Premetto che vengo da una colossale delusione amorosa ricevuta nell’aprile scorso. Non mi dilungo sulla mia vicenda personale perchè basta andare a leggere un po’ di lettere e un po’ di commenti per rendersi conto che le dinamiche sono più o meno le stesse.
Vorrei iniziare da molto lontano, da quando i ruoli sociali dei membri della coppia erano suddivisi secondo una precettistica spontanea e implicita correlata alla sopravvivenza della specie. In sostanza l’uomo era colui che doveva provvedere al cibo andando a caccia, era colui che doveva andare là fuori nel mondo. La donna doveva invece accudire la prole, che necessita di un lungo periodo di sviluppo, e gestire la “tana”, e oltre a ciò, era costituita da un sistema muscolare inferiore all’Uomo. Detto questo si capisce come la donna è sempre stata passiva, non solo nell’atto sessuale, ma anche nella vita sociale. E’ evidente che molte saranno state le eccezioni nella storia di donne che riuscivano a svolgere attività maschili in modo sorprendente, ma si ricordi che questa è pur sempre un’eccezione. Comunqe sia, nel corso dei secoli il lavoro si è sempre più specializzato e variegato e soprattutto semplificato, grazie all’esperienza e alla tecnologia, nonché all’azione dell’uomo. Da qui siamo arrivati passo dopo passo ad un livello tale per cui ci si può esonerare dal lavoro fisico. La conseguenza, unita ad altri fattori sociali pur anche rilevanti, come la possibilità, grazie alla comunicazione, di acquisire una più vasta consapevolezza globale, è stata che ad un certo punto la donna, stanca di essere relegata ad un ruolo passivo, ha iniziato a pretendere una posizione di maggiore importanza, forte della possibilità di svolgere mansioni che prima, non esistendo, non avrebbe mai potuto svolgere. La conseguenza di questo è, a mio parere, la nascita di un conflitto interiore nella donna che pur volendo rivendicare un ruolo meno marginale nella vita sociale di una società, non può dimenticare la sua storicità e il suo ruolo di madre, che è ben più rilevante nella vita di un figlio rispetto al padre. Questa bipolarità filogenetica è sempre secondo il mio (demoralizzato e doloroso) parere la causa del nichilismo sentimentale che oggi governa credo quasi tutte le relazioni. La contrapposizione attività/passività nella donna crea un conflitto tale per cui l’unico modo per venirne a capo è quello di superare il ruolo dell’uomo in tutte le dinamiche della vita. Senza prendere ad analizzare strati sociali complicati, basti vedere come già in quello che credo sia il più potente condizionamento psicologico, ossia nel mondo della libido sessuale, la donna abbia già superato l’uomo.
Credo che non ci sia molto da lamentare se le cose vanno cosi nelle coppie al giorno d’oggi. Magari può consolare che è una sorte meschina che ci tocca tutti quanti, senza guardare iun faccia nessuno. Ci si chiede come possa la donna essere a volte cosi subdola e macchiavellica. Un perchè a mio parere c’è. E pensare che è una creatura cosi meravigliosa…
(forse tutto questo è solo uno sfogo, forse sto sviluppando una misoginia acuta in seguito ad un acuto dolore. Forse tra qualche mese mi rinnamorerò e ricambierò parere…ma ad oggi una qualche verità credo di averla nella testa)
saluti
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Categorie: - Riflessioni
la verità sta nel mezzo: la donna si è mascolinizzata e non è una bella cosa da vedere concordo con te…vedere una donna che parla di sco.... proprio come fanno gli uomini, ho fatto questo ho fatto quello tromba di qua là su e giù come dell’aranciata che ha bevuto l’altro giorno al bar o l’esercizio di palestra dell’altro pomeriggio fa venire i brividi pure a me, che di anni ne ho 31 e di morosi ne ho già cambiati due, anche se ho dovuto farci ormai il callo. Io evito di farlo mi faccio schifo da sola se lo faccio.
Non è neppure bello però, e questo lasciamelo dire in scioltezza vedere uomini femminilizzati ovvero sia….l’uomo che non caccia più che si fa cacciare, che aspetta sempre la prima mossa della donna anche quando sarebbe compito suo, che fa il prezioso, va e viene come una primadonna nel suo show, che vuole “ritornerò in ginocchio da te col mazzo di fiori e la serenata”, ci sono e non ci sono, che va a farsi ceretta sopracciglia e massaggi in istituto…no….ecco questa è un altra cosa che mi fa venire l’orticaria e che mi fa rimanere single forever. Non felicemente ma per forza di cose.
Dove sta la verità? Nel mezzo. Ormai i ruoli si sono invertiti, io non ci sto bene e mi sembra neppure tu.
