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Lettera pubblicata il 20 Giugno 2011. L'autore, Solamente, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@MG hai raggiunto questa consapevolezza alla soglia dei 40, ma presumo che fino a qualche anno fa non era così nemmeno per te.
L’amico Matteo ha purtroppo ragione, con le donne di oggi non sai proprio come comportarti. Anche perché, diciamocela tutta, le trentenni single sono donne scottate, che sono single non certo per scelta ma per qualche altra motivazione (lunghe storie terminate male).
Per cui sono come le anguille, scivolose, diffidenti, guardinghe. E pure stronze.
ets, voi uomini spesso e volentieri vi mettete a rincorrere solo le donne complicate o che non vi vogliono. è più che naturale che poi prendete delle legnate. dieci anni fa rispetto a oggi ero sicuramente meno consapevole di tante cose, ma io ho sempre saputo cosa cercavo e cosa volevo. che poi la sorte non sia stata dalla mia parte questo è un altro discorso. Ma ho cercato perlomeno di non peggiorare ulteriormente la situazione ( ad esempio accasandomi con qualche tiranno o diventando l’ amante di un uomo sposato ). cose, queste due, che fanno in tante pur di ovviare alla solitudine. E naturalmente poi queste donne si sentono ancora più sole che se fossero rimaste single.
Considero una grande fortuna l’ essere giunta alla consapevolezza a 40 anni. c’è chi non ci arriverà mai. e comunque non sono ancora pronta per la pace dei sensi, per la bagina o per il camposanto, come pensano quelli che ragionano come te.
Meglio a 40 che mai MG, ma per carità, io mica ti vedo già al campo santo!
Semmai qualora tu avessi scelto meglio in passato ora saresti in un’altra situazione.
Questo si, lo penso, ma non solo per te, non pensare che sia qualcosa di personale.
Lo penso generalmente sulle donne che per un motivo o per un altro sono single anche a 40.
Tutto lì
ciao
ets, magari una donna è più contenta di arrivare single a 40 anni che accanto a un uomo non adatto a lei. e per me quella era l’ unica alternativa alla “solitudine”. Sia che si trattasse di persone non interessate a me, sia che si trattasse di uomini che avevano intenzioni serie.
“scegliere bene” non significa tanto scegliere qualcuno solo perchè vuole stare seriamente con noi. oltre a questo occorre anche affinità caratteriale, di visioni, di idee, e reciprocità dei sentimenti. E per me non è stato mai così, anche con gli uomini che nei miei riguardi avevano intenzioni serie.
E’ andata così.. pazienza.
Ma non mi considero “finita” e non escludo l’ ipotesi di poter provare ancora attrazione ( o addirittura AMORE ) per qualcuno. Sono pronta ad accettare serenamente ciò che viene.
Non mi pento di non aver avuto figli, perchè se li avessi fatti non avrei potuto crescerli in una situazione tranquilla e ne avrebbero sofferto. E il bene dei bambini deve venire prima di tutto, ancor prima del nostro desiderio di diventare madri, altrimenti le conseguenze possono essere disastrose. Fare del proprio meglio o avere le migliori intenzioni, purtroppo non basta se non si ha la naturale predisposizione ad essere buoni genitori ( e i miei ad esempio non ce l’ avevano ), o se non ci si trova in una condizione esistenziale ottimale per poterlo essere.
Credo di aver fatto le scelte migliori che si potevano fare, IN TUTTI I CAMPI, in una situazione come quella in cui mi sono venuta a trovare io. Che non era assolutamente facile e reggerla non era una cosa DA TUTTI.
Tu ad esempio, perchè sei single A QUESTA ETA’ ? non è che al fatidico traguardo dei 40 ti manchi molto… sempre se ti va di rispondere ovviamente.
Evidentemente hai anche tu determinati parametri di scelta a cui non sei disposto a rinunciare. e magari, come molte donne, preferisci “il niente” che il venir meno a quei presupposti. La mia è una semplice ipotesi, sia chiaro.
Concordo totalmente con l’autore della lettera.
