comprato da loro …pura follia … era scontato che finisse così!!!
Stappa lo spumante, festeggia perchè certi esseri succubi e meglio perderli che trovarli!!!!
e poi non te ne eri accorta prima??? non lo sapevi dentro di te che saresti venuta sempre dopo la sua famiglia, che l’amore c’è qwuando le cose vanno bene ma poi quando si litiga un calcio nel sedere e ritorna sotto la gonna di mammà????
Queste cose tu le sapevi e non le hai volute vedere, le hai deliberatamente ignorate.
Pensa che fortuna che hai avuto. Almeno la casa non l’avete comprata insieme.
Ciao e trovati uno degno del tuo amore.
Non so in che situazione sei adesso visto il tempo passato, ma posso dirti che lo sbaglio più grande l’avete fatto voi andando a vivere vicino ai tuoi suoceri…
TERRY, BRAVA!!! Labussola: nel mio caso posso assicurarti che non fu prevedibile. E vidi ciò che era possibile vedere: una suocera fuori di suo, ma che non ci aveva mai leso e un figlio obiettivo, che per dieci anni, mica dieci mesi, diceva anche che era il caso di vivere lontano da lei. Le altre case viste non ci convinsero, e di comune accordo. Lei mai fu tirata in ballo o si pensò di farle invadere il campo. Prendemmo casa in zona, che è anche la mia e dei miei, perchè è bella e l’amiamo entrambi ed era comoda per il lavoro di entrambi. Non scegliemmo in base alla vicinanza ‘genitoriale’. Eravamo, casualmente, più vicini ai miei che ai suoi, ma io mammona non sono e i miei invadenti zero. La prendemmo in affitto, per il momento (un appartamento adorabile, che amavamo entrambi. Non era in vendita, ma magari…). Pensa che – ma già da tempo guardavamo case – quella casa arrivò dopo che, alle ennesime sceneggiate materne con cui lei deliziava i congiunti da sempre – la casa arrivò dopo che lui piangendo e fuori di sè aveva detto ‘basta, veramente devo andarmene da lì’. Tra la frase, trovar casa, innamorarsene a prima vista entrambi, contratto e chiavi in mano passarono mesi, ponderati. Potevo immaginare che poco dopo la pazza gli (e quindi ci, anche se io mi opposi) avrebbe imposto violentemente l’acquisto di una casa nel suo rione, perché lei l’aveva puntata da mesi? Lunga storia, contorta, travagliata. Cmq no non avrei mai potuto immaginare. Che lei facesse così al limite anche sì. Ma mai mai mai che lui avrebbe reagito a tante sue manipolazioni come reagì. Era più facile che un asino volasse.
allora….
quando aspetti un trasferimento lavorativo non puoi fare nulla….anche perchè si prospettavano tempi lunghi…e i soldi e la distanza + di 300 km non ti permette niente….e allora cosa fai ….. ti appoggi alle case di entrambi…
le promesse erano, qualora avessimo avuto la “fortuna” di poter vivere insieme ….. di comprare una casa nostra…..ma al momento “dell’accaduto” tergiversa e il tempo passa….i problemi aumentano ….la “bastarda” si insinua sempre + fino allo sfascio….
una lunga storia ….. io sono la quarta convivenza e la seconda gli ha dato una figlia….tutte scappate….
ieri io e la bastarda ci siamo mandate a fan….. (il primo l’ha detto leri), ma lui ha detto : ti sta bene sei tu che l’hai sempre provocata…era un bel po’ che ti ci doveva mandare….
ho una rabbia che la farei fuori, ma prima o poi le pagherà tutte…
ciao è già un sollivo parlare con voi
terry
Carissimi, nella fine della mia breve storia (2 anni) vi è stata anche qualche fibrillazione famigliare. Mia mamma è sola e non ha più un marito putroppo e ciò le causa qualche problema legata alla solitudine, in più mettiamoci un carattere non proprio malleabile e la situazione è fatta.
Quando portai a casa la mia ex le dissi del carattere di mia mamma e le dissi che qualsiasi cosa le avesse detto avrebbe dovuto farla scivolare perchè non è cattiva, è proprio fatta così.