Della serie…io donna delle caverne posso seguire la mia natura passiva anche murarmi viva in casa, far da mangiare, le pulizie ed accudire la prole felice e contenta ma a due condizioni:
– che mio marito-compagno sia una persona PRESENTE, COSTANTE NELLE IDEE e non dico fedele perchè vabbè sarebbe chiedere troppo a quanto pare ma almeno RISPETTOSO DEI SENTIMENTI che non si vergogni di darmi un bacio
– che abbia le palle di prendersi le sue responsabilità di uomo, e non di giocare eternamente a fare la primadonna come un bambino…e mettere da parte l’orgoglio quando in ballo c’è qualcosa di concreto. Altrimenti non posso tirare su il bambino che mi chiede: “mamma: dov’ il papà?” Risposta: “E’a farsi le sopracciglie” piuttosto che “Amore non so lui non chiama mai sai la mamma, devo prima chiamarlo io e sentire cosa mi dice se mi risponde”.
La risposta che vorrei dare a mio figlio è: “amore adesso è al lavoro ma poi tranquillo sai: non si stravacca sul divano a fumare con la birra in mano, ti porta fuori mezzoretta al parco a giocare al pallone ok? ti fa giocare con la macchina telecomandata, piuttosto che col trenino, piuttosto che con la costruzione dei lego, piuttosto che finire i compiti per casa”
Cooperazione, il segreto è questo: perchè se l’intento è quello di fare una famiglia, la coppia regge finchè c’è equilibrio e la famiglia si fa in due, i genitori sono due, i ruoli si dividono.
Dovremmo avere solo la fortuna di trovare qualcuno che ragioni con la testa e non seguendo la massa di caproni al pascolo, e mi sa di savio c’è un 25-30% della popolazione mondiale. Credo di si.
Confido nella provvidenza. L’impegno ce lo metto sempre, salvo battere in ritirata strategica quando vedo certi segnali di disinteresse già visti e rivisti
Si, certo, ovviamente, infatti…
Che noia questi stessi identici post, con le stesse identiche conclusioni, scritti (forse, chissà, il dubbio viene) per aizzare il conflitto verbale fra le due parti…
Ma non è che forse conviene semplificare la cosa standocene tutti per conto nostro ed evitando di fare affidamento sulla relazione di coppia? Tanto, alla fine, sempre tutti insoddisfatti siamo.
io credo che se tutte le donne fossero come silvana_1980 sarebbe davvero un mondo di coppia migliore.
Concordo molto con l’autore della lettera, comunque. E’ vero generalizzare non va mai bene e le donne non sono tutte così. Com’è anche vero che ci sono molti uomini che non valgono decisamente un ca**o.
Però è altrettanto vero che nelle donne italiane sta avvenendo un cambiamento in peggio secondo me. Basta leggere questo sito…all’alba dei miei miseri 25 anni di esperienza ho visto molta più malvagità e ipocrisia nelle donne che negli uomini. Si dice che gli uomini non siano sinceri….mah, sicuramente di uomini bugiardi ne è pieno…ma anche per esperienza diretta (amici miei uomini che lasciano le loro ragazze) ho visto che un uomo in genere è meno cattivo quando lascia…diciamo che ha più cuore, anche se magari non è più innamorato..lo fa con più tatto. E sopratutto ho visto che tende a mentire di meno, o comunque con meno cattiveria… è difficile per un uomo cambiare la propria donna..questo in genere…mentre ho visto molte donne cambiare uomini come cambiare un paio di scarpe. Ricordate che quando un uomo viene lasciato, secondo me, ha una componente di sofferenza in più rispetto alla donna… IL SENSO DI PROTEZIONE. Questo discorso non lo capisce quasi nessuno..ma io ci credo pienamente. Voglio dire, un uomo per sua natura è protettore….ecco perchè quando un rapporto finisce non solo fa male per l’amore che c’era in mezzo…(come fa male alla donna, ovviamente) ma l’uomo ha questa componente in più… deve anche combattere contro la rassegnazione di non poter più proteggere chi ama. E questo, credetemi, se era vero amore…fa molto, molto, molto male.
era piu facile quando bastava un colpo di clava e si trascinava la donna nel fondo della caverna…
Concordo con te Christopher. Verissima la storia del senso di protezione.
se la donna vuole scappare dalla caverna, e se solo una botta in testa da parte dell’uomo la può fermare nel suo intento, un motivo vuol dire che c’è: credo nella caverna sempre da sola non ci sta più bene e forse all’uomo dovrebbe venire il dubbio che non caccia e torna col bottino con regolarità, che i figli hanno fame, che i figli hanno bisogno di qualcuno che insegni loro gradualmente come scagliare le pietre e le frecce addosso ai daini e non solo accendere il fuoco con le pietre che questo può farlo già tranquillamente lei, e che la donna delle caverne non li può sfamare in eterno con le bacche nel bosco e che continua a vedere che nelle altre caverne le cose vanno un pò diversamente…la donna della caverna vicino ha l’uomo che oltre a portarle il daino per la cena, qualche volta si porta anche i figli a caccia per insegnargli come va il mondo…e comincia a vedere che i figli sono uno, poi diventano due, poi diventano 3, il figlio più grande apprende e cresce e da una mano al padre a cacciare…pensa un pò. E col cavolo che la donna della caverna vicino vuole scappare e non ha bisogno della clava del marito per restare dentro e fare il suo dovere. Lo fa volentieri.
