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Perché le donne intelligenti spesso tendono a rimanere single?

di Domenico1
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Lettera pubblicata il 18 Agosto 2015. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 194 commenti

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  1. 121
    maria grazia -

    Golem
    l’ unico modo per evitare che le opinioni scritte siano in qualche modo condizionate e inquinate dalle simpatie/antipatie personali, sarebbe quello di fare un reset completo del forum, eliminando tutti gli attuali nick esistenti e facendo sì che, d’ ora in avanti, i commenti siano contrassegnati esclusivamente da un “numero di matricola”. sarebbe davvero l’ unica maniera per prevenire ulteriori guerre tra utenti. Certo, l’ effetto collaterale di questo cambiamento sarebbe quello che si perderebbe il carattere di “congrega virtuale” di LAD, dove tutti si “ritrovano” ma ognuno si distingue con il suo nick e il suo modo di esprimersi e di essere. ma è un prezzo che pagherei volentieri, pur di veder trionfare la sincerità e l’ onestà intellettuale di tutti i partecipanti!
    In ogni caso spero che non ci abbandonerai DEL TUTTO. Un abbraccio.

    Almost-Imperfect
    credo che nessuno di noi si sia arrogato gratuitamente la pretesa di autodefinirsi intelligente a prescindere da altrui valutazioni. nè tantomeno si vuole reagire a tutto come se si andasse in guerra. per quanto mi riguarda, dico solo che se viene messa gravemente in dubbio la mia buona fede, o se vengo sminuita ingiustamente e gratuitamente come persona, e allora sì caxxo, mi difendo! e mi difendo anche in modo deciso. ma questo non toglie che se ho dei limiti o se commetto degli errori sono pienamente disposta a riconoscerlo.
    e ripeto per l’ ennesima volta che l’ intelligenza ha poco a che vedere con lauree, master e titoli vari. è una qualità pressocchè innata, che viene “da dentro”, e che dipende sopratutto dal grado di sensibilità di una persona, dalla sua apertura mentale, dalla sua empatia verso gli altri e dalla sua capacità di comprendere non solo i concetti, ma anche il senso più vero delle cose.

  2. 122
    maria grazia -

    M.
    intendo dire che ci sono persone che non sono proprio in grado di avere un confronto SERENO con l’ altro, non sono proprio in grado di non mettersi su di un piano competitivo, se l’ altro dimostra di avere delle qualità. qualunque esse siano. un pò di “guerriglia” può anche essere “eccitante” all’ inizio. vivacizza la conoscenza e la rende interessante. ma se poi, man mano che si sviluppa il rapporto, la relazione con l’ altro si trasforma in un continuo braccio di ferro, la cosa diventa veramente snervante e logorante. ci sono uomini che sono veramente ingestibili da questo punto di vista. e per quanto provi dei sentimenti per loro, non ne vieni a capo e ti fanno andare su tutte le furie con il loro atteggiamento sempre teso allo stare sul “piede di guerra”. Io non posso chinare sempre la testa, darti sempre ragione e fingere di essere un’ idiota depensante così poi tu ti senti “er figo” della situazione! mi riferisco a questo tipo di uomini/persone quando parlo di gente che non può fare a meno di entrare in competizione dove sente odore di … INTELLIGENZA ( ops, l’ ho detto! perdonatemi!!… ).

    rossana, forse ti riferivi al post n. 120!.. una SVISTA INTELLETTIVA. capita..

  3. 123
    Alessandro -

    Io se mi è concesso nutro seri dubbi sulla mia intelligenza perché mica son riuscito a capire i problemi che avete su lad,quali siano le persone in guerra e come sono divisi gli schieramenti, questo mi sembra un luogo interessante di discussione solo che a volte si va fuori tema.

  4. 124
    rossana -

    Alessandro,
    ti rispondo in chat.

  5. 125
    Almost-Imperfect -

    @M.

    Ho scritto apprezato…….

    Sul fronte opposto all’ingegnere di solito c’è l’architetto, ma questo nella mia professione, poi esiste anche tutto il resto del mondo per cui potresti essere… Boh?

    Sono civile, ma non faccio case, non più. Mi dedico a strade, urbanizzazioni, riqualificazioni urbane, robe così.
    Quello che avrei desiderato fare dopo la laurea sarebbe stato la ricerca, soprattutto in campo sismico; un pò diverso, ma va molto bene anche così.

    I numeri sono rilassanti e certi, ma possono essere anche curiosi; ma non è tanto il numero di per se ad essere interessante, quanto il percorso logico che porta ad associarli insieme.
    Tu pensa al lavoro a maglia, quello fatto con i ferri per intendersi, o l’uncinetto. Ci vuole mano, ma è tutta matematica… Un punto particolare si forma solo con una serie determinata di intrecci. Se ne cambi uno soltanto già non ottieni più il lavoro sperato. E si parte sempre dai soliti due semplicissimi che sono il “dritto” e il “rovescio”. Io lo comprendo bene che non sia facile immedesimarsi, ma a me sembra geniale (genialino via… non esageriamo).
    E qui mi fermo, tanto per non addormentare tutti…

  6. 126
    M. -

    Almost,

    “geniale (genialino via… non esageriamo).”

    Non so perché , ma questa frase mi ha fatto venire in mente Leonardo Pieraccioni.
    Sei una toscanaccia?

    Rispetto a te, amante dei numeri e delle certezze che essi danno, mi posiziono dall’altra parte della barricata perché ho fatto, e continuo a fare, studi umanistici, e la forma mentis che ne deriva mi porta a vedere con sospetto tutto ciò che è numero, MA, ma, riconosco che nella matematica, è più in generale nei numeri, ci sia un non so che di poetico.
    Forse questo è un punto di contatto tra due antipodi.

