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Lettera pubblicata il 4 Aprile 2016. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kylie10.
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@Xleby
Le alternative sarebbero:
1) moglie sul divano a guardare la partita e lui a cucinare: una tortura per ambedue, lei divorzierebbe poco dopo.
2) tutti e due a guardare la partita: nessuno si occupa della cena, la morte per inedia arriva dopo venti giorni di sofferenze inenarrabili.
3) tutti e due a cucinare: un casino totale e un costo insostenibile, salvo non aprano un ristorante.
Trai le tue conclusioni.
@xleby
ormai la questione “donna ai fornelli” non ha più motivo di esistere, se vai al supermercato ci sono tantissimi cibi precotti e preconditi e quindi non c’è più bisogno di cucinare, probabilmente gli imprenditori del cibo hanno capito che la cucina era diventato un luogo di “punizione” per la donna e ha avuto l’intuizione giusta: evitare che qualcuno in famiglia sia costretto a cucinare!
ed ecco saltar fuori una miriade di cibi pronti, di tutte le tipologie, ho visto anche una confezione con l’arancia già sbucciata!
Che sia un bene o un male (anche a livello di salute) non lo so,ma sicuramente si è superato l’annoso problema di chi deve cucinare in famiglia.
Hai dimenticato la quarta opzione:
La colf in cucina, il marito servito a puntino in tutti sensi e la moglie a cena di lavoro con l’amante.
Quella più in voga.
Walk,
constatazione molto centrata: ormai si trova di tutto già pronto, a tutti i prezzi!
e ne sono felicissima, dato che odio cucinare. mio malgrado, sono stata obbligata a farlo per anni, per un figlio, non sempre, invece, in modo continuativo, né per un marito né per un amante! 🙂
ognuno dà quello che ha, oppure quello che preferisce, senza troppi vincoli di ruolo.
Oggi risotto coi carciofi al profumo di timo e un vermentino sardo. Cucinare e mangiare il proprio cibo con chi ami è un piacere impagabile. È gioia di vivere.
Comunque secondo me il problema maggiore resta la disoccupazione. E il fatto che la vita sia troppo cara. E’ una fortuna trovare un impiego, e poi comunque pure con due stipendi statali non si riesce a vivere, a volte anche se c’è la casa di proprietà. E’ questo il vero problema dei tempi.
Le donne vogliono continuare a fare figli così come anche gli uomini lo vogliono, ma adesso gli uomini sono costretti a far quadrare il bilancio economico a fine mese con lo stipendio della moglie, ma per una donna che lavora bisogna aspettare decadi, per cui i figli poi come vengono? E’ un caos.
Adesso vi faccio un’analisi ancora più profonda:
Zione ama molto guadagnare, ha già testato la deficienza umana attraverso i Mcdonald e ha visto che centinaia di milioni di suicidi amano la comodità, nonostante i malanni che comporta, così tra un po’, se il fenomeno si allarga grazie come sempre alle “liberate” donne, dirà ai suoi politici di fare una legge che vieta la cucina domestica, con la scusa della sicurezza e dell’igiene condominiale, e così sarete costretti a mangiarvi le sue magiche pozioni avvelenate a prezzi da capogiro. Lavorate schiavi!
In tal modo oltre a spennarvi come polli farà lavorare di più tutte le sue già radicate industrie farmaceutiche, i medici e naturalmente anche i becchini con i prezzolati preti, grazie ai tanti funerali anticipati. Come sempre la massa rende. :))
La Massa rende sí. Pensa che moltiplicata per la velocità della luce al quadrato fornisce energia. Pulita tra l’altro. Ma solo con la fusione fredda però. Questo lo sanno i sionisti, anche perchè l’ha scoperto uno di loro.
Diego,
parecchio tempo fa era stata ventilata l’idea di aggiudicare un salario alle “casalinghe per scelta”, non ricordo bene se a spese dello stato o a carico di prelievi percentuali sullo stipendio degli uomini di famiglia titolari di reddito da lavoro. questo avrebbe permesso alle donne totale libertà di optare per l’attività preferita nei diversi loro momenti esistenziali, con un minimo di dignitosa autonomia, anche perché il compenso ricevuto poteva essere accantonato per qualsiasi imprevisto di coppia potesse presentarsi. cosa ne pensi?
quanto al discorso sull’individualità portata all’eccesso, sfondi una porta aperta. anche l’idea che in ogni condominio esistesse un servizio di lavaggio e stiratura dei panni centralizzato, un servizio di cucina su richiesta (gestito a livello famigliare, come nelle mense di alcune azienda all’avanguardia)e un asilo nido per un numero minimo di bambini, non ha avuto alcun successo. eppure avrebbe consentito grandi risparmi in tutti i sensi, una vita più “leggera” per tutti e il piacere di poter scegliere senza eccessivi condizionamenti.
secondo me, le attuali giovani donne avrebbero dovuto sostenere entrambe le proposte, che avrebbero potuto evitare buona parte dell’attuale deriva sociale.