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Lettera pubblicata il 16 Maggio 2013. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore bimba.
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Kid sono d’accordo con te!
Le donne e gli uomini sono diversi, ma si completano, sia fisicamente che nel modo di essere (quello comune all’interno delle categorie uomo-donna). Quindi è vero la parità (non nel senso dei diritti) è una forzatura, in realtà si dovrebbe imparare a conoscere e rispettare le differenze intrinseche tra uomo e donna. Tutti e due sono utili alla società, tutti e due allo stesso modo e con le loro peculiari caratteristiche.. lo sbaglio è rivolgersi CONTRO l’altro invece che porsi CON l’altro (cioè collaborare insieme), perché non lo si vede uguale a noi, e allora lo si condanna invece di sforzarsi a capirlo… i figli vengono su meglio se cresciuti con le due visioni paterna e materna che però non devono essere contrastanti ma tendere ad una visione comune, appunto superando le visioni personali (hai ragione kid) e collaborando per il loro bene. La coppia dovrebbe essere un incontro di diversità e non uno scontro tra diversità e neppure un voler imporre all’altro il proprio modo di vedere le cose.
Forse una volta le caratteristiche tipiche degli uomini e delle donne erano più comprese dalla società, le si conosceva bene, oggi – ripeto – non si conosce l’altro, non si conosce la realtà, non si vuole vedere oltre il proprio ego, e individualismo, e ciò che conta diventa sempre “io” “io” “io”, quando invece una volta che si forma una coppia si dovrebbe parlare di “noi”, appunto prendendo le caratteristiche di entrambi e fondendole insieme.. la coppia non dovrebbe essere competizione, ma collaborazione….
La coppia non dovrebbe essere competitiva, forse tu dici che è un istinto naturale nel senso che è normale difendere la propria integrità e volerla far rispettare all’altro. Certo è giusto se non si arriva appunto alla lotta… io non credo debba esserci un braccio di ferro nelle coppie per vedere chi è il più forte, ma appunto collaborazione, perché altrimenti, se c’è lotta di potere, allora non si può più parlare di amore per l’altro ma di amore per se stessi, come tu hai spiegato bene.
Molto acuto sulla comunicazione che oggi sta in piedi solo nella fase dell’innamoramento per poi dissolversi non appena questo finisce… sono cose che ho notato attorno a me, in effetti, ma non avevo fatto una elaborazione come quella che hai fatto tu.. il modo di essere di oggi è esattamente infantile, basti vedere il considerarsi ancora ragazzi e ragazze oltre i trenta anni (già oltre i 20 non lo si è più, in realtà), ma questo non nel lato migliore come avere interesse e curiosità per la vita, mettersi in gioco, avere fiducia, ma nel lato peggiore: io sono ancora “giovane” e voglio godermi la vita senza alcuna responsabilità, e la responsabilità non la si rifiuta solo verso se stessi, ma anche verso gli altri (da cui per esempio gli uomini abbandonati dopo anni di matrimonio per il desiderio di vivere ancora “emozioni”…ci indigniamo per i cani abbandonati, e per gli uomini no??? che vengono pure trattati peggio tra l’altro…. assurdo..)
@ kid
comunque ti ringrazio per il contributo, molto illuminante su vari punti ! ciao 🙂
@ tutti
Una domanda sorge spontanea: ma se si nega la diversità tra uomini e donne come si potrà poi fare il passo successivo nella coppia che è appunto unire le due diversità per il bene comune della coppia (fra cui eventuali figli)? E’ questo che si è perso al giorno d’oggi…. Troppo individualismo porta a non vedere al di là dei propri occhi, a non vedere l’altro e a non riconoscere le sue proprie caratteristiche e imparare a rispettarle!