    Attraverso i numeri hai buttato sul “tavolo” della discussione il concetto di certezza.
    È indispensabile?
    Mi piacerebbe avere un punto di vista femminile, per di più ingegnere (e quindi fronte opposto) in merito.
    Secondo te quale potrebbe essere un comportamento “intelligente” riguardo alla mancanza di sicurezze in un rapporto a due?
    Se ad un certo punto ci si accorge che 2+2 non fa più 4, che succede?
    Ciao!

  7. 127
    M. -

    “Sul fronte opposto all’ingegnere di solito c’è l’architetto, ma questo nella mia professione, poi esiste anche tutto il resto del mondo per cui potresti essere… Boh?”

    Batman, ma solo di notte. Ciao!

  8. 128
    Almost-Imperfect -

    M.
    Icché dici, vien via su…

    Certezze non ce n’è nella vita; già a partire dal fatto che oggi ci siamo e domani boh… Fatalista ma realistico.
    Dalle mie parti si dice anche “Sicuro morì ai Ponticini” (a cui io aggiungo spesso: insieme a tranquillo!).
    Si dice spesso no? “Quello che manca oggi sono le certezze”; un tempo esistevano regole che scandivano la vita delle persone, matimonio, figli, l’uomo a lavoro e la donna casalinga; ognuno bene o male, sapeva che ruolo avrebbe rivestito e ok.
    C’è chi dice sia stato meglio, io non lo so. Quel modo di vivere l’ho vissuto fortunatamente e sfortunatamente con la mia famiglia di origine, ma non credo mi possa appartenere, anche se mi ha lasciato in eredità un certo idealismo che aimè, stride tanto oggi.

    Pensi che si riesca ad avere un comportamento “intelligente” quanto in ballo ci sono i sentimenti? Eh…
    Allora mettiamola così, dipende tanto dallo stadio a cui è arrivata la relazione e dalle aspettative che si ripongono nell’altro. Se alle prime frequentazioni dovessi sospettare, o sentire, che l’ipotetico altro non mi da sicurezza (inteso che non ha le mie stesse idee sul futuro della relazione, perché al contrario potrebbe essere stato molto chiaro sul fatto che la frequentazione è per lui passeggera), gli lascerei di sicuro campo libero nel comportarsi come meglio crede e poi, se proprio non ce n’è, chiuderei senza troppi rimpianti.

  9. 129
    Almost-Imperfect -

    Se invece la mia storia ha già un vissuto e c’è in gioco molto di più, vorrei soffermarmi un attimo; giusto per capire perché. Potrebbe dipendere da me, non è detto che sia sempre l’altro quello che si allontana. Ed i motivi… No, penso che ogni motivazione porti con se una reazione diversa. Per un tradimento mi comporterei in un modo, per problemi legati che ne so, al lavoro, alla sfera familiare? In un altro.
    Di certo mi fermerei molto a riflettere su tutto, sul passato, sul futuro, errori miei, suoi…
    Cos’ho provato quando mi è successo? Tanto senso di fallimento e sconfitta. Un grande vuoto, nella constatazione di aver lottato da sola. Tipo andare in barca in due, remare… remare, fermarsi per riprendere fiato e scoprire che la barca va alla deriva, perché stavo remando solo io ed ero troppo indaffarata per accorgermi!!!
    Troppo da donna?

  10. 130
    M. -

    Almost,

    ti arrabbi se ti dico che al Palio di Siena preferisco il calcio storico fiorentino? 😀

    “Troppo da donna”?
    Se non avessi provato sulla mia pelle la sensazione di remare da solo per poi finirla comunque alla “Schettino maniera”, ti risponderei di sì, invece la risposta è no.
    Sinceramente, almeno per quanto riguarda le mie esperienze, non vedo molte differenze comportamentali tra un uomo e una donna che vivono la propria relazione. Credo fermamente che la differenza vera sia data, non tanto dall’essere maschi o femmine, ma dal possedere e rispettare dei valori, dei principi.
    A parole tutti noi possediamo dei valori, ma a fatti poi….è difficile essere valorosi quando questo comporta una conseguenza svantaggiosa per noi stessi, mi spiego?
    È un po’ come dire: “so che non devo rubare, so che non devo appropriarmi di cose che appartengono ad altri, ma se mi capitasse di trovare una banconota da 500 € per terra che faccio? Faccio il valoroso e quindi rinuncio a diventare un ladro e mi privo di quella situazione vantaggiosa che poteva derivare dall’avere un po’ di soldi in più al mese, oppure chiudo un occhio e vado contro me stesso perché mi conviene?”.
    Le certezze ci sono eccome, basta essere pronti a farsene carico sempre e comunque.
    Le certezze derivano appunto dalla scala di valori, di princìpi, che ognuno dovrebbe avere e seguire.
    La razionalità nei sentimenti c’è, siamo poi noi, in base alla nostra forza, che decidiamo se seguirla oppure no.
    Per esempio io nella mia penultima storia la razionalità non l’ho mica seguita, cosa che invece ho fatto due relazioni fa, quando nel cuore della notte del 31 dicembre mi sono alzato dal letto e ho lasciato lì una donna con la quale era tutto finito, ma non riuscivo a mettere bene a fuoco la situazione. Ho lasciato lei nel letto a Radicondondoli e me ne sono andato.
    Questione di valori.

    Che tipo di idealismo hai ricevuto in eredità? Sono curioso perché, forse, non sono un alieno o non sono…

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