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Lettera pubblicata il 11 Novembre 2016. L'autore ha condiviso 13 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore celi_lois.
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Celi-lois. Se rileggessi la tua lettera con gli occhi di un altro leggeresti di una persona che non si piace, ma che paradossalmente ha la capacità analitica – non frequente – di intravedere lucidamente gli aspetti che ne condizionano l’autostima, cosa che però non coincide con la definizione di “mediocritá” che destina a sé stessa.
Ho la sensazione che quella visione che hai della tua persona arrivi da “lontano”, come credo di aver accennato in un post precedente, e sembra il risultato di chi non sia stata seguita e valorizzata nei momenti in cui serviva ricevere le prime indicazioni del valore di noi stessi dalle persone che per noi rappresentano già IL valore. Non so, azzardo questa possibilità pur sapendo che vi sono più rare caratteristiche innate che conducono a “vedersi” in un certo modo. Ma quel “vedere” il meglio degli altri e il peggio di sé mi appare più un condizionamento di natura psicologica indotta che non costituzionale.
Quand’anche fosse come ipotizzo, resta il fatto che oggi non avrebbe più nessuna importanza, e se non siamo potuti essere stati i bambini che meritavamo di essere – perché non dipendeva da noi – essere i migliori adulti possibili, quello sì, quello dipende da noi. Se non ci è stato possibile diventare chi “siamo”, dobbiamo tentare di farlo da soli. Ed è possibile naturalmente, senza bisogno di utilizzare parametri “esterni ” , che diventa il mezzo più facile di giudicare il successo da parte di ancora non si conosce.
Non é vero che la “sensibilitá” e l’intelligenza corrispondano necessariamente all’atteggiamento che credi di vedere osservando gli altri. Non immagini quante “recite” si celino dietro certe “apparenze”.
Il successo dipende solo dal CORAGGIO di “mettersi” in gioco per un obiettivo, imparare strada facendo dagli errori per aggiustare il percorso, e trovare la forza di cambiare quando si “capisce” di aver imboccato una strada che non è la nostra…
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… che è quello che mi pare stia accadendo in te se stai mettendo sul “tavolo” tutto quello che hai dentro per osservarlo nella giusta luce e trarne le conseguenze.
Anche il “realismo” con il quale parli della tua relazione “sentimentale” mette in evidenza il bisogno di cambiamento. Ma è molto Celi, moltissimo, credimi, è un segno di coraggio che è più raro di quello che pensi. Lo dico perché anche solo in questo luogo “inesistente” ho intravisto decine di persone che avrebbero più ragioni di te di preoccuparsi, che invece di trovare il coraggio di cambiare “strada” hanno cambiato il “nome” della strada, illudendosi di aver risolto il problema. È un modo umanamente comprensibile di cercare di non soffrire. È il massimo dell’autoindulgenza di chi non ha né la capacità né la forza di “provarci”.
Non mi pare che tu sia in queste condizioni, ma lo fai con un atteggiamento critico completamente opposto all’autoindulgenza, ed è l’unica cosa che può rallentare il “passaggio” alla condizione di autodeterminazione che stai intraprendendo.
Ma c’è una cosa molto importante che vedo in te, ed è la capacità di leggere le istanze di natura sessuale che ti turbano nella loro “bruta” verità, senza vestirle di quel romanticismo “necessario” a far tornare i conti di una cultura antifemminile e sessuofobica che ha voluto vedere la donna come un essere umano lontano dall’erotismo, quello sì necessario al mantenimento del proprio equilibrio psico-fisico. A prescindere dall’amore, che è un passo successivo e “INDIPENDENTE” da quei bisogni. Che corroborano un rapporto ma non possono MAI bastare a sostenerlo per sempre, soprattutto quando un’attrazione fisica che risponde a scopi ben precisi di cui noi spesso siamo solo strumenti, è scambiata per sentimento.
Quando avrai finito di rileggere anche quella pagina della tua vita con quell’uomo che frequenti la volterai. e potrai cambiare “libro” se vorrai.
Ciao
Celi_lois,
“in fondo non ci desideriamo, è vero, non è nemmeno la noia della coppia, è proprio come se non ci piacessimo più fisicamente.” – questa affermazione spiega molto più di tante parole alcuni tuoi precedenti post. e, secondo me, qui sta il nucleo centrale della tua problematica di scarsa propensione al proseguire nella costruzione del futuro con grinta e serietà.
Celi-Lois
E’ fondamentale desiderare la persona con cui stiamo,
sennò prima o poi prenderemo un’altra strada.
Il desiderio sessuale nelle donne, come negli uomini
è una cosa sana e naturale.
Purtroppo un’educazione repressiva dell’infanzia e della giovinezza ha creato dei
problemi a diverse donne e in misura minore ad
alcuni uomini.
quindi chiediti: Questa persona mi piace?
La desidero?
Le fantasie sono piacevoli anche se a volte sono un pò morbose , ma accanto a queste
bisogna creare una realtà.
Ci sono uomini vai bene come sei, per cui
mantieni la tua autostima.
Non so, Golem, non so.
Però penso di dover impostare in me una modalità più buona e comprensiva verso me stessa, altrimenti dovrò pensare che mi faccio sabotaggio semplicemente perché non voglio cambiare.
cit.: “Il successo dipende solo dal CORAGGIO di “mettersi” in gioco per un obiettivo, imparare strada facendo dagli errori per aggiustare il percorso, e trovare la forza di cambiare quando si “capisce” di aver imboccato una strada che non è la nostra…”
Sono veramente d’accordo. A me è sempre piaciuto mettere il pilota automatico, ma è solo un modo per prendere le cose meno seriamente, per non mettermi in gioco, e non rimanere nemmeno delusa.
Riguardo alla mia relazione, c’è una vera voglia di stare assieme, c’è una vera voglia dell’altro, ci sono bei punti in comune, una bella capacità di parlare…entrambi diciamo di aver trovato raramente qualcuno con cui parlare e comprenderci tanto bene. Siamo organizzati e affini in tante cose. Lui poi è una persona meravigliosa. Mi ha fatto capire moltissime cose e mi ha aiutato a maturare su tanto. E’ la persona più importante della mia vita. Capisco quello che notate e lo penso pure io, la sessualità è troppo importante altrimenti si è solo amici molto affini.
Io e lui la pensiamo allo stesso modo anche su questo ma tra problematiche e cose varie stiamo cercando di risolvere un poco alla volta tutto. Parleremo e affronteremo anche questo. Non so cosa ne verrà fuori ma penso che saremo abbastanza adulti e maturi da accettarlo.
Scusatemi se non ho scritto un commento attento e significativo ma stasera non gira proprio. Domani rileggo i vostri preziosissimi consigli perchè ce ne sono tanti che voglio conservare e rileggere, a partire dai tuoi Golem, lo sai ormai.
Grazie a tutti voi!