Io ho bisogno di un parere da questo genere di donne. Spero che qualcuna di voi abbia pazienza e mi dia una mano perché è urgente.
Ho avuto tempo fa una relazione in cui lei aveva il ruolo di mia amante. Io attraversavo un momento di crisi con la mia fidanzata (8 anni) , crisi non dichiarata e per me insospettata, che ho scoperto solo dopo il mio ritorno in Italia.
Prima di conoscerla, la crisi già esisteva, da almeno tre mesi prima della mia partenza. Ho chiesto in quei tre mesi il matrimonio e mi è stato detto no.
Sono andato a lavorare in Sud America. Dopo tre mesi di fedeltà, ho ceduto andando a prostitute, scoprendo che non era il sesso che mi mancava, ma la quotidianità del rapporto che nel frattempo si riduceva ad un contatto settimanale per skype di un’ora.
Poi ho trovato lei, che si prestava ad essere amante e sapeva che prima o poi sarei tornato in Italia.
Sono stato bene, e ho trovato tutto quello che avevo perso negli ultimi anni e che si era manifestato con la crisi. Crisi ancora per me non riconosciuta. Tanto che a volte mi sentivo “sfasato” trasferendo certe attenzioni prima esclusive della mia fidanzata anche a lei. Nel mese prima del mio ritorno in Italia lei ha pianto per me scongiurandomi di riflettere di rimanere. Io però non potevo: non si buttano via dieci anni di rapporto così.
Inoltre pensavo di potere controllare la situazione. Lo fanno tutti i maschi. Tutti hanno, prima o poi, un’amante: perché non io. La vedevo come una crescita.
Poi Lei ha avuto un ritardo ed io Le ho detto che mi sarei assunto tutte le responsabilità: per me un figlio è una cosa positiva. Lei ha dato di matto fino a che non mi ha dimostrato che non era in cinta.
Ci siamo lasciati. Io ho cercato di costruire per lei la situazione per cui era possibile trovare una nuova relazione; mi sono fatto un po’ odiare forse, non troppo, ma forse un po’ si. Sono stato freddo e non ho pianto.
Lei aveva prima di me fatto l’amante. Dentro di me, le auguravo di trovare una storia nuova per ricominciare. Non sapevo che sarei potuto tornare. Restare amici si, ma in futuro: ora, non mi doveva pensare. Io non mi sono fatto sentire per mesi.
Nel frattempo ho cercato di vedere come era cambiata la relazione con la mia fidanzata. Era un pallone che si sgonfiava sempre di più. Ho fatto l’amore solo 4 volte in un anno e per me era finito tutto.
Me ne sono accorto un po’ alla volta. Dopo alcuni mesi, mi sono fatto vivo, lei sembrava ancora senza fidanzato e nel frattempo, nella deriva della mia vecchia relazione, io stavo cercando di costruire qualcosa per potere tornare, senza dichiararmi però perché era una promessa che ancora non potevo garantire di rispettare.
Nel mentre della questione lei mi dice che è in cinta. Qualcosa si rompe e inizio ad essere come traumatizzato. Non riesco più a stare in contatto con lei (sempre via skype però stavolta dall’Italia) mi fa troppo male. Glielo dico e chiudo di nuovo i contatti. Qualche mese dopo termino anche con la fidanzata. Nel frattempo io ho costruito quella cosa che mi avrebbe consentito di tornare da lei. Questa cosa mi serve anche per altri motivi ma lei rimane uno dei motivi principali, anche se non più applicabile: avrà un figlio e anche un fidanzato.
Per me è finita.
Durante i seguenti nove mesi non sto in contatto con lei e medito sul fatto che ora avrà una famiglia e che il mio approccio può essere solo da amico, confidando che ha raggiunto un equilibrio che non è giusto intaccare.
Ora sono in sud america, le dico che sono qui ma che la visiterò solo alla fine della mia esperienza di tre mesi (ora sono a metà del mio tempo) . Ripristino i contatti in facebook e vedo le foto. Nel frattempo la bimba è nata e vedo solo foto della bimba e non di lui. Mi chiedo perché e decido di vederla.
Mi accoglie bene, nella sua casa c’è ancora la mia presenza, regali, oggetti. Lui non c’è. Lei ha fatto ancora l’amante, e lui la nasconde a sua moglie e al suo figlio. Questo tizio ha un figlio di un anno e mezzo e ora una bimba di tre mesi…. e lei subisce.
Lei è innamorata di lui, ed io avverto questa situazione come possibilità per me. Quanto ho sofferto per tornare qui nella consapevolezza di non avere un chance e ora mi si presentano ma sbagliate. Potrei essere solo un fazzoletto di lacrime ora. Lei pensa a lui, io sono un amico. Tra l’altro credo che abbia capito che io sento qualcosa, ed ho paura di essere trattato come un ammorbato. Sapete anche voi che ci si dimentica in fretta di chi non si ama più.
Io sono dibattuto tra la voglia di conquistarla, la paura del rifiuto, la consapevolezza che lei potrebbe essere una persona con una personalità inidonea ad un rapporto di coppia utile alla formazione di una famiglia convenzionale, ed infine incredulo ad ammettere che la persona alla quale ho dedicato tanto del mio sentimento non solo si sia “scordata” di me, ma potrebbe non essere la “donna della mia vita” che per più di un anno ho congetturato.
Come faccio a farle capire la natura dell’emozione che provo? Inoltre l’eventuale consapevolezza di questa emozione può essere di vantaggio per lei (in futuro) o per me (per riconquistarla) ?
A voi amanti mi rivolgo. In questa condizione qual è la cosa più dignitosa che posso fare non tradendo la bontà delle mie intenzioni? Non mi dite di lasciarla perdere però. Io vedo questa situazione così ingiusta…
Grazie per chi avrà tempo e desiderio di rispondermi. Io vedrò di nuovo questa persona la settimana prossima (dopo il 20 di maggio) . Non ho intenzione di perderla, ma non ho intenzione di approfittare della sua attuale vulnerabilità.
Io voglio essere amato per davvero, non come un surrogato.
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Categorie: - Amore e relazioni
Tutte le cose che hai detto qua le devi dire a lei, le devi dire la verita e tutto quello che senti,chissa che crede o vuole lei, le donne sono misteriose, a volte ti sembra che ama a un altro ma nel frattempo lei pensa a te…devi provare tutto se la vuoi davvero..e la prima cosa e dire la verita
adriana ma come puoi dire questo, anche tu eri un’amante?
Non sono stata una amante mai, pero so che la verita e sempre la miglior scelta
Ciao, io sono stata amante una volta nella mia vita e ti dico questo (che riguarda solo me però, non conosco lei): non sarei più tornata con lui, perchè mi ha lasciata per l’altra, perchè ha avuto la possibilità di scegliere e ha scelto, ha avuto la sua possibilità con me, ma forse questo non dipende dal fatto di essere stati amanti o meno, dipende dal fatto che nella vita le scelte che facciamo, nel bene o nel male, sono nostre scelte.
Ho fatto l’amante da piccola, a 20 anni, non l’ho mai più fatto, è una cosa sleale e svilente.