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Lettera pubblicata il 22 Novembre 2006. L'autore, Azzurra, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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E, cara Azzurra, permettimi un commento finale alla tua lettera, che ho riletto bene per l’ennesima volta. Un uomo, soprattutto se è stato dolce, carino, sincero, premuroso ed innamorato non PUO’ finire così una storia d’amore. Due sono le cose, amio avviso: o non ti ha davvero mai amata oppure pensava di amarti e si è ricreduto incontrando il vero amore, ma in questo caso è ancora più disumano il modo in cui ti ha “liquidata” e poveretta dev’essere colei che lo ha accolto. Solo tu però puoi davvero cercare le motivazioni di questo comportamento e forse, dato il periodo, diciamo “breve” del tuo ultimo rapporto, dovresti valutare se provare a dimenticarlo… in fretta! Ma capisco soprattutto il discorso sulla fiducia e mi sento di dovere delle scuse io in primis, a tutte le donne e a nome di tutti quegli uomini che troppe volte sono stati incapaci di vedere “con gli occhi dell’amore”! Sai cosa penso spesso? Le coppie si disfano sempre più e al contempo c’è sempre più bisogno d’ampre. Dov’è l’inghippo, dov’è l’errore? DI certo che ha sofferto/fatto soffrire tanto, se proprio non è un bastardo dovrebbe aver imparato la lezione ed essere “cresciuto”. Dovrebbe… 🙂 Un abbraccio.
Ciao Paolo… ti ringrazio enormemente per avermi scritto…. bene o male ci troviamo tutti sulla stessa barca….
Io sono consapevole del fatto che un’amore possa finire ma è difficile e dura accettare che l’altra persona non prova più per te quei sentimenti che fino a qualche istante prima ci aveva uniti così tanto….
E’ dura accettare che tra me e la lontanaza lui abbia scelto la lontananza… è dura perchè come tu dici le distanza si annullano se c’è vero amore…. ma evidentemente questo sentimento c’era solo da parte mia….
Mi fa troppo male ripensare ai momenti trascorsi insieme…. era tutto troppo bello…. mi sentivo finalmente rinata dopo tre anni in cui ho lavorato tanto su me stessa per riconquistare fiducia in me stessa soprattutto e negli uomini… ho provato diverse volte a mettermi in gioco durante questi anni ma non ci sono mai riuscita, un pò per paura o forse per vigliaccheria ma finalmente ora grazie a lui c’ero riuscita….
Ne avevamo parlato tanto e anche lui mi diceva sempre che non tutti gli uomini sono uguali e così giorno dopo giorno ho cominciato a fidarmi di lui perchè mi sembrava sincero nei miei confronti… sempre disponibile in tutto, dolce, affettuoso, romantico…
Avevamo creato ( almeno così mi senbrava e diceva anche lui ) un bellissimo rapporto basato sulla sincerità, il dialogo e il rispetto… parlavamo di tutto… mi ha parlato anche di sue cose più personali
… ci sentivamo mille volte al giorno, sms o telefonate e il fine settimana ci vedevamo….
Mi aveva anche regalato un cellulare per tenerci la scheda wind per i minuti gratis….e poi alla fine il ben servito…
Non me lo meritavo davvero di essere lasciata così….
fino alla sera prima di lasciarmi mi diceva sempre che ero la gioia della sua vita, che mi voleva bene dal profondo del cuore…. ma come si può prendere in giro così una persona? come ha potuto prendersi gioco dei miei sentimenti? io non potrei mai farlo… sono troppo importanti per me i valori, i sentimenti…
Col suo comportamento ha distrutto tutto,anche ciò che di bello c’era tra di noi…
Ho troppa rabbia nei suoi confronti, non riesco nemmeno a chiamarlo… sono passati dieci giorni, ancora troppo pochi ma la voglia di sentirlo è tanta…
So solo che sono troppo confusa e che mi ha spezzato il cuore…
Scusami tanto ma non riesco più a scrivere… ti scrivo piangendo…Se ti va scrivimi ancora…
Un abbraccio
Azzurra
Ciao Azzurra
Sei caduta, devi restare calma, sforzarti, altrimenti affoghi nel mare dei se? e dei ma?
scrivi:
“Non me lo meritavo davvero di essere lasciata così…”.
No, non te meritavi, il 90% delle persone che scrivono qui non lo meritavano il trattamento subito.