Io ho cominciato a costruire una casa e mi sono sempre fatto garante nei suoi confronti delle invadenza di mia mamma perchè alla fine, non la sopporto nemmeno io.
Lei non ha voluto seguire il mio consiglio e ha cominciato a somatizzare tutte le stronxate che diceva mia mamma. Il mio consiglio dall’inizio è stata quella di lasciarla stare, “se ogni 2 o 3 mesi spara qualche caxxata lasciamola perdere” dicevo io… che ce ne frega di mia mamma, noi avremo una casa indipendente dalla sua, lontana e non dovremo assolutamente vivere con lei!
Non lo avrei MAI permesso, e questo è un fatto che avevo chiarito anche con mia madre.
Questo a lei non è bastato, perchè evidentemente si porta complessi in relazione a tale situazione dal passato. Lei infatti ha sempre vissuto con la figura invadente della nonna che ha portato alla depressione anche suo papa’.
Dunque lei aveva dei problemi forse anche più gravi dei miei dato che lui non è in grando manco di lavarsi la faccia da solo!
Ma per me non era un problema, a me bastava la sua volontà a staccarci completamente dalle famiglie!
Non ho basato il mio rapporto sui possibili problemi che la sua famiglia avrebbe potuto fare! Io non sono un mammone, sono indipendete, ho un mio lavoro e non dipendo da mia mamma!
Lei invece non è indipendente e dipende da loro!
Eppure lei ha rovinato la nostra storia per colpa di queste beghe famigliari… voleva che facessi questioni con mia mamma, cominciando magari liti famigliari che non avrebbero mai avuto fine!
Io questo non l’ho permesso perchè credo che l’indifferenza verso queste problematiche sia la cosa migliore, che me ne frega di quello che pensa mia mamma, io vivo con te mica con lei!
Eppure a lei questo non andava bene..
Io non ho detto una parola su suo padre perchè per me le sue garanzie bastavano, lei ha detto di tutto di più perchè avendo una famiglia così non vuole che ciò accada in futuro.
Ma garantisco che non era nè sarà mai mia intenzione vivere con mia mamma anche dopo il matrimonio!
Eppure ci siamo lasciati perchè evidentemente il suo sentimento non era tale da darmi fiducia.
Questo per dire che i genitori non li scegliamo noi, ma se io sono cosciente dei miei problemi e c’è del sentimento e soprattutto maturità vi è la possibilità di gestirli e vivere comunque felici.
terry, se hai anche la prova che il problema è seriale e irrisolvibile sai già che, da questa vampira, e da lui se le dà corda, ti devi e puoi solo allontanare. Queste dinamiche a spiegarle son sempre complicate, ti capisco. Ma il centro sta nel fatto che anche andandote di pare di dargliela vinta in realtà lo fai restando. Se ti sposti tu puoi avere una vita normale e serena. Lei no.
cara Luna,
hai ragione per la serialità e per tutto quello che hai detto……
il problema è uno e grosso per me: ho 43 anni il 21 settembre, sono quella che si dice una persona “forte”, mi sono sempre gestita da sola nella mia vita, studio, lavoro, casa, mutuo, acquisto auto, viaggi etc etc…..
si dice “forte”, ma non un robot, la mia sensibilità è estrema, troppo e per questo il mio punto debole è il sentimento……
posso affrontare tutto nella vita, ma non persone che approfittano di te e poi ti buttano senza nemmeno un sentimento di dispiacere…..
tutti mi dicono che passerà…..sono sicura che hanno ragione, ma alla mia età ti senti molto più sola che a vent’anni ed è molto + difficile ricominciare …… non hai la forza….
un abbraccio terry
caro cyber81
hai detto la più bella frase che una persona matura potesse dire>:
“Questo per dire che i genitori non li scegliamo noi, ma se io sono cosciente dei miei problemi e c’è del sentimento e soprattutto maturità vi è la possibilità di gestirli e vivere comunque felici.”
Grazie Terry