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Dopo la fine, l’inizio

di Raganella3
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 92 commenti

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  1. 91
    agata R -

    @LUNA: “….Il tuo ex è stato sincero nell’ammettere che non è stato in grado di dire la verità? curioso paradosso…”
    Sì, diceva che sapeva che io sapevo (non sono se sono stata chiara)di tutte le bugie che mi diceva, del negare la verità. Forse, chissà quante volte avrebbe voluto dirmi tutto, ma il mio stato di malessere psicofisico glielo impediva, non voleva farmi del male, sapeva che mi avrebbe dato un colpo troppo grosso da reggere…. Ma ciò che dico è ma perchè qs anno di “illusioni”, di desiderarmi in tutti i sensi?? Era confuso, non sapeva se lasciare la strada vecchia per ql nuova? Sensi di colpa? Tutto ciò può essere, ma tutto ciò poi è venuto a galla e adesso no si può più tornare indietro. La sua “vigliaccheria” (non posso credere che lo sia, cavolo!!) mi ha fatto ancora più male dell’eventuale colpo di grazia, almeno non passavo un anno ad illudermi che era solo una crisi…. va bè, cara, voglio guarire, voglio risolvere alcune questioni della mia infanzia, in primis la mancata elaborazione della morte di mio padre, quando avevo solo 6 anni…. ho rimosso allora, e adesso sta tornando tutto prepotentemente a galla…
    Un abbraccio

  2. 92
    Luna -

    AGATA: vigliaccheria, in effetti, forse era un termine pesante, e comunque rifletto sempre, insieme a te, sì, ma su cose che ovviamente non conosco a fondo, che non posso conoscere, che sono distanti. Le mie riflessioni, quindi, non possono che essere spunti assolutamente generali. E posso cannare alla grande, eccome!
    Sono assolutamente persuasa che sia molto difficile prendere anche una decisione come la sua, non voglio essere giudicante. Penso sia difficile interiormente oltre che esteriormente, per sè stessi in primis, oltre che per gli altri, e le variabili emotive, e non solo, sono milioni. Nei suoi panni (a livello di scelte da compiere, intendo) potremmo trovarci tutti, non solo nei tuoi, io di questo sono abbastanza persuasa.
    L’empatia è una gran cosa, certo, ma è anche pericolosa, è giusto sapersi mettere nei panni degli altri, ma bisogna ricordarsi anche che ciascuno è nei suoi. Questo volevo dirti, Agata.
    A conti fatti nei suoi panni c’era lui, non c’eri tu. Tu avevi già il tuo bel daffare a gestirti i tuoi di panni.
    E ognuno deve farsi anche un po’ carico dei propri panni, senza delegare agli altri le sue motivazioni. Anche se tu stessa ci hai detto che il vostro (come potrebbe non essere così, dopo una vita insieme?) era un rapporto interdipendente. Tu eri dipendente da questa relazione come lui. E’ chiaro che di fronte ad una decisione come la sua – e alla sua indecisione precedente – tu, in questo periodo più che mai, gli abbia presentato, emotivamente, il conto.
    E che si entri in una dinamica per cui, apparendo lui il cattivo della situazione, metta avanti anche le proprie giustificazioni. Che tu abbia voluto non vedere è possibile, quanto che tu sia stata male proprio per l’incoerenza che era sotto i tuoi occhi tutti i giorni. Siete stati interdipendenti nello stare insieme come nel lasciarvi, probabilmente.
    La verità è che non ferire qualcuno lasciandolo, se ci ama ancora, è un’utopia. E allora l’unica cosa che possiamo fare, se siamo in crisi, è ammettere di esserlo, ma dare all’altro la possibilità di capire di che crisi si tratta. Mettere le carte in tavola. La sua incertezza, i suoi sensi di colpa, quel che era, erano problemi suoi che lui doveva gestire. Probabilmente lui ha difeso sia te che se stesso dal prendersi la responsabilità di una decisione.
    Comunque la parte importante del tuo ultimo post mi sembra l’ultima, perché è quella che parla del presente e soprattutto del futuro. Il resto sono congetture, che guardano all’indietro, mentre quelle tue parole esprimono il tuo sguardo avanti, pure se parli del tuo passato. Ma in un’ottica di ricostruzione e crescita.
    Sono parole di chi si vuol bene, e sono stata molto felice di leggerle.
    Un abbraccio.

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