Ma le motivazioni profonde che interrompono un rapporto spesso le conosciamo, nel profondo del nostro cuore.. dobbiamo solo trovarle.
Ci vuole tempo, che le cellule impazzite si plachino.
Avrai bisogno di conferme, probabilmente prima o poi le avrai o forse non le avrai mai.
Parti da questo concetto, non è sempre possibile capire tutto quello che ci accade. Lo subiamo, fa parte della vita e delle relazioni.
Continuare a chiedersi “perchè è successo questo, ha fatto questo, mi ha regalato questo, ha detto che… ” fa parte del dolore della separazione, del momento di incredulità. Non capiamo perchè!
Ma che risposta vuoi da Lui?
Cosa deve dirti per alleviarti il dolore della separazione?
– che ha un’altra?
– che è diventato gay?
– che si ritira in un monastero buddista?
Oppure vuoi che ti rinfacci le tue mancanze, se ce ne sono? vuoi che riversi su di te tutte le colpe (sappiamo che sono sempre di entrambi)? Vuoi che ti dica che non ti “sentiva” nel modo giusto?
Vuoi che ti dica adesso in questo momento?
Cosa potrebbe dirti, come parziale sollievo se tu non hai maturato la separazione e, almeno parzialmente, superato il momento di lutto?
Devi prima aver compreso parte del meccanismo che vi ha allontanato.
L’unica cosa che non ti auguro, e noi maschietti siamo bravi in questo, è che non ti faccia il tira e molla, che ti dica TVb e poi sparisca.
Trova un qualcosa che ti impegni la mente, devi distrarti per qualche giorno, fatti una vacanza. Hai bisogno di staccare la spina per qualche giorno, per trovare un po’ di lucidità. Poi, se te la sentirai, cerca risposte alle tue domande, in te e con lui.
Come ti ho sempre suggerito, mantieni un contatto SOFT, senza stress!
Ciao a tutti dal “nonno”
MarcoM
Carissiima Azzurra, le Tue parole mi toccano “totalmente” e ti ribadisco che ciò mi provoca un dolore e una pena che ogni minuto si ravvivano. Sto paingendo con Te, non mi vergogno certo a dirlo, perchè le Tue parole ridanno speranza anche a me e mi fanno sentire più “umano”. Solo il tempo, si dice, dirà come doveva andare ma nel frattempo cerca dentro di Te la serenità e la calma, nonostante io sappia sin troppo bene come ci si senta il cuore in pezzi. Io ci sono, non ci conosciamo e non voglio certo alimentare il tuo disagio ma, credimi, in tutto questo “consumismo dei sentimenti” che oggi molti di noi vivono vorrei si ritrovasse il significato della parola AMORE, che rischia sempre più di essere una parola antiquata, obsoleta! Adeso devi solo tener duro, resistere e se possibile cavalcare il tuo dolore, non rimuoverlo velocemente. Parlane con chi ti fidi di più, sfogati, fai 10 km di corsa se ti servono a scaricarti e cerca, come si dice in questi casi, di essere consapevole che hai subìto un lutto e che devi “soltanto” superarlo. Ora cerco di lavorare un poco anch’io, anche se come Te passo un periodo in cui non trovo più concentrazione e stimolo per nulla (o quasi), senza la vicinanza fisica e mentale di un AMORE. Io ci sono, per quel poco che può servirti, ci sono e basta e sono felice di leggerti su queste pagine e di sapere che sti “lottando” per superare ancora una volta i mille casini di quella che, in fondo, si chiama vita! Ma cerca anche di distrarti un poco, cerca la compagnia di persone “vere” che sappiano scaldarti senza giudicarti, che sappiano ascoltare senza sparare le loro sentenze! Un grande immenso abbraccio, a presto
MarcoM
E’ vero, sono caduta, mi sono fatta male più di qualche tempo fa e ciò non lo sopporto soprattutto perchè credevo di essere più forte… sicuramente tante cose in me rispetto al passato sono cambiate( il fatto stesso che non lo assillo con sms o telefonate, mentre una volta lo facevo) ma comunque resta il fatto che sono di nuovo a pezzi…
Quando dico che non meritavo un’atteggiamento del genere non è perchè mi sento migliore di voi… sicuramente avrò commesso degli errori anch’io (solitamente non do mai la colpa a una sola persona)e vorrei che lui mi dicesse o facesse capire questi miei errori…
Come tu dici non ho ancora maturato la separazione…. come posso riuscirci senza potermi confrontare con lui? Non voglio sentirmi dire che ha un’altra o che è gay o altro ancora, vorrei semplicemente parlare di ciò che gli è passato nella mente il giorno in cui mi ha lasciata…. capire se ho detto o fatto qualcosa di sbagliato…
Non mi sembra di chiedere molto…
comunque oggi è il suo compleanno ed io non l’ho ancora chiamato… non so se lo farò.. sto tremando come una foglia e in queste condizioni non posso assolutamente chiamarlo…
Scusami per lo sfogo..
