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Lettera pubblicata il 12 Marzo 2011. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore RA.
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Suzanne, guarda che anche chi non ha una laurea può benissimo essersi impegnato a lungo nello studio e nell’approfondimento di una qualche disciplina e aver quindi sviluppato quelle sinapsi di cui parli. Non è che per formarsi bisogna necessariamente frequentare un ateneo, neh. Con questo, non sto svalutando i laureati in quanto tali. Ma bisogna ammettere che alcuni di loro hanno nel concreto un livello di conoscenza e di attitudine al ragionamento per cui certi loro atteggiamenti da “so-tutto-io” appaiono davvero ridicoli.
@Maria Grazia: ho un conoscente NON Italiano (Olandese) che cerca una donna Italiana independente, autonoma, intelligente…vorrebbe sposare un’Italiana. Posso presentartelo? 😄😃
Olla sono contraria al matrimonio. Ma come si dice.. mai dire mai! 🙂
Perché sei contraria al matrimonio?
Olla, diciamo che ritengo che un amore, quando c’è, non ha bisogno di essere sancito da un “contratto”, e che se avessi un uomo preferisco pensare che rimane con me perché gli fa piacere e non perché si sente in qualche modo “obbligato”. Ma è solo la mia visione personale.
Poi comunque nella mia vita non ho avuto esempi di coppie sposate felici, a cominciare dalla mia famiglia. Forse è anche questo che mi ha indotto a certe convinzioni sull’ argomento.
Il matrimonio, a livello pratico, non è altro che prostituzione legalizzata e una becera forma di controllo sociale. Quello che chiamiamo “amore” non è altro che desiderio di fi.. stabile (possibilmente bella altrimenti va bene pure una racchiona acida se non si trova di meglio) per gli uomini (italici) e desiderio di sistemazione abbinato a istinto riproduttivo per le donne.
Se così non fosse, non esisterebbero né i divorzi né le corna.
Pure io NON ho ancora conosciuto una coppia-dico una-sposata in cui entrambi siano felici.
Ma questo non significa che non esistano. La mia è uba coppia felice, allegra e divertente, che sta bene insieme, e da oltre tre decenni. Ci amiamo e siamo i migliori amici l’uno dell’altra. Conoscici e lo vedrai.
Purtroppo Olla c’è tutto un retaggio culturale per cui le donne si convincono che senza un marito e dei figli non si è veramente realizzate e allora a un certo punto parte la corsa per accalappiarsi il “buon partito”. Gli uomini d’ altra parte si convincono che per avere sesso garantito, compagnia e approvazione sociale, conviene prendere moglie e mettere su famiglia.
Alla fine, nella maggior parte dei casi, rimangono delusi entrambi. E una volta nati i figli, riversano su questi ultimi tutti i loro sogni mancati, le loro frustrazioni e le loro malsane aspettative.
Credo che le dinamiche siano poi le stesse un po’ in tutte le famiglie italiane: le figlie femmine sono spesso caricate di doveri e costrette a crescere in fretta, mentre i figli maschi diventano i cocchini di mamma e viziati in tutto. Ed eccoti quindi il tipico maschio italico che conosciamo, che come giustamente dicevi tu è il prodotto delle loro madri e del loro ambiente.
Sono contenta per Golem.
Almeno una coppia felice.
Sulle famiglie italiane preferisco non esprimermi: potrei risultare cattiva.
Però voglio dire che la famiglia italiana, nel 90% dei casi, pare più un clan mafioso che un nucleo famigliare.
Non a caso in alcuni Paesi esteri l’espressione “my little bella mafia” traduce il termine “famigliola”. 😱😱😱