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Dopo la fine, l’inizio

di Raganella3
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 92 commenti

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  1. 71
    Luna -

    RAGANELLA: se lui ti interessasse come amico in quanto tale lo sentiresti e basta, senza collegarlo all’ex. se il collegamento all’ex ti stressa, indifferente il motivo, fai quello che ti senti, e bon.
    A te probabilmente dà fastidio l’idea che comunque il tuo ex abbia un minimo controllo (anche solo informativo) su quello che accade nella tua vita?
    Ripeto: non è detto che il suo amico gli dia informazioni, io al posto suo non lo farei, però il punto è come ti senti tu. Viaggia leggera se questa cosa per te rappresenta comunque una zavorra.
    La buona fede dell’amico potrebbe capire anche questo, in fondo son questioni delicate, e, se vogliamo, se ho capito bene, la parte lesa sei tu. A maggior ragione scegliere (comunque e sempre) per te sta a te.

    Baci.

  2. 72
    agata R -

    @ LUNA: non ci conosciamo, ma, credimi, io sono una persona tutto fuorchè concentrata sull’esteriorità, pertanto lo scrivere “E’ una bella donna” stride un po’ con i miei valori, ma non posso nascondere che ho tanta rabbia nei miei confronti, proprio perchè, come scrivevo prima, quel “bella” nel senso esteriore riguarda ql femminilità accesa che mio marito, come a molti uomini, ha aspettato per tanti anni (forse sin da bambini) da me… Non dico che se ne è andato e ha trovato lei solo per qs mancanza, ma una sua buona percentuale ce l’ha. Ora la rabbia che sento nei miei confronti è ql di essere sempre stata consapevole di qs mia “mancanza”, come di altre… Mi sono colpevolizzata molto (a volte a torto) per qs fallimento, ma i meccanismi inconsci che citavo che mi hanno, in un certo senso, bloccata nel lasciarmi andare sono stati dettati da altre SUE mancanze, che credimi, non sono state poche… quindi devo farmene una ragione… io e lui siamo cresciuti insieme ma percorrendo due strade diverse, PUNTO e STOP, ci siamo amati, siamo stati come un organo vivente l’uno dentro l’altro, ma in fondo sapevamo che era una relazione “malata”, quindi mi ripeto … BASTA! Ma da domenica, non riesco a controllarmi, e quando lo sento per comunicazioni sui figli o altro di pratico, gli butto addosso rabbia …. lo so gli scivoleranno via, come, evidentemente, gli sono sempre scivolate vie le mie disperazioni acute che gli ho sempre esternato, tanto da iniziare cmq una convivenza… Ma vaff… va… dico bene così??

    Ma tu a qualche pizzata non riesci a venire??

    Un abbraccio

  3. 73
    Luna -

    AGATAR: ciao cara 🙂 non ho mai pensato che si trattasse di esteriorità, figurati! Ho capito – per quello che posso – quello che intendevi dire, e il mio invito era solo a non darti addosso tormentandoti con le “mancanze”. Cosa di cui, peraltro, sei perfettamente consapevole, visto che dici che un meccanismo tirava l’altro, come accade in coppia.
    Non conosco la tua storia, nè le vostre dinamiche, quindi non posso (a maggior ragione, e comunque in generale) permettermi di intromettermi nelle tue riflessioni sulla vita di una coppia di lungo corso. Le coppie in genere, e soprattutto quelle di lungo e lunghissimo corso, sono dei mondi, con le loro regole, anche non scritte, i loro assestamenti, il loro linguaggio, la loro forma di interdipendenza. Le persone si scelgono e continuano a stare insieme per milioni di ragioni, che centrano sicuramente con i sentimenti, ma non solo. E non mi riferisco a ragioni materiali, ma anche psicologiche ed emotive.
    Che a volte sulla bilancia pesano più della frustrazione.
    Però una riflessione, assolutamente generale, e sottolineo generale, ce l’ho. (che probabilmente con te non centra assolutamente nulla, ma stimolata dalle tue parole).

    E’ vero che alcune persone si adagiano una volta sposate o dopo molti anni che stanno insieme. E’ vero che esistono richieste inespresse o più spesso inevase, da entrambe le parti. Perché, credo che inconsciamente, si creino anche dei meccanismi di opposizione alle richieste, soprattutto in caso di frustrazione evidente o latente.
    Questo però è un discorso troppo complesso, che ciascuno sa per sè.
    Quello che, in generale, posso dire, è che la femminilità, intesa come forza vitale, non come sensualità, ma in quanto energia vitale anche sensualità eccetera eccetera, è una cosa che ogni donna ha (secondo me sì, anche se magari inespressa anche per dinamiche familiari precedenti, come il fatto di sentir definire “vanità” il sano desiderio di piacersi e di piacere – ho fatto un esempio su mille, perché anche questo è un tema complesso), ma che sicuramente fiorisce tanto più in un’atmosfera di reale benessere emotivo, e tanto più rimane inesplosa e inespressa in una atmosfera di tensione, e malessere emotivo.
    E la femminilità e l’energia di cui parlo non è il fatto di mettersi la minigonna o di fare la gattona, ovviamente, ma lo sguardo nostro che ritroviamo allo specchio la mattina quando siamo serene.
    La femminilità comincia dalla pancia e dagli occhi prima che altrove.
    E la gioia negli occhi non si inventa neanche con ottantasei chili di mascara, o con degli atteggiamenti.
    Ci parli di “disperazioni acute” e di “relazione malata”…
    e anche se adesso il disorientamento e la rabbia sono fortissimi, lo sai, in fondo, anche tu, di non essere stata cacciata dal paradiso.
    E non è poco, non è poco quando si sta mettendo il punto.
    L’espressione della rabbia ti può fare bene, purché non diventi cagione di frustrazione nel momento in cui ti sembra gettata a vuoto, e ti sembra