Ciao
Azzurra
Ciao Paolo,
non puoi immaginare che piacere mi fanno sentire queste tue parole…. ho scoperto questo sito per caso e quasi tutti i giorni ci entro per poter leggere i vari commenti o consigli…Mi sono resa conto che comunque c’è tantissima gente che purtroppo si trova nelle nostre condizioni ma soprattutto mi sono un pò rincuorata pensando che i ragazzi sensibili esistono…. non sono tutti marpioni e meschini….
Mi dici di cercare la calma e la serenità dentro me… sto provando a farlo ma è veramente molto difficile….sto cercando di uscire, di stare in mezzo alla gente ed è lì che nasce il problema…. tutti felici e sorridenti mentre io in giro col dolore nel cuore, uno zombie….
Vorrei tanto anch’io che si ritrovasse il significato della parola Amore, che venisse data la giusta importanza ai valori e ai sentimenti…. pensavo finalmente di avere trovato una persona che desse il mio stesso significato a questi sentimenti ma ho sbagliato per l’ennesima volta….
Scusami tanto ma oggi non riesco più a scrivere… è il suo compleanno e sto impazzendo al solo pensiero che possa essere in compagnia di un’altra….
non riesco nemmeno a fargli gli auguri, ho troppa rabbia nei suoi confronti…
Ti leggo con piacere e sappi che anch’io ci sono…
Un abbraccio e scrivimi quando vuoi
ciao
Azzurra
MarcoM – Paolo
Volete sapere come mi sento in questo momento???? Una merdaccia, una nullità,no so cosa sono capace di fare stasera. ho la morte nel cuore …. oggi è il suo compleanno… mi sono fatta coraggio per telefonargli e fargli gli auguri. Lo chiamo il telefono squilla ma non mi risponde e io sto impazzendo sto tropppo male mi chiedo perchè anche questo è proprio un bastardo dentro, mi fa aschifo per quanto mi sta facendo star male
Cara Azzurra,
non so se è mio diritto provare a “partecipare” al tuo dolore ma so che se avessi la possibilità ti starei ad ascoltare, cioè ad “ascoltare” davvero e cercherei di farti capire che questa tua personale unica rispettosa e inospportabile disperazione è stata od è la stessa per molti di noi. Una cosa posso dirti dal profondo del cuore: lascia che gli altri “partecipino” al tuo dolore, se lo fanno con rispetto, e, te lo ripeto, cerca la vicinanza di una persona che ti sappia anche “solo” vedere piangere, senza giudicarti ne biasimarti. Ora provo a lasciarti la mai mail: non so se sia lecito in questo forum, eventualmente chi controlla mi scuserà e provvederà, se del caso, a cancellarla (idrante2001@libero.it). Scrivimi se puoi e se vuoi, il Tuo dolore è anche il mio ma, sono sicuro, è anche quello di tutte le bellissime persone che ti hanno scritto parole di conforto e di partecipazione, in questi giorni! Lo ribadisco, siamo tutti sempre più soli e quanto invece dovremmo e potremmo “ritrovarci” se riuscissimo a superare per una volta gli steccati di classe, di censo, e i propri piccoli egoismi quotidiani. Un abbraccio a Te e a tutto il forum di questa “discussione”!
Ciao Azzurra.
🙁
Mi spiace. Ti capisco.
Anche io avevo avuto lo stesso trattamento.
Io sono riuscito a parlarle solo dopo 3 mesi di assoluto silenzio e non risposte.
Risultato? nessuno che non avessi già maturato e consapevolezza che il capitolo è chiuso. Ora la sento lontana lontana da me…….
