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Lettera pubblicata il 12 Marzo 2011. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore RA.
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Sono d’accordo Suzy.
I giudizi sulle realtà che viviamo sono sempre relativi, ma se osservassimo certi aspetti di quelle varie realtà, in particolare quelle più “mondane”, noteremmo la pervicace presenza di retaggi legati a quella mercificazione, cui accenni. E siamo già un quarto di questo secolo.
Capita di leggere (e vedere) di performance di giovani ed avvenenti cantanti, che nei fatti esibiscono i loro corpi più che la voce, con ammiccamenti al sesso che vanno oltre la ricerca della seduzione, ma piuttosto la provocazione, in una rincorsa a chi la fa vedere meglio, corroborata da descrizioni che non lasciano niente all’immaginazione delle loro prestazioni erotiche. La più “comica” è quella Arisa, che è partita con l’aspetto da puerpera felice, per finire a volersi proporre come burrosa fatalona per onanisti a tempo pieno. Ma l’acme lo abbiamo con Elodie, credo si chiami, che fa sognare questi ultimi col suo aspetto esotico e la vista di striscio della patonza, dove la voce diventa un dettaglio superfluo. E fa pure l’attrice!!! Esempi, no?
Io non insulto nessuno: dico ciò che penso. Camionista lo dici a tua sorella. E non dò I titoli agli uomini italiani per “sentirmi emancipata”. Mi sono emancipata con I fatti e non con le parole. Sull’emancipazione posso dire che TROPPO SPESSO le donne che parlano di emancipazione sono le prime che l’emancipazione non sanno cosa sia. Sono pro divorzio ma poi stanno con un uomo solo per convenienza economica, sono pro aborto poi a 39 anni si lagnano di non aver avuto figli, sono per “avere I propri soldi” però se trovano uno scorfano pelato e grasso ma con casa di prorietà se lo scopano con il precise intento di “farsi sposare”. In primis e soprattutto le straniere. Spiace dirlo ma è così.
Comunque…quelle che vogliono prendersi sti pelosi puzzolenti malati mentali falsi e impotenti omuncoli italiani, libere di farlo. Ringrazieranno poi le suocere per codesti capolavori!
“Bisognerebbe puntare non sulla parità di genere (viva le differenze!), ma per la parità di opportunità.”
È arrivata la genialona! Maddai.. bisogna fare così? .. chi l’ avrebbe detto!
Ma scusa è chiaro che si sta parlando di questo, delle opportunità appunto.
La donna è ancora fortemente discriminata in tantissimi ambiti e situazioni, chi lo nega è in malafede o di parte. O poco in contatto con la REALTÀ.
Il riconoscimento delle pari opportunità passa ANCHE attraverso il rispetto delle donne che scelgono di vivere liberamente la propria sessualità, in modo sganciato da schemi convenzionali. Non c’entra niente il discorso della mercificazione. Poi comunque la prostituta che scegliesse consapevolmente la propria professione ( quale che sia la forma in cui la svolge ) deve usufruire di tutti i diritti civili compreso quello di vivere nella comunità senza venire vessata, molestata, perseguitata socialmente e giuridicamente.
In ogni caso qui stiamo parlando non solo di parità sul piano sociale, ma proprio di attitudini e comportamento che rivelano che questi uomini non conoscono l’ABC dei rapporti interpersonali, malgrado tutte le qualità che millantano.
Golem, fuori dall’Italia nel resto del mondo è da una vita che le cantanti si esibiscono in mutande e reggicalze, le attrici e le starlette mostrano con nonchalance le loro grazie pure mentre sfilano lungo il tappeto rosso. Vogliamo davvero attaccarci a queste cose? In Italia questo fenomeno di esibizionismo del “naked look” al fine di far parlare di sé, esiste solo da pochissimi anni. Mentre sono a milioni le donne che quotidianamente vivono la loro vita in modo sobrio e dimesso, occupandosi dei propri doveri lavorativi e familiari e/o delle loro attività intellettuali con impegno e dedizione, in mezzo all’ indifferenza generale. Perché si sa, si tende a notare solo quei pochi casi che “fanno rumore” in mezzo a una massa silenziosa.