  4. 74
    Luna -

    di urlare, ma senza voce, come in certi incubi. Quello non ti fa bene, credo. Dovresti trovare un modo costruttivo per incanalare tutta l’energia che ti esplode dentro al punto da farti sentire priva di energia (paradossi energetici 😉
    Non so quanti anni hanno i tuoi figli. Io non ne ho, e quindi su questo proprio non posso mettere bocca.
    La serenità dei tuoi figli comunque, almeno sulla carta, è anche affare del tuo compagno. Tu stai anche male ora, oltre a essere madre, e se certo è importante che tu non sbrocchi completamente davanti a loro (per loro e per te) è anche importante però che tu ti ritagli uno spazio in cui… poter disperarti in modo sano. In cui essere solo Agata che ascolta il suo dolore e fa pace con il suo dolore.

    Per la pizzata: tutti i vostri punti di incontro sono piuttosto lontani per me. Non è pigrizia, è che in questo momento per me andarmene via per due giorni è un po’ complicato. Perché sono impegnata in cose che mi interessano e mi piacciono, tra l’altro, e quando avrò finito la mia scaletta, depennando le varie voci, sarò più libera e magari un viaggetto anche me lo farò 🙂

    Un bacione

  5. 75
    agata R -

    @ LUNA: virgoletterei un po’ tutto per poterlo commentare, ma ciò a cui penso poco, forse troppo poco è qs: “…lo sai, in fondo, anche tu, di non essere stata cacciata dal paradiso…” è vero, spesso riflettevo sul fatto se fossi felice o meno, e, soprattutto ultimamente (ma i giochi ormai erano fatti) era più la seconda.
    La mia storia è lunga e non solo, è stato il mio primo uomo, siamo coetanei (40 anni e ci siamo fidanzti a 16). Lui inizia la sua inesorabile e lenta crisi poco dopo la nascita dei figli, la coltiva dentro di sè, ogni tanto qualche segnale e nulla più, o meglio, il grande segnale c’era, eccome.. è che forse non lo volevo vedere, cioè era sempre meno presente, nervoso, spesso apatico…fino ad arrivare a luglio dell’anno scorso.. scoppia, non ce la fa più, è infelice della vita con me.. se ne va… il resto è il fulcro dei miei commenti: da quel momento fino a luglio di qs anno, faceva avanti e indietro nel mio letto, mess della buona notte dolcissimi, telefonate gentili.. solo sensi di colpa? può darsi … non so ….
    fino ad arrivare all’epilogo di qs atto della ns vita d’amore: vado sotto casa sua, non so perchè, o forse sì.. e arriva con lei… tutti i miei tentativi, che ho fatto in qs anno e che spesso hanno rasentato pura umiliazione per riportarlo a casa, non sono serviti a niente, se non a rendermi orgogliosa di avere fatto di tutto ma proprio di tutto per salvare la ns storia… fine si cala il sipario, o meglio qs sipario, perchè adesso mi spettano tempi duri.. io lo vedo per i figli, stasera è con loro a cena, e ogni volta che lo vedo o sento gli butto addosso rabbia e dolore, lui diventa bianco, a volte ascolta, a volte non ce la fa e va via… gli dico ciò che immagino quando è con lei, non so perchè faccio così, mi sento un’immatura, no riesco a trovare un appiglio per farmi risalire dalla melma, non riesco a crederci.. lo guardo e mi chiedo come ha potuto ad arrivare a convivere solo dopo un anno da quando è uscito di casa, come ha potutoooo, ma cosa gli avrà fatto questa??? oppure è un modo per scacciarmi definitivamente da lui.. perchè io gli credo (e qs è rimasta l’unica cosa a cui credo di lui) quando dice che gli manco, che pensa alla ns vita insieme, ma che il sentimento è cambiato e non VUOLE riprovarci perchè ha paura di stare ancora male con me.

    Sono contenta che hai delle cose da fare tanto importanti per te.. spero di trovarle presto anche io, in primis tornare ad essere una mamma serena.
    …. Allora ti aspettiamo per un futuro incontro…

    Ti abbraccio

  6. 76
    tina -

    @Agata: “il sentimento è cambiato e non VUOLE riprovarci perchè ha paura di stare ancora male con me”
    a questo non credere però. chi ama veramente non rinuncia per paura! tu (come me) non hai rinunciato nemmeno quando nuotavi nella melma…figurati se lo avresti fatto per paura. ti meriti altro, cara agata. e te lo auguro di cuore.
    ed è vero: devi essere orgogliosa di te, anche di quelle cose che gli altri (quelli che non ci sono “passati”) stentano a comprendere. perchè sono state fatte per amore, con immenso amore.
    e bisogna prendere atto che, anche se non sono servite allo scopo per il quale sono state fatte, sono servite a farti dire: ho fatto tutto il possibile…e anche l’impossibile!
    un abbraccio affettuoso.