Ci credo che invece vuol scappare dalla caverna la donna di quello in grado di farla restare a forza di botte in testa con la clava!
Senza contare che una donna tramortita se sopravvive non è poi più così in forma da soddisfare l’uomo delle caverne nelle sue esigenze e nemmeno i suoi figli che non hanno più la mamma che gli arrostisce il daino cacciato per cena
Tu mi dirai…ok…l’uomo vede la donna della caverna vicino e tenta di conquistarla per far proseguire la specie rimasta senza mamma?
NEGATIVO: oltre al fatto che la donna della caverna vicino è tutt’altro che stupida (e lo si vede anche dalla scelta che ha fatto per l’uomo) si è fatta insegnare dal suo uomo tecniche di autodifesa in sua assenza…tipo…non so…una freccia scaldata sul fuoco sulle balle dell’invasore…oltre ad ospitare un bel lupone fedele e affezionato in caverna (sfamato anche lui con bistecche di daino dall’uomo della caverna vicino ma che “A SPOT” non disdegna carne umana di invasori di territorio) , l’uomo della caverna vicino e il figlio maggiore lo aspettano comunque al varco della porta per dargli non una, ma 3 clavate in testa…due il padre, e una il figlio maggiore.
E le figlie femmine della cavernicola vicina? Bhe danno una mano alla mamma in caverna finchè non conoscono un cavernicolo simile al babbo ed escono pure loro alla ricerca di un altro cunicolo.
Invece non lo vedo mica tanto bene il cavernicolo iniziale sai, e i suoi figli diventano sempre più magri e infelici. La moglie se è sopravvisuta alle botte è diventata scorbutica, isterica o rincoglionita e non le importa più di vivere o morire. Estinzione.
Un incontro a mezza via ci vuole sempre se non si vuole che la specie umana si estingua e se siamo qui a parlarne vuol dire che noi siamo figli e nipoti di quelle coppie umane là
La verità giustamente sta nel mezzo, nel senso che l’uomo di certo si è impigrito. Nel concetto di esonero, oltre a dare la posssibilità alla donna di impegnarsi socialmente come non lo ha mai potuto fare, c’è da tenere in conto anche dell’effetto che provoca sull’uomo: non più fondamentale come un tempo, si ritrova a percorrere la strada opposta della donna. Di fatto si è impigrito. Dall’attività che un tempo lo caratterizzava è come se si stesse esonerando dall’azione, e ne consegue che agisce meno in tutti i campi. E’ vero, io per primo lo ammetto, tendo ad aspettare la mossa della donna,anche un piccolo cenno, per agire. Prima era completamente diverso.
Io comunque non voglio colpevolizzare nessuno, mi limito ad analizzare la situazione.
A mio avviso c’è bisogno di un riscatto dell’uomo, un ritorno all’azione. E questo credo che lo vogliano in fondo un po’ tutte le donne.
Io sono un uomo di 41 anni che sognava una famiglia, figli, moglie ecc! Sono ancora in tempo, ed ancora cerco, ora sto con una tipa, che ha già avuto tre figlie e sta divorziando dal marito che la picchiava! Dopo 18 anni. Coevi ci vogliamo bene, ma io non avrò comunque un figlio mio! Il problema sarei potuto essere io, se non mi fossi fatto una bella analisi, scoprendo che alla fine, le storie passate sono finite, perché le tipe mi trovavano “troppo bravo ragazzo”! Io però, non mi faccio cerette, mi rado poco, e mi curo poco, sono forte (in tutti i sensi), ho una grandissima curiosità e un’ottima cultura. Allora? Be ho controllato un po i tipi con cui mi hanno cambiato, beh! Mie care sono tutti tipi che si fanno sopracciglia e ceretta! Alla fine, Sono ben poche le donne che vogliono il vero uomo, romantico, attento, eccetera eccetera! Ora io passo le mattine a soddisfare sessualmente una donna, senza più la speranza, ormai morta e sepolta, di avere un figlio! Per quanto riguarda l’argomento corteggiamento, oggi non funziona più! Al contrario, non porta, almeno per quanto mi riguarda, a nulla! Tutte le donne che ho corteggiato, (fiori, e romanticherie varie), non sono andate oltre, il “non me la sento di avere una relazione seria” a “non sono come tu m’immagini” oppure “mi va di fare solo sesso, sempre che tu non ti offenda”! Questo è tutto!
secondo me qua siamo tutti molto “rassegnati” e disillusi dalla gente che abbiamo incontrato; non dovremmo mai lasciarci cambiare le idee e il carattere dagli altri, farci avvelenare dagli altri…eppure lo lasciamo fare. Peccato.
@ Silvana80
La pensavo come te , ma ormai ho cambiato idea.
Se capiterà quella giusta , sarà solo questione di fortuna (non dipenderà da nient’altro )che mi farà incontrare una solida come la roccia , proprio perchè vuole fermamente staccarsi da tutta superficialità che ci circonda.
Lunga fortuna , perchè i conti si fanno alla fine della vita.
Nel mentre campero’ alla giornata!