Aggiungo che nel nuovo millennio l’essere umano (specialmente la donna, visto il suo passato sociale) nei sentimenti tende a complicarsi la vita da solo, più di quanto sia gia complicata di suo.
@MG non è che io sia di gusti difficili, per carità!
Sono single a 34 anni perché non volevo sposarmi a 30 anni e quindi sono stato mollato perché la mia ex voleva sposarsi a tutti i costi e infatti si è sposata.
Poi in questi 4 anni ho fatto un lungo percorso di crescita personale tra storie e scelte sbagliate. Quindi direi che 50% perché ho incontrato stron@e, 50% perché ho fatto delle scelte sbagliate.
In un modo o nell’altro è colpa mia, lo ammetto e lo confermo. Ma come ho detto tempo fa, i conti con me stesso li ho fatti veramente e ora sono pronto.
Si sono pronto, ma spesso ho a che fare con donne che pronte, non lo sono proprio. 🙂 Già le vedo tante donne che conosco arrivare a 40 e a fare esattamente i tuoi discorsi.
ciao
ets, mettiamola così.. l’ amore è un pò come il SEO: per farti trovare dall’ “utente” adatto a te, devi utilizzare delle “parole chiave” e ottimizzare il tuo “posizionamento”. Nel mio caso, le parole chiave erano : coraggio, carattere, PALLE, personalità, controtendenza, determinazione, passionalità. Evidentemente, POCHI “utenti”, cioè pochi uomini, erano interessati a ciò che io avevo da offrire. Ho notato invece che sono in TANTISSIMI a cercare: sottomissione, remissività, stupidità, omologazione.
E per quanto riguarda il “posizionamento”, sono stata enormemente penalizzata.. in quanto sono venuta a trovarmi nel posto sbagliato e al momento sbagliato. o forse ho solo sbagliato “descrizione”… 🙂 ma del resto non sono mai stata brava a “pubblicizzarmi”. Davo per scontato che alla maggior parte degli uomini interessi la sostanza, più che la forma. Mi sbagliavo.
Ma non rimpiango nulla. Ho comunque potuto vedere anche “il bello” della vita, oltre che solo il “brutto” che ho dovuto sorbirmi o solo ciò che mi è mancato.
io sinceramente nelle tue parole intravedo un pò di rabbia e di insofferenza verso le donne, quasi come a voler colpevolizzare TUTTE le 30 di oggi o tutte le 40enni single. Ma questo è un atteggiamento sbagliato e fuorviante, perchè devi comprendere che ognuno ha il suo percorso e la sua storia, che non c’è una regola assoluta che vale per tutte e che una determinata donna o una determinata persona, può ritrovarsi “da sola” per i più svariati motivi. Farsi condizionare troppo dalle proprie esperienze vissute, può portarti a una certa “miopia” quando ti trovi a dover valutare chi hai davanti, perchè sei influenzato dai tuoi schemi precostituiti.
Mentre invece l’ interazione con un ‘ altra persona presuppone comprensione e apertura al dialogo.
E comunque a volte, viste le “alternative” a disposizione, la scelta di rimanere da sola è dettata dal buonsenso piuttosto che da frivolezza o inconsistenza della persona.
No non ho rabbia nei confronti delle donne MG. Difficilmente ho ira o rabbia, semmai ogni tanto mi innervosisco come è giusto che sia 😀 ma smaltita la situazione mi rimane un qualcosa di fatalistico della serie “fare spallucce e andare avanti”.
Ho solo detto che le trentenni single sono pazze. Hanno comportamenti misti tra rabbia nei confronti delle loro sfighe e infantilismi di ritorno.
Le quarantenni invece dopo aver fatto le pazze per 10 anni vogliono accasarsi perché il tempo è agli sgoccioli.
Semmai sono arrabbiato con me stesso per aver sbattuto la testa tante volte contro la rabbia e la violenza (quella si) delle donne, però insomma, i momenti di crescita personale alla fin fine è meglio averla a 30 anni che a 50.
Però di positivo c’è che queste situazioni in cui ho sofferto moltissimo in questi anni, quando mi meritavo un po di pace, dopo aver sofferto per altro durante i 20, mi hanno dato gli stimoli giusti per almeno realizzarmi in altro.