  7. 77
    Raganella3 -

    No Agata non credergli: fanno tutti così quando lasciano, ti dicono che gli manchi ma in realtà non hanno nessuna intenzione di ritornare sui propri passi.
    Dicono così perchè in qualche modo si scaricano un po’ la coscienza dalle colpe -evidenti – che hanno.
    Lascialo perdere e vai avanti verso una tua vita in cui lui non conta piu’, lui ha fatto la sua scelta: ora tocca a te.
    Comunque riflettevo sul fatto che conosco diversi matrimoni falliti tra persone che si sono messe insieme nell’adolescenza e sono state insieme poi una vita fino al “crack”…non so se è il caso o c’è un legame ma forse scegliere un partner quando si è troppo giovani è un errore perchè non hai la capacità e l’esperienza di giudicare bene cosa vuoi da una relazione.
    A 14,15,16 anni non sai bene ancora cosa sia l’amore e sicuramente non lo cerchi coi criteri che puoi avere a 25, 27 anni.
    Io a quell’età guardavo ancora i cartoni animati…mi sono sentita spesso in ritardo ma poi quando sento queste storie penso che tutto sommato è andata meglio così.

  8. 78
    agata R -

    @ TINA: Sto facendo di tutto per smettere di credergli, gli ho creduto per troppo tempo e invece …. quante bugie! Anche adesso che è stato “smascherato”….
    In qs anno nel leggere i vari commenti, libri, e altro, ho visto che ci sono come dei modelli di frasi ricorrenti quando si lascia, è tremenda qs cosa! Il problema è che per liberarsi dei loro sensi di colpa si prendono gioco dei sentimenti di chi sta già soffrendo… roba da matti, roba da non credere!!

    @RAGANELLA3: E’ vero ciò che dici riguardo i fidanzamenti precoci, credimi, anche io guardavo ancora i cartoni animati, è che lui è sempre stato importante per me, pensa che già dai 12 anni giocavamo a fare i fidanzatini, ovviamente con gli occhi di “bambini”… non so perchè tra noi c’è sempre stato qs legame… prima o poi, quando sarò guarita, vorrei ringraziarlo per essere stato per molto tempo parte della mia vita e per avermi dato tanto.
    E’ anche per qs che non riesco a capacitarmi di come lui possa, solo dopo un anno da quando se ne è andato da casa, già convivere o simil cosa????? Lui rimpiange tanto la ns infanzia e la ns adolescenza, è come se si fosse fermato lì… è come se non mi avesse mai accettato come donna e compagna, mi amava più di se stesso quando eravamo giovani, credo che abbia cominciato a non amarmi più dopo qualche anno che sono diventata mamma. Mi vuole tantissimo bene, su qs gli credo, ma nulla più…. ed ora voglio iniziare una nuova tappa della mia vita…. Della serie “i miei primi 40 anni”
    Un abbraccio

  9. 79
    Luna -

    AGATA: ciao cara, ora vado di superfretta, spero di riuscire a ripassare dopo! ho letto già ieri la tua risposta, e ti ho risposto a mia volta, pure copiosamente come mio solito 😉 però purtroppo ho avuto un problema di connessione che si è mangiato tutta la mia missiva.
    Il senso, comunque, era che sei sicuramente una donna che ha avuto milioni di energie per salvare il rapporto, e l'”ordine costituito”, e hai fatto tutto quello che potevi.
    Di questo sì, puoi andare fiera. Ma ora puoi toglierti l’armatura e riposarti un po’. Perché quella guerra è finita.
    Hai passato un sacco di tempo a girare, 24 ore su 24, con dietro quei macchinari che servono a rianimare il cuore, libera… un due tre… libera…
    eri diventata un’infermiera professionale della relazione, in reparto rianimazione…

    Io credo che meriti di meglio, che vivere l’amore come una missione.

    a dopo

  10. 80
    agata R -

    @LUNA: già “un’infermiera professionale”, ci credevo solo io, fa niente, è andata così … qs sera mi sento più serena, è da due giorni che sono dolce con i figli, e loro sono meno nervosi… il mio dolore di donna stava offuscando il loro amore, i loro bisogni… di certo non potranno guarirmi, non sarebbe neanche giusto, ma aiutarmi sì… eccome, sono un tesoro immenso ed io li stavo trascurando, ma per chi???? Lui alla sera starà con lei, io con i miei figli…. non so se alla lunga, una volta calate le passioni iniziali, si accorgerà di ql che ha perso.. non so… e cmq volgio cominciare a non pensarci più.

    Anche a me è capitato di scrivere e poi, all’improvviso sparisce tutto… che nervoso! 🙂

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