Ricordare tutte le iniziative prese per contrastare la violenza contro le donne è un’impresa: le scarpette rosse la più indovinata e mi tornano alla mente le altre 1000 iniziative contro lo stupro e i femminicidi, infine le panchine colorate di rosso.
Quante parole misurate, quanto impegno delle donne per le donne nei diversi centri antiviolenza, quasi sempre prodotto di iniziative private cioè sostenute dalle singole persone e quasi mai dalle istituzioni pubbliche.
Ma a parte i telegiornali che parlano di violenze sempre più frequenti contro le donne da parte di amici parenti mariti fratelli o sconosciuti, quanto di questa battaglia colpisce la gente comune? noi gente comune che rimaniamo sempre di stucco quando scopriamo che la violenza è accaduta proprio nell’appartamento del vicino di scala.
Intervistati, ci difendiamo dal taccuino del giornalista pronto a cogliere le nostre mancanze e subito cerchiamo di allontanarci da quell’ immagine di scarsa sensibilità che cogliamo dentro di noi che ci fa pensare non esserci del tutto liberati dalla cultura che vuole le donne sempre dalla parte del torto dello sbagliato della colpa e meritevoli di punizioni, bersaglio per frecce avvelenate da aggressività e violenza.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Riflessioni