Vabè, speriamo che data la stabilità della mia situazione attuale, si regolarizzi anche quella sentimentale
Ma devo spezzare una lancia a favore delle donne, oggigiorno sono continuamente bombardate da richieste di incontri, amicizie sui social, caffè, cene e aperitivi da parte di decine e decine di uomini, ogni giorno.
Quindi devono stare abbastanza attente a come muoversi.
Secondo me state continuando a girare attorno al problema, perchè ha poco senso portare esempi personali dicendo “io sono così, io sono cosà”. Vi perdete nel soggettivo e non sviscerate il vero problema.
La questione va affrontata in modo più ampio. Ad esempio vi siete mai accorti che noi 30/40 enni siamo una generazione di separati?? Vi siete chiesti il perchè?
Se ci pensiamo è semplice. Perchè siamo molto più immaturi dei nostri genitori, dei nostri nonni. Ed è la società, il benessere e l’eccessivo consumismo che ci ha portato a questo. Una parvenza di libertà e di emancipazione che in realtà è una forma di schiavismo totale. Che influenza i nostri usi, costumi e modi di pensare.
E così si sviluppa una forma di schiavismo nei confronti del disimpegno, del divertimento, della superficialità, del futile.
Ci bombardano continuamente con giocattoli tecnologici (e dai forti risvolti sociali) per adulti. I social ad esempio siano quanto più distruttivo per una società di individui reali. Sono tutto fuorchè sociali.
Una generazione così immatura…cosa vuole insegnare? I nostri figli possiedono cellulari da 500 euro. Ci rendiamo conto di cosa trasmettiamo ai nostri figli?
E con simili premesse cosa possiamo mai insegnare dell’amore maturo noi 30/40 enni??
“Ho solo detto che le trentenni single sono pazze. Hanno comportamenti misti tra rabbia nei confronti delle loro sfighe e infantilismi di ritorno.
Le quarantenni invece dopo aver fatto le pazze per 10 anni vogliono accasarsi perché il tempo è agli sgoccioli.”
scusa ets, ma queste non sono appunto generalizzazioni belle e buone, dettate più da un senso di insofferenza verso le donne che da una visione obiettiva delle cose ? io perlomeno la vedo così…
Forse sei tu che tendi a “scegliere male” ma questo, come dici tu stesso è un TUO problema. Non te la puoi prendere con TUTTO il genere femminile.
E comunque una persona ( uomo o donna ) non ancora “matura e pronta” per un legame profondo e vincolante con qualcun altro, è molto meglio che “faccia la pazza”, come lo chiami tu, piuttosto che andare a sconquassare la vita di qualche malcapitato/a che ha delle qualità e ha le migliori intenzioni.
C’è chi la stabilità affettiva la raggiunge a 25 anni e chi un pò più tardi. Qual’è il problema ? E non tutti peraltro sono portati al rapporto di coppia per loro naturale inclinazione. Questo però non fa di questi individui persone da demonizzare, sempre che decidano di vivere in linea con quelle che sono le loro peculiarità.
penso che J.J Bad abbia colto perfettamente il vero punto! oggi la vita e la società si fondano su tante cose inutili e senza significato, e questo intacca inevitabilmente anche la qualità dei rapporti umani. Che oggi, a differenza di ieri, si reggono su modelli fuorvianti e su fattori artificiosi.
L’ unica soluzione sarebbe forse quella di fare tutti quanti un grande passo indietro in un’ ottica di rimessa in discussione dei nostri attuali “valori” e di rinuncia al totale individualismo ( il grande nemico dell’ affettività, dell’ altruismo e dell’ empatia ), partendo proprio dalle piccole cose.
Per esempio ho letto in alcuni siti online che le persone senza lavoro, senza soldi e senza prospettive concrete stanno cominciando a organizzarsi in gruppi solidali e a richiedere quanto gli è necessario in cambio della propria opera lavorativa o della propria assistenza. Una sorta di grande “industria” dello scambio, libera dalle logiche del consumismo finanziario. che, se portato alle sue distorsioni può creare ingenti danni come abbiamo visto.