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Lettera pubblicata il 14 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore losemyself.
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“Pieni di seghe mentali.”
Non solo mentali, OLLA.
“pur di annusare si fanno mandate sul lastrico…
C’è chi pur di non star solo si sposa la prima tizia che trova e che poi lo spenna…
chi si fa ricattare dalla dipendente…”
Insomma, secondo le vostre descrizioni le donne italiane sarebbero delle criminali profittatrici. Forte, state parlando male delle donne italiane senza rendervene conto, nel tentativo di parlare male degli uomini italiani.
@Trader: le donne, italiane e non, in molte situazioni si adeguano. Se trovano il co...... di turno, fanno bene. Comunque in realtà non mi riferivo alle donne italiane più di tanto: mi riferivo di più alle straniere. Ho visto uomini italiani ridotti a dormire in macchina a causa di queste qua…ma francamente NON mi fanno pena: ben gli sta. Credono di essere i maschi super fighi quando sono solo dei poveri sfigati, pieni di seghe mentali e fisiche, menate, paranoie. Neanche a letto poi sono sto granché…anzi! Infatti poi TUTTE le straniere che si prendono Italiani scopano con i loro CONNAZIONALI. E questo non lo dico io: lo dice che ci ha avuto a che fare, chi gestisce locali, chi si è messo con loro…
“Pieni di seghe mentali.”
Non solo mentali, OLLA.
Difatti gli uomini single sono il doppio delle donne single in Italia. Altro che uomini che senza patonza non sanno stare. Tanti uomini sono abituati a vivere soli. Conosco diversi coetanei quarantenni single praticamente da sempre e non mi sembra facciano tutti una cattiva vita (stanno peggio spesso i padri separati)
“pur di annusare si fanno mandate sul lastrico…
C’è chi pur di non star solo si sposa la prima tizia che trova e che poi lo spenna…
chi si fa ricattare dalla dipendente…”
Insomma, secondo le vostre descrizioni le donne italiane sarebbero delle criminali profittatrici. Forte, state parlando male delle donne italiane senza rendervene conto, nel tentativo di parlare male degli uomini italiani.
Non si rendono neanche conto dei loro cortocircuiti. Comunque per le tre marie pare un merito mandare un italiano sul lastrico. Poi l’80% dei suicidi é maschile…
Argo in tutti i popoli e in tutte le culture ci sono le profittatrici. Solo che in certi posti sono statisticamente maggiori che da noi, tutto qui. Questo per una serie di motivi, spesso legati semplicemente alla sopravvivenza. Poi comunque il maschio italiano medio è talmente lesso nel cervello che anche qualora di profittatrice ce ne fosse solo una, lui si sceglie giusto quella, e scarta la donna di valore ( perché, naturalmente, è un po’ più “impegnativa” ).
Anche sul discorso sesso OLLA dice il vero. Da quel punto di vista io ho sperimentato il maschio italiano e quello rumeno, e quest’ultimo spiace dirlo ma vince a mani basse su tutta la linea.
OLLA: “le donne, italiane e non, in molte situazioni si adeguano. Se trovano il co…… di turno, fanno bene”
Stai dicendo che è giusto rovinare la vita ad una persona solo perché è antipatico, un fanfarone o non sa fare bene l’amore.
OLLA, stai giustificando comportamenti
abietti e pure crimini come l’estorsione.
Anni fa ero a Oxford con i miei, e c’era un bel moro rumeno che era interessato a me. Mia madre se n’era accorta, io no per via del mio autismo. Siccome ero gia’ fidanzata con mio marito, l’ho gentilmente rifiutato, quando mi ha chiesto il mio numero. Comunque e’ vero che molti la profittatrice che li cornifica se la scelgono. In famiglia ho una paio di casi cosi. Hanno scartato donne di valore perche’ non somiglianti alle veline o troppo impegnative. Mio fratello si fece pulire il conto in banca da una simil-velina e aveva scartato 3-4 ragazze di valore che gli andavano dietro. Un mio cugino di 2 grado, si e’ fatto spennare da un’africana selvaggia che fa mangiare i figli con le mani, non pulisce e aveva scartato una brava ragazza innamorata da sempre di lui. A 18 anni, un ragazzo che mi piaceva mi aveva scartata per una troietta esibizionista simil-velina che lo ha cornificato con un algerino dopo averlo usato e maltrattato.
@Maria Grazia: appunto. L’uomo italiano a livello sessuale non è niente di che. Infatti le Sud-Americane e le Est Europee, essendo abituate a standard sessuali ben diversi, prima o dopo TRADISCONO CON I LORO CONNAZIONALI. Gli Italiani, sarà la loro presunzione, credono di essere gran amatori ma in realtà fanno sesso solo con loro stessi poiché non hanno minimamente idea di come si debba compiacere una donna…ho sentito cose aberraanti.
ARGO. Figurati se queste sono in grado di recepire certi discorsi, qui siamo in modalità comprensione del testo: Tina Cipollari.
OLLA. L’uomo italico è da sempre considerato un grande amatore, negli anni ’60 è nato il mito degli uomini della riviera romagnola che facevano divertire come non mai le tedesche e le scandinave. Le tedesche poi tornavano in patria colme di tristezza e nostalgia, sapendo che ad attenderle ci sarebbero stati i loro uomini Kartoffeln und Sauerkraut con cena alle 6 del pomeriggio.
I ragazzi italiani che vanno negli Stati Uniti raccontano di quanto valore aggiunto dia il fatto di essere italiano.
In ultimo, uno dei più grandi pornostar mondiali si chiama Rocco Siffredi, (che era pure un bel ragazzo) mica Roccae Siffredescu.
Sarebbe interessante sapere con quanti uomini italiani siete state per ritenere le vostre esperienze statisticamente rilevanti. Su poniamo trenta milioni di uomini italiani in età consona tre/quattro milioni almeno?
No, perché il problema è che il bias cognitivo della mia esperienza come centro del mondo si applica alla sociologia, alla psicologia, alla medicina, alla scienza. Per questo siamo sempre piú ignoranti. Perché è capitato ammio cuggino o ammia cuggina. Inquietante.
“La generalizzazione consiste nel trarre una regola generale o una conclusione sulla base di uno o più episodi isolati e nell’applicare tale concetto ad altre situazioni, connesse o non connesse al caso specifico.”
Questa è una delle più conosciute e comode pratiche psicologiche per la frequente necessità di “farsi tornare i conti” e sentirsi in pace con sè stessi, al di là dell’oggettività della situazione che si giudica.
L’uniformare ad uno standard comportamentale il maschio italiano, è evidentemente una banale generalizzazione, soprattutto oggi, quando per la globalizzazione si stanno perdendo certe caratteristiche culturali di stampo provincial tradizionalista. Peraltro sarei curioso di sapere se quelle pessime caratteristiche italiote sono riconoscibili tout court sia in un friulano che in un siciliano, in un valdostano come in un calabrese. Insomma, se questo dovesse valere anche al femminile, e applicassi certe tecniche deduttive alle mie esperienze erotosentimentali, dovrei concludere che le inglesi sono il non plus ultra per il maschio italiano》