Olla, il tuo ultimo commento sarebbe da incorniciare. Quante verità…
Maronn, non capisci proprio niente. Te l’ha spiegato Golem cosa significa “mercificazione del corpo femminile” : quando una cantante, anziché farsi apprezzare per le sue doti canore o di compositrice, apre le gambe e fa intravedere la patonza. Cosa c’entra la libertà sessuale? Questo è l’esatto opposto dell’emancipazione femminile. Puoi aprire anche le gambe se al contempo dimostri di valere qualcosa nell’ambito che hai scelto. Leggi libri di donne che fanno la differenza, come la Allende ad esempio, che a ogni commento che scrivi appari sempre piú ignorante e limitata. Ripeto, non basta smutandarsi per essere alternative ed emancipate, quello lo sanno fare tutte dalla notte dei tempi.
Ma no MG, che c’entra, se anche in giro per il mondo mostrano il culo questo non sdogana la qualità della performance, perchè è evidente che si cercano altri canali per mettersi in mostra “artisticamente”. Sono segni “culturali” MG.
C’è anche da dire che il panorama Pop italiano è penoso, come lo è la produzione filmografica, che punta a fare cassetta con metodi alla portata del diseducato quanto ignorante pubblico italiano, e questo a proposito del provincialismo di cui ogni tanto si accenna su queste pagine.
Io penso a cantanti come Mia Martini, Mina, Vanoni, dove l’interpretazione non richiedeva sotterfugi per far emergere la sensualità dell’interprete. E questo vale anche per le straniere, perchè l’antica Marlene Dietrich era di un erotismo irraggiungibile, come lo erano Diana Ross, Dionne Warwich o Celine Dionne, per dirne alcune.
Io la sensualità la leggo così, a me una Elodie che fa sperare chi la sta vedendo che col vedo non vedo mostri la faretra, mi fa ca..... Quando poi leggo di Arisa e dei suoi drammi sessuali devo ricorrere all’Imodium.
Golem,vogliamo parlare di Carmen Consoli o Elisa? Artiste a tutto tondo che non hanno bisogno di alzare la gambetta per farsi notare e vendere. Ho visto parecchi concerti di Carmen e ogni volta la mia eterosessualità ne usciva vacilla te : musica di altissima qualità, sensualità a go go e, udite udite, era sempre Vestita! Tra l’altro lei sí che nei suoi testi lotta per la vera emancipazione della donna. E, caso ancora piú estremo, Patti Smith? La sua carica erotica non ha uguali. Quando c’è talento non servono le scorciatoie, che ti porteranno istanti di popolarità e poi l’eterno oblio.
Premesso che studi regolari, se seri, favoriscono la formazione di una mentalità critica e di una base di conoscenze stabilizzata utile per elaborare i propri ragionamenti, resta valido anche il concetto che non si è incapaci di pensare se non si è laureati.
Dal 1946 al 2022, in Italia, su 31 presidenti del consiglio dei ministri ci sono stati almeno due casi di non laureati:
– Bettino Craxi, presidente del consiglio per 4 anni anni in due governi successivi dall”83 all’ ’87 e
– Massimo D’Alema, presidente del consiglio per circa una anno e mezzo dal ’98 al 2000.
Senza un’adeguata preparazione scolastica nell’ambito d’interesse, può essere più difficile e/o meno frequente raggiungere quanto si desidera in ambito sociale ma non è affatto detto che sia impossibile.
L’ambito sociale sembra dover prevalere su quello emotivo ma, di fatto, non è sempre quello che offre maggiori gratificazioni. Parecchi laureati picchiano le compagne in contrapposizione a molte serene unioni contadine.