Un saluto a tutti,c’è una questione che mi sta logorando dall’interno, divido buona parte della mia giornata con una persona che detesto con tutto me stesso.
Non ritengo pertinente spiegarvi il perchè odio questa persona, molto semplicemente tra me e questa ragazza c’è stata una storia, piuttosto breve, a cui la maggioranza di voi non darebbe alcuna importanza, però, forse a causa della mia, ahimè, esagerata sensibilità, ne sono uscito VERAMENTE FERITO.
Questa persona ce l’ho in aula e volente o nolente la vedo quasi ogni giorno.
Non ci salutiamo dall’inizio di quest’ anno e non ci rivolgiamo la parola ma solo ed esclusivamente perché IO non gli rivolgo la parola, per lei è come se non fosse successo niente, questo mi fa incazzare, sembra quasi che lo faccia per prendermi in giro, infatti, se siamo in gruppo lei comunica con me, normalmente, io, che non sono cosí falso, mi limito a non rispondere e me ne vado.
Si permette addirittura di chiedermi favori, appunti… Come se fossimo amici! (Naturalmente non la assecondo mai)
Mi da fastidio anche il solo fatto che respiri, qualsiasi cosa dica per me è sbagliata (nonostante fossimo sempre d’accordo prima dell’accaduto), odio quando riesce a fare meglio di me (fortunatamente poche volte) e godo quando soffre.
Sia chiaro che io non la amo piú, non tornerei mai con lei.
Dormo male, ho sempre questo rancore dentro, un odio represso che non riesco a sbollire in nessun modo.
Mi spaventa questo lato del mio carattere, come mai provo sentimenti negativi così intensi per un torto che tutto sommato non è così grave?
Se tutto va bene continerò a vederla per poco piu di un anno, cosa mi consigliate di fare?
In genere i ragazzi accettano serenamente la fine di una storia tra compagni di classe; il più delle volte tendono a restare amici nella consapevolezza che il gruppo classe non è una famiglia e che l’amicizia, quando mai si trattasse di amici, non è necessariamente l’equivalente di un legame fraterno; potrebbe capitare di avere amici fraterni ma è molto raro e non bisogna farsi illusioni perché quando s’investe troppo nell’amicizia si rischia di rimanere delusi. Un’amica non ti vedrebbe mai come una rivale in amore, quando arriva a mettere in discussione la tua onestà è un capitolo che non è mai stato aperto e che neanche vale la pena chiudere perché sei tu ad aver sopravvalutato il vostro legame. Resta la cordialità se non si sono verificati episodi talmente imbarazzanti da indurre quelle due persone a togliersi il saluto. In alcune circostanze è doveroso interrompere ogni rapporto, questo vale tanto nel matrimonio quanto nelle amicizie.
Non mi sento di fare la morale a questi ragazzi perché non fanno niente di male. Il tuo disagio è pienamente condivisibile ma non dovrebbe farti perdere di vista la realtà, quando un ragazzo si emancipa dal dovere di andare a scuola incomincia a vivere l’amicizia come un piacere e sola a quel punto potrà sentire il richiamo della morale.
Corteggia un’altra ragazza e vedrai che lei saprà capirti perché alla vostra età queste delusioni sono molto più comuni di quanto possa credere. Se fai passare del tempo è difficile che una donna arrivi a darti credito. Quando cominci la tua vita sentimentale non puoi metterla in stand by perché il tempo passa e questi ricordi diventano una storia vera e propria. Questa consapevolezza mi ha spinto a non fidanzarmi mai perché dopo mi sarei dovuta dedicare solo alla conoscenza di nuovi ragazzi per non creare un precedente importante.
http://diventarefelici.it/perdono/
Il rancore fa male solo a te stesso, solo perdonare ti rendera` libero dalle tue stesse emozioni negative.
Francesco,
in assenza di dettagli sulla storia, che pur sarebbero utili, azzardo l’ipotesi che questa ragazza ti abbia umiliato e che tu non sia stato in grado di reagire in modo sufficientemente efficace a ristabilire il giusto equilibrio fra di voi.
quando una persona, tendenzialmente mite e tollerante, viene sovrastata senza che sia capace di una vera difesa, oppure nel caso questa continui a essere sottovalutata e non presa in dovuta considerazione, la ferita è più difficile da guarire e i tempi di presa di distanza emotiva dal soggetto in questione si allungano, permanendo un senso di sconfitta, a volte ingiustificato, unito a un desiderio d’impossibile rivalsa.