Hai fatto la cosa giusta. Hai comunque dimostrato che a lui tieni, che lo pensi. Se ci sono spiragli di una ripresa, entro poco tempo ti richiamerà.
Se non lo farà, dovrai vivere quella parte di sofferenza senza speranza che ti auguro non duri molto.
La maturazione della separazione la devi fare da sola. Nessuno ti puo’ aiutare. Ti possono stare vicini gli amici, lo psicologo, se serve, ma è una cosa che devi sentire dal cuore.
Nella lettera precedente (un po cruda, mi dispiace) ti ipotizzavo risposte che lui potesse darti per farti capire che, per come si sono messe le cose tra voi, nulla che ti puo’ dire ti potrà dare sollievo.
Ora, e so quanto è difficile, poniti l’obiettivo di camminare da sola. Starai male ancora, ti porrai mille domande.
Ma non dire che ti senti una m…!!! NON E’ VERO. Con il tuo dolore la tua sensibilità dimostri esattamente l’opposto!
Sei giovane, hai tutto il tempo….
Forza.
MarcoM
Carissima Azzuurra, Cari partecipanti alla “discussione”,
in presenza di un “lutto”, sia esso fisico per la morte di una persona cara o sia invece la fine di una relazione d’amore, di un’amicizia, di un rapporto di fiducia lavorativo o di un qualsivoglia altro legame, la cosa migliore, all’inizio, sarebbe quella di tacere. Ma quasi subito, dopo lo shock iniziale, tutti noi incominciamo a chiederci il perchè! Perchè proprio adesso, perchè in questo modo, perchè proprio a me, (a me, a… noi, che credevamo sino a quel momento di non essere toccati dal problema)! In seguito, piano piano, incomincia a farsi strada l’analisi! “analisi”: che parola complessa, profonda, “pericolosa” per certi versi. Analizzarsi, oltre al più conosciuto termine tecnico relativo alla psicologia/psicanalisi non significa forse domandarsi perchè? Non significa forse cercare di dare un senso morale e un giudizio qualitativo a quanto è successo? Analizzarsi significa chiedersi, quindi significa avere dei dubbi, cioè essere “pronti” a mettersi in discussione di fronte ad un continuo dubbio o dilemma! Ciò che ho fatto era il meglio? Era giusto? Era il masssimo che potevo/volevo fare? Non trovate che ANALIZZARE, cercare il senso a ciò che ogni giorno ci circonda sia il vero e unico senso “meritevole” di considerazione in questa vita dal senso sconosciuto e indecifrabile? Certo, arrivati ad una certa età, soprattutto, ci si sente meno “battaglieri”, meno portati alla “ricerca”, alla continua polemica e alla scfoperta del “senso”. Tutto sommato, ci si dice, ho una certa età, adesso mi accontenterei anche di un lavoretto statale, dopo aver rivendicato la libertà di guadagnarsi da vivere in modo, diciamo, “imprenditoriale”. E nell’Amore? Quante delusioni ci siamo accollati tutti (o quasi) per la nostra ostinazione a voler essere sempre noi stessi, soprattutto in AMORE? Ecco che allora si fanno strada i soliti pensieri; e se mi accontentassi?… in fondo quella era carina, sì… puzzava un po’ d’alito e non era una strafiga ma insomma… E io come sono? Chi sono? Cosa ho fatto per meritarmi l’Amore di colei/colui che accetto con sufficenza? Ma sì, dai… tutto sommato penso che mi accontenterò… domani La richiamo, chissà, magari ci scappa un’avventura di sesso, ormai si parte sempre dal sesso, no? Se quello funziona, se Lei mi fa godere, se è disinibita e se le piace fare “tutto”, allora!!!!!!!! E poi? Vi siete mai ritrovati al fianco di una Donna, appena terminato l’amplesso, sentendovi come un pezzente che ha goduto ed ha fatto godere ma si sente terrribilmente solo, disperatamente e totalmente solo? Cosa ci mancava? Eppure si era scopato alla grande… cento posizioni, a Lei piaceva tutto, niente le dava fastidio, e in fondo, che bello…. abbiamo goduto, siamo persino venuto assieme” Oh, che roba, siamo venuti assieme! E poi? Il cervello inizia ad elaborare… gira a mille, elabora, elabora, elabora… Vi siete mai chiesti che significa essere “in coppia”? (fine prima parte)